Cap 6. Impulsi primordiali

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  Sam rimuginava su quanti giorni erano passati da quando Dean era entrato nella sua vita.

Cinque giorni.

Ormai Dean non stava più al motel. Ci era rimasto giusto la prima notte, dopodiché la loro madre aveva chiesto che si appoggiasse a casa loro.
Dean aveva accettato entusiasta.

Sam non avrebbe mai pensato di poter provare un attaccamento cosi forte per la famiglia...... Dean aveva sradicato tutte le idee di famiglia che aveva sempre avuto ed era pronto a scommettere che erano solo quelle di cui si era accorto, ma ce n'erano anche altre a livello non cosciente.

Aveva un po' timore di affezionarsi troppo. Dean stesso era stato chiaro sul fatto che avrebbe dovuto tornare a breve da suo padre perché l'aveva lasciato di punto in bianco in una situazione un po' critica e aveva timore che il suo stato potesse essere ancora semi confusionale....non poteva abbandonarlo....e poi aveva bisogno di guadagnarsi da vivere...continuare con il lavoro di benzinaio a Lawrence, oppure trovarsene un altro, se fossero stati obbligati a cambiare di nuovo città.

Alle domande di Sam riguardo il perché dovessero sempre cambiare città e alla richiesta di maggiori dettagli sui motivi dei dissapori col padre, Dean rispondeva sempre:

Non fare domande Sammy, è meglio non sapere.

Aveva preso il vizio di chiamarlo Sammy. Quando Sam gli aveva chiesto perché, Dean aveva risposto che Samantha era troppo femminile come nome.

Sam era apparso contrariato a questa iniziativa, solo perché si vergognava ad ammettere che gli piaceva da matti che suo fratello maggiore lo chiamasse con un diminutivo, un vezzeggiativo....ma non l'avrebbe mai ammesso davanti a Dean...piuttosto la tortura.

Riguardo loro padre, Sam era assolutamente interessato a conoscerlo....come aveva conosciuto suo fratello maggiore, voleva conoscere anche il loro padre, che aveva vissuto tutto questo tempo con lui.
Non importava che l'avesse abbandonato ancora piccolino....non importava quanto fuori di testa fosse, stando alle allusioni di Dean.....voleva conoscerlo......e poi se fosse riuscito a convincere John a trasferirsi qui, forse...



Nel frattempo, due ragazzi di più o meno dell'età di Sam , discutevano allegramente spintonandosi nel cortile della scuola.....Sam venne interrotto dalle sue elucubrazioni mentali e si mise a guardarli, tanto per fare qualcosa.

Il biondino prendeva in giro sfottendo il moretto, che era più basso, con una gran massa di capelli folti.... il moretto lo fissava sorridendo con occhi languidi, a mò di presa in giro, consapevole del potere che aveva sull'altro.

A Sam venne da sorridere, senza sapere bene perché.... Quei due ragazzi gli ricordavano lui e suo fratello...

Il biondino si avvicinò ancora di più all'altro con fare seducente, gli prese il viso nelle mani e.....lo baciò.

Sam rimase sorpreso....ok...forse questo, lui e Dean non lo facevano.

Il moretto non si ribellò al bacio, anzi, si lasciò guidare, ricambiando languido.

Cavolo , però....erano teneri....pensò Sam....

Non riusciva a distogliere lo sguardo....si impose di farlo...se se ne fossero accorti, sarebbero stati cavoli amari....


E infatti.....

"Ehi tu, che hai da guardare?" Chiese il biondo contrariato, interrompendo in quel momento la ventosa con il moretto.

"Niente!" rispose subito Sam intimidito.

Il biondo si avvicinò.

"Se sei un altro omofobo...." Cominciò quello con voce dura.

"No, no! Per carità....io....non giudico nessuno....vi guardavo, perché...beh... a dire la verità penso che siete carini.... ecco." balbettò Sam diventando paonazzo.

Il biondino e il moretto, che nel frattempo lo aveva raggiunto, lo guardarono stupefatti.

"Ohh..." dissero in coro.

"No...io....non sono gay" disse Sam scuotendo le mani "Non che ci sia qualcosa di male in questo....io devo proprio scappare...scusatemi ancora." disse correndo in aula in tempo per la fine dell'intervallo.

I ragazzi rimasero a fissarlo, facendo delle facce buffe e risatine tra di loro. Erano anche loro imbarazzati, ma divertiti....




Era proprio uno sciocco, si disse. Che cosa gli era saltato in mente di fissare quei due ragazzi? Lui non era un guardone...... e poi al limite dovrebbe guardare le ragazze.....non i ragazzi.....

Ripensò alla figura che aveva fatto.....e di quello che di certo avevano pensato i ragazzi....non che ci fosse qualcosa di male, ma.... Lui non era gay.

Semplicemente quei ragazzi erano carini....nient'altro.

La sua era solo curiosità.......dettata forse anche da un bisogno inconscio di avere una figura maschile di riferimento accanto a lui.

Si senti tranquillizzato in merito a quella riflessione psicologica e raggiante, incontrando Jessica in corridoio, la baciò sollevandola da terra.

"Uao, a cosa devo questa irruenza?" chiese Jessica mettendogli le braccia al collo.

"Sono solo...contento che sei la mia ragazza." disse Sam sorridendole.

Non era sicuro di amarla, ma di questo almeno era sicuro. Jessica era una bella ragazza, dolce e non frivola....cosa inusuale per una cheerleader...era contento che fosse la sua fidanzata....

Ma felice?




*



Ruby, seduta su una panchina del parco, iniziò a leggere gli appunti su Sam.....


Ragazzo confuso........non sa quello che vuole, non sa quello che desidera....ma ha degli istinti, che per il momento confonde con quelli primordiali, e sentimentali.....

La sua natura lo porta in una direzione, ma la sua anima.....educata a una mentalità bigotta e ristretta con cui è stato cresciuto....lo frena....


Ruby smise di leggere appena le prime gocce di pioggia caddero...avrebbe continuato a casa...





*



Quel pomeriggio, Sam e Dean stavano guardando un film sui vampiri, seduti sul divano. Erano entrambi lunghi e le gambe di Sam e Dean cozzavano tra di loro, ma nessuno dei due sentiva l'esigenza di stare più composto. Sam si allontanò solo per pochi minuti, per prendere delle patatine e della cioccolata calda.

"Sei sicuro che non ti verrà il vomito a mischiare dolce e salato?" lo redargui Dean con una smorfia di disgusto.

" Bisogna mischiare dolce e salato, altrimenti tutto dolce ti viene il diabete." lo stuzzicò Sam.

"Bah...parla per te, io non mi stancherò mai del dolce" disse Dean afferrando la sua tazza di cioccolata.

"Avrei detto che fossi un tipo tutto stucchevole e sentimentale, Sammy" aggiunse poi Dean, prendendolo in giro.

"Ti sbagli...ho dei lati oscuri anche io" disse Sam tra il serio e il faceto.

"Come tutti..." rispose Dean serio.




Guardarono il film in silenzio e di tanto in tanto facendo qualche battuta e commentando la trama..... Sam avvertiva una strana inquietudine, che non si sapeva spiegare.



È attratto dal lato oscuro, ma non lo accetta....sente dentro di sé un'aggressività che reprime, perché lo spaventa

continuava a leggere Ruby.




Sam notava che durante la durata del film, Dean lo toccava fuggevolmente, a volte lo urtava semplicemente quando si alzava, o si sedeva più vicino, o gli dava un buffetto sulla spalla...tutti gesti casuali, fraterni....che però era come se tranquillizzassero Sam o lo riportassero sulla Terra.....non avrebbe saputo dire dove fosse fino a qualche attimo prima....ma era chiaro che Dean gli fungeva da ancora....

"Ehi, sei ancora qui sulla Terra?" gli chiese Dean schioccandogli due dita davanti alla faccia.

"Eh?? Che cosa? È già finito il film?" gli chiese Sam confuso.

"Si e tu hai dormito per quasi tutto il tempo...sognando a occhi aperti" gli rispose contrariato Dean.

"Mi spiace" rispose Sam.

"Tranquillo. La prossima volta scegliamo un programma più adatto a te, Winnie the pooh ti andrebbe bene?"

"Smettila, coglione."

"Almeno era un bel sogno?"

"Non direi..."Rispose Sam. Erano tornate ad attraversargli la mente immagini di morte, sangue e distruzioni...forse non era stata una buona idea vedere quel film.

Dean annui, senza dire niente, poi inaspettatamente gli lanciò un cuscino, che beccò Sam in faccia.

"Ehi, ma allora sei coglione davvero" disse Sam contrariato, rigettandoglielo addosso....ma Dean lo schivò facilmente. Sam rise e prese a rincorrere il fratello maggiore in giardino.




"Non fatevi male!" gridò Mary già consapevole che i figli non gli avrebbero prestato attenzione.


Sam e Dean erano entrambi scalzi e rischiarono di scivolare più volte...al terzo tentativo, Sam cedette, sotto il peso della forza di gravità e cadde addosso al fratello.

"Dovresti sdraiarti, non ti reggi in piedi, Samantha." lo sbeffeggiò Dean.

"Mi sa che sei tu quello a terra, coglione" lo rimbeccò Sam sopra di lui. Dean fece per liberarsi velocemente, ma Sam gli tenne ferme le braccia sopra la testa.

Dean lo guardò, stupito dalla sua forza.

"Okay, sei forte, adesso lasciami andare, stronzo" gli disse Dean a mò di sfottò, ma un po' intimidito.

"Non prima di aver fatto uno spuntino...tutto quel sangue mi ha messo appetito...e sai, per un vampiro novellino come me...non è facile resistere" recitò Sam con sguardo lascivo.

Dean lo guardò incerto.

"Che c'è, hai paura?" lo canzonò Sam.

"Avanti, mordimi, vediamo se hai coraggio" lo incitò Dean.

Sam perse all'istante tutta la sua baldanza, e fece per sciogliere la presa, ma Dean lo trattenne.


"Ehi, ehi, ehi, prima regola: non sottrarti mai ad una provocazione....non far vedere mai all'avversario che ti tiri indietro....è una delle regole basilari che devi imparare a scuola, per non cadere vittima del bullismo."

"Non ho bisogno di consigli contro il bullismo" disse Sam, ma nonostante questo, si abbassò un po' di più.


Ora Dean cominciava a sentirsi a disagio...non sapeva neanche lui perché aveva incoraggiato Sam a continuare quello stupido giochino. Reclinò la testa di lato istintivamente, mostando cosi il collo.

Sam si senti galvanizzato da questa reazione di Dean, stile "preda". Era stato abituato a vederlo più come predatore in questi pochi giorni che si erano conosciuti.


Sentendosi un po' più sicuro di sé stesso, gli tirò un po' i capelli , come facevano le vittime con le proprie prede....Dean si irrigidi subito ma non disse niente. Sam avvicinò la testa al collo di Dean e fu inondato inaspettatamente dal suo profumo...anzi, dal suo dopobarba....era talmente intenso che quasi si senti svenire....

Dean lo guardò perplesso.

"Ti sei fatto un'iniezione di verbena e stavi quasi per stendermi" si giustificò Sam.

Dean rise, capendo immediatamente, ma Sam lo bloccò di nuovo, intimandogli "Zitto."


Si avvicinò di nuovo, all'improvviso non sapendo bene cosa fare...cercò di tirare fuori i denti, ma Dean appena senti i denti sul collo si irrigidi un po' spaventato e quindi Sam cambiò mossa....


Non sapeva perché, ma il suo pensiero tornò a quella coppietta di ragazzi che si stava baciando a scuola quella mattina....il biondino ad un certo punto durante il bacio famelico, gli dava anche baci roventi qua e là sul collo.... cercò di ricordarsi come fece,- forse inconsciamente voleva provare come ci si sentiva ad avere un contatto ravvicinato di quel tipo con un ragazzo....più per curiosità che per altro...lui non era gay, si ridisse convinto, - ma ripensare a quella situazione lo fece sentire a disagio, quindi la scacciò via, concentrandosi invece sul movimento del vampiro quando succhia il sangue dal collo della vittima.... Cercò di simulare il movimento, tenendo Dean fermo, e succhiando piano....


"Sam? Che stai facendo? Dai adesso lasciami andare, Sam. Basta!" Sam avendo sentito il divincolarsi di Dean sotto di lui e l'agitazione nella sua voce, l'aveva mollato, un po' impaurito.


Dean da parte sua lo guardava sbalordito e forse leggermente imbarazzato.

"Che diavolo stavi facendo? Dovevi darmi un morso piccolo, non farmi un succhiotto."

"Io n – non ti stavo facendo un succhiotto" balbettò imbarazzato Sam.

Dean lo guardò sospettoso.

" M – mi sono calato un po' troppo nella parte...scusa..." aggiunse Sam prima di scappare via rincorso da Dean.



"Non correte per la casa!!" gridò Mary ai suoi figli, mentre Sam correva su per le scale, per andare a rifugiarsi al piano superiore, rincorso da Dean.


Sam non fece in tempo a rifugiarsi in camera sua, che venne agguantato da Dean e sbattuto contro il muro, in corridoio.

"Scusa scusa scusa " mormorò Sam guardandolo terrorizzato.

Dean lo guardò con un sorrisino e gli parlò all'orecchio:

"Se mi resterà il segno, ti uccido Sammy" disse Dean con una voce che, se Sam fosse stato gay, -pensò - probabilmente gli sarebbe saltato addosso.

A quel punto Dean lasciò andare Sam e gli sistemò gentilmente la maglia che gli aveva stropicciato e i due ragazzi insieme tornarono al piano di sotto.


Sam era ancora imbarazzato e si sforzò di non pensare a cosa gli fosse passato per la mente per poterla annebbiare cosi tanto.... dopo dieci minuti tuttavia, lui e Dean avevano ripreso a ridere e scherzare e sfottersi, e Sam catalogò il tutto come schermaglie idiote tra fratelli.





Sam è un agglomerato di impulsi primordiali, che sente a livelli coscienti e non coscienti

Soffre di un profondo trauma da separazione che cerca in tutti i modi di soffocare, di esorcizzare, e il suo modo di esorcizzarlo è di ricercare l'appartenenza, fisica, sentimentale, spirituale, in una disperata ricerca di fusione che lo aiuti a colmare questo suo incolmabile senso di vuoto...è una fame vorace la sua.....

A livello inconscio sa di essere solo una metà, che grida di essere ricongiunta all'altra

Tutto il suo corpo ne è attratto come una calamita, soffrendo per la separazione, anche se la sua mente non ne è cosciente...

ma il suo corpo brucia....

per la perdita e per quello che è destinato ad essere


Sam è soprattutto diviso tra la scelta tra bene e male

Lui va contro la sua natura,di fondo ricerca l'amore, lo brama, e potrebbe per teoria riversare questo suo profondo desiderio di essere amato , nella sua metà, in un modo viscerale

Se dovesse per incidente di percorso, venire ricambiato,
verrebbe meno al suo destino, a quello che è destinato a diventare
la Storia cambierebbe....e questo non possiamo permetterlo...



Ruby appoggiò i fogli sul letto e fissò il vuoto per alcuni minuti.....

Non aveva capito granchè di quello che c'era scritto, ma aveva sentito che Sam era stato diviso dal padre quando era bambino, era possibile quindi che fosse quello il trauma da separazione di cui parlavano gli scritti....

Per quanto riguardava il suo bisogno di appartenenza e di colmare il suo vuoto.... Che parlasse di Jessica?

"Come può quella sciacquetta avere un potere cosi grande su quel ragazzino?" disse ad alta voce disgustata.

A Ruby era comunque chiaro un fatto.....Se era Jessica il famoso jolly, non poteva permettere che lei e Sam stessero insieme, o quella sciocca e frivola ragazzina avrebbe mandato a monte tutti i piani.....

Non sapeva ancora come, ma quella relazione doveva finire.




















Note dell'autrice:

Parliamo del capitolo piuttosto...spero che sia di vostro gradimento, anche perchè mi ha messo in difficoltà non poco xd

a cominciare dagli scritti.....è stato davvero difficile entrare in quel punto di vista esterno, ancor di più perchè avevo scritto un pezzo molto bello e significativo, e per farlo ci ho messo diversi minuti, per poi rendermi conto che se l'avessi messo qui avrei rovinato i capitoli futuri perchè non avrei potuto mettere un pezzo rilevante xd

insomma ci deve essere ancora un pò di suspance su certe cose :p

e quindi ho dovuto impegnarmi per scrivere alto che andasse a sostituire quel pezzo ah ah :p

non so esattamente com'è uscito xd secondo me non è il massimo...ma vabbè...vedete voi :D

questo è leggermente erotico, ma anche tenerello dai :D

ora vi lascio. baci <3

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