Cap 17. Pov Jimmy -ogni amicizia esige un tributo

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  Ok....ripensandoci ora, mi dico che avrei dovuto capirlo.....


Forse i segnali avrei potuto coglierli notando per esempio la quantità di volte che Sam tendeva ad isolarsi sempre di più dal nostro gruppo, dai nostri amici.

E So che non avrei dovuto essere geloso. Non avrei proprio dovuto fare quella scenata a Sam quel giorno, rinfacciandogli che ci stava trascurando.

Ero patetico, accidenti, ma forse a 17 anni non siamo tutti un po' patetici? Tutti cosi bisognosi di affetto, cosi appiccicosi con chi amiamo di più......

E io ho sempre... sempre cercato una sorta di famiglia, ma questa è un'altra storia.

Stavo parlando di Sam.

dopo il triste teatrino in cui gli rinfaccio i suoi doveri, da amico, mi guarda con quella faccia un po' stralunata, da cucciolo, che usa adottare di solito per uscirsene dai guai, mi guarda serio , cercando di capire se stavo scherzando o no, e poi quando capisce che serio lo ero maledettamente, mi sorride, e mi abbraccia, scusandosi.

Si scusa, però non si giustifica.

Insomma mi trattano sempre come un cretino che non capisce le cose, ma io credo di capire il giusto, e di certo capisco quando uno che dovrebbe risponderti incazzato, dirti che sei uno scemo e che lui aveva diritto di prendersi i suoi spazi e farsi la sua vita, indipendentemente dai suoi amici, e che non deve darti giustificazioni, semplicemente si scusa, ti abbraccia e sorride.

Voglio dire, è una cosa facile da capire. La capisco perfino io.

Mi sono insospettito. Uno che si scusa quando non dovrebbe scusarsi, deve avere per forza qualcosa da nascondere.

Restava solo da scoprire cosa; so che non avrei dovuto impicciarmi, ma Sam è il mio migliore amico, e se si trattava di qualcosa di grave, era bene che lo sapessi, che lui lo volesse o no.

La scusa per cominciare a indagare ce l'ho avuta una sera.....Sam aveva rifiutato di uscire con noi, perché aveva un appuntamento , diceva.

Mi sono appostato dietro casa sua, e consapevole che non avrei dovuto farlo, e che se mi avesse beccato sarei stato in guai seri, ho lanciato un sassolino alla finestra della camera di Sam.

Venne ad aprire , stranito, mentre io mi nascondevo dietro un albero, approfittando dell'oscurità; per fortuna non indaga oltre, altrimenti ero proprio finito.
Erano le 22 di sera.

Tornato a casa mi resi conto della mia follia: il fatto che fosse a casa non provava niente...non provava che avesse mentito...c'erano mille spiegazioni...forse con la ragazza si vedeva più tardi, forse l'appuntamento era andato male, poteva esserci una remota possibilità che l'avesse invitata a casa...

Scartai anche l'ipotesi di andare direttamente da Mary a chiedere se Sam fosse uscito realmente quella sera....chissà che razza di figuraccia se Mary fosse andata a spifferare tutto a Sam...in fin dei conti era suo figlio....
E poi anche se avesse mentito? Ci stava che non aveva voglia di uscire e si era inventato una scusa...poco nobile, ma sai quanti ragazzi lo fanno? Non posso proprio attaccarmi a queste cose.....
Pensai anche che probabilmente si comportava stranamente perché distrutto per Jessica. Capito che scemo?


Insomma, avevo pensato a un milione di spiegazioni....una più fantascientifica dell'altra , ma....non avevo proprio pensato all'idea che la ragione per cui avesse mentito, viveva in casa sua. Come avrei potuto immaginare una cosa del genere? Ora capisco anche perché non ha detto la verità....dire: "non esco perché voglio stare con mio fratello" potrebbe sembrare un po' strano, no?


Ad ogni modo, non è stato l'unico segnale che mi è sfuggito......

Spesso quando parlavamo in gruppo, tutti insieme, volgevo lo sguardo e intravedevo mani che compivano movimenti un po' strani, che vagavano in posti un po' troppo....intimi....

Niente di sconveniente, sia chiaro, ma, per esempio, capitava che vedevo la mano di Sam sfiorare la schiena di Dean, con le dita, distrattamente, per un semplice bisogno di contatto...non si guardavano neanche, ma il movimento c'era.

Oppure capitava che Dean stringesse Sam per la vita in un abbraccio scherzoso, o gli desse una pacca veloce e scherzosa sulla pancia....

sguardi durati più del necessario...

Sam che con disinvoltura poggiava una mano sulla gamba di Dean, mentre eravamo tutti a casa di Charlie per vedere un film.

Quando qualcuno ti mette una mano sulla gamba, di solito, a istinto, sussulti o perlomeno fai per scansarti in una reazione involontaria, no? è pur sempre un gesto che mette in imbarazzo, non importa da chi provenga.

Dean, no, nessun sussulto...anzi sembrò che il gesto lo rilassasse , invece di irrigidirlo.

Forse da un lato ho anche apprezzato questo modo di essere nel loro rapporto....l'esuberanza nel contatto fisico...un valore aggiunto, una cosa tenera...non tutti gli amici e i fratelli ce l'hanno.


Ma sapevo che c'era di più.



*
Una mattina, nella nostra scuola, a causa dello sciopero di alcuni professori, avevamo delle ore buche, che decidemmo di utilizzare per fare un po' di giochi scemi, in palestra, in giardino....parlare, ridere.....

E c'era anche Sam.

E c'era anche Dean.

Ufficialmente era venuto per prendere Sam a scuola, perché non passasse delle ore inutili ad annoiarsi in classe, ma poi si fece trascinare dalle risate e dallo spirito goliardico che c'era, e decise di rimanere.

Ebbene, ad un certo punto si è cominciato a parlare di cose un po' spinte....sapete come fanno i ragazzi.....

Noi siamo sempre stati uno dei gruppetti più puliti, se si esclude Gabe e Lucio, ma in quel momento eravamo con molti altri ragazzi e ragazze, nostri compagni di scuola, in giardino, e ci siamo lasciati un po' andare....

Parlavamo delle nostre prime esperienze, baci, baci lesbo, baci gay, palpatine, sesso....tutti i tipi di sesso....sono rimasto scioccato dal sentire come molti dei ragazzi della nostra scuola, alla nostra età abbiano scoperto tante modalità di sesso diversi....forse in fin dei conti molti adulti fanno bene a criticarci....
Pensavo che non avrei resistito a tanto imbarazzo e sarei scappato via. E invece sono rimasto.
Siamo poi giunti a parlare di sesso orale. E in modi in cui non voglio ripetere.
Non so davvero perché hanno cominciato a quel punto a mettere in mezzo Sam. Che cazzo c'entrava?
Molte ragazze insistevano per sapere se l'avesse mai fatto, e lui guardava in basso arrossendo come un peperone, mentre Dean lo sfotteva dicendo che "Sammy è molto veloce "

Una frase da martellata sui denti, e infatti Sam lo fulminò con lo sguardo. Ma in fondo queste battutine sono normali tra amici o fratelli no? dipende dal grado di confidenza

Con il procedere dei minuti notavo un irrigidimento da parte di Sam....aveva smesso di parlare e si dondolava molto nervoso...probabilmente non aveva preso bene il fatto di esser stato bersaglio di quelle quattro oche....nè la battutaccia di Dean

Dean sembrò essersi accorto del suo malumore, perché cominciò a guardarlo un po' preoccupato, e poi si fece stranito, come se avesse capito qualcosa.
Dopo poco, Sam gli lanciò un'occhiata maliziosa. Si, proprio cosi, non mi ero sbagliato stavolta.

E poi si alzò, disse che doveva andare in bagno, e molti si misero a prenderlo in giro immaginando già il suo "problemino "

Sam rise e non confermò, né smenti.

Dean rimase zitto e fermo per 2 o 3 minuti, poi disse con indifferenza, che andava a prendere qualcosa da mangiare dalla macchinetta, aveva fame, e già che c'era, prendeva qualcosa anche per Sam, considerato che quando sarebbe tornato avrebbe avuto MOLTA fame.

Io rimasi a bocca aperta. Stavo cominciando a intuire qualcosa.

Sentivo che forse non volevo veramente sapere. Non ne avevo il diritto. Dovevo farmi i fatti miei. Mi sarei immischiato in qualcosa di oscuro cui avrei fatto meglio a starmene alla larga.

Ma Sam era il mio migliore amico.

E stavo cominciando ad affezionarmi anche a Dean, accidenti.

E poi chi ero io per parlare di segreti, dopo quello che nascondevo?


È stato facile allontanarmi, considerato la massa di studenti che un po' giocava a calcio e un po' faceva caciara, riuscii ad allontanarmi senza neanche dover dare una spiegazione.
Forse anche Dean non ne avrebbe avuto bisogno.
Forse se non avesse parlato, non avrei sentito neanche la necessità di seguirli.


Se Sam e Dean avessero scoperto che li stavo seguendo, non so che cosa avrebbero potuto farmi. Beh avrei potuto raccontare loro che li cercavo perché avevo fame, perché volevo vedere dove cavolo erano finiti.....


Vago velocemente per la scuola, attento a non farmi vedere....non li trovo, né nelle aule, né nei corridoi, e neanche nel bagno.

Vengo cosi colpito da un'illuminazione: il bagno dei professori all'ultimo piano.
Quel bagno viene usato di rado, e solo i bidelli hanno la chiave....possibile che....

Apro la porta, che era aperta, attento a non produrre il minimo rumore, ripetendomi che stavo prendendo un granchio colossale. E poi li sento.

Gemiti.

Provenienti da una cabina.

Mi congelo sul posto. Sono assolutamente sicuro di aver riconosciuto quei gemiti. Erano di Sam. Di certo non l'ho mai sentito gemere in quel modo, ma era lui, ne sono sicuro.

Forse si stava facendo un servizietto da solo. E io non avevo nessun diritto di essere li. Dovevo andarmene subito.

E poi sento che dice "Dean..."
Mi congelo se possibile, più forte di prima. Come se fossi diventato di ghiaccio.

Potevo aver sbagliato a sentire. Forse aveva detto "Dina", e poi per quale motivo dovrebbe chiamare il fratello.....non....

"Dean" ripetè , e l'aveva detto in maniera cosi dolce e erotica allo stesso tempo.

"Dean, ah. Ah. AHHH."

Sesso orale. Perfetto. Ok basta. Era indecente. Non potevo più ascoltare. Mi voltai per andarmene, deciso, quando avvertii dei passi fuori dalla porta e dei ridolini sommessi.

Mi pietrifico. Degli studenti che erano venuti a cercare intimità.

Non potevo permettere che entrassero. Non potevo permettere che trovassero Sam e Dean in quelle condizioni.

Alzo le mani , e con i miei poteri, sigillo deciso la serratura della porta principale del bagno.

Avrebbero dovuto pensarci loro! Pensai con rabbia.

Avverto la sorpresa dei due, che provano una – due volte a forzare un poco la maniglia con la mano, mentre Sam , non accorgendosi di niente diceva :"Si, Dean, non fermarti "

Sam cominciò a gemere silenziosamente, stringendo di più la presa sul fratello. Non lo vedevo, ma lo immaginavo dai gemiti che cercava di soffocare.


Stavo per farmi prendere dal panico, non ero sicuro che trovando la porta chiusa si sarebbero allontanati, avrebbero potuto insistere....Sam e Dean avrebbero potuto accorgersi che era arrivato qualcuno, aprire la porta, trovare me, capire che li avevo sentiti, e ritrovarci tutti in un mare di merda.

Senza contare quei due là fuori!

Pregai silenziosamente che se ne andassero presto. Avevano smesso di provare a forzare la maniglia ma non ero sicuro che se ne fossero andati.
E poi non volevo restare un minuto di più là dentro.

Soprattutto quando Sam cominciò a piangere.

"Dean....Dean....non lasciarmi mai....resta con me....prometti che non mi lascerai mai.......ti prego...ti voglio...ti voglio....stringimi...abbracciami...." Sam era supplicante e cosi dolce in quei sussurri.


Non volevo sentire. Cominciai a piangere anche io, contro la mia volontà. Bloccato in un bagno, a loro insaputa, a fare la cosa peggiore che avrei mai potuto fare al mio migliore amico, costretto a non poter andare via, per proteggerli.

Rumore di baci sul collo, sulla bocca.
Frasi sussurrate.

"Non piangere " e "non ti lascio, lo prometto "


Finalmente sentii dei passi allontanarsi, quasi piansi più forte dal sollievo. Rifeci scattare il meccanismo silenzioso della porta, e usci senza guardarmi indietro, forse troppo velocemente. Chiunque mi avrebbe visto in quel momento, avrebbe pensato che fossi un pazzo, o che avevo una crisi di nervi. Il che non era molto lontano dalla verità.



*


Non so come riuscii ad andare via quel giorno, senza che si accorgessero tutti del mio sconvolgimento.

È stato cosi imbarazzante. La situazione più assurda in cui mi fossi mai trovato.

Continuo a ripensare alle frasi struggenti e piene d'amore di Sam.

Allora non era solo sesso.

Mi copro le mani con gli occhi. Sam aveva una relazione con suo fratello, ma non era questo a darmi la nausea.

Non sapevano che cosa rischiavano, semplicemente standomi vicino.

Devo fare qualcosa. Devo proteggerli.

E subito cancellare queste pagine, in modo che nessuno potrà mai leggerle.



VAMP.

"Che cosa stavi scrivendo, Jimmy?" disse la mamma di Jimmy vedendo il figlio buttare un foglio nel camino.

"Che quel foglio era da buttare " disse Jimmy.

"Sei un tipo strano" disse la madre facendo spallucce

Non sai neanche quanto.... Pensò Jimmy.
















  spero vi sia piaciuto il pov di jimmy :p

scusate se ho messo da parte per un pò tutta la faccenda di Alistair e company, ma non li ho dimenticati ahhah ho una scaletta tutta mia in testa xd

vi saluto baciottoli :*  


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