Cap 132: Una lettera per dire: come Gabe e Lucio hanno ancora le ali

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E dopo aver parlato di Crowley e di Castiel....parliamo anche degli altri...

I nostri amici Lucio e Gabe.... Anche se con loro abbiamo condiviso poco rispetto ad altri nostri amici, rispetto a Cas... sono lo stesso nostri amici e noi li amiamo.

Siamo così contenti che si siano innamorati...
Ricordo ancora quando li vidi la prima volta...era un pomeriggio a scuola....





Sam rimuginava su quanti giorni erano passati da quando Dean era entrato nella sua vita.

Cinque giorni.

Ormai Dean non stava più al motel. Ci era rimasto giusto la prima notte, dopodiché la loro madre aveva chiesto che si appoggiasse a casa loro.
Dean aveva accettato entusiasta.

Sam non avrebbe mai pensato di poter provare un attaccamento cosi forte per la famiglia...... Dean aveva sradicato tutte le idee di famiglia che aveva sempre avuto ed era pronto a scommettere che erano solo quelle di cui si era accorto, ma ce n'erano anche altre a livello non cosciente.

Aveva un po' timore di affezionarsi troppo. Dean stesso era stato chiaro sul fatto che avrebbe dovuto tornare a breve da suo padre perché l'aveva lasciato di punto in bianco in una situazione un po' critica e aveva timore che il suo stato potesse essere ancora semi confusionale....non poteva abbandonarlo....e poi aveva bisogno di guadagnarsi da vivere...continuare con il lavoro di benzinaio a Lawrence, oppure trovarsene un altro, se fossero stati obbligati a cambiare di nuovo città.

Alle domande di Sam riguardo il perché dovessero sempre cambiare città e alla richiesta di maggiori dettagli sui motivi dei dissapori col padre, Dean rispondeva sempre:

Non fare domande Sammy, è meglio non sapere.

Aveva preso il vizio di chiamarlo Sammy. Quando Sam gli aveva chiesto perché, Dean aveva risposto che Samantha era troppo femminile come nome.

Sam era apparso contrariato a questa iniziativa, solo perché si vergognava ad ammettere che gli piaceva da matti che suo fratello maggiore lo chiamasse con un diminutivo, un vezzeggiativo....ma non l'avrebbe mai ammesso davanti a Dean...piuttosto la tortura.

Riguardo loro padre, Sam era assolutamente interessato a conoscerlo....come aveva conosciuto suo fratello maggiore, voleva conoscere anche il loro padre, che aveva vissuto tutto questo tempo con lui.
Non importava che l'avesse abbandonato ancora piccolino....non importava quanto fuori di testa fosse, stando alle allusioni di Dean.....voleva conoscerlo......e poi se fosse riuscito a convincere John a trasferirsi qui, forse...


Nel frattempo, due ragazzi di più o meno dell'età di Sam , discutevano allegramente spintonandosi nel cortile della scuola.....Sam venne interrotto dalle sue elucubrazioni mentali e si mise a guardarli, tanto per fare qualcosa.

Il biondino prendeva in giro sfottendo il moretto, che era più basso, con una gran massa di capelli folti.... il moretto lo fissava sorridendo con occhi languidi, a mò di presa in giro, consapevole del potere che aveva sull'altro.

A Sam venne da sorridere, senza sapere bene perché.... Quei due ragazzi gli ricordavano lui e suo fratello...

Il biondino si avvicinò ancora di più all'altro con fare seducente, gli prese il viso nelle mani e.....lo baciò.

Sam rimase sorpreso....ok...forse questo, lui e Dean non lo facevano.

Il moretto non si ribellò al bacio, anzi, si lasciò guidare, ricambiando languido.

Cavolo , però....erano teneri....pensò Sam....

Non riusciva a distogliere lo sguardo....si impose di farlo...se se ne fossero accorti, sarebbero stati cavoli amari....


E infatti.....

"Ehi tu, che hai da guardare?" Chiese il biondo contrariato, interrompendo in quel momento la ventosa con il moretto.

"Niente!" rispose subito Sam intimidito.

Il biondo si avvicinò.

"Se sei un altro omofobo...." Cominciò quello con voce dura.

"No, no! Per carità....io....non giudico nessuno....vi guardavo, perché...beh... a dire la verità penso che siete carini.... ecco." balbettò Sam diventando paonazzo.

Il biondino e il moretto, che nel frattempo lo aveva raggiunto, lo guardarono stupefatti.

"Ohh..." dissero in coro.

"No...io....non sono gay" disse Sam scuotendo le mani "Non che ci sia qualcosa di male in questo....io devo proprio scappare...scusatemi ancora." disse correndo in aula in tempo per la fine dell'intervallo.

I ragazzi rimasero a fissarlo, facendo delle facce buffe e risatine tra di loro. Erano anche loro imbarazzati, ma divertiti....





Sam sorrise tra sé, rammentando quei ricordi....

Ragazzi, questa è una lettera anche per voi....

Voi non avete idea di quante emozioni, il nostro primo incontro, abbia scatenato in me...

Mi stavo già innamorando di Dean senza saperlo e vedere voi che così teneramente, romanticamente, vi baciavate, mi ha spiazzato, intenerito, emozionato...non so bene come dire.

Senza saperlo, mi avete aiutato a fare chiarezza in me e nei sentimenti che io stesso stavo cominciando a provare....

Vi voglio bene.


Sam ripensò a quando Crowley e Cas li avevano infomati sugli nuovi sviluppi dei loro amici.

"Sono di nuovo degli angeli" disse Crowley, sbrigativo.

"Beh, tecnicamente no..." disse puntiglioso Castiel. "Diciamo che sono ancora umani. Sono nati umani e niente potrà cambiare questo, MA, qualcosa della loro vecchia natura deve esser venuta fuori comunque, nel momento di un assoluto bisogno e necessità....diciamo che sono umani, con le ali. È difficile da spiegare."

"E...qual è stata la causa scatenante di assoluta necessità che ha fatto ritrovare loro...le ali, se possiamo saperlo?" chiese Dean curioso.

Castiel sorrise e disse: "Voi."

"C-cosa?" dissero i ragazzi confusi e imbarazzati.

"Sì. Voi. Eravate in pericolo e loro l'hanno saputo. Un'emozione così forte ha fatto sì che si riconnettessero con la loro vecchia natura di angeli. È successo per salvarvi." Disse Crowley, riferendosi alla grande battaglia con angeli e demoni, prima di finire a Oz.

Sam e Dean si commossero a sentire queste parole...





Sam ritornò al presente e alla sua lettera:

Non ha importanza se siete angeli, umani, nephilim, o altro...

Non importa chi eravate prima di essere Lucio e Gabe. Noi non vi giudicheremmo mai..

tutto quello che conta è l'amore che provate l'uno per l'altro e l'amore che proviamo noi per voi..

Grazie. Grazie per avermi aperto gli occhi quel giorno

E grazie per esser rimasti con noi.

Grazie per essere nostri amici..



  


















Note dell'autrice:

Spero vi sia piaciuto il flashback *___* a me sì <3333 tanto!!

Mi è piaciuto quando l'ho scritto e sono stata contenta di riscriverlo <3333  


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