Vi Siete Divertiti?

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~ Episodio 3 ~

- 25 Ottobre, domenica -

Guardandosi intorno TaeHyung si era subito reso conto che aveva dormito tutto il pomeriggio, il piccolo diario rosso che oramai riconosceva molto bene e che teneva stretto tra le mani prima di assopirsi era riverso sul pavimento aperto in una di quelle pagine sbiadite dalle lacrime versate dal suo proprietario – sbiadite ma ancora ben leggibili – ¨«Tutto è finito io e lui siamo finiti»¨. Lo raccolse in fretta, non aveva avuto voglia di leggere cose tristi prima di addormentarsi e non ne aveva certamente adesso che la giornata di domenica gli era trascorsa davanti senza lasciargli nient'altro che amarezza e desolazione, la consapevolezza di aver sprecato uno dei suoi pochissimi giorni liberi a piangersi addosso era sconfortante.

Quella domenica mattina TaeHyung si era svegliato molto presto, proprio come il giorno precedente quando non aveva potuto fare a meno di mettere fine al suo riposo pensando alle parole crudeli che aveva urlato contro il suo segregato durante il litigio del giorno precedente, frasi che ancora gli rimbombavano nelle orecchie: «Dovrei licenziarti, cazzo!», anche se era solito ripeterla, quella era un'eventualità che TaeHyung non prendeva davvero in considerazione perché in quelle poche settimane aveva imparato ad apprezzare la presenza di JungKook, quello che gli faceva paura – il motivo che lo spingeva a volerlo fuori dal suo ufficio e dalla sua vita – era la consapevolezza di volerlo solo per sé, di desiderare che non lo toccassero quando lui non poteva essere presente, che nessuno lasciasse il suo schifoso odore sul suo corpo e, più di ogni altra cosa, voleva che non fosse in combutta con suo padre. «Non sei buono neanche da fottere», quella poi era la bugia più grande di tutte, Jeon JungKook non gli era mai stato indifferente sotto quel punto di vista, mai, neanche in quei pochi minuti trascorsi nei bagni della Kim Corporation dove aveva provato le sensazioni più forti e disarmanti della sua intera vita; Kim TaeHyung agli altri avrebbe potuto dire tutto quello che voleva ma a sé stesso doveva ammetterlo senza mentire: non c'era niente che voleva più del corpo dell'Omega e l'approccio fallimentare che aveva avuto la sera precedente con YoonGi, lo dimostrava ampiamente.

Persino lo sguardo attonito del suo miglior amico gli si era ripresentato durante la mattinata sotto forma di pensiero angoscioso, costringendolo ad alzarsi nonostante sentisse il bisogno di dormire per un'intera giornata. Quella situazione cominciava a pensargli, non poter confidare a nessuno quello che gli stava accadendo era qualcosa che non aveva mai dovuto fare, non più da quando aveva conosciuto Park JiMin, ed invece adesso si ritrovava costretto, per vari motivi, a nascondersi. Primo, perché se avesse confidato di essere legato in qualche modo al ragazzo che era stato assunto da suo padre per svelare i suoi interessi sessuali blasfemi, avrebbe fatto la figura dello stupido e del perdente, secondo, perché JungKook non aveva sicuramente nessuna intenzione di divulgare il suo secondo genere né tantomeno la possibilità di essere, in qualche modo, legato a lui. Un Alfa purosangue, membro di una delle famiglie più importanti ed influenti della Corea, con un lavoro invidiabile ed un successo professionale sempre più in crescita, di bell'aspetto ed elegante a detta di tutti, rifiutato da un Omega di umili origini ma intelligente e bello come un dio.

Rifiutato. «Non mi toccare, cazzo!», era una delle frasi che gli ripeteva più spesso, eppure da JiMin si era fatto baciare, si era lasciato trascinare via dall'ufficio, lo aveva accompagnato a casa? Erano rimasti insieme tutta la sera? Gli aveva raccontato cosa si erano detti? Cosa sapeva JiMin più di lui? E quale privilegio che a lui era precluso aveva ottenuto? L'idea malsana che gli era balenata in mente quella mattina era il motivo per il quale adesso TaeHyung si ritrovava da solo tra le lenzuola di cotone egiziano di quell'albergo costoso e con una strana sensazione di sconfitta a comprimergli il petto: la punizione più giusta che meritava per aver cercato di usare YoonGi.

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