Cap 4. Un giorno nuovo

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Dean tornò al motel di sera tardi , con lo stomaco in subbuglio......erano tante le emozioni che aveva digerito e assimilato in quelle poche ore...

Per prima cosa, non si aspettava che vedere e parlare con Sam , sarebbe stato cosi facile....certo, grazie alle informazioni di papà, era stato tutto più facile....ma sarebbe potuto nascere qualche imprevisto....avrebbero potuto non essere in casa, avrebbero potuto mostrarsi ostili o non volerlo proprio vedere....

Si buttò sul materasso con la giacca aperta per metà , pensando a suo fratello Sam.....
Doveva ammettere che era rimasto stupito....spesso vedeva i fratelli minori degli altri, ed erano....sgradevoli....capricciosi, bruttini, viziati, supponenti....

Invece Sam era....... Incantevole. Gli sembrava strano affibbiare a suo fratello minore , un aggettivo che di solito avrebbe usato per una ragazza – rise al pensiero – Sam / Samantha .....ma era cosi.... Sam era un cucciolo.... Era educato, spiritoso, intelligente e faceva ottime domande....sicuramente aveva un po' di turbe , come tutti gli adolescenti e sicuramente aveva un gran bisogno d'affetto.....oh, lui ci sarebbe sempre stato per Sam e gliel'avrebbe dato quest'affetto, se quest'ultimo gliel'avesse permesso.

Ma Sam, l'avrebbe voluto? ....Forse Sam, ora che era cresciuto, non aveva più bisogno di un fratello maggiore..... senti una fitta allo stomaco al pensiero.

il suo pensiero andò ancora a Mary....quanto gli era mancata una madre.....forse era stato troppo precipitoso a giudicarla cosi presto..... chissà cosa aveva pensato Sam di lui....

E John....chissà cosa stava facendo in questo momento..... prima di avere l'opportunità di cambiare idea, si decise a lasciargli un messaggio in segreteria, sapendo già che il padre teneva il cellulare sempre spento.

"Papà.....sono Dean....scusa se non ho chiamato prima.....io....volevo dirti che ho conosciuto Sam e la mamma.....li ho visti....e...non ci sono parole....un' emozione fortissima..."

Si bloccò un attimo, indeciso su come continuare.

"Ho sbagliato a non chiederti di venire con me, ma vorrei che lo facessi ora.....anche se è finita con la mamma, sai, sarebbe bello se tu conoscessi Sam....è un ragazzo davvero incantevole....ti piacerebbe.....pensaci, almeno...."

All'improvviso gli tremò la voce e gettò il telefonino sul materasso....non potè fare a meno di tornargli in mente che, stava chiedendo proprio a colui che sapeva dov'era suo fratello e non gli aveva detto niente, di conoscere suo figlio.

Questo pensiero era terribile, anche perché non ne capiva ancora il motivo e aveva timore di chiederlo.



*

Sam si svegliò sentendosi felice e sereno, come non si sentiva più da tempo....appena apri gli occhi si accorse del perché....non aveva avuto nessun incubo....... Era incredibile.

Tempo due minuti e si ricordò anche di qualcos'altro....ed ecco che ricordi della serata di ieri tornarono a galla, uno dopo l'altro..... Dean, lui, la mamma...... loro tre insieme, come una famiglia.....

Pensò a come l'avrebbe preso in giro Jimmy , non appena gliel'avrebbe raccontato....lui stesso faticava a credere, di aver detto di non voler avere niente a che fare con suo padre e suo fratello..... sembrava un'eternità.....eppure era soltanto ieri....

"È successo davvero?" si chiese Sam ad alta voce , smettendo un istante dopo....se la mamma l'avesse sentito, chissà cosa avrebbe pensato....di avere un figlio pazzo, ecco cosa.


Dean l'aveva stupito..... prima di tutto era....gentile, non si aspettava che fosse cosi gentile....era un po' spaccone, è vero, ma presupponeva che la sua fosse solo una facciata per nascondere la sua vera essenza..... doveva avere un buon cuore e quello era indubbio e poi sembrava brillante, solare, divertente..... e bellissimo....

Sam ci pensò su per un po'....di certo non conosceva suo padre, ma se aveva preso dalla mamma, era chiaro che non poteva crescere sgorbio.... A quanto pareva, i loro genitori avevano cresciuto due figli bellissimi.

Insomma, chiaramente Dean lo era, ma Sam non era da meno, no? Non voleva esserlo.


Si levò la maglia del pigiama e si contemplò il torace allo specchio....forse Dean era più muscoloso di lui, ma bisognava considerare anche che era più grande.

La porta si apri ed entrò Dean in quel momento nella stanza.

"Sam, stai ancora dorm....?"

Sam lo guardò basito, ancora davanti allo specchio, vergognandosi un po'. "Dean? Che ci fai, qui?"


" Niente male, fratellino" disse Dean squadrandolo , sorridendo, poi aggiunse "Se hai finito di fare il vanesio davanti allo specchio, ho detto a tua....nostra madre, che ti accompagno io a scuola, oggi."


Sam era arrossito, ancora in parte bloccato su "Niente male, fratellino. "

"Che c'è, sei sordo?" ripetè Dean.

Prima che Sam riuscì a dire qualcosa , Dean prese a sfotterlo : "Devo trascinarti?"

Sam arrossi ancora di più e si girò di scatto, cominciando a rovistare nei cassetti.

"Mi hai preso alla sprovvista. Non pensavo saresti venuto qui" disse, sentendosi un po' impacciato e capi subito perché....davanti agli estranei detestava farsi vedere a petto nudo o in mutande, mal sopportava che anche solo sua madre lo vedesse....

"Potevi almeno bussare, potevo essere impresentabile" ridacchiò Sam cercando di scherzare.

"Beh, per il fai – da – te immagino che sei un tipo abbastanza sveglio, da indovinare che devi chiudere a chiave.

Sam lo guardò con gli occhi sbarrati.

"Se vuoi, parlo più volgarmente, ma penso che...".

"DEAN"

Dean si bloccò a guardare suo fratello, prima impallidire e poi attraversare tutte le lenti gradazioni e sfumature di rosso.

"il mio fratellino Sammy si vergogna, che tenerezza" ridacchiò Dean.

" Dean!"

"Sei come una ragazza....posso chiamarti Samantha??"

"ESCi - SUBITO!"

"Non prima di aver discusso la questione del nome , Sammy, come ti chiameremo??" diceva allegramente Dean prima di venir scaraventato a forza fuori dalla porta.

"Se mi cerchi, sono di sotto in cucina a rimpinzarmi di latte e biscotti" gridava Dean fuori dalla porta.

Sam ascoltava divertito fuori dalla porta.

"A TUTTE LE BAMBINE PIACE LATTE E BISCOTTI" gridò ancora Dean e Sam dalla stanza sorrideva scuotendo la testa.




Sam si presentò in cucina dieci minuti dopo, mentre Dean leggeva un giornalino di topolino e Mary metteva in tavola fette biscottate e marmellata.

"Credevo che stessi già ricaricando le batterie, Dean" disse Sam accorgendosi che Dean non aveva toccato cibo e accorgendosi troppo tardi del doppio senso.

" Lo sapevi che ci sono più messaggi sessuali nella disney ,che in qualunque altra parte?" chiese Dean assorto.

Sam avvampò di nuovo...perché doveva fare la figura di un tale coglione, proprio davanti a suo fratello? Che cosa avrebbe pensato Dean?

"Lo sapevo..sì...immagino che è per questo che ne hai adocchiato subito uno" ribattè Sam.


La madre guardò Dean e Sam perplessa.

"Dovete proprio parlare di queste cose alle sette e mezza di mattina?"

Dean e Sam la guardarono un po' intimoriti.


"Non fate quelle facce, stavo solo scherzando " disse Mary addolcendosi . "Su, mangiate, che si fredda" aggiunse, per poi allontanarsi di nuovo.

"Sei sicuro che la mamma sia felice che io sia qui, Sam?" chiese Dean preoccupato.

"Dean, non è per te...lei è sempre cosi...è anche peggio..."

"Non dovevo fare quelle battute...sono stato inopportuno...è colpa mia"

"Dean, per favore, smettila " disse Sam toccandogli il braccio.

Dean segui il movimento con lo sguardo e Sam ritirò in fretta la mano.

"Sei stato....gentile ad aspettarmi per la colazione" disse Sam con il ciuffo in mezzo agli occhi.

"Non avrai mica creduto davvero, che facessi colazione senza aspettarti?" gli sorrise Dean

"Sembravi molto serio e poi hai l'aria di uno che mangia molto " disse Sam nascondendo la faccia nella scodella.
Dean lo guardò sorpreso

"Mi stai forse dicendo che sono grasso?"
"Grassissimo" disse Sam trangugiando il latte.


In realtà Sam lo trovava quasi sexy, ma dire una cosa del genere a Dean era fuori questione...chi l'avrebbe sopportato più, altrimenti? piuttosto preferiva strozzarsi con le fette biscottate.

Quando ebbero finito con la colazione, trovarono Mary in corridoio che li guardava...sorrideva dolcemente.

Senza preavviso abbracciò teneramente Sam, che rimase spiazzato , poi fece lo stesso con Dean.

"Mamma, devi avvisarci prima, quando hai questi slanci cosi...."cominciò Sam.

"Vedervi come siete adesso, vedere i ragazzi che siete diventati, mi dà una gioia che non pensavo di poter provare ancora " disse teneramente Mary.


Sam e Dean sentirono diversi brividi sulla schiena.

"Mamma, ti senti bene?" chiese Sam quasi commosso.

Mary sorrise comprensiva e accarezzò la guancia di suo figlio minore, che chiuse gli occhi al contatto.

"Non lo so, io..." cominciò Mary, poi si bloccò, confusa....levò la mano dalla guancia del figlio, e disse "Io credo che voi adesso dovete andare, o farete tardi " aggiunse triste, poi se ne andò di nuovo.


Quando uscirono di casa e Sam vide la macchina di Dean, fischiò.

"Una chevry impala del 67....credevo che non ne avrei mai toccata una. "

"Allora ti intendi di macchine, fratellino" disse Dean con faccia sorpresa.


*

"Ehi, fratellino " lo chiamò Dean, mentre erano in macchina.

Sam si voltò sorpreso a quel nomignolo.

"Scusa se....se a volte sono un coglione" disse Dean.
Sam lo guardò confuso.

"Sai, non sono solo cosi....un coglione, intendo."

" lo so, me lo auguro" disse Sam sorridendo.

"Mi conoscerai pian piano....voglio dimostrartelo, davvero."

"Perché non dovresti farlo?"

Dean stette zitto.

"Dean, non stai pensando di lasciarci di nuovo, vero?"

"No...che dici? È che, ecco...non potrò stare qui per sempre, a Lawrence ho un lavoro...e non posso lasciare mio padre."

"Fai venire qui anche lui!"

" Non è cosi facile...Sam....non conosci la situazione...noi adesso siamo a Lawrence, ma non siamo fissi li.... Ci muoviamo perlopiù di motel in motel.... E dobbiamo sempre cambiare città. "

"Perché?"

"Sto cercando di capirlo" disse Dean stropicciandosi gli occhi.

"Dean, per favore, non andartene di nuovo" lo pregò Sam.

"Non ho intenzione di farlo, Sammy " disse Dean guardandolo intensamente.

"Grazie" rispose Sam con gli occhi lucidi.

"Posso stare tranquillo?" gli chiese ancora.

"Ma se dovessi allontanarmi per dovere...?"

"Verrò con te, Dean, promettimi che mi porterai con te."
Dean lo guardò quasi commosso e sorridendo.

"Parli sul serio....abbandoneresti anche la scuola?"


"Non....credo sia un po' presto per fare questo tipo di dichiarazioni d'amore....almeno lasciami il tempo di pensarci su" cercò di sdrammatizzare ridendo, Sam.

Dean rise.

"Ok fratellino, la prossima volta ti porto l'anello." disse Dean, fermando la macchina. Erano arrivati.

Sam sembrò incerto per un momento.

"Ehi, neanche a me piace l'idea di lasciarti andare dopo tutte queste smancerie, ma se resti un attimo di più, ci verrà un attacco di diabete. " disse Dean.

"E tu non ti toglieresti più quel maledetto sorriso ebete sulla faccia" disse allegro Sam.

"Già...."

Sam si decise finalmente ad alzarsi, stava per andare, ma poi si voltò verso Dean e gli diede un bacio sulla guancia con lo schiocco, rimanendo li a fissarlo.

Dean lo guardò serio, con il viso ancora vicinissimo al suo.
Sam gli rimandò un'occhiata penetrante e poi se ne andò.




Quando Sam incrociò Ruby nei corridoi, che lo salutò al suono di "Buongiorno, Sam" con voce civettuola, Sam, che si sentiva sopra una nuvoletta, le sorrise e le rispose raggiante: "Buongiorno a te, Ruby .

Ruby rimase a fissarlo interdetta, mentre Sam raggiungeva l'aula per la lezione.

*


"Jimmy, Jimmy, devo dirti una cosa. È successa una cosa meravigliosa" disse Sam a Jimmy durante l'intervallo.

*

"Cavolo, Sam , è fantastico. Sono cosi contento per te" disse Jimmy, abbracciandolo, dopo che Sam gli ebbe raccontato di Dean e dei loro discorsi e di quanto fosse rimasto contento e stupito di suo fratello maggiore.

"Sono stato uno stupido a essere cosi prevenuto" Rispose Sam.

Nel mentre, Jessica, che era con loro e aveva sentito tutta la storia, faceva le fusa come un gattino.

"Anch'io sono contenta, molto contenta per te, Sam, era da tanto che speravi di avere notizie dalla tua famiglia. "

Sam le accarezzò la guancia....si sentiva felice, cosi pieno d'amore e voleva riversarlo sulla sua fidanzata....gli sembrava giusto cosi, quindi gli diede un bacio, sempre tenendole il mento.

Jessica ricambiò con un sospiro.

Nell'istante in cui la baciò, però, Sam si accorse che non riusciva a riversare quella pienezza in Jessica...anzi sembrava diminuirsi in quel momento....le labbra di Jessica sembravano fredde, la sua bocca appiccicosa , forse del lecca lecca che aveva mangiato poco fa.

Scacciò quel pensiero, quell'ombra....Jessica era la sua fidanzata...il suo amore...la amava e presto gliel'avrebbe anche detto....andava tutto bene.....







Note dell'autrice:

capitolo di passaggio....e anche un pò confuso....
si cominciano a delineare sempre di più i caratteri dei protagonisti e dei personaggi, ed essi ad affezionarsi tra di loro ^^

Sam e Dean cominciano ad affezionarsi l'uno all'altro e sentiamo parlare un pò di più di Mary e Jimmy

vedremo che succederà più avanti! ^^ 


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