Capitolo 130

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FRANCESCA P. O. V
Ho passato una giornata  nel silenzio  più assoluto . Ho pulito la casa,  non ho cucinato ,  infatti  ho mangiato solo un panino,  ho passato il pomeriggio  in piscina a leggere e a parlare al telefono  con Valeria.
Una bellissima giornata ,  ma ora dopo ore di solitudine,  comincia a mancarmi  il chiasso : Junior  che corre per casa,  Simone che piange e Giovanni ,  mi mancano i suoi abbracci..
Ho appena  finito di cucinare una deliziosa cena per la mia famiglia e ora aspetto  con ansia i miei amori..
"Siamo arrivati  " dice Giovanni  poggiando il seggiolino  sul divano
" Mi siete mancati " dico prendendo in braccio  Junior
" Anche tu " dice Giovanni  dandomi  un piccolo bacio a stampo..
" Cosa avete fatto? " dico prendendo Simone  per farlo mangiare.
" Li ho portati a fare shopping ,  li ho portato a mangiare al McDonald's e poi li ho portati al mare "
Junior  nel frattempo  si mette a giocare con i suoi nuovi giochi..
"Sempre regali"  dico ridendo.
"Lo sai che amo viziarli "
" L ho capito.. Vado a mettere il bambino  nella culla.. Voi intanto iniziate a prendere  posto che mangiamo "
Ceniamo con Junior che   racconta con entusiasmo  le sue avventure  giornaliere,  di quanto gli piacciono i suoi giochi  e così via,  e noi che sorridiamo nel vederlo così felice..
" Va bene ometto ,  ora vai a lavare i denti  che si va a letto "
" Va bene mamma!  Buonanotte papà "
" Buonanotte  cucciolo "
" Vai che tra poco vengo  a metterti a letto "
" Si mamma "
Il piccolo si alza e lentamente  sale le scale per dirigersi verso la sua stanza.. Giovanni  resta seduto a leggere il giornale ed io dopo aver messo i piatti sotto l'acqua raggiungo il bambino.
" Lavati i denti ? "
" Si "
" Allora,  sotto le coperte  dai "
Il bambino  si tuffa nel letto insieme al suo peluche preferito mentre io lo copro per bene..
Il bambino  mi guarda con i suoi occhi i dolci e  mi dice.
" Oggi mi sono divertito "
" Sono contenta "
" La prossima  volta vieni anche tu... A papà mancavi molto ". 
" Anche voi mi siete mancati.. La prossima  volta vengo anch'io.. Ora dormi! "
" Buonanotte mamma "
" Buonanotte  amore mio "
Esco dalla stanza socchiudendo la porta alle mie spalle..
Raggiungo la cucina dove Giovanni,  vedendomi, poggia il giornale sul tavolo per poi prendermi per mano e accogliermi sulle sue gambe..
" Mi sei tanto mancata oggi " dice tenendomi stretta per i fianchi.
" Anche tu.. Tanto " dico incrociando le mie braccia al suo collo.
" Oggi non sono stato bene "
" Davvero? Cosa hai avuto? " domando preoccupata..
" Stavo andando  a cambiare  il piccolino nella macchina,  lasciando le ragazze  e Junior  al McDonald's. Ma mentre lo stavo cambiando,  mi é venuto  un forte dolore al petto,  il battito  accelerato. Non riuscivo più a fare niente ,  mi sono accasciato a terra lasciando il bambino  sul sedile che piangeva.. Per la prima volta non sono stato capace di badare ai miei figli"
I suoi occhi castani diventano improvvisamente lucidi,  mentre io accarezzandogli la guancia dico
"Non dire così.  Tu sei un bravissimo  padre,  e non é colpa tua se stamattina  ti sei sentito male con il bambino .. Non devi darti la colpa.. Continua a raccontare "
" Per fortuna é passato un uomo,  che subito ha preso il bambino  tra le braccia e lo ha cullato. È stato così gentile  da andare al bar e prendermi un bicchiere  d'acqua  per  le medicine e ha portato con sé il bambino.. Per la prima volta mi sono affidato di un emerito sconosciuto ,  gli ho affidato nostro figlio. E se fosse  stato un malvivente? Non me lo sarei perdonato " dice abbassando il suo sguardo.
" Non lo dire neanche .. Non avevi altra scelta. Giovanni, ogni tanto bisogna affidarsi agli altri.. Per fortuna  é andato tutto bene,  l'uomo ti ha aiutato  e ha protetto il bambino .. Perché farti del male per qualcosa  che non é successo? "
" Lo so!!  Ma mi sento un po' in colpa!  Forse ho sbagliato ,  dovevo portare con me Laura o Benedetta "
" Basta Giovanni ,  tu non potevi sapere una cosa del genere .È andato tutto bene,   il bambino  sta bene e tu anche.. Non ci pensare.. Non puoi sentirti in colpa ogni volta che ti senti male,  non é una cosa che tu puoi controllare. Non pensare più a queste cose,  ti prego ... Io ti amo tanto "
" Anch'io ti amo "
Io avvicino leggermente  le mie labbra alle sue e lui accoglie il bacio dato.. Un bacio pieno di passione  e poco casto..
" Mi sei mancato oggi "
" Non sai quanto mi sei mancata tu.. Cosa hai fatto senza di me? "dice sorridendo..
Quanto mi piace quel sorriso. Odio vederlo piangere .
" Mi sono rilassata ma ti dico la verità,  amo la mia vita caotica: Amo Simone che strilla perché ha fame,  amo Junior  che grida "Mamma "  e amo  sentire le tue braccia che mi avvolgono,  che mi toccano"
"Così? " domanda  lui infilando la sua mano dentro la maglia,  percorrendo la mia schiena  rabbrividita dai suoi tocchi.
" Uhm!  Che fai? " dico ormai eccitata.
Ci baciamo ancora mentre la mia mano accarezza dolcemente  il suo petto..
Lui lascia piccoli baci sul mio collo mentre io sbattono leggermente  la sua camicia..
" Sei bellissima ".
" Ma quanto te "
Vorremmo  tanto fare l'amore,  siamo desiderosi  l'uno dell'altro ma il fatto che oggi non é stato bene mi blocca.
" Amore,  forse é meglio di no stasera "
" Perché? " chiede lui continuando a baciarmi
" Stamattina  non sei stato  bene,  si vede che sei stanco "
" Non ti preoccupare .. Sto bene "
" È meglio che riposi..  Non voglio  che ti senti ancora male.. Possiamo continuare  domani "
" Va bene mamma " dice ridendo
" Lo faccio per te e non chiamarmi mamma.. Perché sai io potrei chiamarti papà ".
"O professore!" dice lui ridendo
"Professor Rossi,  perché non va a riposare che io intanto lavo i piatti? " dico accarezzando dolcemente  la sua guancia.
" Signorina Vitale,  perché non comincia a lavare i piatti mentre io da qui osservo come si muove bene in  cucina e magari  darle una mano! " dice lui baciandomi
" Professor  Rossi,  preferisco  che rimanga seduto a riposarsi.. Faccio io "
" Meglio così posso  controllarla meglio,  signorina Vitale "
" Birichino professore "
" Cattiva la mia alunna "
Assaporo nuovamente  le sue labbra per poi alzarmi  e cominciare a lavare i piatti mentre lui mi osserva ridendo con la camicia ancora sbottonata. Quanto vorrei abbandonare i piatti per saltargli addosso!

Spazio Autrice :
Come va?
Spero bene!
Spero tanto che la storia vi piaccia.
Volevo informarvi  che presto entrerà  in scena  un personaggio  di cui i protagonisti  hanno parlato tanto ma che ancora non conosciamo.
Avete capito chi é?
Ma questo ancora manca un po',  per adesso i nostri protagonisti  ci terranno impegnati con le loro avventure familiari!
Baci!

Un amore Contrastato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora