Capitolo 120

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14 Febbraio :
FRANCESCA P. O. V
Oggi é il mio primo giorno di lavoro,  é il giorno di San Valentino.. Oggi,  insomma,  é un  giorno speciale.
La mia felicità è  così tanta che mi ha portata ad alzarmi presto e preparare  una buona colazione per tutti.
"Buongiorno amore mio " dice Giovanni entrando in cucina
" Buongiorno cucciolo "
Lui si avvicina a me,  mi prende per i fianchi e mi bacia
" Tanti Auguri mia principessa "
"Tanti auguri.. Non vedo l'ora che arrivi stasera"
"Stasera ti farò passare un serata speciale.. Soprattutto il dopo cena " dice ridendo
" Uhmm.!  Non vedo l'ora "
" Buongiorno mamma.. Buongiorno papà "
" Buongiorno tesoro mio " dico prendendolo in braccio
" Vai a  fare colazione " dico facendolo scendere dalle mia braccia
Il bambino e Giovanni cominciano a fare colazione mentre io faccio   mangiare e cambio il piccolo Simone.
Verso le 8:00 siamo tutti pronti per andare. Luana terrà il piccolo Simone fin quando non sarà un po' piú grande e potrà andare all'asilo nido.
"Accompagno io Junior a scuola.. Non vorrai fare tardi il primo giorno " dice Giovanni mettendo in macchina la sua ventiquattr'ore
" Va bene!  Ti amo "
" Anch'io "
" Ciao piccolo "
" Ciao mamma  "
Mi metto in macchina e devo dire che il viaggio  da casa fino a scuola sembra così lungo.
Mi ricordo quando passavo questo tratto per andare a scuola da allieva,  ma ora sono la professoressa. Mi ricordo quando ero dentro la folla di alunni che la mattina,  sbadigliando,  aspettavamo che la campanella suonasse.. Quel corridoio in cui io e Valeria passeggiavamo durante la ricreazione, la biblioteca in cui io e Giovanni ci incontravano.. É ora,  dopo tanti anni sembra così diverso.
Alcuni professori sono cambiati mentre altri sono gli stessi che ho avuto io.
Ad accogliermi,  di fronte la porta,  il preside con una bella stretta di mano.
"Buongiorno professoressa "
" Buongiorno signor preside "
" pronta? "
" Prontissima"
"Allora,  sopra ci già le classi che l'aspettano.. Conosce già la strada"
"Si si.. Grazie "
Mi avvio verso la mia prima classe :La 5C.
" Buongiorno "
" Buongiorno professoressa " gridano in coro i miei alunni
Metto la mia ventiquattr'ore sulla scrivania e  mi siedo guardando la classe che come al solito aspettano un cenno della professoressa per fermarsi di parlare.
" Allora,  io sono Francesca Vitale e insegno psicologia.. Fino ad adesso avete avuto la mia sostituta perché ero in malattia,  ma da oggi in poi sono la vostra insegnante.. Vi dico,  già da principio,  che non voglio  fare la dura,  se voi me lo permettete io voglio essere vostra amica.  Naturalmente dovete studiare e ascoltare durante la lezione ed andremo d'accordo.. Bene,  ora voglio conoscere i vostri nomi "
Faccio l'appello,  facendo presentare i miei alunni ad uno ad uno..
" Sapete io mi sono diplomata in questo liceo e dopo tanti anni non mi sembra vero di essere ritornata come insegnante "
" Siete troppo giovane per essere già professoressa " precisa una studentessa
" Nella mia vita sono stata precoce in tutto.. Voi non ci crederete ma ho già due figli"
"Davvero? " domandano increduli
" Si.. Ho un bambino di 6 anni e uno di  2 mesi.. Vi faccio vedere le foto "
Prendo le foto dei miei bambini da dentro il portafoglio e li faccio girare per la classe
" Sono bellissimi " afferma una studentessa
" Come si chiamano? "
" Il primo Giovanni Junior,  anche se tutti lo chiamano Junior e il secondo Simone "
" Sono davvero belli "
" Si!  Ne hanno preso dal padre"
"Siete sposata? "
" Si,  mi sono sposata ad agosto.. Sapete anche mio marito fa il professore , solo che lui insegna fisica e matematica... Come vedete é tutto precoce  ,  ho avuto un figlio a 18 anni,  ho cercato di laurearmi velocemente,  grazie soprattutto all'aiuto di mio marito,  e sono stata fortunata a trovare lavoro,  cose davvero difficile da fare,  soprattutto in questo periodo,  in cui la crisi é tanta e i tagli a scuola sono parecchi.
Ma grazie alla mia buona volontà e grazie a mio marito sono arrivata dove sono ora.. Lui mi ha aiutato davvero molto.. Se credete in qualcosa fatelo perché sennò ve ne pentirete"
La campanella suona interrompendo la nostra conversazione.
La mattina passa facendo la conoscenza delle altri classi.
Verso le 14:00, finalmente ritorno a casa.
Arrivo nel vialetto di casa proprio insieme a Giovanni.
"Ciao amore mio " dice lui chiudendo la sua macchina
" Ciao amore "
Lui mi prende per mano e mi attira a se baciandomi
" Com'è andato il lavoro? "
" Benissimo.. Sai quella scuola senza di te non ha senso "
" La mia vita senza di te non ha senso "
" Neanche la mia "
" Entriamo! "
" Uhm!  Vorrei stare attaccato a te "
" Anch'io.. Ma possiamo aspettare stasera "
Mano nella mano rientriamo a casa,  posiamo le borse per terra e subito ci avviamo in cucina dove Luana é già andato a prendere Junior a scuola e ora lo sta facendo pranzare,  mentre Simone dorme beato.
" Ciao a tutti " diciamo io e Giovanni entrando
" Ciao mamma,  ciao papà " dice Junior
" Ciao amore " dico dandogli un piccolo bacio sulla guancia
" Ciao campione " dice Giovanni abbracciandolo.
Ci avviciniamo lentamente al piccolo Simone ,  che dorme beato nel suo seggiolino,  accarezzandolo delicatamente.
"Dai mangiate! "
"Grazie Luana " diciamo io e Giovanni sedendoci a tavola
" Hai mangiato? " chiede Giovanni
" Si "
" Sei vuoi puoi andare " dico io
" Grazie.. Allora a domani  "
Dopo aver pranzato e sistemato la cucina,  io,  Giovanni e i bambini ci chiudiamo in   camera da letto, dove Junior sedendosi a terra comincia a guardare i cartoni animati,  Simone dorme,  mentre io e Giovanni ci accoccoliamo sul letto.
" Ti piace il lavoro? "domanda
" Si,  ma sai,  sono tornata nella biblioteca dove mi sei venuto in mente tu "
" Immagino.. Quelle mure hanno visto cose che é meglio non dire "
" Infatti.. Le hai sentite oggi le tue figlie? "
" Si.. Stanno bene.. Lucia é tornata a lavoro  ,  per fortuna sembra stare bene.. Benedetta invece passa molto con il fidanzato "
" Ma ancora Benedetta non ha scelto dove andare? "
"A me ed Anna ancora non ci ha detto nulla. Non so"
"Ha tempo "
" Si.. Spero solo che non vada lontano.. Mi mancherebbe "
" Lo so... " dico accarezzando delicatamente la sua guancia
"Si che é grande e deve fare le sue esperienze,  ma voglio che scelga bene"
Giovanni appoggia la testa sul mio petto mentre io gli lascio piccoli baci.
I suoi occhi lucidi con il solo pensiero che la figlia scelga un università lontana .
L'amore di un padre non ha limiti!

Spazio Autrice :
Volevo solo comunicarvi che ho iniziato un nuova storia chiamata "Aiutati dall'amore". Spero che passerete a dare un occhiata!
Baci!

Un amore Contrastato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora