Cap. 14. Festa di compleanno di Sam - prima parte

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8 Febbraio

Sam si svegliò, stiracchiandosi....si sentiva ancora molto assonnato....ma comunque dopo circa 10 secondi, quello che successe ieri notte gli piombò addosso come un fulmine
Ricordò la disperazione, i pianti, la scenata isterica davanti a Charlie e Dean....
Oh, era stato tutto cosi....
Imbarazzante....

E tutto per colpa di Jessica.....
Cercò di riuscire a odiarla....non ci riusci.... Forse Jessica aveva avuto il coraggio di fare quello che lui non era stato in grado di fare...rompere la loro relazione...
Ancora Sam non si capacitava di aver provato fino all'ultimo a farla funzionare....
Non sono sicuro se ti amo davvero....non sono....non sono sicuro....

Guardò Dean che ancora dormiva, toccandogli lievemente il petto con le dita, delicatamente. Forse avrebbe dovuto sentirsi imbarazzato per via della scorsa notte...eppure si sentiva cosi...
Bene...

"Mmh?" borbottò Dean svegliandosi, e vedendo Sam in quella posizione

"Stai bene?" gli chiese Dean sfiorandogli i capelli, protettivo, ripensando alla scorsa notte
"Si....."


*


"Non vuoi ancora un po' di latte, Sam?" chiese Mary in cucina
"No, mamma, troppo latte mi fa male, lo sai " ribattè Sam
Dean ridacchiò.

"non ridere, e finisci di mangiare quella poltiglia tu " lo rimbeccò Sam ridendo, guardando la ciotola piena di biscotti inzuppati, di Dean.

"Se vuoi, puoi restare a casa stamattina " disse Mary, preoccupata per il figlio minore

Sam capi che Dean gli aveva raccontato del suo crollo, ma non aveva voglia di restare a casa in balia delle cure materne....e poi tutti avrebbero cosi pensato che era distrutto per Jessica e lui non voleva davvero sembrare ancora più debole e patetico di come era sembrato ieri

"No, mamma, voglio andare a scuola e far vedere a tutti che non mi faccio mettere al tappeto da una donna " disse Sam strappando un'occhiata d'orgoglio da parte della madre, e di Dean

Da una donna no, e da tuo fratello maggiore? Si chiese Sam, guardandolo



*



Sam prima di andare a scuola, chiamò Dean fuori dalla porta

Dean andò da lui, un po' preoccupato che fosse successo qualcosa

Sam gli si avvicinò con fare cospiratorio , sussurrandogli : "ascolta, è stato molto imbarazzante ieri notte"

Dean cominciò a sentire il sangue riscaldarsi e affluirsi alle guance...quello che aveva detto Sam era piuttosto fraintendibile

"ascolta, Sammy"

"no, ascoltami tu, non avrei dovuto crollare in quel modo come un bimbo indifeso, sono quasi maggiorenne, cazzo. Non ho più dieci anni."

"smettila di incolparti, avevi tutte le ragioni per..."

"prometti che non lo dirai a nessuno..."

"dire cosa?"

"che di notte mi rifugio nel letto di mio fratello maggiore, come un moccioso" disse Sam tirandogli il colletto della maglia con le mani, non in modo aggressivo, ma febbrile

Dean capi che Sammy stava di nuovo per perdere il controllo, e in modo fermo, gliele tolse

"ora calmati, Sammy"

"alla mia età non bisognerebbe fare queste cose"

"okay...." disse Dean , cercando di non reagire come se Sam lo stesse rifiutando

"prometti che non lo dirai a nessuno "
"okay, adesso vattene" disse Dean, in modo forse un pochino scocciato e impaziente

Sam rimase a guardarlo, socchiudendo gli occhi
"beh, che aspetti?"
"ci hai creduto? Sei proprio un coglione" disse Sam ridendo

Dean rimase a guardarlo, inebetito
"ma tu hai davvero qualcosa che non va!" gli disse Dean scocciato, apparentemente ignaro di aver appena ripreso a respirare

"dovevi vedere la tua faccia " disse Sam ridendo
"Vaffanculo, Sam" disse Dean , facendo per andarsene
"aspetta " disse Sam, trattenendolo

Dean prese un grosso respiro, subito smorzato, non appena due braccia lo travolsero con un abbraccio

Ho un fratello minore psicopatico, per questo l'ho portato qui, a farlo curare...

Certo, signor Dean Winchester, lo capisco, quello che non capisco è perché ci sia anche lei qui

Beh, lui è il fratello psicopatico, e io ne sono innamorato



eh si, pensò Dean, un'eventuale seduta psicoanalitica in quel modo, sarebbe stata divertente.




Arrivato a scuola, Sam era stato letteralmente circondato da Charlie, Anna, Jimmy, e anche Lucio e Gabe, che malgrado venivano da una sezione aula diversa, si erano allontanati per vedere come stava Sam.

"Ehi ehi ehi, calmatevi un po', e soprattutto parlate uno alla volta" li interruppe Sam appena vide che tutti si stavano fiondando a dare ognuno una giustificazione diversa su cosa stessero facendo, sul non essersi accorto di quello che stava facendo Jessica, e soprattutto sul perché non fossero con Dean a consolarlo, quando ha avuto quel crollo

Tutti lo guardarono preoccupati
"e smettetela anche con quelle facce da funerale.....io e Jessica abbiamo rotto, non sono caduto in coma. Anche se poteva sembrare, vista la mia reazione....ma.... sto bene, questo è quanto "

Charlie provò a interromperlo, ma Sam la fermò. "non dovete darmi nessuna spiegazione, vi stavate divertendo com'era giusto che fosse...non potevate sapere....adesso chiudiamola qui, ok?"

"Ma Sam...." Provò a dire Lucio
"non vi obbligherò a non parlarle più, so che era anche vostra amica e non sono quel tipo di persona "

"Non è questo il punto!" protestò Gabe vedendo Sam andare via

"E non ho intenzione di parlare dei miei sentimenti!" concluse Sam senza voltarsi


Sam incrociò la figura di Jessica in corridoio, che stava mettendo a posto il suo armadietto.....aveva una lunga treccia, ed era vestita con una salopette di jeans....era molto lontana quella mattina, dall'immagine della femme fatale che era stata ultimamente....sembrava l'immagine dell'innocenza

Sam si chiese se c'era un disegno preciso dietro questo....aveva tanto desiderato la purezza, e non l'aveva avuta.....sembrava che Jessica fosse pura solo quando non stava con lui
E se fosse lui quello a essere impuro?





10 Febbraio Casa di Jimmy

"vai al liceo e ancora non sai fare gli esercizi con gli assi cartesiani, vergognati " disse Sam ridacchiando a un Jimmy che stava sudando , impaurito

"Tutte queste x....... E queste y....... Me le sogno di notte...."
"Jimmy....."

"mi mangiano "
"Jimmy!"

"mi mangiano assieme alle radici quadrate! E poi diventano rotonde!"

"Jimmy, tu sei troppo scemo!" disse Sam ghignando, saltandogli addosso e cominciando una prevedibile lotta corpo a corpo, aiutandosi con i cuscini


*


"vuoi anche tu un succo di frutta?" chiese Sam a Jimmy, spettinandogli i capelli
"non ti approfitti un po' troppo del fatto che non riesco a difendermi?" disse scocciato Jimmy
"Sono sempre prepotente con le persone a cui tengo " disse Sam dandogli il succo di frutta in un bicchiere
"uh....e quindi con i tuoi nemici sei amorevole?"
"non ne ho nemici, dovrei provare " rise Sam, cercando di non associare la parola Dean ad amorevole, e trovare quindi una falla nel suo discorso

Calò il silenzio, e Sam capi che Jimmy voleva chiedergli di Jessica, e decise di toglierlo dall'imbarazzo

"Sai, con Jessica non ho rancore....e non sto neanche male, a dire il vero...anzi sto benissimo, anche se non so se la cosa mi fa onore...forse dovrei...uhm...stare male?" chiese Sam un po' dubbioso
Jimmy gli sorrise radioso. "No, non dovresti proprio. Anzi , io penso...."

"cosa?"
"penso che tu....sia una brava persona, Sam, lo penso davvero, e che non meriti di stare male, né per Jessica né per chiunque" disse Jimmy un po' imbarazzato

Sam lo guardò meravigliato, e poi gli gettò le braccia al collo.
"Grazie Jimmy, sei un amico " gli disse, e Jimmy sorrise.


13 Gennaio


"mamma, quel dolce alla vaniglia che abbiamo preparato.....Sammy ne andrà matto" disse Dean guardandola mescolare il budino nel fornello
"lo so" disse sorridendo Mary
"non è che potrei...?" chiese Dean con voce maliziosa
"tieni giù le zampe, è per la festa di compleanno di tuo fratello"
"uffa " si imbronciò Dean




14 Gennaio – San Valentino – Festa di compleanno di Sam

Sam Winchester compiva gli anni a San Valentino....quando Dean era venuto a saperlo, giusto due settimane prima, aveva pregustato questo giorno, come un giorno interminabile di scherzi....vittima Sammy Winchester

Sam temeva quel giorno più di ogni altro....per qualche strano motivo aveva sempre odiato San Valentino...forse perché non era riuscito mai a festeggiarlo con nessuno...era sempre single in quel periodo....e con il fatto di Jessica ora....anche se gli era passata, non gli sembrava proprio un giorno da festeggiare....

Si alzò dal suo letto (da solo questa volta ) già intimorito dalla valanga di scherzi che Dean doveva avergli combinato. Camminò abbastanza tranquilo, non aveva ragione di temere niente nella sua stanza.... Ed ecco che , appena apri la porta.....

FRUUUSCHHH

Una quantità di petali rossi gli cadde sulla testa. Sam ne fu avvolto completamente, alcuni gli caddero anche in bocca....Dean – quel maledetto – aveva sistemato un secchio con quei petali, sopra la porta, e lui era andato proprio dritto

"Dean, questa me la paghi " gridò Sam, mentre Dean ancora nella sua stanza, aveva capito dal rumore, che lo scherzo era andato a buon fine, e rideva.


*


"Insomma, io non capisco proprio perché odii San Valentino, Sammy" disse Dean, mentre addentava una fetta biscottata con miele
"forse perché è una festa stupida? Ah no, forse sarà perché sono single" borbottò Sam sarcastico
"su con la vita, Sam, pensa a quei due piccioni sul davanzale della finestra, che tubano felici "
"Eh? Cosa? Dove?" disse Sam girandosi

Dean ne approfittò per spruzzare una salsa ai lamponi nella ciotola di Sam, disegnando un cuore

"Dean, sei una m ...."
"Niente parolacce in casa mia , signorino" lo rimbrottò Mary, cercando di non ridere, mentre Dean sghignazzava apertamente ormai

"Ma mamma, mi ha fatto un cuore "
"bene, i cuori sono cosa buona e giusta "
Dean ormai si toccava la pancia dal troppo ridere, ed era caduto sul pavimento

Sam con una faccia disgustata assaggiò con un cucchiaio la salsa ai lamponi, e cosa incredibile.....gli piacque....

Dalla faccia in estasi che faceva Sam, Mary capi subito che Sam aveva gradito
"Dean, a tuo fratello piace il tuo cuore " disse Mary ridendo
Dean arrossi a quelle parole, e smise subito di ridere, mentre Sam quasi si strozzò con il caffelatte



*


"Che cosa hai regalato a Sam per il suo compleanno?" chiese Charlie a Dean, mentre stavano facendo una passeggiata
"io...uhm...una nave...beh, non una nave vera...un modellino da costruire, lui è sempre cosi...operoso....diligente...sono sicuro che lo apprezzerà...lo apprezzerà, vero?" gli chiese Dean un po' preoccupato.

"sai, una nave è anche simbolo di un porto, un rifugio....quando si dice che una persona cerca rifugio in qualcun altro, spesso si dice "sei il mio porto...la mia nave " disse Charlie sognante

"ohh beh, non lo sapevo...io...giuro che non l'ho fatto per quello" menti Dean

Charlie ridacchiò. "anche se fosse, non ci sarebbe niente di male, è una cosa bella " disse Charlie
Dean si fermò alla frase una cosa bella e sorrise.




*

Sam tornò a casa verso le 17:00 del pomeriggio, e Dean lo rimproverò.

"Dove sei stato tutto questo tempo? La festa comincia tra tre ore "
"Hai detto bene, tra tre ore, non ora " sbuffò Sam, guardandolo storto
"Devi ancora farti un bagno, prepararti..." aggiunse Dean
"Per caso ho cambiato mamma e non me ne sono accorto?" disse irritato Sam
"Ok...scusami, sto esagerando, ma.....Sam, è la tua festa, ci tengo che sia tutto perfetto, che tu sia felice
Sam lo fissava frustrato

"Se volevi farmi felice, non avresti dovuto festeggiare il mio compleanno " disse Sam
"ma...." Dean aveva sul viso un'espressione orripilata, e forse un po' triste
"tranquillo, verrò....adesso vado....a farmi una doccia" gesticolò Sam


"Che cos'ha? " chiese la madre dispiaciuta
"Io....io non lo so, mamma, non lo so davvero....." disse Dean triste



Sam era sotto la doccia, teneva la testa sotto l'acqua, maledicendosi per il suo comportamento.
Festeggiare la sua festa, non era mai stato cosi duro come questa volta, sapendo di amare suo fratello
Ma non era giusto che Dean dovesse pagare per questo. Per una colpa non sua.


Usci dalla doccia, e guardò il pacchettino che aveva nascosto dentro la tasca interna della giacca.

Lo apri. Una collanina con un ciondolo, che rappresentava una testa umanoide con le corna....un incantesimo di protezione...
Da che ricordava Sam, l'aveva sempre avuto, la mamma gli aveva detto che gliel'aveva regalato un lontano zio....


Si chiese se Dean avrebbe capito il gesto del ciondolo, se sarebbe stato imbarazzante, se Dean gli avrebbe detto : "Sam, ma sei scemo? Non sono mica il tuo ragazzo "

Dio....era cosi patetico....


Dean ci era rimasto male per via della reazione di Sam, si chiese se non avesse fatto male a combinare questa festa....forse sarebbe stato meglio se si fosse fatto gli affari suoi...si avviò in camera di Sam, per chiedergli scusa, ma non lo trovò....


Sam era andato in camera di Dean per scusarsi di essere un moccioso capriccioso e ingrato, ma non lo trovò. Con il gomito urtò per sbaglio il suo portafoglio, che cadde a terra. Si chinò in fretta per raccoglierlo....non c'era proprio bisogno di trovare altre scuse per litigare con suo fratello.....ma dal portafoglio cadde una foto....


Sam non poteva crederci....quelli sembravano....un piccolo Sam, nella culla, e un piccolo Dean....il piccolo Dean avrà avuto si e no 4 anni, e si chinava per dare un piccolo bacio sulla fronte a un Sam che non poteva avere più di pochi mesi....e il piccolo sorrideva a quel gesto

*

Dean non avendo trovato Sam nella sua stanza, provò in camera sua e lo trovò proprio li.
Si accorse subito che Sam piangeva, anche se era voltato di spalle

"Sam, ascoltami, sono uno scemo, avrei dovuto capire subito che non volevi questa festa, e io ho insistito....adesso dico che non se ne fa più niente ok? Però non fare cosi, ti prego non fare cosi, non voglio vederti cosi " disse Dean voltandolo

Sam si girò con le lacrime agli occhi dicendo : "scusa Dean, io non volevo sbirciare nelle tue cose...ma il portafoglio era caduto e...."

"Sam? Che stai dicendo?" chiese Dean preoccupato
Sam mostrò la foto che aveva in mano, al fratello
"Ohh...Sam, quella è...." Non sapeva neanche come spiegare al fratello, raccontargli di quanto tempo era che quella foto era li nel suo portafoglio....era una delle pochissime fotografie che aveva con Sam, prima che andasse via dalla sua vita.

Sam lo abbracciò d'istinto dicendo :" è stupenda, Dean"
Dean non seppe che cosa dire
"ascolta, a proposito della festa..."
"Non dire niente, la voglio....non devi annullare niente"
Dean sospirò. "E allora vatti subito a vestire, stronzetto, che si sta facendo tardi " lo rimbeccò Dean




Roadhouse – ore 20:00


"Dean, non avrai esagerato con i palloncini? Non ho più 10 anni" disse Sam prendendone due in mano, rispettivamente di colore rosso e arancione
"Stai zitto, poppante " disse Dean lanciandogliene uno

"Ti ricordo che oggi sono diventato ufficialmente maggiorenne " lo rimbeccò Sam ridendo


"Io sono d'accordo con Sam. È talmente pieno di palloni che sembra un campionato di calcio " disse allegro Ash
"E io sono inciampata due volte, DUE." Aggiunse Jo, facendo cenno con le dita per enfatizzare la cosa.

"Jo?? Ash?" esclamò Dean, sorpreso
"Ce l'avete fatta a venire!" disse allegro Sam, abbracciandoli

Dean continuava ad avere uno sguardo basito.

"Dean, te l'ho detto che li conoscevo , ragazzi: questo è Dean, mio fratello!" disse Sam
"Dean! Sapessi che sorpresa è stata, quando Sam oltre a invitarci alla sua festa, ci disse che è lui il famoso fratello che stavi cercando " disse allegra Jo

"il karma, amigos. Il karma" disse Ash strizzando gli occhi

"Ash, vecchio barbone che non sei altro....prova a mettermi a soqquadro il locale, e te lo faccio ricostruire" gli urlò Ellen, a mò di saluto

"è sempre un piacere sentire delle parole d'amore da te nei miei confronti, Ellen...anche io ti voglio bene " gli disse Ash

Ellen fece un occhiolino a Sam e Dean, come a far capire che si divertiva a prenderlo in giro

"Allora, avete fatto pace?" chiese Sam a Jo
"beh, si, la mamma continua a trattarlo male, ma credo che lo faccia con affetto, stavolta....ci siamo chiariti e lui gli ha detto : "signora, so di essere un tamarro, figlio dei fiori, cappellone e inaffidabile, ma le garantisco che amo sua figlia con tutto il mio cuore" disse Jo imitando la voce bassa e possente di Ash

"e lei?" chiese Dean curioso

"Beh, mia mamma tutto a un tratto non riusciva più a parlare, ha solo farfugliato qualcosa del tipo : "le sapete bene le parole giuste per zittire le mamme " disse Jo imitando la voce di sua madre "e poi si è allontanata facendo dei rumori come se stesse gocciolando un rubinetto, chiaramente stava piangendo" disse soddisfatta Jo


"Ash, buono a nulla, se mi fai cadere i pasticcini, vai a ricomprarli anche a mezzanotte " disse Ellen a un'ennesima scivolata di Ash


"è scivolato su uno dei tuoi palloni giganti, Dean" disse Sam , sfottendolo

"miei? Non li ho mai visti in vita mia...forse tuoi, è la tua festa, Sammy " disse Dean indifferente




Nell'arco di un quarto d'ora arrivarono anche Charlie , e Anna , vestite rispettivamente con un vestito rosso fiammante, e viola scintillante, e Gabe e Lucio, e furono immediatamente presi di mira da Ash , appena vide com'erano vestiti: Gabe con una maglietta arancione e pantaloni gialli fosforescenti, e Lucio con una maglietta dello stesso colore dei pantaloni di Gabe e pantaloni arancioni.

"I vostri vestiti mi piacciono, ragazzi....vi allenate per competere con Arlecchino?" domandò Ash

"Ash, vecchio caprone, lascia in pace quei poveri ragazzi " disse Ellen, mentre Gabe e Lucio si stavano già mettendo d'accordo per sistemare Ash con una serie interminabile di scherzi


Dieci minuti dopo, mentre il locale si stava decisamente riempiendo, assieme agli altri compagni di scuola di Sam, arrivò anche Jimmy, o meglio il suo arrivo fu annunciato da un'ennesima scivolata su un pallone.

"Mi dispiace tanto, Jimmy...è colpa mia, ho esagerato con i palloni " disse Dean, aiutandolo a rialzarsi

"macchè....colorano l'ambiente....uh..meno male che il regalo di Sam, non è fragile...." Disse Jimmy, raccogliendo il pacchettino caduto a terra


Inaspettatamente dieci minuti dopo l'arrivo di Jimmy, si presentò Mary, con grande stupore di Sam. Aveva un vestito lungo di un rosa scintillante.

"Mamma? Che ci fai qui?" chiese Sam

"Non potevo mancare ai 18 anni di mio figlio " disse Mary chinandosi per dargli un bacio sulla guancia "Questo è per te, ma lo apriremo solo dopo la cena " aggiunse Mary indicando il pacchettino che aveva in mano, che Dean sapeva contenere il budino che avevano preparato insieme.


















Note dell'autrice: Non ho molto da dire stavolta se non...... : non perdetevi la seconda parte di questo capitolo...ci sarà tanto tanto fluff!! e una sorpresa credo gradita <3

ps ho reintrodotto il Samulet. mi amate??? <3

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