Capitolo 128

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Domenica  15 Aprile  :
GIOVANNI P. O. V.
Qualche mese ho passato una splendida  giornata  solo con Benedetta  e quella volta   mi ero promesso che un giorno  avrei passata un'altra magnifica  giornata insieme  a tutti miei figli.
Così per oggi ho organizzato  una piccola gita solo io e loro.. Avrei voluto  anche Francesca  ma lei si é ritirata da questa gita dicendo che era giusto che le ragazze  passavano un po'  di tempo  sole con i bambini  e me ,  e poi le sarebbe piaciuto  passare del tempo  sola..
Scendo in  cucina dove Francesca sta già facendo  colazione  insieme a Junior .
"Buongiorno  amore " dico andandole incontro
" Buongiorno  amore" dice lei stampando un piccolo bacio sulle mie labbra.
"Buongiorno  piccolo mio ". Dico accarezzando  la sua delicata guancia
" Buongiorno papà "
" Sei pronto  per la nostra gita? " dico versando il caffè nella tazzina.
" Si papà.. Dove andiamo? "domanda  euforico
" In tanti posti.. Ora vai a vestirti"
"Mi aiuti papà? "
" Certo piccolo mio "
Lo prendo in braccio  e facendogli fare un piccolo volo tra le mie braccia  lo porto nella sua stanza.
Lo vesto mettendogli  una camicia  e un jeans .
" Un po'  di profumo lo vuoi pure? "
" Si!  Il tuo "
Dopo avergli messo un po' del mio profumo usciamo dalla  stanza ed insieme  raggiungiamo il salotto dove Francesca ha già preparato  il piccolo Simone.
" È tutto pronto  " dice Francesca  venendomi incontro
" Grazie .. Sai,  questa giornata  e splendida ma manca il sole "
" Ma se fuori é una  bellissima  giornata ? " dice ridendo
" Infatti  manca il mio sole.. Tu! " dico circondando la sua vita con il mio braccio.
" Uhm!  Mi mancherai anche tu.. Mio grande  sole ".
" Spero che da sola non ti divertirai molto,  così capisci cosa significa  non seguire il proprio marito "
" Ma io vorrei  seguire il mio bellissimo sposo ma so che ci sono alcune controversie che magari passando del tempo insieme  si possano risolvere  "
" Ti amo... Tanto.. Tanto.. Sei la luce dei miei giorni "
" Ti amo anch'io tanto.. Luce dei miei occhi "
Ci diamo un piccolo bacio per poi lasciarci.
Junior  corre in macchina mentre io prendo il seggiolino  con Simone  e  la borsa con le sue cose.
" Per prima cosa andiamo a prendere le tue sorelle " dico mettendo a moto la macchina.
La città per essere domenica  non é molto affollata e il sole é abbastanza  pungente,  ottimo per una giornata  al mare.
Scendo dalla macchina,  lasciando i piccoli  dentro.
Suono il campanello  e subito  Anna viene  ad aprirmi.
"Giovanni"
"Anna.. Le ragazze  sono pronte?"
"Si, adesso arrivano.. Entra "
" No,  ho lasciato  i bambini  in macchina "
" Tutto bene? "
" Si.. Tutto bene.. Tu? "
" Bene"
Entrambi  rimaniamo  in silenzio, non abbiamo parole e l'imbarazzo  é tanto.
Poco dopo sull'uscio della porta compare il suo  fidanzato dottore.
"Buongiorno  Giovanni  "
" Buongiorno  a te " dico mostrando uno dei miei sorrisi  falsi.
" Allora,  giornata padre e figli? "
" Si.. Ogni tanto bisogna dedicargli una giornata, anzi si meriterebbero di più ma il dovere ci chiama "
" Giusto.. Un padre premuroso come te sa certe cose "
Ogni tanto il desiderio  di spaccargli la faccia é tanta.
Ma per fortuna  le ragazze  arrivano e la sua faccia é salva..
" Ciao papà " dicono  in coro
" Ciao piccole mie " dico abbracciandole..
" Noi andiamo mamma .. A dopo" dice Lucia uscendo di casa
"A dopo ragazze.. Divertitevi "
" Ciao Anna "
" Ciao Giovanni "
Dopo i saluti vari finalmente  entriamo in macchina e per prima tappa li porto a fare shopping.
Qualcosa che alle ragazze  piacerà un casino.
Appena arriviamo nel parcheggio  del centro commerciale  tutti saltano di gioia mentre a me viene da ridere nel vederli così felici..
Prendo il piccolo Simone  tra le braccia  per avviarci così dentro il centro  commerciale.
Il primo negozio  che visitiamo é quello femminile.
Le ragazze  girano felici tra i vari manichini e appendiabiti,mentre io e Junior  ci sediamo su un divanetto  di fronte il  camerino e aspettiamo che si provano i due mila vestiti già nelle loro braccia. "Come mi sta!" dice Lucia uscendo con un vestito  corto rosso, molto stretto e con delle leggere spalline..
"Sei bellissima .. Somigli molto a tua madre con questo vestito  "
" Lo posso comprare "
" Certo che si "
" Grazie  papà  " dice lasciandomi un piccolo bacio sulla guancia  per poi correre dentro
" Come sto? "domanda Benedetta  uscendo con un vestito  argentato, corto e con una scollatura  proprio  dietro la schiena.
" Sei bellissima.. Ma non é un po' troppo scollato? "
" Papà! " Mi richiama
" Va bene!  Sei grande  ormai."
"Lo posso  comprare? "
" Prometti che lo indosserai con una giacchetta? "
" Si papà "
" Allora puoi prenderlo "
" Grazie  papà "
Dopo aver provato tanti vestiti e averne comprato Tre per ognuna,  usciamo dal negozio  femminile  per avviarci in quello dei giocattoli .
In questo caso é Junior  a girare tra i mille giocattoli  mentre io e le ragazze  non riusciamo a tenergli il passo. Il meglio é Simone  che ancora piccolo,  é appoggiato sulla mia spalla e con i suoi occhioni guarda il tutto..
"Me lo compri? " dice Junior  strettonando la mia giacca con una mano mentre nell'altra tiene una scatola con i LEGO.
" Certo piccolo "
Dopo qualche altro giro sento ancora strattonare la mia giacca,  guardo in basso e Junior  mostra una scatola di puzzle.
"Posso papà?"
"Si piccolo.. Ora perché non compri qualcosa per Simone.. Qualche peluche tipo "
" Si papà "
Dopo qualche minuto  lo vedo arrivare verso di me con  un piccolo orsetto e cagnolino  telecomandato tra le mani.
" Questi vanno  bene? "
" Si amore.. Paghiamo il tutto "
Praticamente  con tutti questi  regali ho svuotato il mio portafoglio   ,  ma sono felice,  io adoro viziarli,  adoro vederli felici.
Dopo essere usciti dal negozio  ci accorgiamo ormai che é giunta l'ora di pranzare e tutti  moriamo di fame ed é anche ora di cambiare  il piccolo Simone.
"Lucia,  Benedetta  andate con Junior  al McDonald e cominciate ad ordinare quello che volete,  che io vado in macchina a cambiare  Simone  e a prendere il suo biberon "
" Si papà "
" Arrivo subito.. State attenti "
" Si papà "
Le ragazze e Junior  corrono verso l'entrata del McDonald mentre io piano piano mi avvio verso la macchina..
Apro lo sportello di dietro e dopo aver messo una asciugamano sul sedile poggio il piccolo Simone . Mentre tolgo i pantaloni  al bambino  un forte dolore  al petto mi fa piegare in due.
Il respiro comincia a venire meno e le mie forze sono davvero poche.
Mi accascio  a  terra mentre il bambino  non fa altro che muoversi nel sedile.
Non riesco neanche a gridare aiuto,  il dolore è  tanto da spezzarmi il fiato.

Spazio Autrice :
Come va?
Giovanni si trova nel parcheggio  del centro  commerciale  con il bambino  sul sedile e lui che si sente male.
Un altro infarto?  O un semplice  malore?
Continuate a leggere  e lo scoprirete .
Baci.

Un amore Contrastato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora