Sei Tu La Puttana

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~ Episodio 3 ~








Quando anche YoonGi raggiunse gli altri nel salottino, i quattro amici si fermarono ancora a chiacchierare bevendo un tè che loro stessi si erano preparati non includendo JungKook che non ci aveva neanche pensato ad approfittare dell'invito, fatto di sfuggita e con un filo di voce, dal suo stesso capo. Se non aveva neanche il coraggio di guardarlo in faccia mentre gli chiedeva di passare del tempo insieme all'uomo che si era appena scopato, avrebbe dovuto evitare di farlo.

Mentre i quattro continuavano a ridere su argomenti senza senso, almeno per JungKook, quest'ultimo si era intrufolato nell'ufficio dell'Alfa per aggiornare il calendario dei suoi appuntamenti. Il giorno precedente gli aveva lasciato l'agenda elettronica che cercava di fargli usare fin dal primo momento, che era, con sua grande sorpresa, ancora in bella vista sulla scrivania la luce bianca, che annunciava le notifiche che in tutta quella giornata JungKook aveva creato aggiungendo e spostando riunioni, lampeggiava ma TaeHyung non ne aveva visualizzata nessuna.

Prima di uscire si voltò ad osservare ancora l'ufficio, era sempre tutto in ordine lì dentro e stranamente, ma non per JungKook, profumato di cioccolato ma in quel momento l'odore di lavanda e di sesso aveva cancellato il bello che c'era in quella stanza, il ragazzo tornò sui suoi passi ed aprì di poco la finestra che dava sul lato dell'edificio e subito dopo si diresse alla sua scrivania ad aspettare che quella giornata finisse.

Erano le sei e mezza quando tutti tornarono ai loro uffici e TaeHyung si presentò davanti al suo segretario sbuffando sonoramente, «Mio padre ha indetto una riunione improvvisa con un cliente europeo che è appena arrivato a Seul», JungKook lo guardò stranito, tra meno di mezz'ora avrebbero potuto finire le loro ore lavorative ma quell'improvviso appuntamento avrebbe sicuramente spostato il suo ritorno a casa di almeno un'ora e lui era già esausto. «È meglio se ti cambi a mio padre piace esibirsi al meglio quando deve mostrarsi agli occidentali», TaeHyung cominciò ad avviarsi verso la sua cabina armadio voltandosi soltanto una volta per assicurarsi che l'altro lo stesse seguendo, «Ti scelgo io qualcosa da indossare o ti ritroverò di nuovo tutto vestito di nero ed il mio marchio è colore, non monotonia».

JungKook non sapeva se sentirsi offeso da quell'affermazione oppure no, per essere uno che ci teneva ad un look colorato, l'armadio del maggiore era fin troppo pieno di abiti scuri ma evitò di dire qualunque cosa, chi mai si sarebbe lamentato di indossare capi eleganti e costosi al posto dei propri che invece erano palesemente dozzinali?

Si prepararono in fretta, soprattutto JungKook aveva indossato la camicia celeste ed il completo gessato, blu oltremare, velocemente ma non era riuscito a sfuggire al solito tocco finale che il maggiore voleva sempre porre sul suo outfit, "maniaco del controllo"? Questa volta l'accessorio che gli aveva scelto – la stramberia, così la definiva JungKook –, era stata la cravatta, rosso corallo, che per lui era come un pugno negli occhi ma che TaeHyung apostrofò come, «Perfetta».

Per aiutarlo ad indossarla si era piegato verso di lui arrivandogli fin troppo vicino, troppo per non essere investito dal calore del suo respiro e tremare a quella sensazione e troppo per non sentire l'odore di lavanda che gli impregnava il perfetto completo color grigio perla che indossava da quella mattina. Aver rabbrividito al tocco del suo respiro, dopo essere stato usato come un oggetto sessuale quella mattina e dopo che sicuramente persino YoonGi si era lasciato assuefare dai suoi sussurri lo fece sentire umiliato e stupido. «Sono capace di metterla anche da solo», si allontanò con un movimento forse troppo brusco che lasciò interdetto l'Alfa e subito dopo si avvicinò alla scrivania per informarlo dell'impegno preso per il giorno seguente, «Ho preso un appuntamento per domani pomeriggio a merenda».

«Con chi?», TaeHyung sembrava contrariato, sicuramente odiava non poter trascorrere quella parte di giornata in tranquillità con i suoi amici ma non era quello il vero motivo del suo nervosismo. JungKook lo aveva allontanato ancora una volta, cominciando a parlare di quell'appuntamento per far finta di nulla, come se lui fosse sufficientemente stupido da poter essere preso in giro.

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