Capitolo 32
Petunia - Ira -
"Rabbia, sdegno, collera, indignazione, furia, furore, irritazione, stizza, bile, sono tutte sfaccettature dello stesso sentimento che nasce quando si viene sottoposti a situazioni esacerbanti, ed era così che era nato il rapporto tra JungKook ed il suo Lupo, così era nato il suo Lupo: la solitudine, il silenzio, la paura, le sevizie e gli abusi erano diventati ira incontrollata; una furia omicida che aveva portato con sé solo altra solitudine, emarginazione e paura degli altri e adesso anche di sé stesso. Il suo Lupo lo aveva aiutato, difeso, ma a quale prezzo?
...
Aspettò che il telefono squillasse due, tre volte - troppo per i suoi standard - il piede destro continuò a battere sul pavimento con un ritmo poco rilassante fino a quando finalmente una voce conosciuta gli arrivò alle orecchie, «DoHyun-ah!», il tono che non voleva essere così duro arrivò tagliente persino al suo cervello, «Hai trovato la casa?», dall'altra parte del dispositivo una risposta affermativa ma titubante lo mise in allerta, «Ha rifiutato? Lo sapevo. Quel ragazzino non sa mai accettare l'aiuto che gli si porge», imprecò, sarebbe dovuto andare lui stesso a prenderlo perché, data la confidenza, non gli avrebbe permesso di dargli un no come risposta.
«No. No signore. JungKook, cioè il signorino Jeon è comodamente seduto con me in auto e stiamo quasi per arrivare», l'uomo era preoccupato perché aspettando che il ragazzo si preparasse avevano finito per fare tardi e forse avrebbe fatto meglio a chiamare lui il suo capo per tranquillizzarlo ma non poté fare a meno di sorridere impercettibilmente, cambiando un po' l'inflessione della voce, quando vide il suo compagno di viaggio alzare gli occhi al cielo e sbattersi, per la frustrazione, una mano sulla faccia, con fare teatrale.
...
«JungKook-ah, puoi venire qui per favore!», parlando di baccano, il tono della voce dei due Beta che avevano cominciato a parlare del più e del meno, alla fine non era risultato per nulla rumoroso rispetto a quello dell'Alfa che, dalla sua scrivania, aveva urlato perentorio per richiamare l'attenzione del suo segretario. Pochi attimi dopo JungKook era già dentro la stanza, «Chiudi la porta».
Il tono non lasciava presagire niente di buono e quando l'Omega lo guardò in volto capì che neanche l'espressione era delle più rilassate così cercò di dare alla conversazione una direzione a lui più congeniale, «I ragazzi sono arrivati», si girò per indicare la porta, anche se era chiusa le voci di JiMin ed HoSeok erano perfettamente udibili, «Beh, li senti», scosse la testa, «YoonGi non è venuto ma...».
Erano poche - anzi forse non ne esistevano altre - le persone che a TaeHyung riuscivano a dare sui nervi nonostante avesse con loro un buon rapporto e JungKook era un professionista in quello. Era intelligente, a volte spiritoso e sicuramente molto preparato nel suo lavoro, ma quando ci si metteva era capace di far perdere la pazienza ai santi. Com'era possibile che non riuscisse a capire quale fosse il punto? «Perché li hai chiamati?», anche se l'altro ci stava provando a rispondere, TaeHyung lo fermò sul nascere, la sua era una domanda retorica che non aveva bisogno di risposta, anzi riceverla gli avrebbe dato ancora più fastidio, «Tu vuoi proprio che io uccida qualcuno, vero?»
Quando lo aveva invitato ad andare nel suo ufficio la voce dell'Alfa era fredda e caustica, era arrabbiato con lui e JungKook ne conosceva sicuramente il motivo, aveva invitato i loro colleghi senza tener conto dalla volontà dell'altro di preservarlo dalla presenza di altri uomini, a causa del suo calore, quindi una volta entrato dentro quell'ufficio si era immaginato urla e strepiti e non certo una serie di domande poste con tono pacato ed accorato e men che meno si aspettava che TaeHyung, avvicinandosi a lui con estrema lentezza e pacatezza, lo abbracciasse nel più totale silenzio mentre cercava di calmare i battiti del cuore: non era arrabbiato. Aveva paura per lui.
«Andrà tutto bene, TaeHyung-ssi», la testa del maggiore che faceva segno di no, strusciandosi sulla sua spalla, lo fece sorridere. «Sì invece», con delicatezza lo allontanò dal suo corpo per poterlo guardare in volto, «Io mi sistemerò lontano dagli altri e tu ti siederai accanto a me».
...
¨«Va bene. L'hai voluto tu»¨, sentì il suo umano resistergli ma perché avrebbe dovuto dargli quell'opportunità quando non se la meritava? ¨«Non ti permetterò di rovinare il rapporto con il nostro Alfa!»¨
¨«Ira, No!»¨, JungKook ebbe solo il tempo di urlare il suo dissenso prima di non sentire e non vedere più nulla. Quello che era il suo corpo - ma non la sua volontà -, allungò la mano per afferrare quella dell'Alfa e cominciare a trascinarlo verso l'entrata. «Oggi papà Jeon non sarà in casa», disse sorridendo, «Che ne dici di rimanere a cena?»"
Secondo voi cosa combinerà Ira?
~ Episodio 1 ~ 21/07/2024
È Un Compagno Premuroso
~ Episodio 2 ~ 28/07/2024
Sembra Un Compagno Premuroso
~ Episodio 3 ~ 04/08/2024
È Un Compagno Assente
STAI LEGGENDO
Addicted
Fanfiction[Omegaverse] Un amore malato lo definirebbero molti Ma noi lo chiameremo Addicted. Perché? Per via dell'incoercibile bisogno che hanno uno del corpo dell'altro. Perché non si bastano mai come al corpo non basta un unico respiro. Perché sono arresi e...