Purtroppo nessuno mi può sostituire in queste due ore che rimangano e così sono costretto a stare qui, mentre mia moglie sta male e forse sta per nascere il mio quarto figlio.
Non mi rimane altro da fare, aspettare che arrivi presto l'ora per cui sarò libero e potrò andare da lei.
La campanella delle 11 suona , così prendo la mia ventiquattr'ore e mi sposto nella II E.
"Buongiorno ragazzi "
" Buongiorno "
Poso la mia ventiquattr'ore sulla cattedra mentre il vociferare dei miei alunni é sempre più alto.
" Allora ragazzi, oggi sto avendo dei problemi di famiglia e purtroppo non mi hanno dato il permesso di uscire .. Sinceramente non sono in vena di stare a sentire il vostro chiasso, quindi prendete il libro e cominciate a ripassare per il compito "
Il silenzio cade nell'aula e ben presto tutti i miei alunni si ritrovarono con la testa sui libri.
Ma il silenzio dei miei alunni dura ben poco, le loro voci cominciano ad alzarsi e i loro libri lasciati li sul banco, aperti ad una pagina qualsiasi.
" Ragazzi, per favore, continuate a studiare "
La mia frase li ferma e per qualche secondo ritorna il silenzio, fino a quando una mia alunna domanda
" Professore, ma é successo qualcosa di grave? "
" Tranquilli! Continuate a studiare "
Ma lo loro curiosità o la voglia di non fare niente é tanta così, sostenuta dagli altri, un altra ragazza pone la stessa domanda della precedente.
Decido di confessargli la verità, un po' per liberarmi dal peso, un per po' per fare passare il tempo e forse poter far stare zitti i miei alunni.
"Mia moglie, incinta di nove mesi, stamattina ha avuto forti dolori e adesso é stata portata in ospedale "
" Forse sta per partorire? "chiede un mio alunno
" Il problema sta nel fatto che é entrata al nono mese solo da pochi giorni, ancora mancano settimane prima il parto. È stata una gravidanza difficile, a rischio e abbiamo avuto molto problemi, più di una volta abbiamo rischiato di perderlo e ora che sono qui senza sapere niente "
" Ci dispiace.. Vedrà che andrà tutto bene "
" Lo spero vivamente "
I miei alunni forse per pietà ritornano a fare silenzio, con la testa sui loro libri.
Ma la quiete viene interrotta dal suono del mio telefono.
Antonio :" Pronto Giovanni "
Giovanni :" Pronto Antonio.. Hai qualche notizia? Sei in ospedale? "
Antonio :" Giovanni, le cose si complicano.. I dolori sono davvero forti e ha avuto anche perdite di sangue! "
Giovanni :" Perdite di sangue? Ma il dottore non dice niente "
Antonio :" Le stanno facendo ora la visita "
Giovanni :" Antonio, sto impazzendo, letteralmente impazzendo.. Ho paura, questo aspettare mi sta accorciando la vita "
Antonio :" Ti capisco! Sia io che i miei genitori siamo in ansia. Ho chiamato Valeria e mi ha detto che adesso non può venire, di avvisarla se succede qualcosa "
Giovanni :" Va bene! Fammi sapere"
Chiudo la chiamata mentre gli occhi dei miei alunni sono puntati tutto verso di me.
"Ragazzi, la situazione si complica"
I miei occhi un po' lucidi colpiscono i miei alunni tanto da farmi commuovere
"Professore, pregheremo per vostro moglie e vostro figlio "
" Grazie "
*******
Le ore e i minuti fino alle 13:00 sono sembrate anni, purtroppo non ho ancora avuto notizie..
La campanella suona e stavolta sono il primo io ad uscire, seguito dai miei alunni che mi gridano un" In bocca al lupo "
Salgo in macchina e con una velocità assurda, senza rispettare le regole della strada.
Ma proprio il traffico peggiora la situazione, una fila di macchine prima di me. Sbatto ripetutamente le mani al volante in maniera davvero nervosa.
Guardo la strada, le macchine sembrano incollate, nessuno si muove.
Suono il clacson e a parte il rumore che si diffonde nell'aria si può notare anche qualche parolaccia da parte di qualcuno proprio rivolta verso di me.
Guardo l'orario e ormai sono le 13:30, tra poco sia Junior che Benedetta escono da scuola.
La tensione é altissima, ho paura, ho paura di tutto..
Loro sono la mia vita, non posso perderli, non posso perdere quel piccolo esserino che piano piano stava crescendo nel grembo della mia principessa, a cui ero abituato a parlargli , a sentire i suoi calci, che ormai erano diventati frequenti, a vederlo ogni qual volta facevamo l'ecografia.
Quel bambino a cui avevo già comprato tutto, quel bambino che aspettavo solo di tenerlo tra le mie braccia.
Quando Francesca perse il nostro secondo bambino per noi fu una devastazione.. Io avevo avuto un piccolo problema di salute , dovevo essere operato e lei era incinta del nostro secondo figlio.
I giorni passati in ospedale insieme a me, la preoccupazione che il mio problema portava, lo stress di separarsi tra casa e ospedale, furono giorni troppo pesanti per quell'esserino che aveva da poco trovato "alloggio"nel suo grembo.
Ricordo ancora quando mi confessò di essere incinta di quell'esserino che non prese vita.
Flashback :
Io e Francesca stiamo insieme ormai da un anno e il piccolo Giovanni Junior ha ormai un anno e mezzo.
Sono appena uscito da scuola, e con mia grande gioia sto ritornando a casa. Lei mi manca, mi manca molto, lei é la mia vita, e non riesco a stare lontana da lei neanche se si tratta di cinque misere ore..
Stamattina lei é andata all'Università lasciando il piccolo Junior all'asilo nido.
Apro la porta di casa e come sempre la mia bellissima fidanzata mi raggiunge dandomi un grosso bacio.
"Amore mio! Mi sei mancata "dico attirandola verso di me.
" Anche tu.. Vieni a tavola, é pronto "
" Il piccolo? "
" Forma beatamente nella sua culla "
Ci sediamo a tavola, io per prima cosa verso un po' di Coca cola nel bicchiere e ne bevo un sorso, mentre lei continua a guardarmi con un sorriso smagliante.
Cominciamo a mangiare la pasta e mentre sto mettendo un boccone in bocca lei comincia a parlare
"Amore, sono un po' di giorni che non sono stata bene, ho avuto un po' di nausea, senza vomitare, é in più il ciclo é ritardato.. "
Da lì, capisco tutto, ingoio con fatica il boccone, quasi mi strozzavo.
" Cosa vuoi dire? "dico pulendo il viso con il tovagliolo
" Giovanni, sono incinta "
" incinta? Un figlio? Mio e tuo? "
" Si, un figlio nostro "
Mi alzo dalla sedia e istintivamente faccio alzare anche lei, l'abbraccio forte lasciandogli un grosso bacio sulle labbra.
" Amore mio ma é una bellissima notizia "
" Si! Questa volta lo potrai vedere nascere e crescere, sin dal primo giorno "E così non fu, dopo due mesi quel piccolo esserino morì ancor prima di conoscere la vita.
E il ricordo del giorno in cui questo avvenne é ancora vivo nella nostra mente, un giorno che mai dimenticheremo.Flashback :
Ennesimo infarto, ennesimo star male. Rischiare di morire, con la paura di lasciare le mie due principesse, un bambino di un è mezzo, che ho imparato a conoscere, amandolo più della mia stessa vita e la mia bellissima fidanzata incinta del nostro secondo figlio. Padre per la quarta volta, una gioia impronunciabile.
Sono su un letto di ospedale con lei, la donna che amo e che mi ama, seduta su una sedia e vigile su di me nonostante la nausea non la lascia in pace..
"Come stai? " mi chiede lei prendendo la mia mano tra le sue.
" Stanco..sono stanco "
" Amore ho avuto paura di perderti , solo dopo un anno di vita insieme e un bambino che vuole conoscere il suo papà, l'uomo che l'ha concepito con grande amore "
" Anch'io ho avuto paura di morire. Adesso che avevo ritrovato un figlio e averne concepito un altro "
Mentre stiamo parlando, guardandoci con gli occhi dell'amore , lei si tocca la pancia emettendo un forte grido di dolore.
" Amore cosa succede? " domando mentre cerco di muovermi il più possibile anche se le flebo lo impediscono.
" Giovanni, ho dei forti dolori alla pancia .. Aahh! "
Un altro grido di dolore , le sue lacrime che scendono inesorabilmente.
Subito suono il campanello e circa qualche minuto un infermiera, tutta agitata, raggiunge la stanza
" La prego, aiutate la mia fidanzata, ha dei forti dolori al ventre, é incinta"
L'infermiera prende una sedia a rotelle a fa sedere la mia piccola in preda ai crampi.
"Amore ho paura " dice lasciando la mia mano
" Non ti preoccupare.. Andrà tutto bene "
Circa qualche ora dopo vedo L'infermiera venire verso di me e sedendosi accanto dice
" La sua fidanzata ha perso il bambino "
Parole davvero brutte da sentire , la cosa che non vorresti mai sentire.
" Lei come sta? "domando tra i singhiozzi del pianto
" Fisicamente sta bene ma mentalmente é distrutta "Per riprenderci del tutto ci abbiamo impiegato mesi , senza aver fiducia nel concepire un altro figlio e perderlo senza neanche averlo visto.