Capitolo 124

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FRANCESCA P. O. V
Questa notte abbiamo dormito davvero poco. Simone non ha fatto altro che piangere  a causa della febbre ed io e Giovanni  siamo stati costretti  a cullarlo per tutta la casa insieme  a Junior  che purtroppo  neanche lui ha potuto dormire molto.
Ora Simone si é addormentato ed io,  Giovanni  e Junior  ci dobbiamo  già alzare..
L'altra notte non abbiamo dormito  per goderci San Valentino  e questa notte per Simone.
Ora siamo davvero stanchi.
"Ho sonno " replica il bambino  sedendosi a tavola con il suo peluche
"Anche noi,  tesoro mio, ma il dovere ci chiama"  dice Giovanni  porgendogli la tazza con i cereali. Io e Giovanni  abbiamo delle occhiaie da far paura e avremmo solo voglia di dormire .
Sono molto preoccupata per Giovanni ,  il dottore gli ha ordinato molto riposo e noi siamo due giorni  che facciamo tutto  il contrario
"Sei sicuro di stare bene? " chiedo avvicinandomi a lui
" Non ti preoccupare .. Sto bene... Tu mi fai stare bene" dice baciandomi
"Non fare lo stupido , pensa alla tua salute  "
" Sono stanco ma sto bene per il momento .  In caso non dovrei sentirmi bene ti chiamo .. Ok? "
" Ok"
Dopo esserci  vestiti e dopo aver dato  a Luana le varie informazioni  sul piccolo  Simone,  usciamo di casa.
"Accompagno io Junior  a scuola" dice Giovanni
"Ok! Ciao amore della mamma.. Fai il bravo " dico abbracciandolo
" Si mamma  "
" Ciao amore " dice lui baciandomi
" Ciao amore "
Entro in macchina e in poco  tempo arrivo nel vialetto  della mia scuola.
Ad accogliermi la mia nuova collega di matematica ,  anche lei appena laureata.
" Buongiorno  Francesca "
" Buongiorno  Angela " dico chiudendo la macchina
" Come va?  Ti vedo stanca "
" Indovinato.. È da ieri che il piccolino ha la febbre e questa notte non ha fatto altro che piangere "
" Uhm! Non so come fai a fare tutto,  sei pure giovane.. Io ho trent'anni  e ancora non ho l'ispirazione  a diventare mamma,  anche se non nego che mio marito li vorrebbe"
"Per fortuna  ho mio marito che mi aiuta molto "
" Tuo marito deve essere bravissimo  "
" Lo é "
" Beh! Muoviamoci.. I ragazzi  aspettano "
Comincio la mia lezione nel  secondo,  e mentre tutta l'attenzione  é posta sul simpaticissimo gioco di psicologia  posto da me,  il mio telefono  comincia a squillare.
" Scusate "
Avviandomi verso la finestra rispondo..
FRANCESCA :" Pronto! "
MAESTRA :" Pronto.. Sono la maestra della scuola elementare "
FRANCESCA :" È successo  qualcosa  a Junior ?  Lui sta bene?"
MAESTRA :"Lui sta bene.. Vorrei sapere quanto voi e vostro marito sareste disposto a venire,  dobbiamo parlarvi di una cosa riguardante vostro figlio "
FRANCESCA :" Ma é qualcosa  di grave ? "
MAESTRA :"Non é grave ma vorremmo parlarle al piú presto"
FRANCESCA :"Verremo al più presto  "
Metto giù la chiamata e un po' sono preoccupata per ciò che la maestra ha da dire su nostro figlio..
Decido di chiamare subito  Giovanni..
GIOVANNI :" Pronto amore mio.. È successo  qualcosa? "
FRANCESCA :" Amore, mi hanno appena telefonato dalla scuola di Junior .. Le maestre vorrebbero parlarci "
GIOVANNI :" Ma su cosa? È successo  qualcosa ?"
FRANCESCA :"Si lui sta bene! Non so il motivo .. Tu oggi hai ore buche? "
GIOVANNI :" Io oggi esco alle 11:30...Tu? "
FRANCESCA :" Io oggi devo fare fino alle 14:00 ma  ho due ore buche.. Dalle 10 alle 12"
GIOVANNI :"perfetto ... Ci vediamo alle 11:30 davanti  la scuola elementare "
FRANCESCA :" Va bene "
Chiudo la chiamata,  anche se la mia ansia é a mille.. Non riesco ad immaginare  il motivo di questa urgenza..
Verso le 11:20, dopo aver passato un ora e mezza ,  chiusa in biblioteca ,  ad immaginare il motivo prendo la macchina e mi avvio verso la scuola elementare..
Arrivata nel vialetto  ancora Giovanni  deve arrivare   così decido  di aspettare  fuori.
Verso le 11:40 finalmente arriva.
"Scusa il ritardo ,  ma il tempo di uscire e di arrivare " dice prendendomi  per mano
" Tranquillo .. Andiamo "
Arriviamo nell'atrio della scuola dove chiediamo gentilmente alla bidella  di poter parlare con le maestre.
Lei  ci guida verso la sala delle maestre,  completamente  vuota,  e con un tavolo lungo tutta la stanza,  sembriamo quasi sotto esame..
Le due maestre di Junior  si siedono di fronte a noi con in mano il quaderno di Junior.
"Allora signori Rossi ,  siano contenti che siete venuti il primo possibile" dice la maestra d italiano porgendoci la mano.
"Ma come mai questa convocazione? "domanda  Giovanni
" Allora,  ieri abbiamo dato ai bambini  un tema sulla famiglia..."
"Lo ha fatto " interviene Giovanni
" Si lo ha fatto ,  ma avete letto quello che ha scritto ? "
" No!  Di solito li controlliamo ma ieri abbiamo avuto il piccolo con la febbre  e abbiamo passato un pomeriggio  dal pediatra.. Ma perché cosa ha scritto ? "domando  io preoccupata
" Prima di dirvi cosa ha scritto ,  volevo farvi un altra domanda se é possibile ! "
" Si, dica pure "
" Junior ha delle sorelle ? "
" Si.. Vedete prima di conoscere  la madre di Junior  io sono stato sposato con un altra donna con la quale ho avuto due figlie" risponde  Giovanni
"Lei parla con la sua ex moglie?  "
" Certo che si,  abbiamo due figlie,  tra cui una ancora ha 18 anni.. Ma scusa cosa centra questo? "
" Il problema di vostro figlio é che non  ha capito bene il contesto  familiare in cui vive.. Per lui tutte le famiglie sono formate da ex moglie  o sorellastre"
"Ma noi gli abbiamo sempre spiegato come é composta la nostra famiglia  " dice Giovanni
" Lui ha visto la mamma delle sue sorelle  come maestra d'asilo,  condividere il padre con due sorellastre... Anzi diciamo che lui utilizza il termine  rubato.. Lui pensa di aver rubato  il padre alle sue sorelle.. Voi avete mai utilizzato  questo termine con lui? "
" No " rispondo io
" Lui si sente perso in questa grande famiglia .. Ha parlato dei suoi nonni che non hanno accettato il vostro matrimonio ,  che non accettano il padre perché vecchio... Ha utilizzato  proprio questo termine "
Giovanni  abbassa lo sguardo verso il basso,  sentirsi chiamare vecchio da suo figlio non é certo ciò che immaginava..
" Ma Junior  ama suo padre,  come ha potuto scrivere  una cosa del genere? " chiedo io
" Lui vi ama entrambi ,  ma secondo noi,  a lui pesa tutta questa storia "
" Ma come possiamo  aiutarlo? " chiedo io
" Volete parlare con lui? "
" Si " risponde Giovanni.
Le maestre escono dalla stanza e poco dopo tempo ritorna insieme al bambino , che vedendoci subito corre ad abbracciarci.
" Non volevo " ripete il bambino
Giovanni  lo prende in braccio,  dandogli un piccolo bacio sulla guancia .
" Amore perché hai scritto  quelle cose? " domando io
" Non lo so...Siete arrabbiati? "
" No! Ma forse é meglio  che ti spiegamo bene la situazione " dice Giovanni .
Il bambino  fa cenno di sì con la testa mentre le maestre ci lasciano soli chiudendo la porta alle loro spalle..
" Piccolo mio,  tutte la famiglie sono composte da madre,  padre e figli,  come lo siamo io, tu,  mamma e Simone. Ma siccome ,  tu si un bambino  speciale e tanto bravo,  Dio ti ha dato l'opportunità  di avere una famiglia  più grande che comprendesse Benedetta e Lucia. Anna é stata solo  la tua maestra d'asilo e basta,  lei é la mamma delle tue sorelle.. Anna non c'entra  nulla con te  o con Simone "
" Ma perché io e le mie  sorelle abbiamo mamme diverse? "
" Perché prima che conoscessi tua madre Io ero sposato con la madre di Benedetta  e Lucia,  poi ho conosciuto  tua madre e insieme  abbiamo  creato vita a te e Simone .. Capito? "
" Si "
" Poi perché sul tema hai scritto che hai rubato il padre alle tue sorelle? "
" Voi lo avete detto "
" Se ci hai sentito  dire questa parola ogni tanto,  sappi che abbiamo sbagliato .. Tu non hai rubato niente a nessuno.. Io sono il padre di Benedetta e Lucia  come lo sono per te e Simone.
Il mio cuore é abbastanza  grande per amare te,  Simone e le tue sorelle. Io sono contento  e onorato di essere il padre di quattro splendidi figli "
" Quindi io non ti ho rubato? ".
" Certo che no,  è come  se Simone avrebbe rubato me e la mamma.. Sai che non é vero, perché tu e Simone  siete i nostri figli e noi vi amiamo.. Ciò che é successo  la colpa non é tua "
" Ho capito ! " dice il bambino  asciugandosi le lacrime
" C'è un un altra cosa..Tu hai qualche compagno che ti sta antipatico  ma sai che devi sopportarlo per forza? "
" Si,  si chiama Luca "
" Bene!! Diciamo che i tuoi nonni non mi sopportano come tu non sopporti Luca! Non sono tanto d'accordo  perché io sono più grande  di mamma,  ma questo succede un po'  in tutte le famiglie..
Ora hai capito ? Tu hai una famiglia  come le altre,  ma si sa ogni famiglia si differenzia "
" Va bene papà!  Vi voglio bene "
Lui ci abbraccia forte mentre noi lo stringiamo tra le nostre braccia.. Senza Giovanni  non saprei proprio  cosa fare. In questo caso si nota la nostra differenza di età,  lui ha molto più esperienza  di me come genitore..

Spazio Autrice :
Ogni giorno  Giovanni  e Francesca  devono affrontare  problemi  nuovi,  problemi  quotidiani  che un po' affronta ogni famiglia . Ma la cosa che li distingue e il loro rapporto  così solido.
E ancora hanno tanto da passare,  tra gioia e rabbia,  i nostri protagonisti  saranno ancora con noi!
Baci!!

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