Capitolo 28

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GIOVANNI P.O.V
Ritorno a casa insieme alle mie cose e insieme alla mia sofferenza.
Sembro un quindicenne alla sua prima cotta,quando in realtà sono un uomo di 41 anni sposato con due figlie e che per sbaglio si è innamorato di un altra persona.
"Ciao amore"dice mia moglie abbracciandomi
"Ciao "
"Com'è andata?"
"Ho ripreso le mie cose ,per quanto riguarda il bambino andrò a trovarlo tutti i pomeriggi e domenica sta con me"
"Ma non puoi chiedere l affidamento?"
"È ancora troppo piccolo ,tanto a lei devo vederla sempre"
"Mi dispiace ... Comunque non pensarci più e vai a sistemare le tue cose"
"Papà mi aiuti?"grida Benedetta
"Tesoro,ti aiuta la mamma io ora vado a riposare che non sto bene"
"Va bene papà"dice abbracciandomi
Mi dirigo in camera  ,sistemo le mie cose  e mi sdraio sul letto.
Sento il mio cuore battere forte ,troppo emozioni negative in questi giorni.
Chiudo gli occhi per cercare di riposare anche se è un impresa molto ardua.

FRANCESCA P.O.V
Arrivo a casa piangendo ,pensando ai miei genitori che ora soffrono nel vedermi cosi ,in questa situazione ,che come dicono loro ,mi sono cacciata io stessa.
Devo riprendere in mano la mia vita soprattutto devo farlo per mio figlio.
Quindi mi asciugo le lacrime e subito mi preparo per la cena di stasera .
Opto per un vestitino nero corto con una giacchetta di sopra.
Preparo anche il piccolo quando sento il clacson della macchina di Pietro.
Mi precipito fuori .
"Ciao piccola ,come va?"
"Diciamo che mi riprendo "
"Brava!"
Arriviamo a casa sua ,entriamo e noto subito il tavolo preparato per noi con delle candele accese ,la musica di sottofondo e tanti petali di  rose sparsi per il pavimento.
"È bellissimo!"
"Mai come te"
Lo guardo fisso ,il suo corpo cosi perfetto ,i jeans e la camicia gli donano molto.
Guardo i suoi occhi azzurri e sembro perdermi nel mare,come drogata in ben che non si dica mi ritrovo con le mie labbra attaccate alle sue,ci baciamo appassionatamente .
"Che ne dici di cenare?A questo ci pensiamo dopo"dice staccandosi da me
"Va bene"
Inizia a mettere la cena nel piatto e cominciamo a mangiare mentre il piccolo dorme.
"È buonissimo ... Sei un ottimo cuoco"
"Grazie,tutto merito del mio libro di cucina"
Scoppiamo entrambi in una risata .
Dopo aver mangiato e lavato anche i piatti ci sediamo sul divano .
Lui si avvicina a me e continuiamo ciò che avevamo interrotto prima della cena .
Ci baciamo,lui comincia a toccarmi la gamba ,ma ad un tratto invece di vedere Pietro vedo il viso di Giovanni ,mi fermo come se stessi facendo qualcosa di sbagliato.
"Non ce la faccio!"dico prendendo il bambino per andarmene
"Francesca ! Cosa ti succede ?"grida lui
Ma io ormai sono già lontana ,il mio nome risuona nell aria.
Io amo Giovanni e non riesco ,per adesso ,ad amare o baciare qualcun altro
Piango ,ormai le mie lacrime scendono come un fiume .
"Francesca, dove vai?"
Sento una voce chiamare il mio nome da dietro,mi giro
"Roberto! Che ci fai qui?"
"Dovrei dirtelo più io ,una ragazza con un bambino a quest ora da sola"
"Si,ero andata da un amico e ora tornavo a casa"
"Io ho accompagnato la mia fidanzata a casa... Ma perché piangi ?"
"Una lunga storia"
"Racconta  ! Ho tempo"
"Ti annoierei"
"Se si tratta di storie d amore non mi annoi perché mi piacciono "
"Va bene"
Facciamo la strada insieme fino a casa mia raccontandogli tutta la storia ,dalla conoscenza con Giovanni fino a stasera.
"Wow!sembra una puntata di beautiful "dice stupito mentre mi aiuta a portare il passeggino dentro casa
"Ho vissuto giorni stupendi ma anche da incubo"
"Deve essere bello stare con un professore,voti regalati"dice accomodandosi sul divano
"Lui i voti non tanto li regalava ,però diciamo che mi aiutava"
"Mi dispiace per quello che hai passato!"
"Non potevo mai immaginare che il quarto anno sarebbe stato cosi "
"Almeno hai finito il liceo con una bella storia"
"Mi ricordo quando in quarto ,quel giorno in cui ci hanno detto che il nostro professore si era fatto male noi siamo esultati di gioia,sai lui non poteva vedere noi e viceversa.
Abbiamo passato una settimana senza prof ,poi un giorno la bidella ci informò che il giorno dopo sarebbe venuto il nuovo professore.
Ho passato il giorno intero a parlare con le mie amiche e immaginare come sarebbe stato : vecchio ,oppure giovane ma brutto ,ma il giorno dopo quando l ho visto entrare in classe sembrava di aver visto una statua,perfetto!"
"Amore a prima vista "
"Si! Lo amo ancora e so che lui ama me ma fino a quando ci sarà sua moglie io e lui non potremo mai stare insieme"dico piangendo
"Dai ,non ci pensare,pensa a tuo figlio e basta"dice abbracciandomi
"Hai ragione"
"Bene !ora vado che si é fatto tardi"
"Grazie per avermi ascoltato"
"Prego,però in cambio voglio gli appunti di psicologia"
"Va bene"
Prendo il quaderno dallo zaino e lo consegno a lui.
"Grazie! Buonanotte !"
"Anche a te!"
Finalmente questa giornata di è finita ,senza di lui ormai il tempo sembra duplicato.
Metto il pigiama e dopo aver messo a dormire Junior mi sdraio sul letto,ormai vuoto anche lui .
Apro il telefono e vedo 3 messaggi : Uno da parte di Pietro,uno da Giovanni e uno da Valeria.

Da Pietro:
Francesca ,cosa ti prende? Perché sei scappata? Per favore rispondi.

Non rispondo decidendo comunque di cancellare il messaggio.

Da Giovanni:
Amore mio ,mi manchi,ormai le mie lacrime non hanno fine ... TI AMO!

Cancello anche questo messaggio.

Da Valeria:
Domani dopo le lezioni ti va di mangiare insieme?
A Valeria:
Si va bene.
Chiudo il telefono ,vorrei sprofondare in un vuoto di memoria senza ricordare più nulla del mio passato .

Un amore Contrastato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora