~ Episodio 1 ~
- 21 Ottobre, mercoledì -
Sentiva il suono della pioggia battere sui vetri della sua finestra già da più di mezz'ora, almeno questo era ciò che poteva dedurre visto che non aveva fatto altro che guardare le lancette della sveglia che teneva sul comodino, più per vezzo che per utilità, da quando aveva aperto gli occhi, quelle piccole lineette continuavano a muoversi impietose come i ricordi della sera precedente che senza dargli tregua lo stavano tormentando da sveglio più di quanto avessero già fatto nei suoi incubi, era in ritardo, un ritardo così grande che avrebbe dovuto senza alcun dubbio rinunciare ad una delle sue coccole mattutine se avesse voluto arrivare in tempo a lavoro; l'unica nota positiva in tutta quella situazione era che lui fosse il capo di sé stesso. C'era qualcosa di strano quella mattina, TaeHyung sentiva tutto il corpo avvolto da un torpore che non riusciva a spiegarsi, era tornato a casa tardi e forse, anzi sicuramente, la stanchezza era dovuta alla mancanza di sonno ma l'Alfa in vita sua non aveva mai sperimentato una cosa simile, un completo rifiuto delle sua membra di collaborare e del suo cervello di elaborare. Un leggero sorriso gli increspò le labbra quando per l'ennesima volta i suoi occhi si alzarono verso il comodino e si ritrovò a fissare qualcosa di diverso da quelle inclementi lancette, la sua mano destra; da quando si era svegliato era rimasto poggiato sull'avambraccio sinistro per tenere la testa alzata ed aveva poggiato quella fasciata adagiata sul cuscino e forse era quella che aveva continuato a guardare per tutto il tempo ed era il ricordo della voce gentile di JungKook e delle sue dita delicate che gli sfioravano la pelle lacerata che gli impedivano di lasciare quel giaciglio caldo e comodo.
Tutta l'intera giornata era stata un disastro, la colazione con JiMin invece di essere risolutiva per la piccola incomprensione che era avvenuta tra di loro il pomeriggio precedente non aveva fatto altro che peggiorare quando lo aveva visto alzarsi per andare a parlare con JungKook, persino il silenzio che era sceso tra lui e quest'ultimo per tutto il giorno era stato deleterio, per non parlare della visita di ShinHye, TaeHyung non aveva fatto altro che domandarsi se, non andando a pranzare con la ragazza, avrebbe potuto evitare quel bacio; chiuse gli occhi così fitti da sentire dolore, il ricordo delle labbra del suo Omega su quelle del suo miglior amico era ancora qualcosa di impossibile da dimenticare e difficile da processare, perché lo aveva fatto? Provava dei sentimenti per JiMin? Ed il Beta li provava verso l'altro? Allora perché non gliene aveva parlato? Loro due parlavano sempre di tutto, perché non confessargli che si stava invaghendo del suo segretario? TaeHyung doveva alzarsi, doveva convincere il suo corpo a lasciare quel letto oppure la sua testa sarebbe scoppiata, ma come avrebbe potuto fermare i suoi pensieri quando era arrivato il momento di ricordarsi di loro due, della sua fronte poggiata sulla spalla del suo Omega e del suo naso perso tra i capelli di quest'ultimo che profumava così tanto da stordirlo, aveva persino pensato di impedirgli di usare la cannella dal giorno dopo in ufficio, per fare in modo che soltanto lui potesse sentire l'odore di quella fragranza che componeva la sua nota olfattiva, la nota di fondo, quella che soltanto lui riusciva a percepire ma che non aveva mai sentito così forte sul corpo di JungKook, forse a causa delle pillole che prendeva.
Con un gesto che si sarebbe potuto definire più goffo che atletico, si alzò di slancio dal letto, inciampando nelle lenzuola e, mosso da una strana compulsione si diresse dritto in cucina, rovistò per qualche minuto tra i vari scaffali prima di trovare quello che stava cercando, quella tisana alla cannella che già qualche settimana prima gli aveva ricordato lui ed il leggero sentore di quella spezia che aveva sentito dentro i bagni della Kim Corporation. TaeHyung non era certo il tipo di persona che soleva bere tisane al mattino e certamente non l'avrebbe fatto prima di sorseggiare il suo caffè lungo che gli serviva per svegliarsi ma tutto questo discorso poco importava all'Alfa, visto che l'unica cosa che voleva era inalare quell'aroma che gli ricordava il suo Omega, strinse la bustina tra le dita stando ben attento a non romperla e la portò al naso, era impressionante quanto quell'odore, anche se molto simile, non fosse lontanamente paragonabile a quello di JungKook, lo aveva sentito poche volte e per poco tempo ma lo avrebbe riconosciuto tra mille profumazioni chimiche, buone ma non perfette, stava ancora spingendo il naso contro quel miscuglio di polveri quando sentì un lieve movimento dentro i suoi boxer, si stava eccitando per un profumo? Il suo profumo?
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Addicted
Fanfiction[Omegaverse] Un amore malato lo definirebbero molti Ma noi lo chiameremo Addicted. Perché? Per via dell'incoercibile bisogno che hanno uno del corpo dell'altro. Perché non si bastano mai come al corpo non basta un unico respiro. Perché sono arresi e...