Capitolo 72

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FRANCESCA P. O. V
Valeria ritorna dalla passeggiata con il piccolo Junior, mentre io sono sempre sul divano a piangere e a pensare a lui.
"Come va? "chiede
" Male "
" vuoi che rimango con te stasera? "
" No, non ti preoccupare.. Divertiti "
" Passo domani mattina prima di partire "
" Ok"
Lei se ne va, salutando prima il bambino, la porta si chiude ed io rimango per l ennesima volta sola con di fronte il bambino che guarda e con il suo visino dolce mi dice
"Mamma, ho fame "
Subito io, senza rispondere, mi alzo dal divano, mi asciugo le lacrime e cucino qualcosa per lui. Io non mangio, non ho fame.
Dopo averlo fatto mangiare lo porto in camera mia. Lui subita si sdraia dal lato dove dormiva Giovanni. Io faccio lo stesso e lo abbraccio fortissimo.
"Manca papà "
A quella parola un ' altra lacrima esce all' improvviso quando il suono del telefono mi interrompe : È lui!
Non rispondo, ma lui lo fa squillare ancora. Ignoro, ma mi manda un messaggio

Da Giovanni :
Per favore rispondi, ho chiamato per dare la buonanotte a mio figlio. Non fare così.

Io non rispondo ma un altra chiamata mi interrompe.
Giovanni :"Finalmente! "
Francesca :" Ti ho risposto solo per il bene di Junior "
Giovanni :" Francesca, é mio figlio, é normale che mi cerca "
Io non rispondo e subito passo il telefono al bambino che mi accoglie con un sorriso a trentadue denti.
Junior:" Papà! "
Giovanni :" Junior , amore mio, che fai? "
Junior :" Sono nel letto con mamma "
Giovanni : Bello! Fai il bravo "
Junior :"Si, papà.. Tu cosa fai? "
Giovanni :" Guardo la televisione"
Junior :"Ti voglio bene papà "
Giovanni :" Anch'io, tantissimo.. Ora vai a letto.. Buonanotte piccolo mio "
Junior :" Buonanotte papà "
Chiude la chiamata e subito mi passa il telefono, con ormai la telefonata chiusa.
" Ti amo piccolo mio "dico abbracciando l unica persona che credo non mi abbandonerà mai
" Ti voglio bene mamma "
Ci addormentiamo abbracciati uno all'altro.
Mattina successiva :
La notte passa senza poter chiudere occhio, tutta la notte a pensare a lui e a tutte le cose che insieme avevamo programmato.
Anche Junior si sveglia e subito mi da un bacio sulla guancia
"Buongiorno piccolo mio"
"Buongiorno mamma "
Lo vedo alzarsi dal letto, uscire dalla stanza e tornare poco dopo con i suoi giocattoli.
Li butta sul letto e comincia a giocare. Mi piace osservarlo, é così carino. I suoi gesti, modi di fare, di dire assomigliano tanto a quelli di Giovanni.
È come avere un Giovanni piccolino.
È un bambino intelligente, e non lo dico perché é mio figlio, ma é vero. Molte volte fa ragionamenti complessi, insegnati dal padre, che mi meraviglio Anch'io.
Grazie alle lezioni di Pietro ha incominciato a capire, piú o meno, come si suona il pianoforte. Da grande, ripete sempre, che vuole diventare professore (Come suo padre) di psicologia( Gli piace anche la materia che ho studiato io) e andare al conservatorio per studiare pianoforte.
Insomma, uno po' ambizioso, ma se lui lo vorrà, io e Giovanni lo aiuteremo a coronare i suoi sogni.
Ancora é piccolo, potrà cambiare idea, ma sono sicura che indipendentemente dal lavoro, lui sarà un uomo fantastico, proprio come suo padre.
Penso molto a come farò a crescere due figli sola, senza la presenza di Giovanni 24 ore su 24. Naturalmente non ho problemi economici, ma il lavoro mi terrà impegnata e non potrò fare tutto.
Non so cosa fare!
Vengo interrotta dal suono del campanello, prendo Junior in braccio per farlo scendere dal letto e subito vado ad aprire.
"Buongiorno "grida Valeria
" Buongiorno "rispondo
" Ho portato i cornetti! "
" Si, il cornetto"grida Junior
Subito gli diamo il cornetto tra le mani e si mette a guardare i cartoni animati, mentre io e Valeria parliamo in cucina.
"Allora? "mi chiede lei
" Cosa vuoi che ti dica?.. Sto male,  ma sto cercando di farmi coraggio per i miei figli "
" Senti,  non sarebbe meglio che andassi dai tuoi? "
"A fare?"
"Loro ti potrebbero dare una mano "
" Sai cosa mi direbbero?.. "Te l'avevo detto"..Cosa che io ora non sopporto,  e poi loro non sono mai venuti a domandarsi una volta che come stavo io o per lo meno come stava loro nipote.. Ormai sono passati un pò di mesi e loro non si sono mai fatti sentire"
"E come pensi di fare da sola?  "
" Non lo so "
" Telefona ai tuoi genitori.. Loro ti vogliono bene  "
" Senza che lo ripeti,  io da loro non ci torno.. È vero,  mi mancano e da morire anche,  però se loro non mi vogliono io non li cerco "
" Ma anche a loro manchi "
" Ma non lo dimostrano "
" Fai come vuoi!! Pensaci.. Ora vado che son in ritardo "
" Grazie del cornetto "
" Di niente! Ti voglio bene amica mia, riguardati! "dice abbracciandomi
" Anch'io! Chiamami ogni tanto "
" Si.. Ciao piccolino "dice accarezzando la pancia
" Ciao piccolina "dico facendo lo stesso con lei
" Ciao Junior "
" Ciao zia  "

GIOVANNI P. O. V
Inutile dire che non ho chiuso occhio,  senza il suo profumo   senza la sua pelle accanto non riesco a dormire.
Sono qui sdraiato sul letto della stanza degli ospiti nella mia ex casa..
Anna fa di tutto per alzarmi l'umore ma non ci riesce,  penso troppo a Francesca.
Sento bussare alla porta,  subito asciugandomi una lacrima,  dico
"Avanti "
La porta si apre e vedo entrare Benedetta che preoccupata mi chiede
" Buongiorno papà,  vuoi fare colazione? "
" No,  non ho fame"
"Ma devi mangiare,  e da ieri mezzogiorno che non tocchi cibo"
"Magari più tardi "
" Papà! Come va? "dice sedendosi vicino a me,  poggiando il suo viso sul mio petto
" Cosa vuoi che ti dica?  "
" Ti manca?  "
" Da morire "
" Papà,  non nascondere le tue lacrime,  piangi,  sfogati "
Le mie lacrime subito scendono senza fermarsi,  senza volerlo.
Lei mi abbraccia forte.
" Vedi Benedetta,  quando tieni ad una persona, che sia moglie o figlio,  che sia genitore o fratello non vuoi fare  altro che restare con quella persona"dico asciugandomi le lacrime
"Ma sei stata tu a lasciarla! "
" Si,  a volte per amore si fa  questo.. Quando ti sposerei e diventerai mamma capirai cosa significa sacrificarsi,  mettendo al primo posto la felicità dell altro "
" Penso che per adesso voglio restare la tua bambina " dice ridendo
" Ehy! A dicembre fai 18 anni "
" Lo so,  però voglio essere la tua bambina per sempre "
" E lo sarai amore mio,  e  lo sarà anche Lucia. Però sono contento che la pensi così,  perché io ancora non voglio diventare nonno "dico ridendo
" Saresti un nonno fantastico.. Quanto sarebbe bello vedere il mio futuro figlio dure  "Andiamo da nonno Giovanni"..."
"Nonno?? Ma piccola mia,  io tra pochi mesi divento ancora papà,  non puoi dire una cosa del genere"
"Si,  ma non si può sapere,  ora Lucia ha 23 anni,  età giusta per avere un figlio "
" Calma,  piccola!  Hai un papà giovane,  non posso diventare nonno ora "
" La mia era un ipotesi "
" Dimenticala per adesso! "
" Allora papà,  oggi voglio diventare piccola,  voglio fare le stesse cose che facevamo insieme quando avevo 7 anni "
" Tipo cosa? "
" Vestiti " dice uscendo dalla camera
Ascolto mia figlia e subito mi vesto optando per un jeans e una camicia.
Una volta finito di prepararmi mi reco in cucina dove trovo Lucia che da colazione
" Ciao piccola mia "
" Ciao papà .. Vuoi mangiare? "
" No,  grazie "
" Ma papà.. "
" No  ti preoccupare "
" Dico a mamma di preparare il tuo piatto preferito per pranzo.. Devi mangiare papà "
" Va bene.. Dove vai ora? "
" A lavoro "
La nostra conversazione viene presto interrotta dal suono di un telefono :Il mio!
Giovanni :" Pronto"
Valeria :"Sono Valeria "
Giovanni :" Dimmi! È successo qualcosa? "
Valeria :" Ho parlato con Francesca riguardo i suoi genitori... "
Giovanni :" E ?.. "
Valeria :" E non ne vuole che sapere.. Gli mancano,  ma il fatto che loro non si sono fatti più sentire la fa arrabbiare "
Giovanni :" Va bene,  ci penso io "
Valeria :" Cosa hai intenzione di fare?  "
Giovanni :" In realtà non so,  qualcosa mi verrà in mente "
Valeria :" Fammi sapere.. Io ora devo partire,  ci sentiamo "
Giovanni :" Non ti preoccupare! Divertiti  "
Chiudo la chiamata e a dir la verità non so cosa,  potrei andare a parlare con i suoi,  ma so che non mi farebbero neanche entrare in casa..
Di certo farò di tutto per farle cambiare idea.

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