Capitolo 142

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FRANCESCA  P. O. V
Vengo svegliata dal pianto forte del bambino.
I raggi del sole filtrano dalla finestra,  si sente proprio  la primavera.
Sposto il lenzuolo da sopra il mio corpo e subito prendo il bambino  tra le braccia.
Nonostante  siano ancora le sei di mattina, lui già muore di fame..
Anche Giovanni  si sveglia da questo eccessivo pianto.
"Buongiorno  amore mio " dico mentre cerco di cullare Simone , anche se non ne vuole sapere di calmarsi.
" Buongiorno  amore "dice lui sbadigliando
" Come stai? "
" Penso di avere ancora la febbre" dice prendendo il termometro sul comodino
"Oggi chiamerò il dottore "
" Ma non serve " dice lui
" Serve punto e basta..Vado a far mangiare questa piccola peste,prima che sveglia Junior  e tuo fratello  "
" A che ora è  arrivato Tommaso?"
"Verso le 22:00.. "
Esco dalla camera da letto e mi dirigo in cucina dove con  il bambino tra le braccia cerco di  preparargli il latte.
Quanto mi manca Giovanni in questa routine..
Una volta aver mangiato, lui, per fortuna si calma e sorride soddisfatto.
Lo metto nel box  e ritorno  in camera da letto per controllare  Giovanni.
"Hai misurato la febbre? "
" Si.. 38 e mezzo "
" Vado a svegliare Junior  e poi ti porto qualcosa  da mangiare così puoi prenderti  le medicine  "
" Va bene amore "
" Ti amo " dico dandogli un piccolo bacio sulla labbra
" Anch'io "
Questa mattina  é in continuo correre,  colazione, preparare Junior  per la scuola,  Simone che ogni tanto chiede attenzione.
Un casino!

GIOVANNI P. O. V
La cosa che odio di più e far preoccupare  le persone che amo. Quante volte vorrei nascondere il mio stato di salute.
Vedo Francesca correre per tutta la casa,  i bambini  che fanno i capricci ed io che non mi posso alzare.
"Fratellino " dice Tommaso entrando con un vassoio in mano.
" Fratellone " dico sorridendo.
" Mi ha detto Francesca che hai ancora la febbre "
" Si.. Ma non ti preoccupare"
" Come faccio a non preoccuparmi " dice sedendosi vicino  a me, mettendo sulle mie gambe il vassoio con colazione..
" Ti preoccupi troppo "
"Mai abbastanza.. Ora mangia"
Lo stomaco nel vedere tutto quel mangiare si chiude.
Sembra non voler accettare niente .
Ma so che devo mangiare a causa anche delle medicine  che prendo.
Così lentamente  cerco di mandare giù due biscotti.
" Ho chiamato il dottore ,  ha detto che tra qualche ora viene "
" Ma non era necessario  "
" Giovanni,  fin da piccolo ho promesso  di prendermi cura di te.. Ed è giusto che io ti sia accanto.. Sei l'unico che mi sia rimasto,  e se ti dovesse succedere qualcosa  io non so davvero come farei "
" Grazie . Sai che la cosa vale anche  per te "
"Giovanni ! "
" Dimmi" dico mettendo il vassoio nell'altro lato del letto.
"Hai mai parlato a Francesca di nostro padre? "
A quelle parola il mio cuore perde un battito e penso di essere diventato  più pallido già di quanto lo sia.
<<Papà!>> .. Che parola! Penso di non aver mai pronunciato questa parola o almeno mi sono dimenticato  di come si pronuncia..
Il padre é qualcuno che cresce i figli e li guida nella vita no qualcuno che li concepisce e basta.
"Giovanni " ripete lui.
" Tommaso,  non sembra proprio  il giorno  adatto per una domanda  del genere  " dico trattenendo le lacrime.
" Giovanni! " Mi richiama lui
" Cosa vuoi sapere ?..  Non glie ne ho mai parlato perché sai quanto mi fa male.. Sai che ogni minuto  della mia vita  cerco di dimenticare  quel dannato giorno " dico gridando anche se non ho voce
" Non gridare.. Ma é giusto che lei sappia tutto della tua vita "
" Sai quante volte sono stato sul punto di dirglielo? Tante.. Ma ogni volta sembrano che le parole si bloccano..La fai facile te"
"Vedi che un padre l ho perso Anch'io!  E so che per te é stato dura perché eri piccolo "
" Appena troverò le parole adatte gli dirò tutto!  Ma non mettermi fretta "
" Non é per metterti fretta ma per darti un consiglio  " dice alzando anche lui la voce
" Consiglio che puoi tenere per te" dico gridando
"Io lo faccio per te, perché sono tuo fratello maggiore e mi sento in dovere di aiutarti " dice lui alzandosi  dal letto, passandosi una mano tra i capelli..
Forse ho esagerato  ma quando parlo di questo discorso  mi viene una rabbia incontrollabile.
" Scusa!  Ma te lo ripeto .. Per favore  non mettermi  fretta.. Un giorno  gli racconterò la storia.. "
Lui mi guarda e venendo accanto a me dice
" Sai che se ti serve aiuto io sono sempre  disponibile "
" Lo so e ti ringrazio  fratellone "

FRANCESCA P. O. V
Ho accompagnato  Junior  a scuola, portando con me anche Simone. Ora sono tornata a casa e le grida di Tommaso e Giovanni  mi hanno assordato. Non so perché litigano e sinceramente  non voglio intromettermi, anche se la curiosità  é tanta.
Le voci sono  troppo alte per sentire un minimo di discorso.
Mentre loro continuano a discutere , anche se sembrano essersi calmati,  e mentre io aspetto  il dottore mando un messaggio  ad entrambe le figlie,per metterle a conoscenza  della situazione  del padre.

A Lucia :
Giovanni ha la febbre,  se vuoi passare ti aspetto pomeriggio..
Da Lucia :
Pomeriggio  verso le 14 passo,  dormirò li questa notte.

Inoltro  lo stesso messaggio a Benedetta  e in cambio  ottengo la medesima risposta..
Sento suonare alla porta e con Simone in braccio accolgo il dottore.
"Buongiorno  dottore  "
" Buongiorno  Francesca "
" Entra"
"Grazie "
" Giovanni  é di sopra,  l ho chiamata per essere sicura che non abbia niente  di grave "
" Lo vediamo subito  "
" La conduco nella sua camera  "
Conduco il dottore nella camera da letto dove  Giovanni  e Tommaso parlano tranquillamente.
" Buongiorno  Giovanni  "
" Buongiorno  dottore .. Scusa se é stato infastidito per così poco "
" Non si preoccupi.. Sua moglie ha ragione "
Guardo Giovanni  ridendo soddisfatta del fatto che il dottore mi abbia dato ragione..
Io e Tommaso  usciamo dalla stanza , chiudendo la porta dietro di noi.
" Non hai fatto  colazione  stamattina .. Vuoi mangiare qualcosa " dico mettendo il piccolino nel box..
" No,  grazie  " dice lui sedendosi al tavolo
" Neanche una spremuta? "
" Va bene una spremuta "
Verso in un  bicchiere della spremuta e glie la porgo sedendomi vicino a lui.
" Tutto bene? " chiedo
" Si.. Ci hai sentito litigare? "
Annuisco mentre getto un' occhiata al piccolino che gioca tranquillamente.
" Tuo marito ogni tanto ha un brutto carattere " dice ridendo
" A me lo dici " dico ridendo Anch'io
" Piuttosto , tu e lui non avevate litigato? "
" Si! Ma per fortuna  abbiamo  fatto pace  "
" Mi ha raccontato  Giovanni  Il motivo "
" Tommaso,  io non ce la faccio .. Anna é una presenza costante nel nostro matrimonio "
" Si,  ma sai che hanno due figlie insieme.. Loro si amavano e se non avrebbe incontrato te, non avrebbe mai divorziato da lei"
"Lo so!  Ma é piú forte di me "
" Ti dico una cosa,  lui non passa giorno che non mi dice di aver paura che tu lo tradisca con uno più giovane.. Anche la sua é una paura  costante "
" Ma come fa a pensare una cosa del genere? "
" Lui ha paura che la differenza  di età, un giorno , possa pesare sul vostro rapporto, sulla tua vita"
"Impossibile !! Io sto bene con lui.. Lui mi rende felice e l 'età non mi pesa per niente.."
"Francesca ,  anch'io all' inizio  avevo questo dubbio ma poi, ti dico la verità ,  ho subito cambiato idea.. Si vede che ci tieni a lui.. E penso che non poteva trovare persona migliore"
"Io amo Giovanni  e non lo tradirei mai e poi mai! "
Finiamo  la nostra conversazione  a causa dell'arrivo del dottore.
" Allora? "domandiamo noi preoccupati
" Tranquilli , il cuore sta bene.. Solo un po' di febbre a causa della gola.. Ma un po' di riposo  e tornerà come prima "
" Grazie  dottore  "
Mi sento molto più sollevata nel sapere che le sue condizioni  di salute per fortuna  riguardano solo una semplice febbre.

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