Il bambino comincia a strillare e a dimenarsi sul sedile, mentre io non ho neanche la forza di alzarmi da terra...
Il dolore sembra calmare ma il respiro sembra venire meno..
I passanti non sembrano fermarsi fino a quando un uomo sulla sessantina d'anni, vedendomi corre in mio aiuto.
"Signore, si sente male? "
Io appoggiato alla macchina cerco di prendere fiato, come se avessi corso per una mattinata intera senza fermarmi neanche un minuto.
Con la mano indico il bambino che nel frattempo non hai mai smesso di piangere.. Lui lo accoglie tra le sue braccia fasciandolo con l'asciugamano messa sul sedile...
Dopo averlo cullato un pò il bambino sembra calmarsi.
"Volete che chiamo l'ambulanza?"
"No, grazie ".
Sbottono i primi bottoni della camicia, e facendo dei grossi respiri cerco di riprendere fiato..
" Per favore , mi può prendere un bicchiere d'acqua ".
" Si.. Vado al bar qui vicino.. Il bambino se vuole può venire con me "
" Va bene"
Io non lascio i miei figli ad estranei ma quest'uomo sembra darmi fiducia , e so che se starebbe con me non servirebbe a nulla, visto che in questo momento non so a badare neanche a me stesso.
So di non avere un infarto ma solo un piccolo malore che ogni tanto si fa sentire..
Non lo sanno neanche i medici i problemi di questo malore, siccome non sono infarti, più volte mi hanno detto che potrebbe essere il cuore quando é sotto sforzo ma non sono sicuri. Tuttavia per tenere a bada questo problema prendo delle pastiglie che mi aiutano a stare meglio..
Dopo pochi minuti vedo arrivare lo sconosciuto con in braccio il bambino e un bicchiere d'acqua.
"Ecco a lei " dice porgendomi il bicchiere
Io prendo la scatola delle pastiglie nella mia tasca e subito ne prende una.
Per fortuna non passa molto che la medicina fa effetto e finalmente anche il respiro sembra tornare.
Alzandomi da terra ringrazio l'uomo con tutto il cuore..
"Grazie.. Se non ci fosse stato lei."
"Non si preoccupi.. Siete sicuro di stare bene? "
" Sto meglio grazie "
" Papà "
Vede Benedetta correre verso di me e abbracciandomi dice
"Cosa succede?"
"Vostro padre non é stato bene..io lo stavo aiutando ". Si difende l'uomo che gentilmente poggia il bambino tra le braccia di Benedetta
" Ora come stai? "
" Sto meglio grazie " dico sedendomi in macchina.
" Sicuro? Chiamo mamma? Chiamo Francesca? Andiamo all'ospedale? "
" Sto bene piccola mia.. Non ti preoccupare.. Solo un piccolo malore "
" Va bene.. Grazie di aver aiutato mio padre "
" Di niente.. Ora vado.. Arrivederci " dice l'uomo andandosene
" Arrivederci "
" Stavo cambiando il bambino ma ad un tratto non sono stato bene "
" Finisco di cambiarlo io " dice Benedetta prendendo nella borsa il pannolino pulito
" Lucia e Junior? "
" Stanno aspettando l'ordinazione.. Papà, sei sicuro di stare bene? "
" Sicuro"
"Papà , se vuoi torniamo a casa.. A me non interessa niente della gita a me importa di te "
" No, é giusto che Continuiamo la gita "
" Te la senti davvero? "
" Si! Non ti preoccupare "
Dopo aver dato da mangiare anche al bambino e dopo essermi ripreso meglio, chiudiamo la macchina ed insieme ci avviamo verso il McDonald's..
" Papà, Benedetta! Che fine avevate fatto? ".
Io non vorrei dirgli la verità ma so che Benedetta gli dirà tutto. Infatti anticipandomi dice
"Papà non é stato bene.. Per fortuna un uomo lo ha aiutato" dice Benedetta posando il seggiolino con Simone sulla sedia...
"Ora come stai? Vuoi che andiamo in ospedale? " domanda Lucia preoccupata
" Papà stai male? "domanda Junior abbracciandomi
Io lo prendo in braccio e con la mia solita calma tranquillizzo i miei figli.
" Tesori miei, non vi preoccupate.. Sto bene.. Non é niente .. Ora continuiamo la nostra gita ".
Dopo aver mangiato ci mettiamo in macchina, mentre i miei figli cantano e giocano divertendosi io penso a quanto sono stato fortunato ad averli come figli.
" Dove andiamo papà? " domanda Junior
" Che ne dite di andare al mare? "
" Si " Tutti gridano entusiasti..
La spiaggia é deserta, il mare é calmo, il sole é pungente. Proprio una bella giornata. L'odore salina dell'acqua invade le nostre narici, e facendo un grosso respiro ci buttiamo in questa sabbia davvero vuota.
Metto un asciugamano per terra dove da un lato metto il seggiolino e dall'altro mi siedo io..
Benedetta , Lucia e Junior corrono per la spiaggia gridando e giocando..
Io guardo il piccolo Simone che beatamente dorme, le sue piccole manine vicino al viso e il suo corpicino mosso ritmicamente dal respiro. Quanto é bello il miracolo della vita?
La vita dei tuoi figli che dipendano tutto e per tutto da te..
Il pensiero di quando ho scoperto di diventare genitore per la prima volta invade il mio cervello.
La prima volta in cui Anna ha scoperto di aspettare Lucia. Lo stesso giorno in cui ci domandavano se mai avremmo avuto uno figlio.
Flashback :
È passato un po' di tempo dal nostro matrimonio ed io e Anna siamo la classica coppia felice, innamorati e con la voglia di vivere e fare feste.
Ci godiamo in qualche modo il nostro essere coppia libera.
Abbiamo comprato una grande casa anche se i figli tardano ad arrivare. Ci abbiamo provato tanto ma non sono arrivati e così abbiamo smesso per un po'..
L'idea di non avere figli ci spaventa ma cerchiamo di essere positivi. Sono molto fiducioso.
Sono appena tornato dal lavoro e la mia bellissima moglie mi accoglie con un caloroso abbraccio e bacio.
"Amore, mi sei mancato tantissimo "
" Anche tu.. Com'è andata la giornata? "
" Bene.. La tua? "
" Benissimo "
Ci mettiamo a tavola e silenziosamente consumiamo il nostro pranzo.
I suoi occhi guardandomi diventano improvvisamente lucidi.
" Cosa succede piccola mia? " dico andando verso di lei per abbracciarla
" Giovanni , avremo mai la possibilità di diventare genitori?"
"Non lo so! Ma faremo di tutto per diventarlo "
" Sono due anni che ci proviamo e niente "
" Noi non ci abbattiamo. Se questo significa fare esame su esami lo faremo "
" Tu mi stai per sempre accanto "
" Per sempre ! "
Dopo aver finito di pranzare ci mettiamo a lavare i piatti , ma ad un tratto Anna corre in bagno e accasciata vomita anche l'anima.. Io gli sto accanto fino a quando non finisce.
" vieni ti porto nel letto ".
La prendo tra le mie braccia e la faccio sdraiati sul nostro letto.
" Devo aver preso qualche virus o avrò mangiato qualcosa che mi ha fatto male "
" Sicura di stare bene? "
" Ora si "
" Però se succede ancora ti porto in ospedale "
" Va bene, mio principe "
La tengo stretta tra le mie braccia fino a quando non si addormenta..
Vederla così fragile davanti i miei occhi, la mia bellissima donna.
Farò di tutto per farla diventare mamma..
Dopo aver dormito un po' la vedo correre ancora in bagno, la sento un'altra volta vomitare. Subito corro in suo aiuto, la prendo tra le braccia e senza pensarci due volte la porto in ospedale.
Dopo degli approfonditi esami il dottore ci raggiunge ridendo..
"Cosa ha mia moglie?" domando preoccupato
"Niente che non si possa risolvere in nove mesi "
" Nove mesi? " domandiamo in coro
" Si, lei aspetta un bambino "
I nostri occhi diventando improvvisamente lucidi, ci abbracciamo senza fare conto del dottore che ci osserva scioccato. Non sa quanto abbiamo desiderato questo momento , non sa che proprio pomeriggio piangevamo perché il figlio sembrava farsi desiderare.
Usciamo dallo studio del dottore e mentre siamo in ascensore ci mettiamo a ridere...
"Un figlio? Un figlio nostro " dice lei
" Un figlio nostro! Che somiglia a te. Magari un maschio "
" E se é femmina? "
" Va bene comunque .. L'importante che é sano "
" Finalmente genitori ! Le nostre preghiere sono state ascoltate "
" Ti amo "
" Anch'io "
Fine flashback .Cosi abbiamo scoperto di aspettare Lucia e chi mi doveva dire che alla fine sarei diventato papà per ben quattro volte.
E con Anna dopo poco tempo avremo avuto anche la nostra Benedetta.Spazio Autrice :
Come va?
Giovanni guardando i suoi figli pensa a quando ha scoperto di diventare papà per la prima volta.
Ogni tanto mi piace inserire questi flashback , perché voglio che conosciate in tutto e per tutto questo personaggio.
Ora vi lascio alla lettura.
Baci!