Non Osare Rispondermi!

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~ Episodio 1 ~

- 6 Ottobre, martedì -

La sveglia segnava le cinque e trentacinque quando, immancabilmente cominciò a suonare riportando fuori dal mondo di "Morfeo" il neo segretario, astro nascente dell'economia, JungKook si voltò con poca grazia ed allungò un braccio per spegnere quell'aggeggio infernale prima che potesse destare l'intera casa ed il vicinato. Erano ormai anni che si svegliava così presto per fare la sua ora di corsa mattutina così da poter tonificare i muscoli delle gambe, migliorare la sua efficienza cardiaca e definire ogni parte del suo corpo coinvolta in quell'allenamento; la natura non lo aiutava ma lui negli anni ce l'aveva messa tutta per sconfiggere quella matrigna senza cuore.

La sua routine era sempre la stessa, si svegliava molto presto, prendeva le sue pillole, un brick di latte alla banana dal frigo e le cuffie per ascoltare la musica così da non sentire il battito accelerato del suo cuore che lo supplicava di fermarsi. Al suo ritorno avrebbe trovato ad attenderlo la madre con la colazione, un sorriso e tutti i buoni propositi da ricordare al suo bambino oramai cresciuto ma ancora bisognoso della sua guida.

JungKook percorreva sempre la stessa strada perché lo faceva sentire protetto, sapeva chi e cosa avrebbe incontrato durante il percorso, il cane di grande taglia della casa con le tegole azzurre all'entrata che oramai aveva imparato a riconoscerlo dall'odore e che non gli abbaiava più, il gatto che stava raggomitolato sul muretto del condominio al civico 42, che vedendolo arrivare si alzava per prendersi tutte le sue carezze, il signor Park che lavorava alla stazione della metropolitana e che si svegliata anche prima di lui al mattino ed infine la vecchia signora Zhāng, una donna cinese che si era trasferita in Corea da giovane quando, dopo essere diventata vedova aveva deciso di ricominciare tutto da capo in un paese sconosciuto. La ammirava, perché contro ogni aspettativa della società e delle persone una Omega era stata capace di risollevarsi contando sulle sue sole forze, faceva un lavoro duro perché si occupava di un combini insieme al figlio Beta e quando JungKook la incontrava al mattino, mentre stava iniziando il suo turno dando il cambio al ragazzo che pagava per badare al negozio di notte, non mancava di regalargli una confezione di latte alla banana e di sorridergli amorevolmente, cosa che invece non faceva il signor Park.

Lo aveva deciso la sera precedente, doveva parlare con il fratellastro per chiarirsi le idee su ciò che il giorno prima era successo in quel dannato bagno che TaeHyung si era ritrovato a maledire mille volte in poche ore, quindi si era svegliato mezz'ora prima perché NamJoon era solito arrivare molto presto in ufficio per compiacere il padre e non restare impreparato durante il corso della giornata – forse questa mania per il controllo l'aveva ereditata da lui.

La sua sveglia suonava ogni mattina alle sette in punto e per lui era già un'immensa tortura doversi alzare quando il sole aveva appena fatto capolino nel cielo quindi quella mezz'ora in meno nella sua tabella di marcia lo aveva destabilizzato molto ma il maggiore era stato chiaro, per fare colazione insieme avrebbe dovuto rinunciare al suo prezioso sonno perché NamJoon avrebbe potuto concedergli solo venti minuti dalle sette del mattino in poi. Corse fuori casa cercando le parole giuste che avrebbe dovuto usare con il fratello per non esporsi troppo, la classica frase "Chiedo per un amico", naturalmente non era contemplata nel discorso.

Aveva deciso di indossare un dolcevita nero che lo avrebbe tenuto al caldo e che comunque avrebbe messo in evidenza il suo fisico asciutto e la mascella ben delineata e vi abbinò un pantalone dal taglio classico che, su una base beige, riproduceva il disegno di un kimono classico dalle stampe autunnali. Anche se i suoi amici lo definivano un "Giovane vecchio", lui adorava il suo stile ricercato ed unico; se solo avesse potuto avrebbe esagerato con gli accessori ed i gioielli ma Seul non era la città giusta per dare completo sfogo al suo estro creativo.

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