29 Agosto
Il canto degli uccelli , i raggi del sole che attraversano la finestra. Segno che un nuovo giorno é cominciato. Un nuovo giorno da sposata.
Apro gli occhi, sbattendo più volte le palpebre per abituarmi alla luce..
Mi giro dall'altro del letto e noto che lui ancora dorme, nonostante siano già le 8:30, ma dal silenzio che vige in tutta la casa penso proprio che stiano dormendo ancora tutti.
Alle 10 :30 io e Giovanni abbiamo il treno per andare a Venezia, la nostra meta per la luna di miele. Anche lui, sotto il mio sguardo, si sveglia e dopo aver strofinato i suoi occhi mi attira a se baciandomi.
"Buongiorno amore mio "
" Buongiorno amore "
" Da quanto tempo è che sei sveglia? "
" No da molto.. Mi piace guardarti mentre dormi ".
" Anche a me.. Come sta il piccolo? "dice massaggiandomi la pancia
" È tranquillo.. Ancora non si sente molto "
" Bravo bambino "
" Sei pronto per la nostra luna di miele? "
" Prontissimo.. Anzi ci conviene alzarci sennò faremo tardi "
"Hai ragione"
Ci alziamo dal letto e dopo esserci messi una maglietta, scendiamo lentamente le scale.
Ancora dormono tutti, così ci chiudiamo in cucina, e tra un bacio e l'altro prepariamo la colazione per tutta la brigata.
L'odore della colazione si espande in tutta la casa, tanto che ad uno ad uno si svegliano.
"Buongiorno " dicono Tommaso ed Elena entrando in cucina
" Buongiorno "rispondiamo in coro io e Giovanni
Tommaso si siede e prende un bel caffè mentre Elena il latte con i biscotti..
" Buongiorno " dicono Lucia e Benedetta entrando in cucina, correndo subito ad abbracciare il padre.
" Buongiorno piccole mie "
Anche Lucia e Benedetta si siedono per fare colazione con latte e fette biscottate..
" Buongiorno "dice Matteo
" Buongiorno " rispondiamo noi tutti in coro.
Matteo prende la sua spremuta d'arancia e si siede intorno al tavolo.
" Buongiorno " dice il mio piccolo con il suo peluche in mano
" Buongiorno amore " diciamo in coro io e Giovanni
Lui corre tra le braccia del padre e si appoggia alla sua spalla chiudendo gli occhi.
" Amore della mamma, hai sonno? "dico accarezzandogli la guancia... Purtroppo non lo posso prendere in braccio per via della pancia .
" Si "
" Non vuoi fare colazione? "domando
" Si "
" Allora scendi, così ti mangi il latte con i cereali "
Lui scende dalla braccia del padre e si avvicina al tavolo per mangiare.
Nel frattempo che la brigata finisce la loro colazione, io e Giovanni ci prepariamo..
Io opto per un jeans e un top, mentre Giovanni per un pantalone e una camicia..
Scendiamo le nostre valige al piano di sotto e purtroppo é arrivato il momento di salutare gli altri.
"Allora, noi dobbiamo andare "
Loro ci abbracciano e io e Giovanni non facciamo altro che dare raccomandazioni anche se stiamo via solo 5 giorni.
" Piccole mie, se volete rimanere qui con lo zio Tommaso o volete ritornare a casa.. Insomma fate come volete "
" Si papà " rispondono Lucia e Benedetta abbracciandolo.
" Fate le brave, non tornate tardi la sera e state attente.. Mi mancherete "
" Si papà, non ti preoccupare.. Anche tu ci mancherai "
" Elena, Tommaso miraccomando al piccolo.. Se ha qualche problema di salute il numero del pediatra é sul frigo, il latte dategli quello ad alta digeribilità perché quello normale non lo digerisce.."
"Stai tranquilla Francesca , starà bene con noi " dice Tommaso
" Ciao piccolo mio.. Noi partiamo per un pò, ma tra cinque giorni torneremo.. Fai il bravo con gli zii e le tue sorelle " dico abbracciandolo
" Va bene mamma.. Ma mi telefoni? "
" Certo che si, ti chiameremo ogni mattina per darti il buongiorno e ogni sera per darti la buonanotte "
" Vi voglio bene "
" Anche noi piccolo mio " dico dandogli un piccolo bacio sulla fronte
"Fai il bravo campione" dice Giovanni abbracciandolo
"Si papà "
" Per tutto quello che vi serve potete chiedere a Luana! "dico io
" Giusto! "dice lei sorridendo
" Va bene.. Noi andiamo.. Ciao " diciamo in coro io e Giovanni
" Ciao " rispondono loro
Per andare alla stazione abbiamo chiamato un taxi, così la macchina sarebbe rimasta a casa. Giovanni mette le nostre valige in macchina e partiamo.
Una volta arrivati alla stazione, ci rechiamo al binario dove dovrebbe partire il nostro treno.
Il capo stazione ci fa entrare nel nostro treno. Il nostro posto é al primo binario, di fronte a noi si trova una mamma con un bambino che può avere all'incirca 10 anni..
"Finalmente si parte " dice lui
" Si! Una vacanza io e te soli " dico baciandolo
" Il bambino ci guarda e senza sapere il motivo si mette a ridere.
"Perché ridi? "domandiamo io e Giovanni
Lui non risponde al contrario della madre che lo richiama per l'atto appena commesso..
" Non si preoccupi "risponde Giovanni
" Vi siete baciati! "osserva il bambino
Io e Giovanni ci mettiamo a ridere, presi dalla simpatia del bambino
" È normale! "dico io
" Amore non importunare i signori!"grida la madre
"Tranquilla "dice Giovanni
" Mi scusi, ma mio figlio é una piccola peste " dice scusandosi la madre
" Non si preoccupi "
" Da quello che vedo anche voi aspettate un bambino? "
" Si "rispondo io
"Maschio o femmina?"
"Maschio "risponde Giovanni
" Allora adesso vedrete che tempesta che sono i maschietti "
" In realtà abbiamo già un figlio.. Ha 5 anni e mezzo ed é un maschietto "rispondo io
" Oh! Quindi questo é il secondo figlio? "
" Si "
" Bene! Sapete già il nome? "
" Simone "rispondo
" Bel nome "
" Grazie "
Dopo aver parlato amabilmente con la donna e scherzato con il bambino, finalmente arriviamo.
Sono passate quattro ore da quando siamo partiti.
Guardando l'orologio noto che sono le 2:30 di pomeriggio..
Io e Giovanni scendiamo dal treno e l'aria del mare, del fiume, della città, della gente riempie le nostre narici.
La città é bellissima, fa caldo, ma é piacevole.
Con le valige in mano andiamo in cerca di un taxi e per fortuna lo troviamo subito.
Dal finestrino osservo la gente , la città, tutto mi sembra così fantastico..
Circa mezz'ora dopo arriviamo davanti ad un hotel a cinque stelle.
Grandissimo, di solito questi Hotel li vedo in TV.
Entriamo e subito ci rechiamo nella reception, dove una uomo sulla settantina d'anni ci accoglie. "Buongiorno, vi serve qualcosa?" chiede l'uomo
"Si, avevamo una stanza prenotata al nome Rossi "
L'uomo apre il computer e controlla scorrendo una lunga lista di nomi.
" Si, la stanza è la 105.. Firmate questi documenti " dice l'uomo porgendoci dei fogli.
Io e Giovanni cominciamo a firmare le lunghe scartoffie date dall'uomo, mentre il facchino si occupa dei nostri bagagli.
" Andrea, vi porterà nella vostra stanza " dice l'uomo con le chiavi in mano indicando il facchino con le valigie.
Andrea ci fa salire al secondo piano con l'ascensore indicando la porta con il numero 105.
La stanza é bellissima, le pareti sono color beige screziato oro.
All'entrata c'è un divano a due posti con una TV a schermo piatto, piú avanti c'è la nostra camera con un letto matrimoniale bellissimo e grandissimo e anche il bagno é altrettanto grande. Il facchino se ne va e noi siamo finalmente soli. Lui mi attira a se e inizia a baciarmi con passione.
"Ti amo "
" Ti amo "
" Sai avrei un po' di fame! "dice lui
" Anche noi "dico indicando la pancia.
" Ordino! "
" Si, voglio anche le fragole "dico io
" Va bene.. Signora Rossi" dice lui prendendo il telefono per ordinare..
Il cameriere non tarda ad arrivare con le cose rischiate :fragole con la panna, cornetti, cioccolato e spremuta.
Ci sediamo sul letto e in mezzo a noi mettiamo il vassoio con il cibo.
"Mi dona il cognome Rossi "dico mangiando una fragola con la panna
Lui mi guarda sorridendo e poco dopo si avvicina lentamente al mio viso
" Sei sporca di panna "dice baciandomi proprio nel punto dove ero sporca.
Io accolgo l ' opportunità data per baciarlo..
" Sai di panna " dice lui
Io prendo una fragola e la metto nella sua bocca, lui la addenta e dopo averla masticata lo bacio.
" Sai di fragola "
Lui prende la panna e la spalma su tutto il mio viso, e dopo essersi laccato il dito sporco, comincia a baciarmi tutti il viso, così di ripulirlo.
Potremmo stare così per ore senza stancarci mai.