Non Essere Ingiusto Con Ira

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~ Episodio 1 ~

Non Essere Ingiusto Con Ira






- 11 Novembre, mercoledì -


La luce del mattino filtrava attraverso le tende sottili, portando con sé un senso di ineluttabilità. TaeHyung si svegliò con un peso sul petto, sapendo che la giornata non sarebbe stata facile. Si stiracchiò, cercando di scacciare la tensione accumulata durante la notte, ma i pensieri su JungKook continuavano a tormentarlo. Il ricordo del calore dell'Omega e di come aveva dovuto resistere a ogni istinto primordiale, era ancora vivido nella sua mente. Se fossero stati compagni, avrebbe potuto evitargli di prendere delle medicine per alleviarne i sintomi, amandosi per tutto il giorno tra le lenzuola fresche del suo letto, proprio come aveva sognato di fare per tutta la notte. Ma la realtà era ben diversa, e quel giorno avrebbero dovuto affrontarla.

Dall'altra parte del paese, JungKook si svegliava ancora una volta in ritardo, con la testa in subbuglio, crampi allo stomaco, il letto madido di sudore e le cosce completamente impregnate del suo lubrificante naturale. Sentiva il corpo così caldo che quasi gli mancava l'aria; il respiro era pesante e frammentato. Quando tentò di mettersi in piedi, la stanza iniziò a vorticare così tanto che, se non si fosse sdraiato di nuovo, avrebbe vomitato lì, sul suo letto.

A peggiorare ogni sintomo, facendolo sentire ancora più vulnerabile, c'era la consapevolezza che a breve avrebbe dovuto affrontare TaeHyung al lavoro. Ira avrebbe di nuovo provato ad approfittare del calore per sedurre l'Alfa? Sebbene TaeHyung avesse resistito la sera precedente, per quando ancora avrebbe potuto farlo?

Entrambi sapevano che avrebbero dovuto parlare. Ignorare il tentativo di seduzione di Ira e sulla resistenza di TaeHyung non poteva durare per sempre. Quel silenzio, carico di emozioni non dette e di paure represse, minacciava di esplodere se non affrontato. Ma ancor più complicato sarebbe stato rivelare il segreto che JungKook si portava dietro da anni, una capacità rara e incomprensibile che li avrebbe divisi in modo ancor più profondo e inaspettato.

TaeHyung si vestì con cura, cercando di infondersi un po' di fiducia per la giornata. Ogni gesto era calibrato, ogni respiro controllato, ma la preoccupazione non lo abbandonava. JungKook poteva non essere pronto per quella conversazione, e la sua paura più grande era di causare un danno irreparabile alla loro relazione, già appesa a un filo sottilissimo. Avrebbe dovuto aspettare che fosse lui a parlargliene? Tutto quel pensare gli aveva tolto l'appetito così, invece di fare la telefonata per chiedere al suo autista di passare a prendere il suo segretario, decise di compiere un gesto avventato: sarebbe andato lui.

Con un misto di determinazione e ansia, JungKook, facendo forza sulle gambe tremolanti, riuscì ad alzarsi. Si guardò allo specchio, cercando di convincersi che avrebbe potuto affrontare tutto: il calore, Ira e persino la conversazione con TaeHyung, senza cedere alla vergogna e alla paura. Doveva essere forte e doveva essere chiaro e sincero con sé stesso e con il suo Alfa. Il pensiero che TaeHyung avesse resistito durante il suo calore lo riempiva di un rispetto doloroso, ma anche di una rabbia che non riusciva a spiegare completamente. Questo sentimento era suo, o apparteneva a Ira?

Aveva bisogno che sua madre andasse nella sua stanza per fargli l'iniezione, così che la sensazione di caldo e l'eccitazione potessero passare. Quanto doveva essere umiliante per lui lasciarsi vedere in quelle condizioni? «MAMMA», urlò, stringendosi lo stomaco a causa di una improvvisa fitta, «Puoi salire per favore?». Non c'era tempo di pensare alla vergogna; se, come aveva fatto il giorno prima, TaeHyung avesse mandato il suo autista a prenderlo, DoHyun sarebbe stato lì a breve.

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