Cap 41. Il cuore di Mary

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  Dean e Sam stavano dormendo nel letto di John, nella sua stanza.


Rannicchiati l'uno contro l'altro.

Fu Sam il primo a svegliarsi e quando vide Dean al suo fianco, gli tremò il labbro.

Mosse una mano sul suo collo, come per assicurarsi che respirasse ancora, e quando vide che era cosi, lasciò cadere la testa sul suo collo. Sentiva le lacrime agli occhi per il sollievo.

"Sammy, sei proprio un piagnucolone, lo sai?" gli disse Dean.

Sam lo guardò. Dean gli sorrise e si scambiarono un tenero bacio sulle labbra.

"Ho temuto di poterti perdere" disse Sam.

"E io ho temuto di perdere te" disse Dean.


"E ci siete andati entrambi molto vicini " disse Castiel, sulla soglia.

"Cas" mormorarono i due in coro.

"Ho pensato che la vicinanza vi avrebbe fatto bene, è per questo che vi ho messi qui." Disse, indicando il lettone.

I fratelli gli sorrisero grati di quella premura. A volte Castiel era proprio un angelo.

"Cas, dov'è nostro padre? Ci ha salvati...." Disse Dean.

Castiel scosse la testa. "No, Dean...io vi ho salvati..."

"Ma io ho visto..."

"Anch'io..." intervenne Sam.

"Voi avete visto solo il corpo di John. Ho dovuto chiedergli di prestarmelo per il tempo necessario a tirarvi fuori di li...non ce l'avrei mai fatta altrimenti..."

"Che cosa? Ma ma ma lui..." balbettò Dean.

"Sta bene, state tranquilli...ovviamente poi gliel'ho restituito" sorrise.

"Non pensavamo che potessi trasferirti in corpi altrui..." disse Sam.

"Sono per metà angelo...quindi posso...anche se l'ideale è non lasciare il mio corpo per troppo tempo...sono sempre per metà umano..e c'è il pericolo che se la mia anima rimanga troppo fuori dal suo corpo, poi non riesca più a rientrare...un po' quello che succede alle anime quando gli esseri umani dormono, che se ne vanno in giro sul mondo astrale..."

"Mondo astrale?" chiesero in coro Dean e Sam.

"Si...ehm...lunga storia..ne paleremo quando avremo tempo"

"Ma un corpo può ospitare due anime?" chiese incredulo Dean, continuando a ripensare a quello che era successo.

"Mmmm in teoria no, nella pratica potrebbe riuscirci, ma è pericoloso...la persona potrebbe disintegrarsi....io posso farlo perché essendo per metà angelo, la mia anima è per metà composta di grazia...e quindi più leggera...ma parliamo di cose più importanti, okay?"

"Jessica" dissero in coro Sam e Dean, e la realtà di quello che era successo, piombò in loro come un pugno nello stomaco.

"Jessica non è l'unica vittima dell'incendio, purtroppo, ragazzi..." li informò triste, e Dean e Sam lo guardarono sgomenti.








*

Dean, Sam e Castiel si erano precipitati in ospedale, appena Castiel li aveva informati che durante l'incendio, John e Mary si trovavano li a casa di Jessica.

Castiel intervenne per portarli subito fuori di li, riuscendo miracolosamente a guarire John, ma purtroppo per Mary non riusciva a fare nulla.

C'era qualcosa che le impediva di guarire dal suo tocco, e adesso era in ospedale, per gravi ustioni.





Dean e Sam raggiunsero la stanza di Mary. il padre appena li vide, corse loro incontro e li abbracciò forte.

"Non ho parole per ringraziarti per tutto quello che hai fatto per i miei ragazzi, Castiel" disse John.

"Sono miei amici...voglio loro molto bene. Mi dispiace di non poter essere di aiuto anche per lei" disse Castiel, indicando Mary a letto. Aveva il viso sofferente, un poco arrossato, ma immune da scottature, che però non avevano risparmiato le braccia.

"Mamma" dissero i figli, andando da lei.

Si chinarono sul suo petto, e lei accarezzò loro i capelli.

"Mamma starai bene, vedrai...è una promessa" disse Sam.

Mary sorrise tristemente.

"Papà, perché non si riprende? Perché non puoi guarirla, Cas?" chiese Dean in ansia.

"Non lo so, Dean...credo abbia qualcosa a che fare con il fatto che il suo cuore è spento perché prigioniero da Alistair...il blocco che le ha impedito di morire, paradossalmente ora le impedisce di guarire...perlomeno magicamente." disse Castiel triste.

"Ma non è possibile!" disse ad alta voce John.

"Mi dispiace" disse Castiel desolato.






*

Quella sera, Castiel, Dean, Sam e John andarono di filato a casa di Alistair. John non voleva che i figli lo seguissero, dopo che avevano rischiato la morte, ma Dean e Sam non potevano lasciarlo andare da solo, cosi venne anche Castiel, promettendo che avrebbe coperto a tutti e tre le spalle.

Quando si trovarono davanti la sua casa, furono indecisi per un attimo. Bussare sembrava una barzelletta, ma se avessero sfondato la porta, i vicini avrebbero potuto chiamare la polizia....

Era un bel dilemma....

"Cercate me?" chiese gentilmente Alistair, affacciandosi alla finestra.

John trovava difficile rimanere distaccato, e ruggi : "Dobbiamo parlare "

"Ne sono sicuro. Di tante cose presumo, vi consiglio solo di non fare mosse avventate." Disse facendo dei gesti con le mani verso il suo corpo.

Quando Alistair si allontanò per aprire la porta, Castiel spiegò concitato:

"I demoni possiedono i corpi, è questo che intende. Quel poveretto che possiede non ha colpe...se uccidete lui, non farete del male ad Alistair..."

"Bene, un esorcismo sarà più che suff..." cominciò Sam, ma venne interrotto da Alistair che disse:

"Ah-ah...non è gentile parlare di voler esorcizzare qualcuno, quando questo vi invita nella sua casa"

"Giochiamo a carte scoperte, dunque" disse John, avanzando. "Comincia allora a darmi il cuore di mia moglie, se non vuoi che ti pianti questo proiettile nel cervello. Vedremo se con una cosa del genere riuscirai a sopravvivere, eh?"

"Che barba, che noia...pensavo che aveste in serbo qualcosa di originale, e invece no, il cuore di Mary, che banalità, davvero!"

"Rischia di morire, per colpa tua, figlio di puttana!" gridò John.

Ora Alistair sembrava sorpreso. "Come hai detto? Mary??"

"Tutto merito del tuo simpatico incendio doloso, dove ha perso la vita anche una mia amica!" disse Sam furioso.

"Io non c'entro con quello"

"Ma davvero??" chiese John, ironico, calcando di più il grilletto.

"Jessica ha fatto un patto con me...non poteva più sottrarsi al patto...avrebbe continuato a vivere se sottostava alla sua promessa..non l'ha fatto, e ci sono state delle conseguenze...una specie di penitenza. Io non c'entro" disse lui calmo.

"Bugiardo" ringhiò John.

"Non mi interessa quello che pensi, voglio sapere che cazzo c'entra Mary!"

"Lei era li, per proteggere Jessica!" disse Dean, arrabbiato anche lui.


Sembrava che ora ad Alistair girasse la testa.

"Come...come sta?" chiese Alistair.

"Sta per morire, figlio di puttana! Tutto per colpa tua e del cuore che le hai privato!" ringhiò ancora John.

Alistair impallidi, e guardò Castiel. "Tu sei un angelo...non puoi salvarla?"

"C-come lo sai??" chiese attonito Castiel.

"Lo so! Devo rifarti la domanda?"

"Non posso!" disse Castiel. "Evidentemente quello che hai fatto al suo cuore quel giorno, ha bloccato anche l'accesso alla magia bianca. Non posso guarirla!"

"Ma...si riprenderà, no?"

Castiel sospirò senza dire niente.

John stava per perdere la pazienza.

"Ti decidi a darci il suo cuore, adesso? O forse preferisci che ti rispediamo all'inferno con un bell'esorcismo?" chiese John, mentre Dean mostrò ad Alistair un foglio spesso di pergamena.


"Avete cosi fretta di dirle addio?" chiese Alistair.

"Che cazzo stai dicendo??" chiese John.

"Quello che ho fatto al suo cuore per mantenerla in vita, ha bloccato, o ghiacciato, come preferite, il cancro...l'ha come congelato...non l'ha distrutto...e se adesso tolgo quel blocco...il tumore la colpirà, e anzi dilagherà più in fretta, uccidendola, visto che è rimasto congelato per tanto tempo..."

"Menti...stai mentendo!!" urlò Sam.

"Mi hai detto di darti il cuore di tua moglie, ma tua moglie ce l'ha già il cuore...io non gliel'ho portato via...gli ho portato via solo la morte...e adesso vorresti ridargliela?" chiese Alistair, riferendosi a John.

"Alistair, se non dovesse guarire....il blocco che ha sul cuore, gli impedirebbe comunque anche di....di non morire?" chiese Castiel, attonito.

"Si..." disse Alistair. Sembrava desolato e triste.

Tutti sembravano ora amareggiati e affranti.

"Tornate da lei e statele vicino, invece di perdere tempo con me." Fu la risposta laconica di Alistair prima di sparire in una nuvola di fumo.












Note dell'autrice: 

non so come scusarmi per tutte queste botte di angst T_T


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