La mattina alzarsi senza il suo buongiorno é davvero brutto. Già così la giornata si prospetta schifosa..
Questa notte non ho dormito molto, averla accanto e sapere che non posso toccarla o parlarle mi fa stare male.
Suona la sveglia, anche se ero sveglio da tempo, anche a causa del sole che a chiazze comincia ad illuminare la stanza.
Mi alzo dal letto dando un occhiata, per prima cosa, al piccolo Simone che dorme,poverino ieri ha pianto davvero tanto..
Lei comincia pure ad alzarsi e senza dire niente esce dalla stanza per dirigersi nella stanza di Junior .
Svolgiamo la nostra routine mattutina nella totale indifferenza, non una parola non uno sguardo..
Accompagno Junior a scuola per poi dirigermi nel mio lavoro.
Alla prima ora ho lezione in quarta, nella classe in cui ieri mattina mi sono messo a gridare..
Già dal corridoio sento le loro parole, qualcuno mi manda qualche maledizione.
"Speriamo che non sta bene! " sento dire
" Speriamo che non venga! Non gli si potrebbe fermare la macchina "
Tante belle parola contro di me.. Si meriterebbero una bella sgridata ma lascio correre, tanto faranno così con tutti.
Solitamente sono amato dai miei alunni, ma penso che dopo la sgridata di ieri, ho perso la loro fiducia .
Pensavano che non mi arrabbiassi mai.
"Buongiorno ragazzi "
" Buongiorno " rispondono loro, ritornando ai loro posti.
" Allora, chi viene all'interrogazione ? "
La ragazza che ieri mi ha chiesto gli argomenti si alza dal suo posto e si avvicina alla cattedra.
" Solo lei? "
Gli altri si guardano, dicono qualcosa sottovoce, ma nessuno si alza.
" No ragazzi , non fatemi fare azioni di cui potrei pentirmi.. Abbiamo due ore oggi, giusto? "
" Si "risponde la ragazza vicino a me.
" Che facciamo in due ore , ci guardiamo in faccia? Almeno un'ora dobbiamo interrogare.. Allora chi viene? "
Nessuno parla.
" Allora, a che ora abbiamo la nostra seconda ora? "
" Alla quarta " risponde una ragazza del primo banco
" Bene!! Io adesso interrogo a lei" dico indicando la ragazza accanto a me.
"Alla quarta ora se non viene nessuno vi metto due.. Ragazzi , vi ho avvisato "
La classe comincia a prendere i libri e a ripetere qualcosa mentre la ragazza accanto a me comincia ad esporre in maniera discreta gli argomenti .
" 6 e mezzo "FRANCESCA P. O. V
Le mie giornate non potrebbero andare peggio, lui non mi parla, la classe a volte sembra non ascoltarmi.
Insomma peggio di così..
Arrivo alla mia quarta ora e mi dirigo nella prima C.
Almeno in questa classe sono più calmi.
" Buongiorno ragazzi "
Sono ormai le 12:00 e classe é stanca di ascoltare noi professori.
" Pietro, Tommaso, Elena , Antonia.. Quando venite all'interrogazione ? "
loro non parlano, si limitano a guardarsi.
Ma per fortuna poco dopo Antonia e Tommaso si alzano per venire vicino la cattedra.
" Allora, mi volete parlare di che cos'è la psicologia ? "
I ragazzi cominciano a parlare mentre io prendo il telefono è mando un messaggio a lui.
A Giovanni :
Oggi esco alle 14: 00. Vai tu a prendere Junior a scuola.Aspetto con ansia una sua risposta , anche un semplice si mi basta per dire che almeno ho parlato con lui.
Ma niente, i due ragazzi continuano a parlare mentre lo sguardo non si sposta dal telefonoGIOVANNI P. O. V
"Ragazzi , vi ho detto prima che se non venivate all'interrogazione vi beccavate un bel due.. Avete cambiato idea?"
La classe comincia a vociferare tra loro ma nessuno che si alza.
"Allora comincio a chiamare, mi dispiace, non voglio farlo, ma mi state costringendo"
Prendo il registro e lentamente comincio ad enunciare i nomi e mentre alcuni all'inizio dicono di no, altri vengono anche se a malincuore.
Proprio mentre sto interrogando il telefono comincia a vibrare.
Un messaggio da lei.
Lo leggo e decido di non rispondere..
Anche se vorrei tanto parlargli.
Forse sbaglio ma per una volta voglio che sia lei a chiedere scusa.
Le ore passano tranquillamente. Verso le 13:30 la campanella suona e correndo esco da scuola per arrivare in tempo a prendere Junior..
Quando arrivo la campanella delle scuole elementari é suonata e lui li che mi aspetta fuori insieme alla bidella.
Esco dalla macchina e lui corre ad abbracciarmi.
"Amore, scusa c'era traffico "
" Non fa niente papà "
" Andiamo a casa? "
" Si "
Ritorniamo a casa, l'odore del pranzo, preparato da Luana, ci invade..
" Buongiorno Giovanni "
" Luna! Grazie del pranzo..."
"Di niente .. Ora vado! Ci vediamo domani "
" A domani "
" Simone ha già mangiato"
"Va bene "
Luana se ne va mentre Junior corre a lavarsi le mani.
Il piccolo Simone si muove nel suo seggiolino . Lo prendo in braccio, lui appena mi vede sorride.
" Amore di papà" dico dandogli un piccolo bacio sulla fronte
Lui si accuccia tra le mie braccia e piano piano si addormenta.
"Papà, mangiamo? "
" Si comincia ad andare a tavola che tra poco arriva anche mamma "
Metto il bambino nel seggiolino e Anch'io mi siedo a tavola. Nel frattempo la porta di casa si apre e una Francesca stanca compare in cucina..
" Mamma! " dice Junior saltandole addosso
" Amore di mamma, tutto bene a scuola? "
" Si! Vieni ti racconto "
Il bambino prende per mano Francesca e li invita a sedere, davanti al piatto caldo di pasta.
Lei mi guarda, io la guardo ma niente di più.
" Oggi la maestra mi ha detto bravissimo perché ho saputo tutta la lettura " dice il bambino con enfasi
"Bravo" diciamo in coro io e lei.
"Poi, papà, ai compiti che abbiamo fatto ieri la maestra mi ha messo bravissimo ++"
"Bravo, tutto merito tuo " dico accarezzando la sua guancia.
Continuiamo a scambiarci piccolo sguardi anche se ne io e ne lei abbiamo la capacità di parlare.
Il bambino continua a raccontare le sue bellissime vicende mentre io e lei lo ascoltiamo felici.
Finito di pranzare lei si mette a lavare i piatti mentre Junior corre a guardare la TV.
Dopo aver aiutato lei ai piatti, mi dirigo nel mio ufficio per chiudermi dentro.Spazio Autrice :
Ciao? Come va?
Vi volevo dire che al capitolo precedente ho sbagliato a scrivere il numero del capitolo , invece di 137 ho scritto 117..
Scusate questi piccoli errori!
Baci!