Capitolo 117

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Le ore passano e noi ancora non sappiano nulla su Lucia. Giovanni ed Anna hanno passato tutto il tempo a piangere, lo dimostrano i loro occhi rossi e gonfi.
Ogni tanto do loro un piccolo abbraccio,  mal ricevuto da Anna, oggi  mi vede come un intrusa  . Ormai sono le due di notte e nonostante siamo tutti stanchi,  io e Giovanni veniamo da una festa di compleanno con bambini di sei anni,  Benedetta da una giornata di scuola e studio ed Anna dal suo lavoro di maestra, cerchiamo di resistere.
Per fortuna dopo tanto il dottore esce dalla stanza,  andando incontro a Giovanni ed Anna.
"Vuoi siete i genitori di Lucia Rossi? "
" Si,  ci dica.. Non teneteci sulle spine " dice Giovanni tenendo per mano Anna
" Vostra figlia sta bene.. Per fortuna ha avuto solo un piccolo trauma cranico,  con un spacco al lato della fronte.. Gli abbiamo messo tre punti,  che la prossima settimana può venire a togliere..
Ha altri graffi sul viso ma niente di serio "
Giovanni ed Anna  tirano un sospiro di sollievo abbracciando Benedetta che nel frattempo piange per la felicità..
" Dottore,  possiamo vederla? "
" Certo.. È sveglia "
Il dottore se ne va mentre Anna e Giovanni entrano nella stanza.

GIOVANNI P. O. V
Finalmente il dottore ci dà le notizie tanto sperate,  per fortuna la mia piccola sta bene.
Entriamo nella stanza,  in questa stanza così buia e tetra. L'ultima stanza in cui vorresti vedere tua figlia.
Lei,  sdraiata sul letto,  un po' dolorante e confusa,piena di graffi e di  piccoli ematomi neri intorno all'occhio sinistro  con una benda tutto intorno alla  testa.
Appena ci vede un sorriso compare sul suo volto,  anche se un sorriso un po'  faticato a causa dei dolori.
"Mamma!  Papà! "
" Piccola mia " dico io andando da un lato del letto.
" Ci hai fatto preoccupare " dice Anna andando dall'altro lato del letto.
" Lo so.. Mi dispiace "
" Non dirlo neanche "
Dal suo bellissimo viso,  un po' rovinato,  cominciano a scendere delle lacrime..
Io prendendo un fazzoletto dalla mia tasca le asciugo piano piano facendo attenzione ai suoi lividi.
" Non piangere piccola mia!!  "
Anna stringe forte la sua mano asciugandosi di tanto in tanto le sue lacrime,  mentre io accarezzo delicatamente la sua testa.
" Ho avuto  paura!  Paura di morire,  paura di non vedervi  più! Mi siete mancati "
" Amore mio,  siamo qui con te,  non ti preoccupare.. Io e tuo  padre ti amiamo e per nulla al mondo ti lasceremo "
" Ha ragione tua madre!  Tu sei la nostra vita.. Ti voglio tanto bene principessa mia "
" Anch'io ve ne voglio ".
" Sei la nostra bambina "dice Anna
Nel frattempo il dottore entra nella stanza con la sua cartella clinica ed una  nuova flebo.
" Come ti senti Lucia? "
" Mi gira la testa,  mi fa male,  e poi ho sensi di nausea "
" Non ti preoccupare,  é normale visto la botta presa. Questa flebo ti farà passare il dolore e ti aiuterà a dormire " dice il dottore sistemando l'ago della flebo nel braccio di mia figlia
" È stata davvero fortunata,  dall'incidente avuto nessuno sarebbe rimasto ,in un certo senso ,illeso..
E hai due genitori che ti amano tantissimo" dice il dottore sorridendo
"Si lo so " risponde Lucia.
" Ora vi lascio soli.. E riposa "
Il dottore se ne va lasciandoci un piccolo cenno di saluto.
" Papà,  ho distrutto la macchina che mi hai regalato "
" Non fa niente! Amore mio,  a noi non interessa la macchina,  l'importante è  che tu stia bene.
Io e te madre ti compreremo una macchina nuova appena ti riprenderai"
"Ha ragione tuo padre.. Piccola mia,  non ti devi preoccupare di niente.. Pensa solo a guarire... Ti voglio tanto bene " dice Anna piangendo
" Anch'io! Vi voglio bene " dice Lucia.
" Ora cerca di dormire,  piccola mia.. Domani starai meglio "
" Papà,  potete restare con me  fino a quando non mi addormento "
" Ma certo tesoro " risponde Anna sedendosi su una poltrona vicino il letto senza staccarsi dalla mano di Lucia.
" Certo piccolina " rispondo.
Mi siedo Anch'io su una sedia vicino il letto,  continuando ad accarezzarle la fronte.
La mia piccolina sdraiata in un letto di ospedale,  io ed Anna  daremmo la vita per i nostri figli. Quanto darei per essere al suo posto,  almeno saprei che lei sta bene,  senza alcun tipo di dolore.
Lucia ed Anna piano piano si addormentano ed io esco dalla stanza,  che ormai sembra troppo stretta per me.

FRANCESCA P. O. V
Benedetta si è  addormenta sulle sedie della sala d'aspetto,  utilizzando il braccio come cuscino.
Io non riesco a dormire,  così faccio avanti e indietro per tutto il corridoio.
Ho chiamato i miei genitori per informarmi sui bambini e per fortuna non si sono svegliati.
Spero solo che Simone non pianga come  un disperato con i miei..
Quando piange e non viene preso in braccio da me o Giovanni lui piange ancora di più senza calmarsi..
Vedo Giovanni uscire  dalla stanza e subito vado incontro a lui.
"Andiamo fuori.. Mi manca l'aria,  mi sento soffocare " dice lui sbottonandosi i primi bottoni della camicia.
" Vuoi che chiamo un dottore? " domando allarmata
" No,  tranquilla.. Andiamo fuori"
"Va bene! "
" Aspetta che sveglio Benedetta "
Lui sveglia Benedetta invitandola ad uscire con noi.
Appena arriviamo fuori Giovanni si siede su una panchina,  cominciando a fare lunghi respiri.
Io mi siedo  accanto a lui mentre Benedetta si allontana da noi per chiamare il fidanzato.
Lei non sa che Giovanni non sta molto bene.
Dopo dei lunghi respiri per fortuna Giovanni si riprende ed io sono molto più calma.
"Che nottata " dice lui stringendomi a se
"Oggi ho davvero visto la paura in te"
"Ho avuto paura di perdere mia figlia,  come sei anni fa ho avuto paura di perdere Junior e come qualche mese fa ho avuto paura di perdere Simone "
" E per fortuna ora stanno tutti bene "
" Si... Comunque,  ti devo dire grazie "
" Grazie di cosa? "
" Grazie di esserci stata.. Tu sei la mia ancora di salvezza "
" Amore io per te ci sarò sempre.. Non devi ringraziarmi"
Lui mi sorride e mi  da un piccolo bacio sulle labbra .
Guardiamo Benedetta ridere e scherzare al telefono, impegnata nella sua conversazione.
"Guarda come ride Benedetta" dico ridendo
"Si.. Una volta io ed Anna eravamo la causa di quel sorriso e ora invece,  la maggior parte della volta,  la causa di quel sorriso é il suo fidanzato "
" È cresciuta"
"Sembra ieri  che la prendevo in braccio,  che gli leggevo le storie prima di dormire e invece ha già 18 anni,  e fidanzata.. Chissà di cosa parlano e Dio solo sa cosa fanno quando si vedono "
" Amore sei geloso? "
" Certo,  parliamo della mia bambina "
" La tua bambina ha 18 anni.. Non é piú piccola.. Anche tu mi provochi quel sorriso "
" Si,  ma lei é piccola "
" Giovanni!!!  Ha 18 anni!!  E con il fidanzato fa tutto ciò che fanno le coppie normali.. Ciò che facciamo anche noi "
Lui fa una piccola smorfia mentre io gli do un piccolo bacio sulle labbra
" Mio gelosone "
Benedetta finisca di parlare al telefono e subito tutta felice ci raggiunge,  sedendosi sul lato sinistro di Giovanni..
" Qual'è la causa di tutta questa felicità? "domanda Giovanni ridendo.
Lei appoggiando la testa sulla spalla del padre dice
" Mi ha detto che mia ama.. Che mi ama!" dice con gli occhi a cuoricini
A Giovanni sembra prendere un infarto mentre io cerco di trattenere una risata.
"Mi sa che devo fare quattro chiacchiere con questo ragazzo "
" Papà! Lo conosci già "
" Si ma non ho avuto occasione di parlargli di cose serie "
" Papà,  é bravissimo!!  Lui mia ama e io amo lui "
Benedetta sembra essersi persa nel suo mondo mentre Giovanni cerca di controllare la sua gelosia cambiando discorso
" Amore,  hai telefonato a casa? Come stanno i bambini? "
" Si ho telefonato quando tu eri nella stanza con Lucia.. Mamma mi ha detto che non si sono svegliati.. Ma ora penso che Simone si sarà già svegliato. Sono le 6:00 di mattina e solitamente a quest'ora ha fame."
"Speriamo che non si dispera "
" Speriamo "
Lo stomaco di Benedetta comincia a brontolare,  segno che ha fame.
Io e Giovanni la guardiamo ridendo mentre lei mette una mano sulla pancia arrossendo.
" Mia piccola principessa,  hai fame? "domanda Giovanni
" Penso proprio di sì " risponde Benedetta ridendo.
" Allora,  colazione sia "

Spazio Autrice :
Le avventure di Giovanni e Francesca ancora continuano..
Voglio avvisare che per chi sta amando questa storia di non preoccuparsi perché ancora i nostri protagonisti ci terranno compagnia per un bel po'.
Vi lascio alla lettura..
Baci!

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