Ti voglio bene come un fratello.
Sinceramente tuo,
Caino.Abele leggeva e rileggeva quelle poche parole, sentendosi gonfiare il cuore di orgoglio ogni volta.
Avevano imparato l'arte della scrittura. Tutto merito di Dio che fece in modo che conoscessero l'alfabeto, ad una condizione.
Avrebbero saputo scrivere, ma non avrebbero saputo come, e non potevano insegnarlo ad altri. Questo era per facilitare il percorso di inedia e di pace, cui Dio sembrava tenerci cosi tanto.
Non era importante per Abele, importava solo che ora avevano un mezzo in più per manifestare i loro sentimenti.
Abele si mise a scrivere anche lui alcune righe per Caino.
Fratello,
due fratelli non sono amici, sono due rami dello stesso albero, che possono divergere con gli anni..ma il loro legame sarà eterno.Era proprio cosi, e Abele lo sentiva proprio dentro. Lui e Caino si sarebbero amati per sempre, e d'altronde, loro erano immortali. E se vuoi amare qualcuno per sempre, devi vivere per sempre, no?
Era perso in queste contemplazioni romantiche, quando al suo fianco, nel boschetto, si materializzò l'angelo Lucifero.
"Ciao Abele." Lo salutò lui.
"Come mai ti siedi qui vicino a me?" chiese Abele. Sapeva bene chi era Lucifero.
"Volevo parlare un po' con te."
"Caino non ne sarà felice."
"Fai tutto quello che ti dice di fare?"
"Faccio quello che lo rende felice." Disse Abele, sfidandolo.
"Quanto amore. Sai, avrei voluto che la mia dolce Lilith mi fosse stata cosi fedele." Disse Lucifero.
"Non mi sembra che sia tanto dolce, ma ci ho parlato solo pochi attimi." Disse Abele giocherellando con un ramo.
"Sei un ragazzo intelligente, Abele. Diventiamo amici!"
"Io sono fedele a Caino."
"Lo so, ma sai una cosa? La differenza tra essere amici e amanti è che, amico puoi esserlo di molte persone."
"E questo chi lo dice?"
"Beh...guarda Dio..lui ama le piante, gli animali, voi, e noi...e ama tutte le cose...ma è una cosa normale per lui." Disse, cercando di smorzare l'astio.
"Caino dice che non dobbiamo fare sesso con nessun altro e io voglio la stessa cosa!"
"Certo, ma chi ti dice che io voglio proporti questo? Andiamo... essere amici vuol dire...parlare e divertirsi insieme senza fare sesso o baciarsi, altrimenti quello che fai con tuo fratello, anche io lo farei con i miei."
"E perché non lo fai?"
"Troppe domande!" disse Lucifero avvampando furiosamente. "No, comunque. Non mi interessa e poi non credo che Dio approverebbe."
Lucifero vide Abele impallidire e lo provocò: "Sai, credo che non approverebbe neanche il vostro legame."
"Perché no?" chiese Abele, sempre più impaurito.
"I fratelli...sono frutti di un concepimento tra la stessa donna e lo stesso uomo. Hanno lo stesso sangue, dna...non possono...a loro volta...amarsi. Va contro natura e Dio ci tiene molto alla natura."
Abele sembrava molto spaventato. Lucifero lo guardava soddisfatto.
Dopo pochi secondi di terrore però, la paura di Abele svani come era apparsa e un sentore di rilassamento lo pervase da capo a piedi.
"è bello cosi, no? Ti impedisce di trattenere i sentimenti e le emozioni per tenerti schiavo nel suo schema di inedia. Ti tratta come un burattino con la scusa della pace dei sensi."
"Stai zitto. Non riesco a pensare." Disse Abele tenendosi la testa.
"No no..tu non puoi pensare. È diverso."
"Non capisco cosa dici!"
"Lo so, ma io posso insegnarti tante cose..ti aprirò la mente, Abele."
"No, con Caino capisco tutto quello di cui ho bisogno."
"Non è cosi. Non abbastanza. Fidati di me. Posso farti conoscere cose che non puoi neanche immaginare. " gli disse, porgendogli la mano, mentre Abele lo guardava dubbioso.
*
Passavano i giorni e Lucifero parlava sempre più spesso con il giovane Abele.
"Cos'hai? Hai un colorito strano...diverso..." gli disse un giorno Caino, vedendolo rientrare nella tenda, di sera.
"Ho i brividi di freddo." Disse Abele triste.
Caino lo attirò a sé e gli accucciò la testa sul suo corpo. "Ti scaldo io."
"Lucifero...lui mi ha detto..."
"Schhh non voglio sentire."
"Devi. È importante. Dio ci insegna che uccidere i pesci per sopravvivere è giusto, ma loro soffrono. "
"I...pesci?"
"E le formiche...milioni di formiche che calpestiamo ogni giorno, muoiono perché le calpestiamo...."
"Abele...cos'è morire?"
" Ogni giorno quando va via il sole, qui scende tanto tanto freddo...ma Dio ci impedisce di sentire il freddo, perché non vuole che sappiamo che se ci avesse amato abbastanza, avrebbe fatto un sole più caldo, capace di riscaldarci anche quando se ne va!" disse Abele sempre più agitato.
"Chi ti dice queste cose? Lucifero? Dovrebbe amare Dio. Perché lo infanga cosi?"
"Non lo so. Oh, io non so niente. Ho freddo. Tanto freddo." Disse Abele accucciandosi sempre di più a Caino.
"Ti proteggerò io, fratellino. Dal freddo e da tutto." Gli disse Caino, accarezzandogli la testa.
Note dell'autrice:
Siamo quasi alla fine di questa saga! xd ci saranno però ancora tante sorprese! :p abbiate pazienza! Ps so che è tutto molto triste ma alla fine Caino potrebbe sorprendervi e farà una cosa molto bella per Abele!
Ahhh quanto odiate Lucifero ora? xd
STAI LEGGENDO
Profezia
FanfictionQuesta storia parla di personaggi di Supernatural, ma in una sorta di universo alternativo, dove Mary non è morta nell'incendio, e Sam e Dean vengono separati da bambini per poi incontrarsi da ragazzi :)