Capitolo 85

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Giovanni viene caricato sul lettino dei paramedici quasi privo di sensi.
Una scena che si ripete per l'ennesima volta..
"Signora,  lei è  la figlia? "
" No,  sono la moglie " dico piangendo
" Allora può salire con suo marito sull'ambulanza "
Salgo e l'immagine che si presenta mi fa rabbrividire. Attaccato a tutti quei macchinari,  con la mascherina per l 'ossigeno e con gli occhi semi aperti.. Gli tengo la mano,  la sento debole,  priva di energia
" Amore mio,  hai un figlio da conoscere,  non puoi andartene,  devo tenerlo in braccio,  devi insegnargli a parlare,  devi farlo camminare,  devi viziarlo. Junior ti aspetta a casa,  devi tornare,  devi ancora insegnargli molte cose. Le ragazze hanno bisogno del loro papà che li protegge,  che li porta all'altare quando si sposeranno, che guardi i loro figli.. E poi ci sono io che senza  di te non vivo,  tu sei il mio punto di riferimento,  la mia bussola,  il mio tutto.. Per favore non ci puoi lasciare " dico stringendo forte la sua mano.
Da suoi occhi é possibile vedere una lacrima rigargli il viso. Le mie parole sembrano avergli dato vita.
Arriviamo in ospedale e subito lui viene portato d'urgenza in terapia intensiva,  seguito da medici e infermieri.
Io cerco di seguirli pure ma un paramedico mi blocca con la mano
"Aspetti qui "
" Salvatelo "
" Signora,  faremo del nostro meglio "
Mi reco nella reception per firmare il ricovero e dopo aver firmato mi dirigo nella sala d'attesa ad aspettare.
L'attesa sembra durare anni,  anzi secoli. Ho davvero paura che possa uscire un medico e dirmi che lui non c'è l ha fatta,  che lui è  morto. Solo a quel punto io mi sentirei davvero persa,  penso proprio che mi ucciderei,  perché non avrei proprio il coraggio di continuare la mia vita senza di lui e poi non avrei proprio coraggio a dire ai suoi figli che il loro padre è morto senza che lo abbiamo potuto vedere per un ultima volta.
Il telefono posto nella mia borsa comincia a squillare..
Junior :"Buongiorno mamma! "
Francesca :" Buongiorno amore mio " dico asciugando le lacrime e trattenendo a stento i singhiozzi.
Junior :" Sai ho fatto colazione,  mi sono vestito e ho lavato anche i denti solo "
Francesca :" Bravissimo,  ormai sei cresciuto.. Non hai più bisogno di aiuto "
Le parole di mio figlio non fanno altro che aumentare la voglia di piangere, ma devo trattenermi non posso dire la verità,  si preoccuperebbero,  e poi non voglio far preoccupare Junior  e le ragazze..
Junior :" Si sono cresciuto.. Dov'é papà? ".
Lo so che sto facendo una cosa sbagliata  ma lo sto facendo per il suo bene.
Francesca :" Papà dorme.. Era molto stanco ".
Junior :" Va bene,  lo chiamo dopo.. Ti voglio bene mamma "
Francesca :" Anch'io amore mio.. Ora passami lo zio Tommaso "
Tommaso :" Francesca,  come va?"
Francesca :"Bene "
Tommaso :" Sicura?Ti sento preoccupata "
Francesca :" No va tutto bene "
Tommaso :" Menomale! Cosa sta facendo il mio fratellino? "
Le lacrime minacciano di uscire da un momento all'altro,  ma non mi resta altra alternativa che armarmi di coraggio e mentire.
Francesca :" Sta dormendo "
Tommaso :" Ahh! Infatti lo avevano chiamato le ragazze ma aveva il telefono chiuso "
Francesca :" Ehm!  Si.. Era scarica la batteria.. Poi ti faccio chiamare da lui.. Ora vado che é arrivata la colazione in camera.. Ciao "
Chiudo la chiamata,  e finalmente posso dare sfogo alle mie lacrime.
Vedo dottori uscire da quella stanza ma nessuno che mi dia notizie, tutti sembrano indaffarati e io sono qui immobile,  incapace di fare qualcosa per lui.
La sala d'attesa é completamente vuota a parte una signora anziana,  sulla sessantina d'anni che anche lei aspetta impaziente notizie da parte di qualcuno.
La vedo molto agitata,  e nei suoi occhi,  posso notare il luccichio delle lacrime..
Forse siamo accomunate dalla stessa cosa,  o almeno qualcosa di simile.
Comincio a fare avanti e indietro,  agitata e con la paura che questo passa fare del male al bambino.
Ma la mia agitazione non passa inosservata,  infatti la Signora anziana si avvicina a me e mi fa segno di sedere.
Forse in questo momento non avrei ascoltato nessun'altro ma verso di lei mi viene spontaneo..
Mi siedo,  e con la mano cerco di asciugare il viso,  oramai pieno di lacrime.
"Non fa bene agitarsi di quel modo "
" Lo so, ma é piú forte di me  "
" Vede,  agitarsi così non serve niente,  deve solo sperare.. Fa come me,  io mi affido alla fede.. So che lassù qualcuno mi ascolta" dice mostrandomi la figurina di un santo.
"Lei ha ragione,  ma non so se con la fede riesco a guarire mio marito "
" Abbi fede.. Prega! "
" Posso sapere come mai lei è  qui? "
" Mia sorella ha un tumore al seno e ora la stanno operando.. Un'operazione davvero difficile,  e la riuscita é davvero minima" Le guance vengono rigate dalle lacrime,  che non smettono di scendere
"Mi dispiace "
"Invece  suo marito cosa ha?"
"Soffre di cuore.. Ha già avuto parecchi infarti,  ma stamattina non é stato bene e non so se ne ha avuto un altro.. I dottori ancora non mi hanno detto niente "
"Mi dispiace.. Vedrà che si risolverà tutto"
"Lo spero "dico accarezzandomi la pancia.
" Maschio o femmina? " chiede indicando la pancia
" Maschio "
"Anch'io ho un figlio maschio, che ora é  sposato e ha due figli"
Non faccio in tempo  a rispondere che un dottore si avvicina a noi..
"La Signora Grey? "
L'anziana annuisce e subito si alza per vedere meglio il dottore
" Sua sorella  sembra aver superato l'intervento,  domani potremo dirvi di più.. Ora andate a casa.. È da ieri sera che siete qua "
" Grazie dottore "
" Mio dovere "
I dottore se ne va e la Signora  mi guarda felice dicendo
" Abbi fede!  E Auguri per il bambino "
" Grazie "
La Signora se ne va e la sala d'attesa diviene ancora vuota.
I dottori non sembrano uscire più da quella stanza,ormai sono passate due ore e io ancora non so niente.
Pensando alla signora di prima decido di affidarmi Anch'io alla fede.
Così scendo al piano di sotto dell'ospedale dove trovo una piccola cappella..
Entro  ,  la cappella é vuota,  e i banchi non sono molto.
L'altare é piuttosto piccolo e sopra é situato una piccola statua di un santo.
Mi inginocchio e forse per la prima volta prego affinché qualcuno possa fare un miracolo
"Forse é la prima volta che mi rivolgo a voi di lassú,  e so che magari sono l'ultima persona che volete ascoltare,  ma vi chiedo solo una cosa,  non tanto per me ma per 3 figli che aspettano che il loro padre ritorna da una semplice luna di miele,  e per un bambino che ha il diritto di vedere il padre quando nascerà.
Ancora Giovanni ha molte cose da fare qua,  per favore non portatemelo via.. Ora mi rivolgo a mio nonna,  aiutami,  dammi la forza per andare avanti."
Mi rivolgo a tutti gli angeli del cielo affinché mi ascoltano  ,  in particolare ad un angelo che sicuramente sarà accanto a lui :la mamma.
"Mamma di Giovanni  , io e lei non ci siamo mai conosciute, purtroppo,  ma davvero vi chiedo di aiutare i suoi nipotini affinché il loto padre viva. Io so lei lo protegge da lassù,   per favore aiutatemi"

Un amore Contrastato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora