Capitolo 41

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Appena arriviamo a casa vedo i miei seduti sul divano che giocano con Junior.
"Tesoro, stai bene? "
" Si mamma, perché non ti domandi di Giovanni? "
" Ma tu sei nostra figlia é normale che ci preoccupiamo "
" Si invece Giovanni può anche morire, non importa se questo renderebbe infelici me e vostro nipote "
" Ma tesoro... "
" lasciate stare "
Prendo Junior in braccio e lo porto con me e Giovanni nella mia stanza.
Il bambino ha ancora la febbre per questo li faccio sdraiare entrambi nel mio letto.
" Grazie di tutto "dice Giovanni.
" Amore mio, non devi ringraziarmi, starti accanto é il mio compito "
" Oggi ho avuta paura di perdere ciò che amo di più, te e i miei figli... Tutta la mia vita mi é passata davanti "
" Anch'io ho avuto paura di perderti, se tu non ce l avresti fatto io sarei morta insieme a te "
" Amore, qualunque cosa mi succede, tu devi vivere per nostro figlio.. Lui ti deve dare la forza per andare avanti "
" Amore, siete voi due insieme a darmi la forza per andare avanti"
La cena è pronta e mia madre comincia a chiamare.
"Amore, te la senti di scendere? Stai meglio? "dico allarmata
" Si ci riesco... Amore di papà vuoi venire a mangiare? "
" Non ho fame "
" Devi mangiare "dico accarezzandogli la fronte
" Ha ragione mamma, devi mangiare, anche se poco "
" Va bene, papà "
Scendiamo in cucina, mia madre ha cucinato carne e patatine e vedendo quest ultime anche Junior ha cambiato idea e ha cominciato a mangiare.
La cena si conclude in silenzio, i miei guardano me e Giovanni come se fossimo alieni.
Dopo aver lavato i piatti i miei si ritirano nella loro stanza, mio fratello esce mentre io e Giovanni, dopo aver messo il bambino a letto, ci mettiamo seduti sul divano a guardare in film.
"Ti amo "dice lui
" Anch'io tantissimo "dico sedendomi su di lui
Ci lasciamo andare ad un lungo bacio passionale, con la voglia di fare l amore, con la voglia di appartenerci.
" Scusa, se non te la senti, possiamo aspettare "
" Non voglio più aspettare, voglio essere tua per sempre "
Anche se sono passate solo due settimane dalla mia violenza, sto cercando di andare avanti per lui e per mio figlio.
Ci vuole tempo per elaborare una cosa del genere ma con l aiuto delle persone che ami piano piano si supera.
Ci baciamo, lui mi toglie la maglia, faccio anch'io lo stesso. Mi accarezza la schiena, il seno lasciando piccoli baci.
"Cosa state facendo? "
" Papa!"dico coprendomi con la maglia
"Francesca, almeno vai in camera tua.. Già non sopporto l'idea che un uomo più grande possa solo sfiorarti, figurati se lo fai davanti a me anche "
" Papà, in camera mia c'è Junior che dorme e poi te ne devi fare una ragione e basta "
" Fai come vuoi, almeno aspetta che me ne vada " dice mio padre andandosene.
" Come facciamo? "domanda lui
" Andiamo nella stanza degli ospiti, non c'è il letto perché l ho fatto togliere quando é nato Junior ma possiamo mettere una coperta a terra. "
" Ok"
Prendiamo la coperta dirigendoci subito nella stanza. Lui mette la coperta, io mi sdraio sopra restando solo in intimo, anche lui rimane solo in boxer. Lui viene sopra da me cominciando a togliermi anche l intimo. Lo sento venire dentro di me con violenza ma allo stesso tempo delicato.
Quanto mi é mancato tutto questo.
Arriviamo all apice del piacere, continuando a fare l amore come non mai.
"Mi sei mancato "
" Anche tu, tantissimo "
Ci addormentiamo uno abbracciato all altro con la voglia di non staccarsi mai.

Sento il sole filtrare dalla finestra annunciando così un nuovo giorno.
" Buongiorno amore mio "dico baciandolo
"Buongiorno piccola"
Dormire con una coperta a terra di certo non è  delle migliori ma accanto a lui dormirei anche per strada,  lui fa sembrare tutto così meraviglioso . 
"Andiamo da Junior? "domanda lui
" Si andiamo "
Dopo aver messo qualcosa addosso per renderci presentabili ci dirigiamo in camera.
Lui è  già sveglio che gioca con il suo peluche.
" Amore mio,  come stai? "dico toccandogli la fronte
" Ciao mamma "
Noto che ancora scotta,  decidiamo così di portarlo in ospedale.
" Mamma noi andiamo in ospedale "
" Ancora sta male Junior? "
" Si"
"Noi ti seguiamo con la macchina di tuo padre "
"Ok"
La strada per l ospedale sembra così lunga,senza rispettare semafori e macchine. Lui é tutto per noi!!
Arriviamo in ospedale e subito chiamiamo  l infermiere.
"Mi scusi,  vorremmo parlare con il dottor Preston,  il pediatra dell ospedale "
" Si,  ve lo chiamo subito.. Cosa ha il bambino? "
" Ha la febbre alta "
" Va bene,  chiamo subito il dottore "
Dopo una cinquina di minuti finalmente vediamo arrivare il dottore.
" Buongiorno signor Rossi.. Buongiorno signora "
" Buongiorno "
" Ditemi tutto "
" Giovanni Junior é da ieri mattina che ha la febbre alta "
" Aahh.. L esame al cuore quando l ha fatto? "
" Due mesi fa "
" Va bene.. Datelo all infermiera "
" Ok"
L infermiera si prende il piccolo dalle mie braccia e come una cosa automatica che le mie lacrime cominciano a scendere.
Giovanni mi abbraccia fortissimo per infondermi coraggio, cosa che servirebbe anche a lui.
"Tesoro,  cosa ti hanno detto i dottori? " domanda mia madre
" Ancora non sappiamo niente, l hanno portato adesso nella stanza "
Naturalmente i minuti sembrano interminabili,  per fortuna il dottore non ci impiega molto.
" Allora come sta il bambino?"diciamo io e Giovanni andando contro il dottore
"Vostro figlio non ha niente di grave,  ha solo una piccola infezione al cuore che gli provoca la febbre,  niente che non possano guarire gli antibiotici "
"Quindi sta bene?" domando io
"Si,  basta che gli date due pillole al giorno,  una la mattina e una la sera dopo mangiato,  tra una settimana riportatelo che lo visiterò..  Ora potete portarlo a casa "
" Grazie dottore "
" Mio dovere! "
Riportiamo il bambino casa,  felici che lui sta bene.  Ha solo 5 anni,perché deve soffrire così?

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