Capitolo 108

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Martedì 25 Dicembre :
È  finalmente arrivato il giorno di Natale.. Un giorno che tutti aspettano ma che io posso  anche evitare di passarlo. Oggi abbiamo il pranzo dai miei e sinceramente sono molto in ansia,  ho paura che possano dire qualcosa di male a Giovanni,  so che spesso parlano senza regola.
Mi sono appena svegliata e mentre penso a quanto sia complicata  la mia vita osservo il mio amore svegliarsi.
"Buongiorno amore mio "
" Buongiorno principessa " dice lui dandomi un piccolo bacio.
" Ben svegliato "
" Pure a te.. Per fortuna Simone si é svegliato alle 4 :00 e poi ci ha lasciato dormire "
" Si,  é stato molto gentile " dico ridendo
" Vieni qui " mi attira a se,  facendomi sedere su di lui.
Io mi abbasso in direzione del suo viso e lo bacio fino a non avere più fiato.
" Penso che potrei stare un giorno intero così " dice lui tra un bacio e l'altro
" Ti sei dimenticato che abbiamo il grande pranzo dai miei "
" No purtroppo..  Ma perché mi odiano così? " domanda esasperato
" Beh!  Ti sei messo con la loro figlia diciottenne.. Può essere plausibile " rispondo ridendo
" Ma ti sei mai pentita di aver messo da parte la tua vita da adolescente per metterti con uno più grande di te che ti ha messo incinta già due volte? "
" No!!  Non dirlo neanche per scherzo.. Ho tutto ciò che desideravo.. Tu eri il mio desiderio,  e i miei figli sono la mia vita.. Mi sono realizzata lo stesso e tutti i miei sogni si sono avverati.. "
" Ti amo "
" Ti amo anch'io... Posso farti una domanda?"
"Dimmi " risponde lui
" Perché non mi hai mai portato al cimitero con te per visitare la tomba di tua madre? "
" Beh! Pensavo che non ti interessava "
" Di te tutto mi interessa.. Io voglio sapere tutto di te "
" Sai già tutto di me.. Ti manca solo un piccolo particolare che un giorno ti racconterò.. Ora però muoviamoci così passiamo anche da Anna per dare gli auguri alle mie figlie e andiamo al cimitero "
" Ok"
Ci alziamo dal letto e dopo esserci stiracchiati un po' ,  lui si dirige a fare la doccia mentre io prendo il piccolo Simone ormai sveglio e lo porto in cucina con me per fargli il latte e fare colazione anche a Junior.
La mattina é una continua battaglia tra la colazione e il vestire e se non passa un ora non siamo pronti.
Verso le 10:00 ci mettiamo in macchina e per la prima volta lui mi porta al cimitero..
Una volta arrivati lui prende per mano Junior mentre io, avvolto tra le coperte, tengo Simone tra le braccia.
All' entrata troviamo un fioraio dove Giovanni si ferma per comprare delle margherite ( Fiori preferiti di sua madre).
Dopo piccoli corridoi e vari svincoli finalmente arriviamo di fronte una tomba con il nome " Lucia Pane"..
La fotografia,  in bianco e in nero, rappresenta una donna sulla trentina d'anni molto bella,  proprio come aveva detto Elena.
Giovanni si inginocchia e con le dita percorre delicatamente la foto.
Anche il piccolo Junior si inginocchia,  guardando attentamente ciò che fa il padre.
"Junior,  questa é la tomba di tua nonna.. La mamma di tuo papà " dico accarezzandogli dolcemente la nuca.
" Nonna Lucia? " domanda il bambino
" Si "
Giovanni cambia l'acqua del vaso mettendogli i fiori appena comprati.
" Buon Natale Mamma  " dice Giovanni stringendo a se i fiori vecchi e appassiti.
Cerco di non  interrompere questo momento anche se é davvero straziante vedere lui piangere di fronte la tomba della madre.
" Mi manchi!!  Come vedi oggi ti ho portato la mia famiglia,  non al completo,  mancano le mie due principesse,  ma volevo presentarti mia moglie e i miei due figli.. Ti prego solo di vegliare sempre su di loro.. Ti voglio bene Mamma "
Si alza e dopo essersi levato la terra dai pantaloni si asciuga le lacrime che ormai bagnano il suo viso.
Junior lo prende per mano mentre io liberando un braccio dalla presa di Simone gli stringo l'altra mano ed insieme ci dirigiamo in macchina..
" Questo é uno dei motivi per cui non ti ho mai portato con me.. Non voglio che mi vedi piangere,  non voglio che i miei figli mi vedano piangere o magari parlare con una fotografia senza alcun significato "
" Giovanni, ne io e ne i tuoi figli ti giudicano.. È normale che piangi o che parli di fronte la tomba di tua madre.. Io lo faccio su quella di mia nonna e non me ne vergogno "
" Anche tu non mi hai mai portato sulla tomba di tua nonna.. È  da queste parti? "
" Si.. Non so  perché non ti ho mai portato,  ma se vuoi un giorno  ti porto con me? "
" Ok" dice lui fermandosi ormai al vialetto della sua ex casa.
Suoniamo il campanello e subito dopo Anna,  con indosso un grembiule,  viene ad aprirci.
"Giovanni!! "
" Anna! "
" Come Mai da queste parti? " dice facendoci segno di entrare
" Sono venuto a dare gli auguri alle mie principesse.. Dove sono?"
"In camera a prepararsi.. Te le chiamo "
Pochi secondi dopo Lucia e Benedetta varcano la soglia della cucina con indosso dei vestiti davvero spettacolari.. Sono bellissime..
Entrambi truccate con dei boccoli che scendono leggermente sulle loro spalle.
" Papà!! " gridando entrambi andando ad abbracciarlo
" Principesse mie.. Buon Natale "
" Anche a te papà.. Ti abbiamo fatto un regalo " dice Benedetta prendendo un pacco regalo
Giovanni lo apre frettolosamente e al suo interno trova un maglione blu.
" È bellissimo.. Grazie piccole mie"
"Di niente papà "
" I vostri regali erano sotto il vostro albero.. Li avete aperti? "
" Si papà!!  Bellissimi.. Grazie "
A Benedetta ha regalato il cd di uno dei suoi cantanti preferiti mentre a Lucia una ventiquattr'ore per quando sarà finalmente avvocato.
" Grazie della borsa! " dice Lucia dandogli un piccolo bacio sulla guancia
" Prego!!  Quand'è che finalmente diventerai avvocato? "
" Sto facendo dei tirocini in tribune.. A breve dovrei essere indipendente.. Poi il locale che mi avete regalato tu e mamma é quasi pronto per diventare il mio studio "
" Finalmente " dice Giovanni abbracciandola..
Benedetta prende in braccio il piccolo Simone mentre Lucia prende in braccio Junior e insieme si allontanano dalla cucina.
" Allora cosa fate oggi? "domanda Anna
" Oggi siamo dai suoi genitori " dice indicando me
" Avete risolto i vostri screzi? "
" Cerchiamo di risolverli" dice Giovanni
"I miei genitori non sono facili da gestire " rispondo
" Beh!  Come dargli torto.. Se una delle mie figlie si dovrebbe mettere con uno che potrebbe avere l'età di Giovanni penso che anch'io sarei contraria "
" Anna,  io la penso diversamente.. L'importante che l'uomo vorrebbe bene a nostra figlia, non interessa l'età "
" E tu saresti disposto che tua figlia venisse toccata da un uomo di quarant'anni che nella vita sa già tutto dal punto di vista sessuale? "
" La cosa di pensare mia figlia nelle braccia di un altro mi fa senso anche se la penso tra le braccia di uno della sua età.. Quindi non parlare così "
" È  inutile parlare con te di questo argomento.. Tanto sappiamo come la pensi.. Basta vedere ciò che hai fatto "
" Va bene Anna..Noi andiamo sennò faremo tardi.. Buon Natale.. Piccole io vado, ci vediamo domani "
" Si papà "
Prendiamo in braccio i nostri piccoli ed insieme usciamo dalla sua ex casa..
Decido di non parlare anche perché lo vedo abbastanza contrariato per ciò  che ha detto Anna.

Spazio Autrice :
Volevo ringraziare tutti i lettori che stanno impiegando un del loro tempo a leggere questa storia..
Grazie!!

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