~ Episodio 2 ~
- 24 Ottobre, sabato -
Erano già due ore che giravano senza meta dentro il centro commerciale nel quale erano soliti fare la spesa il sabato mattina come famiglia, i coniugi Min, dopo aver fatto colazione con la loro bambina l'avevano accompagnata dai nonni e subito dopo si erano precipitati in quel luogo che solitamente li intratteneva per buona parte della giornata. Generalmente portavano con loro la figlioletta ma il giorno seguente sarebbe stato il suo compleanno ed i genitori avevano bisogno di comprare i regali, le decorazioni e la torta in completa solitudine per non rovinare alla bambina la sorpresa.
«Che colori dovremmo scegliere?», la voce della Beta non era imperniata della gentilezza ed affabilità che l'argomento avrebbe richiesto – dopotutto stavano parlando di un argomento felice –, forse perché più che una domanda quello era un vero e proprio interrogatorio fatto per far cadere in trappola suo marito.
YoonGi non era un cattivo padre ma era sicuramente un genitore assente, lavorava per molte ore durante il giorno e nei fine settimana se non era impegnato con il suo amico d'infanzia lo era con il suo amante e quindi non aveva nessuna idea di quale potesse essere il colore preferito di sua figlia, né se una bambina di due anni potesse averne uno. «Rosa?», l'occhiataccia che ricevette in cambio di quella risposta lo fece rabbrividire oltre a renderlo consapevole di aver detto una castroneria.
Lei lo fissò per qualche istante in silenzio, incerta sul da farsi, avrebbe dovuto cominciare quella discussione per l'ennesima volta, oppure avrebbe dovuto lasciar perdere? Ne valeva ancora la pena come quando erano sposi novelli? «Dillo che hai risposto così soltanto per darmi il contentino così possiamo finire ed andare a casa», era stizzita dall'atteggiamento di suo marito, sempre troppo disinteressato e distaccato per rendersi conto che stava perdendo momenti preziosi che riguardavano la vita della loro figlia. «HaYoon è una bambina diversa dalle altre, non ama il rosa né le bambole e tu questo dovresti saperlo».
YoonGi aggrottò le sopracciglia, un'altra paternale di sabato, dopo che tutta la settimana era stata caratterizzata da un continuo sali e scendi di arrabbiature e soddisfazioni, non ce la faceva a sopportarlo e soprattutto non nel bel mezzo di un luogo pubblico, «Io lavoro dalla mattina alla sera YuMi-ie, quando pensi che dovrei accorgermi dei gusti in campo di giochi di nostra figlia?»
«Quando entri nella sua stanza, ad esempio», la donna aveva i pugni serrati lungo il corpo, il becero tentativo di discolparsi accampando scuse incongruenti era una delle armi che suo marito usava spesso per uscire indenne e vincitore dalle loro discussioni ma questa volta non glielo avrebbe permesso, non quando il litigio riguardava l'amore verso la loro bambina.
«Quando entro nella sua stanza penso soltanto a darle la buonanotte ed a farle sentire il mio affetto», il Beta tutto si aspettava come reazione tranne che la sua compagna cominciasse a ridere in modo così disperato, nervoso ma totalmente privo di gioia. «Perché ridi?»
«Rido perché tu sei convinto che se non ti rispondo quando dici queste cose è perché hai ragione ma non ti salta mai in mente che forse lo faccio perché non mi va più di litigare con te», ed era vero, YuMi non aveva più voglia di sprecare le sue forze per chiedere affetto, tempo e verità a quell'uomo che in quei due anni, anzi proprio negli ultimi sei mesi era cambiato tantissimo. Si voltò dando le spalle al marito e cominciò a camminare verso il negozio che vendeva le decorazioni per le feste, cercando di concentrarsi su quello che sarebbe dovuto essere il loro primo obiettivo fin dall'inizio.
YoonGi la seguì a malavoglia, sapeva che quella era soltanto una pausa, la pioggia passeggera prima che un temporale tropicale si schiantasse contro di loro, pronto a distruggere quel piccolo nucleo familiare che si reggeva, già da un po' di tempo, su basi poco solide.
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Addicted
Fanfiction[Omegaverse] Un amore malato lo definirebbero molti Ma noi lo chiameremo Addicted. Perché? Per via dell'incoercibile bisogno che hanno uno del corpo dell'altro. Perché non si bastano mai come al corpo non basta un unico respiro. Perché sono arresi e...