Ce L'Ho Con Te

112 21 70
                                    

~ Episodio 2 ~

Ce L'Ho Con Te






Nessuno avrebbe potuto dire il contrario: TaeHyung ci aveva provato a creare un ponte, se pur instabile, per cercare di parlare con JungKook. Gli sarebbe bastato un semplice "grazie" per la tisana e il pranzo preparato, per dimenticare le parole dure che, ancora una volta, lo avevano allontanato. Ma le ore erano passate, e non solo non si erano visti, JungKook non gli aveva rivolto una parola per tutta la mattina. TaeHyung aveva rispettato il suo silenzio, restando alla scrivania e cercando di non avere bisogno di lui, ma continuava a pensarlo incessantemente.

Quando arrivarono le quattro, non avendo la pazienza di aspettare fino alle cinque in quell'atmosfera di silenzio e solitudine, mandò un messaggio nel gruppo e invitò i suoi amici ad anticipare la merenda. Stare in compagnia forse lo avrebbe aiutato a superare l'impasse tra lui e JungKook. Senza pretendere nulla dal suo segretario, chiamò personalmente al bar di fiducia per ordinare i dolci. Uscì dall'ufficio senza dire una parola, lanciando solo un'occhiata a JungKook, seduto alla sua scrivania, che sembrò sussultare al rumore della maniglia, e iniziò a preparare le bevande. Prima di avere JungKook come segretario, era lui stesso insieme a JiMin a occuparsi di tutto. ¨«Chissà perché non era MinHo a farlo?»¨, pensò TaeHyung, scuotendo la testa e sorridendo al ricordo.

Invece si sarebbe dovuto chiedere come mai, a distanza di solo tre mesi, riuscisse a ridere di quei ricordi.

Dieci minuti dopo l'invito, JiMin e HoSeok entrarono nell'ufficio di TaeHyung, salutarono JungKook e si sedettero intorno al tavolo, dove TaeHyung aveva sistemato dolci e stoviglie, raccontando le scuse assurde che il terzo Beta, YoonGi, si era inventato per non esserci. TaeHyung sapeva bene che YoonGi era semplicemente offeso per essere stato rifiutato il giorno prima. Sì, JungKook aveva ragione: il vero motivo dell'invito del Beta era stato il sesso.

«Come mai stai preparando tu?», chiese HoSeok, osservando il suo capo e JungKook, «JungKook non ci fa compagnia?»

Anche TaeHyung guardò l'Omega. «Non lo so. Perché non glielo chiedi tu?» Senza dire altro, HoSeok si alzò per seguire il suggerimento. TaeHyung avrebbe voluto che JungKook si unisse a loro, ma desiderava che lo facesse per lui.

«Hai controllato se bisogna cambiare il filtro della macchinetta del caffè?», chiese JiMin, annusando l'aria. «C'è uno strano odore», aggiunse, controllando la sua tazza, ma percependo solo l'odore del caffè tostato.

«Lo sento da stamattina, quindi non credo che sia colpa della macchinetta», confermò TaeHyung, annusando anche lui il contenuto della sua tazza, senza avvertire altro che l'intenso profumo di caffè.

Cadde il silenzio tra loro. Lo stesso silenzio che lo stava tormentando da ore. Quale colpa stava pagando? Forse non aveva commesso nulla, ma sentiva comunque colpevole. I suoi occhi si posarono ancora una volta sulla figura dell'Omega, intento a parlare con HoSeok. A lui avrebbe detto la verità? Gli avrebbe confessato che con lui era ai ferri corti e che non voleva nemmeno stare nella stessa stanza, figuriamoci sedersi alla stessa tavola? Scosse la testa. No, avrebbe mentito come sempre, come faceva con lui, e questa consapevolezza quasi lo rassicurava.

«Che gli succede?» Anche JiMin aveva notato la tensione nell'aria e seguì lo sguardo del suo miglior amico. «Avete litigato?», con il mento indicò JungKook, «Cosa gli hai fatto?»

AddictedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora