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~ Episodio 1 ~





- 31 Ottobre, sabato -




Tre erano le regole da seguire quando decidevano di bere, anzi quando decidevano di ubriacarsi, JiMin glielo ricordava sempre: primo non esagerare, secondo avere sempre un amico disposto a non bere che li avrebbe riportati a casa sani e salvi e terzo stare lontani dai cellulari, da persone per le quali si provano dei sentimenti ma ai quali non ci si è ancora dichiarati e dal sesso di cui ci si potrebbe pentire in futuro. Ecco, TaeHyung quelle tre regole le aveva infrante tutte in una sola volta, aveva bevuto così tanto da dimenticare persino chi fosse e perché avesse così bisogno di ubriacarsi, non conosceva nessuno che avrebbe potuto accompagnarlo a casa incolume e, cosa più grave, guardandosi intorno non riusciva neanche a riconoscere la stanza nella quale si era svegliato con a fianco qualcuno della cui identità non aveva memoria. La luce che entrava dalla finestra era più fastidiosa dell'odore di arancia e miele che si espandeva per tutta la stanza, la testa gli faceva ancora più male del giorno precedente e TaeHyung si ripromise di non bere mai più così tanti superalcolici, si guardò intorno, le pareti erano di un irritante color menta che se non fosse stato ubriaco e sfatto la sera precedente non si sarebbe mai addormentato pensando a quella tonalità di verde indecente. L'arredamento era nuovo ma dozzinale ed i suoi vestiti erano sparsi sul pavimento, quando sentì una mano sfiorargli la schiena si voltò verso il ragazzo sdraiato accanto a lui, dormiva ma lo aveva cercato nel sonno; adesso che lo guardava da sobrio riusciva ad accorgersi che non era il ballerino che aveva incontrato al bar e non era neanche un Beta, aveva i capelli lunghi e neri, la pelle candida, le gambe e le braccia erano muscolose ma sinuose e la vita era stretta come quella di una donna – una bella donna –, indossava ancora il corpetto nero di pizzo che gli fasciava la parte alta del corpo, le calze nere perfettamente tese e tenute in piedi da una giarrettiera legata in vita anch'essa di pizzo nero ma non portava gli slip che erano adagiati sul suo comodino, lui stesso glieli aveva tolti la sera precedente prima di consumare quella notte di passione.

Era finito a letto con un Alfa che si travestiva per sedurre i suoi possibili partner, passivo e passionale come non ne aveva mai incontrati ma pur sempre un Alfa. Strinse tra le mani le lenzuola, che cosa aveva fatto? Voleva soltanto dimenticare le umiliazioni che doveva subire da suo padre, la corte indesiderata di ShinHye e Lui.

«Deve esserti piaciuto molto il mio culo», l'uomo, che gli dava ancora le spalle, sorrise malizioso, «Me lo stai fissando da cinque minuti», allungò un braccio dietro di sé cercando l'inguine dell'altro Alfa sperando di trovarlo già pronto per avere un dolce risveglio ma quando non trovò quello che si aspettava mugugnò di disappunto e si girò per guardarlo, la parte che aveva toccato era disinteressata ma il volto dell'altro era ancora peggio, il suo amante occasionale sembrava assalito dal panico. «Sta tranquillo Alfa, la tua verginità è salva. È il mio culo a fare male stamattina», sapeva che la sera precedente il Lupo che si era portato a casa era completamente ubriaco – anche se era riuscito egregiamente a fare il suo dovere di maschio dominante – quindi, adesso che l'alcool era scomparso dal suo corpo quasi del tutto e stava facendo mente locale doveva sentirsi spaesato. Era logico supporre che non ricordasse molto di quello che era successo e visto che l'unica cosa che interessava a quelli del suo stesso secondo genere era di non essersi ridotto a fare il passivo si era affrettato a rassicurarlo, eppure l'espressione del tizio che aveva davanti non era cambiata per nulla, quindi provò con un'altra eventualità, «Mi hai fatto guidare la tua auto e ti ho portato a casa mia..», lo fissò ancora ma nulla, quegli occhi erano sempre pieni di timore, «..ed è sana e salva. So guidare molto bene e non avevo bevuto. Sai, uno che ama vestire come me non può permettersi di sballarsi troppo», ecco, quelle che aveva pronunciato dovevano essere le parole giuste perché riuscì finalmente ad ottenere la prima reazione, ciò che lo preoccupava era di aver bevuto troppo ed aver detto o fatto qualche sciocchezza? «In verità anche uno come te dovrebbe evitare di abbassare così tanto la guardia Kim TaeHyung».

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