~ Episodio 2 ~
Mentre aspettava che il fantomatico portiere arrivasse con il pranzo, JungKook si prese del tempo per curiosare in giro, era la seconda volta che TaeHyung lo portava dentro casa sua ma quella sera era così concentrato su quello che sarebbe successo tra lui ed il suo Alfa in camera da letto che non aveva prestato molta attenzione al resto della casa. Nonostante l'uomo mancasse da casa da molti giorni era in ordine e profumava di pulito, – sicuramente la donna delle pulizie era passata proprio quella mattina per sistemarla –, ¨«Chissà se gli ha detto qualcosa delle lenzuola sporche»¨, un lieve sorriso gli increspò le labbra, si fermò di nuovo davanti al quadro di quell'Omega che proprio TaeHyung aveva definito suo, quella parola gli aveva fatto male ma non lo aveva dato a vedere perché essere gelosi era un'inutile perdita di tempo che lui non si poteva permettere visto che nelle loro vite tutto era già stato deciso, perfino la loro lontananza; il suono del campanello lo riportò alla realtà, il loro pranzo era arrivato. Portò le buste in cucina e le aprì subito perché era curioso di sapere cosa l'altro avesse ordinato per loro, gli occhi, alla vista di tutta quella carne alla brace, gli si illuminarono e persino il suo stomaco brontolò per la fame; spostò tutto dal tavolo e cominciò a prepararla, almeno quello glielo doveva, no?
«Hai cominciato ad apparecchiare», per ripagarlo con la stessa moneta anche lui aveva provato ad avvicinarsi all'Omega in silenzio per riuscire a spaventarlo ma capì subito dalla sua reazione poco sconvolta che lo aveva sentito, «Uff, come fai ad essere sempre così consapevole di cosa ti accade intorno?», con le dita della mano destra accennò un principio di solletico dal quale però l'altro fuggi facilmente, «Sei noioso».
«Sento la tua nota olfattiva, scemo», JungKook aveva accompagnato la sua risposta con un colpo di reni dato per far scontrare il suo fianco con l'inguine del maggiore per allontanarlo, visto che quello non solo aveva cominciato a solleticarlo ma si era persino avvinghiato al suo corpo bloccandolo contro il tavolo.
«Questo è barare», si avvicinò ancora stringendoglisi, questa volta, con le braccia intorno ai fianchi per far sì che l'altro non avesse più la possibilità di allontanarlo, gli si strusciò con il naso contro la pelle del collo per saggiarne la morbidezza e stuzzicarlo, «Che brava donnina di casa».
«Col cazzo!», non c'era niente di male nel saper cucinare o nel tenere pulita la propria casa come ogni madre di famiglia sa fare ma se c'era una cosa che JungKook odiava era sentire quei commenti sessisti che ascrivevano quelle mansioni soltanto al sesso femminile, ed un uomo che viveva da solo e non aveva i soldi, come li aveva l'Alfa, per pagare una domestica ed ordinare sempre cibo da asporto cosa avrebbe dovuto fare? Mangiare solo cibi precotti e vivere nella sporcizia? Non essere capace di cucinare e di tenere in ordine la casa non è motivo di vanto, non è segno di mascolinità né tanto meno segno di emancipazione femminista ma soltanto di svogliatezza. Lo spintonò di nuovo cercando di colpirlo sotto l'inguine ma questa volta con ancora più forza.
«Sì, col cazzo la preferisco», rise sguaiatamente mentre pronunciava quella insulsa battuta stringendolo con forza a sé e strusciandogli il sesso contro il sedere mentre con la mano destra si insinuava dentro l'elastico dei pantaloni.
«Coglione», gli diede una gomitata, forse troppo forte, per far sì che l'altro si allontanasse e per potersi così liberare da quella presa che quasi quasi cominciava a piacergli, «Ti ho già detto che non faremo niente».
Con una smorfia di sofferenza sul volto e sbuffando, TaeHyung alzò le mani in segno di resa e si sedette al suo posto cominciando ad aprire i contenitori di carta, «Credi che dovremmo scaldarli?»
JungKook allungò una mano per toccare la vaschetta che aveva preso l'Alfa e subito dopo toccò l'esterno delle altre buste che erano ancora calde, «Credo di no. Quando sei arrivato l'avevano consegnato da poco», era sicuro che l'altro avesse sentito il campanello suonare quindi, anche se a malincuore, attribuì quelle preoccupazioni alla gentilezza che il maggiore voleva mostrargli. «Ho lasciato la mancia al portiere non so se».
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Addicted
Fanfiction[Omegaverse] Un amore malato lo definirebbero molti Ma noi lo chiameremo Addicted. Perché? Per via dell'incoercibile bisogno che hanno uno del corpo dell'altro. Perché non si bastano mai come al corpo non basta un unico respiro. Perché sono arresi e...