Dio guardò il cielo ed ebbe nostalgia di quell'alone azzurro.
Pensò che era una cosa talmente meravigliosa che forse era stata una scelta avventata decidere di piantarlo in alto.
E l'Universo stabili che il genere umano avrebbe sempre avuto nostalgia del Cielo, nei secoli a venire.
Dio pensò di creare un cielo alternativo, raggiungibile anche a rasoterra.
I primi tentativi fallirono, perché i primi tentativi di Cielo, andavano a mischiarsi con quello originale.
Dio capi che c'era bisogno di qualcosa che costringesse determinate cose a restare giù.
Cosi Dio creò la forza di gravità.
Dio disse: "Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgono in un solo luogo, in modo da preservare l'asciutto, che verrà rinonimata terra, come il suo pianeta!
Dio cominciò poi a studiare la terra. Gli venne l'idea che da essa potesse nascere altra vita, cosi creò i germogli, erbe e semi. Vide che i semi producevano alberi da frutto e pensò che era cosa buona.
Dio tracciò sulla terra alcune linee e notò che alcune formavano curiose angolazioni chiuse che potevano dare vita ad altre innumerevoli forme.
Disegni.
Inventare nuove forme era molto curioso.
Con il tempo però quel passatempo gli venne a noia...era solo, e stava quasi per abbandonare quel pianeta rotondo per tornare a scorrazzare con le stelle, ma poi riflettè meglio.
Perché non creare altre forme di vite dentro il pianeta rotondo?
Dio non sapeva come doveva immaginarseli. Cercò di immaginarseli come lui, ma non riusci a crearli.
Dio era talmente potente che non era in grado di ricostruire qualcos'altro a sua immagine e somiglianza, cosi fece altri tentativi.
Ne fece molti.
Creò la vita nell'acqua, sul cielo e sulla Terra, e creò l'ossigeno, attraverso cui le creature potevano alimentarsi.
I primi tentativi di creazione furono imperfetti. Dio creò cose come i vermi, ma non ebbe cuore di distruggerli e li lasciò andare e proliferare.
Creò le zanzare, i pesci e le alghe...le piante....
Dio rimase molto sorpreso quando notò che queste creature che lui aveva ribattezzato "animali" comunicavano in modo differente.
Un linguaggio che rese Dio molto perplesso. Aveva dato per scontato che non avrebbero avuto bisogno di muovere il muso cosi istericamente e fare quei rumori cosi osceni...quei...grugniti...
Perché lo facevano? Cosa mai poteva servire che essi facessero cosi tanto rumore?
Non di certo a capirsi. Anzi, aveva il sospetto che più rumore sentivano e più si spaventavano.
E il rumore era....inquietante. il rumore che facevano quegli esseri gli sembrava molto inquietante. Nello spazio aveva sempre sentito radiazioni molto basse di rumori, ma qui si esagerava.
Cercò di cancellare il rumore, ma non ci riusci, e allora cercò solo di dare un'aggiunta a quegli animali...se l'avessero ritenuto opportuno avrebbero potuto controllarsi su tutto quel rumore...cercare di essere quieti, ma spettava a loro.
Dio cominciò ad avere le prime dimostrazioni che quando crei qualcosa, anche se quel qualcosa viene da te, assumendo vita autonoma, diventa una cosa autonoma, in grado di agire indipendentemente.
La prossima lezione da imparare era che la legge dell'Universo era il Caos e che per quanto si poteva decidere di cancellarlo e di ripristinare l'Ordine, il Caos traspare.
Ed è persistente.
Passò altro tempo e Dio decise che la sperimentazione degli esseri viventi non doveva finire subito cosi.
Capi di non poter colloquiare con gli animali in una lingua comprensibile, a meno di non ringhiare.
Si specchiò nell'acqua del mare e decise di provare a creare l'Uomo.
Un essere che, anche se non sarebbe stato evoluto come lui, avrebbe avuto le sue sembianze.
Se lo pensava inferiore, forse aveva una possibilità di riuscire a crearlo.
Guardò le scimmie che si rincorrevano nel prato e fu a quelle che si ispirò per creare l'Uomo.
Il primo tentativo fu un successo, ma purtroppo l'Uomo sembrava spaventato da Dio e non si lasciava avvicinare.
Dio capi che gli esseri viventi di qualsiasi natura si lasciano avvicinare da qualcuno che sia simile a loro, e che il diverso, crea confusione e paura.
"Se ti creo un compagno, mi ascolterai?" chiese Dio, e creò la Donna.
Dio rimase perplesso. Non era quello che si era aspettato. Questo essere sembrava diverso.
Voleva creare un suo simile e in un certo senso lo era, ma sembrava diverso...con curvature più docili.
Dio aveva solo pensato di dargli un suo simile, la sua metà.
Dio ragionò. Forse la metà di qualcosa è il suo opposto.
Dio battezzò l'uomo e la donna Adamo ed Eva. Aveva già avuto modo di riconoscere l'importanza dei nomi per classificare e ricordarsi soprattutto la quantità delle cose diverse che aveva creato.
L'importanza della classificazione dipendeva dal fatto che se memorizzava la Terra, il mare e le montagne come *fiore* per esempio, si sarebbe fatta molta confusione e i ricordi confusi.
Certo lui era Dio e non si confondeva, o almeno quasi mai, ma era una questione di ordine...i nomi erano importanti, altrimenti se avesse battezzato lo spazio *Terra * come quel pianeta, avrebbe finito per credere di non essersene mai andato.
Mentre Dio si perdeva in questi sproloqui tra sé e sé, Adamo ed Eva si erano allontanati insieme, ignorandolo bellamente, scioccandolo un po'.
"Qui partiamo già molto male." Disse tra sé e sé.
Dio non sapeva che gli esseri che aveva creato potevano riprodursi, cosi decise di creare altri esseri affinchè facessero compagnia ad Adamo ed Eva.
Si stupi quando vide che gli animali, cosi come Adamo ed Eva, erano fertili.
Non si aspettava che avessero dei figli.
Caino e Abele.
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Profezia
FanfictionQuesta storia parla di personaggi di Supernatural, ma in una sorta di universo alternativo, dove Mary non è morta nell'incendio, e Sam e Dean vengono separati da bambini per poi incontrarsi da ragazzi :)