Capitolo 29

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Driin,Driin
Il suono della sveglia ,come di consueto,interrompe il mio sonno .
Sento il sole abbastanza tiepido ,nonostante siamo a novembre,filtrare dalle finestre e riscaldare il mio viso.
Guardo l orario e sono già le 7:00.
Allungo il braccio dall altra parte del letto come se stessi cercando qualcuno ma accanto a me, ora, posso trovare solo il cuscino vuoto.
Ormai è passata una settimana dalla sera passata con Pietro e non lo sento da quel giorno .
Lui mi tempesta di telefonate e messaggi ma non rispondo.
Giovanni viene tutti i pomeriggi a trovare il piccolo ,diciamo che in questo frangente di tempo neanche ci parliamo ma ci limitiamo a guardarci con il desiderio di baciarci e far l amore .
Tutte le sere piango nel vedere questa casa vuota e nel ricordare i giorni in cui siamo stati felici.

Dopo essermi preparata e aver vestito anche il piccolo do inizio alla mia routine quotidiana: asilo nido e università.
"Ciao Francesca"
"Ciao Roberto"dico sedendomi al mio posto
"L hai prenotato l esame?"
"No,tu?"
"Si ,l ho prenotato per il 25 novembre,precisamente tra 2 settimane"
"Bravo! Io ancora non so "
Le lezioni passano velocemente e senza neanche accorgemene sono   già le 13:00.
Saluto Roberto e Valeria e subito mi dirigo all asilo nido.
Appena arrivo vedo la maestra venire verso di me
"Buongiorno signora"
"Buongiorno"
"Le volevo parlare "
"È successo qualcosa a Junior ?"dico preoccupata
"No,volevo dirle se per caso il bambino sta vivendo qualche situazione familiare particolare "
"Come mai questa domanda?"
"È molto triste ,gioca di rado con gli altri"
"Ha solo 10 mesi ,è piccolo "
"Si ma già da piccoli si vedono queste cose "
"Io e il padre ci siamo lasciati,ma lui viene sempre a trovarlo "
"Cercate di non fargli pesare questa cosa... Comunque volevo dirle che domenica al parco c'è una festa per i bambini insieme ai genitori,se vuole venire insieme al padre del bambino"
"Si va bene"
"Allora alle 10:30 al parco "
"OK,grazie"
Prendo il bambino e finalmente ritorno a casa.
Dopo aver mangiato e aver fatto mangiare il piccolo sistemo la casa.
Approfittando del fatto che Junior è incantato alla TV a vedere i cartoni animati decido di studiare .
Dovrei anch'io prenotare l esame,ma per il momento non ce la faccio .
Il campanello mi interrompe.
"Ciao Giovanni"
"Ciao Francesca,come stai?"
"Bene,tu?"
"Anch'io .. Anche se mi manchi"
Mi limito a non rispondere anche perché la mia risposta sarebbe la stessa.
Lui subito prende il bambino in braccio e comincia a coccolarlo mentre io continuo a studiare.
"Sei bellissima mentre ripeti"
"Grazie"
"Junior si è addormentato dalla stanchezza"
"Va bene... Vuoi qualcosa?"
"No! Grazie!"
Lui si avvicina alla mia sedia ,io mi alzo ,siamo vicini ,sento il suo respiro .
Lo guardo negli occhi,gli accarezzo  la guancia ,lui fa lo stesso con me.
Ci avviciniamo sempre di più fino a quando le nostre labbra non si toccano ,le nostre lingue cominciano a intrecciarsi .
Lui prende la mia gamba per incrociarla ai suoi fianchi.
"Francesca,mi manchi"
"Anche tu"
Ci stacchiamo solo per prendere fiato per poi riavvicinarci di nuovo.
Ma come tutti i sogni anche questo è destinato a finire ,il suo telefona suona.
"Non voglio staccarmi da te"dice prendendo il telefono
"Pronto Anna,si vado subito,ciao"
Lui si avvicina a me per continuare ciò che avevamo interrotto ma io mi allontano
"Giovanni,ora stai con tua moglie che ti aspetta "
"Ma io amo te"
"Non devi tradire tua moglie... Comunque domenica c'è una festa per bambini con i genitori al parco ,vuoi venire?"
"Si ,a che ora?"
"Alle 10:30"
"Va bene,allora ciao"
"Ciao"
Vedo nei suoi occhi la tristezza ,quegli occhi che tanto mi rapiscono e che non mi fanno capire niente.
Se ne va mentre le mie lacrime cominciano a scendere come un fiume,butto a terra libri e tutto ciò che mi capita tra le mani
"Giovanni ,amore mio"dico gridando
Non ce la faccio senza di lui ,mi sento morire.
Anche il bambino comincia a piangere ,subito mi dirigo da lui per farlo calmare.
Ma nel calmarlo alla fine mi addormento anch'io.

Domenica 20 Novembre 2014
Vengo svegliata dal sole che filtra dalla finestra e dal canto degli uccelli .
Guardo l orario e sono già le 9:30,oggi c'è la festa al parco .
Mi alzo ,faccio una doccia e mi preparo.
Opto per un jeans e una felpa,nonostante ci sia il sole fa sempre freddo.
Preparo anche il bambino mettendogli dei pantaloni con una camicia.
Apro il telefono e noto 6 messaggi : uno da parte di Giovanni,uno da parte di Roberto ,uno da parte di Valeria e gli altri da parte di Pietro.

Da Giovanni:
Buongiorno...Ti aspetto al parco !
A Giovanni:
Buongiorno ,tra poco arrivo.

Da Roberto :
Sono agitatissimo per l esame del 25,voglio un tuo sostegno.
A Roberto :
Andrà bene,non ti preoccupare .

Da Valeria:
Buona domenica e buona gita.. Ti voglio bene .
A Valeria:
Anche a te... Ti voglio bene anch'io 💋 baci!

Quelli di Pietro li cancello senza guardarli .
Prendo il bambino ,le chiavi e la borsa e distinzione parco .
Una volta arrivati vedo subito Giovanni venire verso di noi
"Ciao campione"dice prendendo il piccolo in braccio
"Ciao Giovanni "
"Ciao Francesca "
Nel frattempo la maestra ci raggiunge
"Buongiorno "dice con un sorriso a trentadue denti
"Buongiorno"
"Il bambino viene con noi ad ascoltare la storia letta dalla collega mentre voi genitori preparate per il pranzo"dice prendendo il bambino.
Io e Giovanni ci dirigiamo dagli altri genitori ,intenti a preparare il pranzo , che ci assegnano come compito quello di preparare la tavola. Io mi occupo della tovaglia mentre Giovanni dei bicchieri e dei piatti. I nostri occhi continuano a intrecciarsi . Oggi è praticamente perfetto ! jeans e la camicia bianca,che tanto fa impazzire i miei ormoni , mezza aperta da lasciar  vedere la cicatrice.

Finalmente arriva l ora di pranzo e tutti ci mettiamo intorno al tavolo per degustare ciò che avevano preparato gli altri .Io mi siedo vicino a Giovanni che a sua volta tiene in braccio il bambino.
Parliamo , scherziamo e una volta finito di mangiare le maestre si riprendono i bambini mentre noi genitori sistemiamo.
E proprio in questo frangente di tempo che io e Giovanni facciamo amicizia con una coppia .
"Io mi chiamo Matteo e questa è mia  moglie Rosanna"
"Piacere io sono Giovanni"
"Io sono Francesca "
Ci sediamo sul prato e cominciamo a parlare del più e del meno ma ad un tratto ,non so come ,non so perché la coppia di amici comincia a parlare del fatto che la differenza di età in un rapporto è importante.
"Secondo noi due persone che si passano troppi anni non possono stare insieme"dice Matteo mentre io e Giovanni ci guardiamo
"Si è vero,noi non crediamo che in amore l età non conta perché non è vero ,la differenza di età prima o poi si fa sentire anche perché si hanno esigenze diverse"dice Rosanna
"Io non sono di questa parere.. Io credo nell  amore e al fatto che l età non conta... Vedete io e Francesca stiamo insieme,ci siamo conosciuti a scuola ,io ero il suo professore ,dal primo momento che l ho vista io mi sono innamorata di lei e ora abbiamo un figlio che amiamo più della nostra stessa vita" dice indicando il frutto del nostro amore. " Noi pensavamo che lei era tua figlia! "dicono sbalorditi ." Pensavate male ! Io e lei ci amiamo nonostante io ho 41 anni e lei ne ha solo 19 e non è una semplice cotta ma un amore vero tanto da mettere fine al mio matrimonio e in più ha portato lei a litigare con i suoi genitori... Volete sapere qual ' è  l ' unica esigenza che abbiamo? che non riusciamo a stare lontano l uno dall altro per molto tempo... Bene, ora vi ho dato anche un argomento di cui sparlare con gli altri" dice Giovanni arrabbiato mentre le mie lacrime scendono come un fiume per le parole belle che sono usciti  da quella meravigliosa bocca che io vorrei tanto baciare. Lui si allontana lasciando la coppia  a bocca aperta , lo raggiungo " Ehy!"dico avvicinandomi a lui "Scusa ma non ho resistito, non sopporto quando le persone si fanno gli esperti su una cosa che non hanno mai provato". " Sono belle le parole che hai detto, queste è una delle tante ragioni per cui ti amo".   "  Anch ' io ti amo"dice asciugandomi le lacrime con i pollici ," che ne dici di ritornare a casa?" dice lui , " va bene".

Un amore Contrastato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora