Capitolo 106

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Lunedì 18 Dicembre :
È bello svegliarsi la mattina tra le sue braccia,  sentirmi protetta   sentire il suo profumo,  la mia testa poggiata sul suo petto mossa ritmicamente dal suo respiro.
Non esiste altro risveglio al mando più bello di questo,  a parte il pianto del bambino,  anche questo non é niente  male.
Giovanni si sveglia e sbattendo più volte le palpebre dice
"Ma che ora sono? "
" Lei 6:00"
"Manca ancora un ora per alzarci ma lui ha voluto anticipare "
Ancora mezzo assonnato sposta le coperte da un lato,  si alza e subito prende il bambino per cullarlo mentre lo porta in cucina.
Dopo essermi sgranchita un pò  i muscoli,  raggiungo Giovanni in cucina,  dove lo trovo intento a fare il latte e calmare il pianto isterico del bambino.
Lo prendo tra le mie braccia e subito dopo Giovanni mi da il biberon pieno.
Ci sediamo entrambi sul divano e mentre do il latte al piccolo Giovanni si addormenta sulla  mia spalla.
Lo guardo,   i suoi lineamenti così perfetti,  il suo viso liscio senza neanche un filo di barba.. Perfetto!!
Dopo aver dato da mangiare al piccolo dovrei alzarmi,  ma il peso di Giovanni me lo impedisce.
"Amore "
Lui si sveglia di soprassalto dicendo
" Scusa "
" Non ti preoccupare.. Sdraiati   tanto ancora é presto "dico alzandomi
Lui fa come dico e in ben che non si dica si riaddormenta..
Mi dirigo nel bagno dove cambio il piccolo Simone per poi farlo addormentare.
Senza accorgemene si fanno le 7:00, così decido di andare a svegliare i miei due bambini.
Per prima cosa vado in camera di Junior dove lui ancora dorme,  rannicchiato tra le sue coperte di Spiderman.
Mi siedo in un angolo del letto e delicatamente gli do un piccolo bacio sulla guancia.
"Buongiorno amore"
"Buongiorno mamma "
Sposto le sue coperte e subito lo prendo in braccio per portarlo a fare colazione.
Dopo aver messo Junior davanti al suo latte con i cereali  decido di andare a svegliare l'altro mio bambino.
Vado in salotto e chinandomi  su di lui gli lascio un piccolo bacio sulle labbra che lui ben presto accoglie,  facendo muovere la propria lingua.
Una volta staccatosi dice
"Uhm!! Mi piace come sveglia "
" Non ti ci abituare "
" Forse potrei " dice alzandosi
" Sei birichino  " dico ridendo
" Scusa se non ti ho aiutato con Simone.. Ma avevo sonno.. Sono stanco " dice bevendo il suo caffè
" Se non te la senti non andare a scuola "
" Non ti preoccupare.. Vado a vestirmi "
Lui va nella camera da letto mentre io prendo il piccolo Junior per fargli fare la doccia e vestirlo.
Anche Giovanni esce dalla camera da letto già vestito perfettamente.
" Ora devo andare.. Ci sentiamo dopo " dice baciandomi
" Ok"
"Ciao amore di papà " dice accarezzando la guancia del piccolo Simone,  ancora intento a dormire
" Ciao amore.. Mi raccomando fai il bravo a scuola " dico abbracciando il bambino.
" Si mamma "
Giovanni prende la sua ventiquattr'ore e lo zainetto e insieme a Junior esce da casa.
Mi vesto Anch'io optando per un maglione un po' largo,  per nascondere la ciccia dovuta alla gravidanza.
Nel frattempo anche Luana arriva e inizia subito le faccende domestiche. Mi metto  Anch'io ad aiutarla ma il suono del campanello interrompe il mio intento.
"Mamma "
" Ciao tesoro mio " dice abbracciandomi
" Entra "
Mia mamma si dirige in salotto  guardando di tanto in tanto il bambino che ancora dorme,  incurante di tutto.
Mi siedo vicino a lei spostando il passeggino verso di noi,  aspettando che da un momento all'altro il bambino si sveglia per la sua pappa ,  visto che sono già le 9 :00.
"Allora mamma,  come mai questa visita di prima mattina? "
" Che male c'è nel venire a trovare mia figlia e i miei nipoti?"
"Junior é a scuola! "
" Lo so.. Giovanni lavora? "
" Mamma, arriva al dunque.. Da quando in qua ti interessa di Giovanni? "
" Curiosità"
Non faccio in tempo  a rispondere che il piccolo Simone si mette ad urlare..
Mi alzo ma subito mia madre mi ferma dicendo
"Lo guardo io.. Tu vai a preparare il latte "
Mi precipito verso la cucina prendendo il pentolino per scaldare il latte,  pensando un po alla strana piega che sta prendendo la conversazione con mia madre.
Una volta scaldato il latte,  lo verso nel biberon e dopo aver controllato se non brucia ritorno in salotto dove mia madre culla il piccolino.
Lei si prende il biberon dalle mie mani e comincia a farlo mangiare.
"Comunque ritornando alla conversazione di prima.. Non credo che ti interessa molto di Giovanni siccome quel giorno in cui é nato Simone non gli avete dato neanche gli auguri!Sai questo bambino non l ho  concepito solo ma con Giovanni,  quindi "
" Lo so! Ma lo sai che a me e a tuo padre non ci piace molto Giovanni "
" Quindi la domanda di prima era una cosa ironica? "
" Dopo tutto Giovanni é tuo marito.. Domandavo "
" Grazie di esserti accorta che Giovanni é mio marito "
Lei mi poggia il biberon ormai vuoto,  subito dopo mette il bambino nel passeggino e comincia a cullarlo.
" In questi mesi io e tuo padre abbiamo sofferto molto "
" Non puoi sapere quanto ho sofferto io.. Solo Giovanni sa tutte le lacrime che ho versato per voi " dico gridando
" Ma tu hai fatto una scelta.. Hai scelto Giovanni piuttosto che noi"
"Mamma,  voi avete sbagliato a mettermi di fronte una simile scelta"
"Lo so abbiamo sbagliato e so che abbiamo sbagliato a non parlare Giovanni Il giorno in cui é nato Simone.. E per questo vogliamo rimediare "
" E come? " dico giocando con il biberon
" Vogliamo conoscere per bene Giovanni,  o almeno vogliamo provarci.. Lo sai  che per noi l'importante é che tu sia felice "
" Giovanni é la mia felicità "
" Lo so.. Ho visto.. Ti va di venire da noi il giorno di Natale? "
" E Giovanni lo lascio a casa? "domando scherzando
" Simpatica!! Naturalmente intendevo te,  i bambini e Giovanni "
"Non so!  Dobbiamo vedere le sue figlie o suo fratello cosa fanno .. Hai conosciuto Tommaso?"
"Si! Uguale a Giovanni "
" Si,  é qualche anno più grande di Giovanni "
" Ma i suoi genitori? "
" Sua mamma é morta e suo padre non so.. Non é a mai voluto parlare "
" Ma é morto? "
" Non so.. Lui non mi  ha mai detto niente "
" E tu non gli hai domandato? "
" No.. Perché rispetto la sua privacy.. Quando vorrà parlarmene io lo ascolterò.. In tutti modi questo non credo siano affari tuoi.. Ti devo  chiedere un favore "
" Dimmi tutto "
" Per favore domani sera ci puoi tenere il piccolo Simone"
"Si va bene!! Ma come mai? "
" Domani la figlia di Giovanni fa 18 anni"
"Va bene!!  Ora vado.. Fammi sapere per Natale "
" Si.. Ok "
Accarezza dolcemente il piccolo  Simone,  ormai nel mondo dei sogni e se ne va.
La conversazione é stata molto lunga,  tanto che  guardando l'orario noto che sono già le 12:30.
"Io ho finito di preparare il pranzo. Ci vediamo domani"  dice Luana mettendosi il cappotto
"Si.. Grazie "
Luana se ne va e mentre il piccolo Simone dorme,  aspetto che il mio bellissimo marito ritorni dal lavoro per poter mangiare insieme.
Verso le 13:00 Giovanni arriva,  subito posa la sua ventiquattr'ore e mi raggiunge non cucina,  dove sono intenta preparare la tavola.
Lui mi cinge i  fianchi e con un gran sorriso mi dice
"Amore mio.. Mi sei mancata.. Mia bellissima fanciulla "
" Anche tu.. Bel professore " dico girandomi per baciarlo.
Ci stracchiamo anche se a malincuore, lui sbircia nel passeggino per vedere il piccolo pargoletto dormire.
Dopo di che si siede e con la mano mi fa segno di sedermi sulle sue gambe.
" Allora,  bellissima moglie.. Cosa hai fatto stamattina? "
" A proposito di questo " dico abbassando lo sguardo
" Cosa succede?? Amore,  é successo qualcosa? " dice alzando il mio mento con le dita
" No! Stamattina é venuta mia madre "
" Uhm!! E cosa voleva? "
" Abbiamo parlato e mi ha detto che in qualche modo vogliono rimediare ai loro sbagli.. Vogliono imparare a conoscerti "
" Come Mai questo cambiamento repentino.. Siccome il giorno della nascita di Simone mi hanno detto apertamente che sono la tua rovina? " dice arrabbiato..
" Lo so.. Loro stessi si sono accorti di aver sbagliato "
" Lo spero.. Francesca,  io non ho niente contro di loro ma se mi odiano,  io non riesco... "
" Ti capisco.. So che lo fai per me.. Ma sono i miei genitori "
" Sai che per te farei tutto!! Anche sopportare i tuoi "
" Un altra cosa "
" Cosa? "chiede lui incuriosito
" Ci hanno invitati per il pranzo di Natale.. Per te va bene? "
" Certo.. Non é che la cosa mi piaccia ma lo faccio per te"
"Grazie.. Ma le tue figlie? Tuo fratello? "
" Le mie figlie passano il Natale con la mamma e poi il capodanno lo passeranno con me.. Mentre mio fratello va dai suoceri"
"Va bene!! Quindi gli telefono per dargli la risposta "
Mi alzo,  prendo il cellulare posto sul tavolo della cucina e digito il numero di mia madre.
Francesca :" Mamma! "
Mamma:" Tesoro! Dimmi "
Francesca :" Ha detto Giovanni che va bene per il pranzo di Natale "
Mamma :" Che bello!! Allora vi aspetto.. Ma dimmi una cosa! Quali sono i piatti preferiti di Giovanni? "
Francesca :" I piatti preferiti di Giovanni? ".
La mia voce attira Giovanni che ancora seduto si mette a ridere.
Mamma :" Si.. Avrà dei piatti preferiti? "
Francesca :" Si.. Gli piacciono le lasagne,  calamari ripieni,  e per dolce ama la torta al cioccolato "
Mamma :" Va bene!! "
Chiudiamo la chiamata ed entrambi ci mettiamo a ridere.
" Tua suocera vuole prenderti per la gola" dico sedendomi su di lui,  incrociando le braccia intorno al suo collo.
"Non é che mi vuole avvelenare,  così da potermi togliere dai mezzi i piedi? "domanda ridendo
" Vorrà dire che li proverò prima io "
" Moriresti per me? "
" Si.. Anche se,  se fossero veramente avvelenati i miei mi impedirebbero di mangiare,  così ci salveremmo da una morte certa "
" Giusto!! Mia piccola genia"
"Ora andiamo a mangiare "
Sto per alzarmi ma lui prendendomi per il polso mi fa ricadere ancora tra le sue gambe.
" Baciami.. Adesso. Senza farmi rimane fiato " dice lui
Non rispondo neanche ma subito affondo la mia bocca con la sua e con la lingua é un continuo incontrarsi e cercarsi. Non do risposta anche perché é quello che voglio anch'io.
Lui con la sua mano accarezza la mia schiena mentre io affondo la mia mano nel suo petto libero dal maglione .
Ci stacchiamo sfiniti,  senza fiato,  quasi come se avremmo corso.
Poggio la mia fronte alla sua tanto da sentire il suo respiro affannoso.
"Ancora non possiamo fare niente? "domanda lui
" Ancora no.. Ti devi accontentare dei baci "
" Mi accontento "
Ci diamo un altro piccolo bacio per poi alzarmi per preparare la tavola.
" Guarda cosa mi provochi "
La sua eccitazione si può notare dal lieve rialzo dei pantaloni.
Io mi metto a ridere mentre vedo lui soffrire
" Tu sai la mia rovina"
"E tu sei la mia"
Continuo a mettere tavola quando dopo pochi minuti lui si alza dalla sedia,  ormai ripresosi da quel suo piccolo problema  ,  e venendo incontro a me mi da una piccola pacca sul sedere.
Il tocco con la sua mano mi porta ad una serie di brividi tanto da farmi gemere.
"Pari " dice appoggiandosi al piano cottura.
" Professore,  però non si fa così " dico avvicinandomi a lui.
Mi attira a se è stringendomi forte mi dice
" Ti amo tanto Francesca.. Ti amo.. Ti amo.. Ti amo.. "
" Anch'io!! Ti amo.. Ti amo... Ti amo.. Non smetterò mai di dirtelo "

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