Capitolo 33
Willow
-Amarezza E Delusione Legate Ad Un Progetto Fallito A Causa Di Un'Ingiustizia Subita-
" «Non essere ingiusto con Ira», replicò lei. «Lui non può capire le dinamiche che esistono tra gli esseri umani».
JungKook sospirò, la frustrazione evidente nel suo sguardo. Ciò che Ira non poteva capire era che, anche se JungKook e TaeHyung erano destinati a essere compagni di vita, l'Alfa era già promesso a un altro Lupo. Una donna ricca e bella con la quale loro non avrebbero potuto competere. Questo complicava tutto, rendendo il legame tra JungKook e TaeHyung ancora più doloroso e frustrante. JungKook avrebbe voluto che sua madre comprendesse quanto fosse difficile per lui ma come poteva se lui continuava a mentire ed omettere?
«Mamma, capisci che non è solo una questione di dinamiche umane?», disse, la voce tremante. «Anche se siamo destinati a essere compagni, TaeHyung ha già delle responsabilità, degli impegni. È promesso a un altro Lupo, e questo rende impossibile per noi vivere come dovremmo. Ira non può afferrare questa complessità, e per questo devo prendere le pillole. Non posso permettermi di lasciarmi andare completamente al mio Lupo, non quando tutto è così complicato». Sgranò gli occhi, non solo aveva alzato la voce contro sua madre, ma le aveva appena confessato che il compagno del quale non voleva parlare era TaeHyung.
...
«Tae, sei impegnato adesso?», quando aveva intenzione di irretire il suo capo per portarlo nella sua rete di seduzione, YoonGi era solito ammiccare o peggio, cominciare a toccare con finta casualità il corpo dell'Alfa, ma questa volta era stato più furbo. L'unico modo per attirare il suo capo nel suo ufficio era quello di parlare di lavoro. «Ho bisogno di parlarti di una cosa importante». Non aveva specificato l'argomento, apposta: non voleva essere ambiguo ma l'idea di essere frainteso dal nuovo arrivato e farlo ingelosire lo allettava.
Se avesse detto di non aver sperato che TaeHyung rifiutasse quell'invito, JungKook avrebbe mentito. Prima di uscire dal loro ufficio gli aveva assicurato che subito dopo aver risolto il problema che stava ossessionando HoSeok, sarebbero tornati a casa, quindi aveva sperato che mantenesse quella promessa dando una bella risposta negativa al Beta e seguendo lui fino a casa e invece lo aveva guardato dritto in faccia e gli aveva chiesto di aspettarlo in ufficio...
«Ci penso io a te. Tsz», piegò la testa per annusare la maglia, visto che l'aveva cambiata prima di andare in sartoria non c'erano odori troppo forti. «Sta tranquillo diceva», si lavò le mani nervosamente, usando più sapone del solito, ma purtroppo il detergente non avrebbe lavato via il nervosismo.
«Ti accompagno io, diceva». Con le mani ancora umide, ma profumate, si diresse di nuovo verso la sua scrivania per scrivere un biglietto, stava pur sempre lavorando e non poteva sparire come se niente fosse.
Scaricando su quel povero pezzo di carta la sua frustrazione, attaccò il post-it in un posto ben visibile e uscì definitivamente dall'ufficio. «TaeHyun-ssi, ho bisogno di parlarti in privato», scuotendo a destra e a sinistra la testa e scimmiottò l'odiosa voce del Beta e puntò la lingua contro l'interno della guancia, gonfiandola. Il modo di fare civettuolo non gli era mai piaciuto ma in quel momento credeva proprio di odiarlo. Ne aveva tutti i diritti, no? Distrattamente premette il pulsante per chiamare l'ascensore, il numero dell'ottavo piano era illuminato, segno che avrebbe dovuto attendere che l'occupante scendesse lasciando il cubicolo libero di poter scendere al settimo. «Ma certo caro, ti seguo subito. Ho il cazzo che mi fuma», mai TaeHyung avrebbe risposto usando quelle parole e con quel tono grave che JungKook aveva provato a raggiungere ma l'Omega era così nervoso che prima di raggiungere i posti affollati voleva scaricare un po' della frustrazione che sentiva serpeggiargli nelle vene.
...
...«Dove vai?»
JungKook era così concentrato sui suoi sentimenti che non si era neanche accorto delle parole che stava pronunciando forse a volume un po' troppo alto, figuriamoci se avrebbe potuto accorgersi della presenza di TaeHyung, quando era convinto che quello fosse chiuso nell'ufficio di YoonGi, intento a commettere atti peccaminosi alle sue spalle. L'Alfa lo aveva sorpreso ma lui non glie l'avrebbe mai data vinta, «L'ho scritto sul biglietto che ti ho lasciato. Non sai più leggere?». Il tono era quello giusto, tra l'offeso e l'indignato e JungKook non era intenzionato a fare nessuno sconto.
Davanti a quel broncio, TaeHyung avrebbe voluto sorridere ma non lo fece perché sapeva che facendolo avrebbe non solo peggiorato la sua situazione ma avrebbe soprattutto perso qualsiasi possibilità di rimediare a qualsiasi errore avesse commesso. E l'Alfa sapeva bene cosa aveva sbagliato, così bene che fece la fatidica domanda, «Pensavi che sarei rimasto con lui, vero?»"
~ Episodio 1 ~ 11/08/2024
Non Essere Ingiusto Con Ira
~ Episodio 2 ~ 18/08/2024
Non Essere Ingiusto Con Te Stesso
~ Episodio 3 ~ 25/08/2024
Sei Ingiusto Con Me
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Episodio 3:
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Addicted
Fanfiction[Omegaverse] Un amore malato lo definirebbero molti Ma noi lo chiameremo Addicted. Perché? Per via dell'incoercibile bisogno che hanno uno del corpo dell'altro. Perché non si bastano mai come al corpo non basta un unico respiro. Perché sono arresi e...