Sam e Dean erano stati sinceri con quei Jared e Jensen di quel mondo e quindi loro decisero di essere altrettanto sinceri con loro!
Mentre passeggiavano per le vie di Oz, raccontarono la loro storia in breve.
Jared era veramente il vero piccolo principe, che si era schiantato un giorno con la sua navicella e Jensen era lì pronto a soccorrerlo.
Erano pezzi di latta ovunque sul terreno.Latta o metallo? Entrambi?
Fuoco. Qualunque cosa fosse atterrata, era precipitata rovinosamente sul suolo.
E....dio santissimo....c'è un ragazzo li in mezzo....
Jensen corse a perdifiato, per paura che il povero ragazzo prendesse fuoco..quelle cose potevano scoppiare da un momento all'altro, il fuoco divampare....
Tutt'intorno le fiamme erano ancora basse, ma non voleva pensare a cosa sarebbe successo se....
Eccolo. Il ragazzino.
Jensen si tolse la maglia, senza pensare, e cercò di chiamare il ragazzo, che sembrava stordito. Aveva graffi sul viso e bruciature superficiali. Primo o secondo grado forse...
"Ce la fai a reggerti in piedi?" gli sussurrò
Il ragazzo diede un flebile gemito e gli sfiorò il braccio. Un gesto che a Jensen fece tenerezza.
"Ok , aggrappati a me." Disse, tirandolo su.
Era un ragazzo piuttosto alto. Doveva avere più o meno la sua età, ma sembrava un bambino. Non solo per il viso, ma anche perché era leggero. Dopo averlo coperto con la sua maglia per non fargli soffrire il freddo, una volta accortasi che tremava, riusci a prenderlo in braccio senza troppo sforzo.
Il ragazzo si lasciò trasportare, docile.
*Jensen si trovava all'ospedale. Il dottore aveva insistito affinchè andasse a casa, ma Jensen era più testardo di lui, e rimase a vegliare il ragazzo.
Si sentiva responsabile per lui, l'aveva salvato.
Sentiva anche una gran pena per lui. Non sapeva cosa gli fosse successo, ma fu questo il suo pensiero:
Nessuno dovrebbe morire la notte di San Lorenzo....
"Ciao, io sono quello che ti ha salvato dalle stelle" esordi Jensen, emozionato.Il ragazzo lo fissò con tanto d'occhi, sbattendo poi le ciglia più volte.
Forse lo stava spaventando, pensò Jensen con apprensione.
"Ehi, non avere paura, io...." Disse, muovendosi per toccargli il braccio, che istintivamente il ragazzo ritrasse.
Nel momento in cui gli toccò il braccio, Jensen chiuse gli occhi per via della forza della visione che lo colse alla sprovvista con una forza inaudita.
Vide nero. Lo spazio. Un infinito cosmo che si espandeva milioni e milioni di anni luce, tutt'intorno milioni di stelle, milioni di pianeti e satelliti.
"Come hai ripreso a parlare?""ho dovuto toccare il tuo chackra..." spiegò il ragazzo.
"Il mio cosa?"
"Tutti ne abbiamo uno, ma nessuno sa come si fa a raggiungerlo. Se lo sapessimo tutti, non ci sarebbe più gente che si odia perché non parlano la stessa lingua..." disse il ragazzo
"Ragazzo...." Jensen era rimasto stranito da quella frase e gli sembrava una frase che aveva già sentito....
"Io sono capace di attingere al chackra del cuore, che poi è il mezzo che mi permette di attingere alla lingua universale"
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Profezia
FanfictionQuesta storia parla di personaggi di Supernatural, ma in una sorta di universo alternativo, dove Mary non è morta nell'incendio, e Sam e Dean vengono separati da bambini per poi incontrarsi da ragazzi :)