FRANCESCA P. O. V
Vengo svegliata dal pianto forte del bambino.
I raggi del sole filtrano dalla finestra, si sente proprio la primavera.
Sposto il lenzuolo da sopra il mio corpo e subito prendo il bambino tra le braccia.
Nonostante siano ancora le sei di mattina, lui già muore di fame..
Anche Giovanni si sveglia da questo eccessivo pianto.
"Buongiorno amore mio " dico mentre cerco di cullare Simone , anche se non ne vuole sapere di calmarsi.
" Buongiorno amore "dice lui sbadigliando
" Come stai? "
" Penso di avere ancora la febbre" dice prendendo il termometro sul comodino
"Oggi chiamerò il dottore "
" Ma non serve " dice lui
" Serve punto e basta..Vado a far mangiare questa piccola peste,prima che sveglia Junior e tuo fratello "
" A che ora è arrivato Tommaso?"
"Verso le 22:00.. "
Esco dalla camera da letto e mi dirigo in cucina dove con il bambino tra le braccia cerco di preparargli il latte.
Quanto mi manca Giovanni in questa routine..
Una volta aver mangiato, lui, per fortuna si calma e sorride soddisfatto.
Lo metto nel box e ritorno in camera da letto per controllare Giovanni.
"Hai misurato la febbre? "
" Si.. 38 e mezzo "
" Vado a svegliare Junior e poi ti porto qualcosa da mangiare così puoi prenderti le medicine "
" Va bene amore "
" Ti amo " dico dandogli un piccolo bacio sulla labbra
" Anch'io "
Questa mattina é in continuo correre, colazione, preparare Junior per la scuola, Simone che ogni tanto chiede attenzione.
Un casino!GIOVANNI P. O. V
La cosa che odio di più e far preoccupare le persone che amo. Quante volte vorrei nascondere il mio stato di salute.
Vedo Francesca correre per tutta la casa, i bambini che fanno i capricci ed io che non mi posso alzare.
"Fratellino " dice Tommaso entrando con un vassoio in mano.
" Fratellone " dico sorridendo.
" Mi ha detto Francesca che hai ancora la febbre "
" Si.. Ma non ti preoccupare"
" Come faccio a non preoccuparmi " dice sedendosi vicino a me, mettendo sulle mie gambe il vassoio con colazione..
" Ti preoccupi troppo "
"Mai abbastanza.. Ora mangia"
Lo stomaco nel vedere tutto quel mangiare si chiude.
Sembra non voler accettare niente .
Ma so che devo mangiare a causa anche delle medicine che prendo.
Così lentamente cerco di mandare giù due biscotti.
" Ho chiamato il dottore , ha detto che tra qualche ora viene "
" Ma non era necessario "
" Giovanni, fin da piccolo ho promesso di prendermi cura di te.. Ed è giusto che io ti sia accanto.. Sei l'unico che mi sia rimasto, e se ti dovesse succedere qualcosa io non so davvero come farei "
" Grazie . Sai che la cosa vale anche per te "
"Giovanni ! "
" Dimmi" dico mettendo il vassoio nell'altro lato del letto.
"Hai mai parlato a Francesca di nostro padre? "
A quelle parola il mio cuore perde un battito e penso di essere diventato più pallido già di quanto lo sia.
<<Papà!>> .. Che parola! Penso di non aver mai pronunciato questa parola o almeno mi sono dimenticato di come si pronuncia..
Il padre é qualcuno che cresce i figli e li guida nella vita no qualcuno che li concepisce e basta.
"Giovanni " ripete lui.
" Tommaso, non sembra proprio il giorno adatto per una domanda del genere " dico trattenendo le lacrime.
" Giovanni! " Mi richiama lui
" Cosa vuoi sapere ?.. Non glie ne ho mai parlato perché sai quanto mi fa male.. Sai che ogni minuto della mia vita cerco di dimenticare quel dannato giorno " dico gridando anche se non ho voce
" Non gridare.. Ma é giusto che lei sappia tutto della tua vita "
" Sai quante volte sono stato sul punto di dirglielo? Tante.. Ma ogni volta sembrano che le parole si bloccano..La fai facile te"
"Vedi che un padre l ho perso Anch'io! E so che per te é stato dura perché eri piccolo "
" Appena troverò le parole adatte gli dirò tutto! Ma non mettermi fretta "
" Non é per metterti fretta ma per darti un consiglio " dice alzando anche lui la voce
" Consiglio che puoi tenere per te" dico gridando
"Io lo faccio per te, perché sono tuo fratello maggiore e mi sento in dovere di aiutarti " dice lui alzandosi dal letto, passandosi una mano tra i capelli..
Forse ho esagerato ma quando parlo di questo discorso mi viene una rabbia incontrollabile.
" Scusa! Ma te lo ripeto .. Per favore non mettermi fretta.. Un giorno gli racconterò la storia.. "
Lui mi guarda e venendo accanto a me dice
" Sai che se ti serve aiuto io sono sempre disponibile "
" Lo so e ti ringrazio fratellone "FRANCESCA P. O. V
Ho accompagnato Junior a scuola, portando con me anche Simone. Ora sono tornata a casa e le grida di Tommaso e Giovanni mi hanno assordato. Non so perché litigano e sinceramente non voglio intromettermi, anche se la curiosità é tanta.
Le voci sono troppo alte per sentire un minimo di discorso.
Mentre loro continuano a discutere , anche se sembrano essersi calmati, e mentre io aspetto il dottore mando un messaggio ad entrambe le figlie,per metterle a conoscenza della situazione del padre.A Lucia :
Giovanni ha la febbre, se vuoi passare ti aspetto pomeriggio..
Da Lucia :
Pomeriggio verso le 14 passo, dormirò li questa notte.Inoltro lo stesso messaggio a Benedetta e in cambio ottengo la medesima risposta..
Sento suonare alla porta e con Simone in braccio accolgo il dottore.
"Buongiorno dottore "
" Buongiorno Francesca "
" Entra"
"Grazie "
" Giovanni é di sopra, l ho chiamata per essere sicura che non abbia niente di grave "
" Lo vediamo subito "
" La conduco nella sua camera "
Conduco il dottore nella camera da letto dove Giovanni e Tommaso parlano tranquillamente.
" Buongiorno Giovanni "
" Buongiorno dottore .. Scusa se é stato infastidito per così poco "
" Non si preoccupi.. Sua moglie ha ragione "
Guardo Giovanni ridendo soddisfatta del fatto che il dottore mi abbia dato ragione..
Io e Tommaso usciamo dalla stanza , chiudendo la porta dietro di noi.
" Non hai fatto colazione stamattina .. Vuoi mangiare qualcosa " dico mettendo il piccolino nel box..
" No, grazie " dice lui sedendosi al tavolo
" Neanche una spremuta? "
" Va bene una spremuta "
Verso in un bicchiere della spremuta e glie la porgo sedendomi vicino a lui.
" Tutto bene? " chiedo
" Si.. Ci hai sentito litigare? "
Annuisco mentre getto un' occhiata al piccolino che gioca tranquillamente.
" Tuo marito ogni tanto ha un brutto carattere " dice ridendo
" A me lo dici " dico ridendo Anch'io
" Piuttosto , tu e lui non avevate litigato? "
" Si! Ma per fortuna abbiamo fatto pace "
" Mi ha raccontato Giovanni Il motivo "
" Tommaso, io non ce la faccio .. Anna é una presenza costante nel nostro matrimonio "
" Si, ma sai che hanno due figlie insieme.. Loro si amavano e se non avrebbe incontrato te, non avrebbe mai divorziato da lei"
"Lo so! Ma é piú forte di me "
" Ti dico una cosa, lui non passa giorno che non mi dice di aver paura che tu lo tradisca con uno più giovane.. Anche la sua é una paura costante "
" Ma come fa a pensare una cosa del genere? "
" Lui ha paura che la differenza di età, un giorno , possa pesare sul vostro rapporto, sulla tua vita"
"Impossibile !! Io sto bene con lui.. Lui mi rende felice e l 'età non mi pesa per niente.."
"Francesca , anch'io all' inizio avevo questo dubbio ma poi, ti dico la verità , ho subito cambiato idea.. Si vede che ci tieni a lui.. E penso che non poteva trovare persona migliore"
"Io amo Giovanni e non lo tradirei mai e poi mai! "
Finiamo la nostra conversazione a causa dell'arrivo del dottore.
" Allora? "domandiamo noi preoccupati
" Tranquilli , il cuore sta bene.. Solo un po' di febbre a causa della gola.. Ma un po' di riposo e tornerà come prima "
" Grazie dottore "
Mi sento molto più sollevata nel sapere che le sue condizioni di salute per fortuna riguardano solo una semplice febbre.