Cap 102. Anna raduna gli angeli

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 Sam stava leggendo un libro mentre Dean lo coccolava sul divano e Charlie stava preparando un budino alla vaniglia. Era uno dei rari momenti e giorni che potevano godersi un po' di vita tranquilla. Charlie era come una mammina per loro e al contempo una sorella.


All'improvviso squillò il cellulare di Dean.

Era Castiel.

"Pronto, Castiel? È successo qualcosa?" chiese Dean, mentre accarezzava i capelli di Sam, che era seduto tra le sue gambe a leggere.

"A dire la verità, sì." Rispose lui.

"È successo qualcosa a qualcuno? Dicci!" disse Dean, agitandosi.

"Caino e Abele..."

"Hanno fatto del male a Lucio e Gabe? Castiel, parla!!" disse ancora Dean.

Castiel sospirò rumorosamente.

"Non lasciano in pace Lucio e Gabe. Continuano a tartassarli di dispetti."

Sam, Dean e Charlie non sapevano se scoppiare a ridere o fustigare Castiel per lo spavento che li stava facendo prendere.

"Tutto qui?" chiese Dean.

"Tutto qui??? La vita con loro è come l'inferno! Si fanno dispetti dalla mattina alla sera e poi chiaramente Lucio e Gabe si sentono di dover rispondere a tono. Casino ventiquattro ore su ventiquattro. Serpenti finti nel frigorifero, ragni giganti finti nel letto...colla sul divano. Io e Crowley dobbiamo valutare attentamente le superfici prima di poter...ehm..."

"Non vogliamo saperlo!" disse Dean, cercando di zittirlo.

"Cas, andiamo, non lamentarti, almeno vi movimentano la vita!" disse Sam ridendo.

"Sono fidanzato con un demone! Ho già la vita movimentata! A proposito, quand'è che lo curerete?" chiese Castiel.

Dean restò un attimo zitto.

"Perché voi...lo farete, vero?" chiese Castiel.

"Cas...comprendiamo i tuoi sentimenti, ma sei proprio sicuro di questa scelta? Siete in una posizione pericolosa e Crowley in quanto demone, può proteggervi meglio." Disse Sam.

La risposta di Castiel suonò alterata e agitata. Sam dovette allontanare il telefonino da sé.

Dean riprese il telefonino per parlare lui.

"Cas, non volevamo offendervi o approfittare di lui, ma sei proprio sicuro che sia quello che Crowley voglia?" chiese Dean.

Castiel sembrò tentennare. "Crowley vuole abbandonare definitivamente la strada del male. di certo non è facile per lui, rinunciare alla sua natura, ma vuole farlo, perché ha capito che non è una natura che ha scelto e poi abbandonando la natura demoniaca è consapevole che gli altri demoni non avranno più armi con cui ricattarlo."

"D'accordo, Cas...allora lo faremo. Per voi." Acconsentì Dean. Avevano scoperto infatti, nella biblioteca dei letterati, che esisteva un metodo antichissimo che era stato scoperto anni e anni fa, per curare i demoni. Un metodo efficace.

Nel frattempo si sentivano rumori in sottofondo.

"Che cos'è tutto questo chiasso?" chiese Charlie.

"Sono Caino e Abele che stanno rincorrendo Lucio e Gabe con questi ultimi che ridono a crepapelle. C'è la casa a soqquadro." Gemette Castiel.

Dean e Sam risero e salutarono Castiel.


"Povero Castiel." disse Sam.

"Nah...povero? È tutta una finta, lui in realtà è contento. Avere Caino e Abele e Lucio e Gabe nella stessa casa che rallegrano la giornata è un toccasana per lui. Credimi, so com'è fatto." disse Dean.

Sam sorrise, rassicurato.

"Dean, credi che dovremmo farlo?" chiese Sam.

"La cura per Crowley? Sì, ma non adesso. Siamo troppo in pericolo e abbiamo bisogno di più protezione possibile. Dovranno aspettare." Disse Dean.

"Ma Dean..." protestò Charlie.

"Lasciatemi fare, so quello che faccio! Io e Sam siamo esseri umani, senza alcuna protezione che dei tatuaggi e dei fucili, per te, Charlie, è lo stesso. Caino e Abele non potranno proteggere noi e la nostra ciurma all'infinito. Prima o poi prenderanno il volo e Castiel e Crowley saranno gli unici che ci rimangono. Se facciamo diventare Crowley umano, non abbiamo più possibilità di difenderci da chi ci odia....o vi siete già dimenticati il brutto scherzo che ci ha riservato Anna?"

Nessuno disse niente. In effetti il ragionamento di Dean filava.




Dean era forse troppo pessimista? Le sue più oscure previsioni si rivelarono fondate, quando un giorno, mentre passeggiavano tranquillamente in un vicolo, Dean e Sam furono accerchiati da uno stuolo di angeli, con Anna che capitonava tutto il gruppo.

"Eccoli! Sono loro! I blasfemi che fanno comunella con gli angeli caduti!!" disse Anna.

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