Capitolo 26

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FRANCESCA P.O.V
Valeria se ne va lasciandomi in questa casa grande che fino a stamattina condividevo con l uomo della mia vita e che ora condivido con me stessa e con mio figlio.
Mo dirigo in cucina per prendere patatine ,nutella e schifezze varie per consolarmi un po.
Non so perché,ma le delusioni d amore si affogano con il cibo.
Ritorno sul divano continuando a mangiare e a piangere allo stesso tempo .
Ancora i miei non sanno niente e per il momento e meglio non informarli perché se ne verrebbero con un semplice ma noioso "Te l avevo detto",cosa che io ora non sono in grado di sopportare .
Ad un tratto il campanello interrompe questa mia relazione con le patatine.
Vado ad aprire asciugandomi le lacrime.
"Pietro! Che ci fai qui?"
"Ero venuto a chiedere scusa a te e Giovanni per il pugno e per il modo in cui mi sono comportato"
"Scuse accettate.. Ora puoi andare"
Sto per chiudere la porta ma la sua mano me lo impedisce .
"Che vuoi ancora ?"
"Giovanni dov è?"
"Ora non c 'è"
"E quando torna?"
" Mai perché ci siamo lasciati"
"Oh! Come mai?"
"Non credo siano affari tuoi"
"Io invece credo di si,sono sempre un tuo amico"
"Senti Pietro, è da stamattina che piango ,che mangio solo schifezze e per di più lui già mi manca"dico piangendo
"Shh! Non piangere ,ci sono qua io"dice abbracciandomi
"Grazie"
"Lo sai che io ti amo "
"Io amo lui,non sono pronta per un altra storia"
"Va bene! Ti farò d amico"
"Vuoi entrare?"
"Si ... Junior?"
"Dorme"
"Ahh... Ti serve qualcosa?"
"Voglio solo che mi abbracci"
Mi stringo tra le sue braccia ,sento il suo respiro regolare e il suo profumo inondarmi.

GIOVANNI P.O.V
Ho appena finito di correggere le verifiche ,mia moglie prepara la cena mentre le mie figlie sono uscite.
Decido di fare una doccia un po per rilassarmi e un po per dimenticare .
Apro il getto d acqua e dopo essermi spogliato mi infilo dentro.
Questo gesto quotidiano molto semplice mi ricorda tante cosa tra cui la sera passata a far l amore con lei mentre giocavamo al professore e all alunna.
Piango al solo ricordo dei momenti passati insieme ,le mie lacrime si confondono con l acqua .
Vedo arrivare mia moglie ,anche lei entra nella doccia
"Cena pronta"
"Le ragazze?"
"Sono in camera loro"
"Bene!"
"Giovanni ,non dirmi che stai piangendo ancora?"
"No, lascia stare"
"Dimenticatela"
"Non è facile... Io ti voglio bene ma amo lei da morire"
"Si ma adesso ci sono io"dice abbracciandomi.

FRANCESCA P.O.V
"Ecco,ti ho preparato il panino"
"Grazie"dico addentandolo
"Vuoi che rimanga oppure posso andare ?"
"Puoi andare"
"Sicuro ?"
"Si vai ,so badare a me stessa "
"OK... Ci vediamo domani"dice dandomi un bacio sulla fronte.
Dopo aver finito di mangiare controllo il mio bambino che dorme beato nella sua culla ,cosa che non farò io questa notte.
Vado in bagno per mettere il pigiama e un senso di malinconia mi assale vedendo tutte le sue cose : spazzolino,accappatoio .
Sullo specchio c 'è ancora il suo profumo ,lo spruzzo un po addosso a me e un po nell aria e come averlo qui.
Ritorno in camera ,mi sdraio sul letto e proprio vicino a me c'è la sua camicia ,l abbraccio piangendo .
Quanti ricordi mi assalgono ,vorrei ritornare a stamattina a non aprire quelle buste ,in alcuni casi è meglio non sapere.
Lo so che mi ama ma è ancora legato con la moglie non solo per le figlie ma anche dal sentimento .

Un amore Contrastato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora