Sam si svegliò sentendo un gran trambusto in cucina....ancora mezzo addormentato vide sua madre aprire la porta spingendo un piccolo carrellino.
"Sveglia sam, una buona colazione ti aspetta" disse allegramente Mary.
Sam la guardò perplesso.
"Cos'è tutta quella roba?"
"Succo d'arancia, fette di pane con marmellata di fragole, miele, latte caldo, croissant alla crema..." disse Mary allegra.
"Lo sai che la colazione a letto non mi piace....." disse Sam storcendo la bocca.
"Stai scherzando? Ne andavi pazzo..." disse Mary dispiaciuta.
"Si....quando avevo dieci anni...." Rispose Sam.
Mary lo guardò desolata.
"Però....tutta questa roba deliziosa mi ha fatto venire appetito, quindi....forse non è male un ritorno al passato..." si affrettò a dire Sam.
Mary gli rivolse un sorriso , e poi gli gettò le braccia al collo.
"Sam....perdonami per lo scatto di ieri...ero fuori di me, non so cosa mi sia successo...perdonami per quello schiaffo....mi perdoni?..."
"Io....si..." disse Sam, anche se non ne era sicuro.
In quel momento vide Dean guardarli di soppiatto appena sulla soglia, con uno sguardo attento, curioso, apprensivo....e poi quando vide la mano sulla maniglia chiudersi in un pugno, pensò che ci fosse anche....gelosia....
Dean guardava suo fratello e sua madre abbracciati e capi di provare una fitta di fastidio....per il quale provò un'immensa vergogna....insomma, Sam era suo fratello, ma ciò non voleva dire che fosse....
Suo.......
Si accorse che Sam aveva alzato lo sguardo e lo stava guardando....anzi gli stava gettando un'occhiata penetrante....come se avesse voluto dirgli qualcosa...come una conversazione silenziosa..
sperò che non potesse leggergli nella mente.
Dean e Sam erano in macchina, ma Sam si accorse subito che Dean non lo stava portando a scuola.
"Ehi, che diavolo fai? La scuola era dal lato opposto."
"Lo so" sbuffò Dean.
"Vuoi portarmi a fare una gita romantica?" chiese Sam semi serio.
"Ti sto portando, a cambiare scheda. Un po' troppi coglioni hanno il tuo numero per i miei gusti."
Sam lo guardò stupito. E poi scoppiò a ridere.
"Non puoi fare sul serio."
"Dici? Vedrai quanto sono serio."
Sam capi che Dean non stava scherzando.
"Dean, su questa scheda ho il numero di un sacco di compagni che conosco e tutti i miei amici...."
"Te li farai ridare....sperando che non darai il tuo numero ad altri pazzi psicopatici con manie pseudo ossessive di stalkeraggio. "
"Dean, dai...ragiona.."
"Scegli, Sam, o cambi questo fottuto numero o io a quello gli spacco la faccia, subito!"
Sam lo fissò sbalordito di nuovo. Era serio, accidenti se lo era.
Sam prese una nuova scheda e solo dopo, Dean acconsenti a portarlo a scuola.
Sam era piacevolmente stupito dalla preoccupazione di Dean. Gli accarezzò una spalla.
"E tu come stai?" gli chiese.
"Bene...bene..." rispose Dean, la voce salita di un'ottava. "Tu piuttosto...ho visto che la mamma ti ha preparato la colazione...è stato gentile da parte sua...."
"Non sarà stata lei però a portarmi nel mio letto ieri pomeriggio" disse Sam. Non era una domanda. Glielo disse con voce languida all'orecchio.
Dean senti un tremito.
"Che buon profumo. Me lo presti?" chiese Sam annusando il profumo di Dean sul collo.
Dean si senti più a disagio che mai, si voltò timidamente ad incontrare lo sguardo di Sam, le bocche molto vicine.
Non poteva. Non poteva.
"O – ok..... ma adesso devi andare Sammy, o farai tardi " disse Dean.
Sam lo guardò con un'espressione indecifrabile e poi sorrise. "Ok...."
Sam entrò a scuola pensando: Che coglione che sono.... , e poi vide Ruby davanti a lui. Lei lo guardò, lui gli rivolse un piccolo sorriso e la salutò con la mano e Ruby ricambiò.
Durante l'intervallo, Sam si senti strattonare un braccio, mentre stava prendendo un cioccolato dalla macchinetta.
Jessica
Aveva i lunghi capelli raccolti in due lunghi codini...e occhi di un azzurro mare intensissimo...le labbra erano spolverate di un lucidalabbra rosa.
Era vestita alla marinara.
Sam sospirò, senza sorridere. "Hai deciso di vestirti da Sailor Moon, oggi?"
Jessica fece una smorfia come a dire: questo non è il momento, e poi gli prese la faccia nelle mani in un bacio appassionato.
Sam rimase spiazzato, ma la allontanò. Sembrava che ultimamente tutti lo trattassero come un pupazzo.......questa storia doveva finire.
"Non credo che Sailor Moon si troverebbe bene nel ventesimo secolo" disse poi...
Ecco...di nuovo...perché doveva essere sempre pirla? Perché?
"Ero tanto preoccupata dopo ieri.....non hai risposto alle mie chiamate."
A Sam ricominciò a salire il nervoso provato ieri verso di lei.
"forse le cose sarebbero andate diverse se avessi detto al tuo amichetto di stare al suo posto, ieri."
"Come dici??" chiese Jessica facendo una smorfia come a dire: sei tu l'uomo o sono io?
Sam si affrettò a chiarirsi: "Non mi aspettavo che prendessi le botte al posto mio, probabilmente lo scontro ci sarebbe stato comunque, ma mi sarebbe piaciuto che la mia ragazza, quando dei bellimbusti gli dicono che il suo ragazzo frequenta sgualdrine, dica perlomeno qualcosa!"
Jessica cercò di giustificarsi: "Ero scioccata dalla scena...non sono riuscita a dire niente...scusami..."
"Però non sembravi tanto scioccata quando quei cretini se la stavano prendendo con Ruby..."
Jessica lo guardò confusa.
"Ti ho vista! Ridevi!" disse Sam. Non sembrava arrabbiato, solo deluso.
"Sam...io non posso credere che tu la stai difendendo....proprio Ruby...ti sei già dimenticato che ci ha provato con te....che ha cercato di farci lasciare??" diceva Jessica cercando di convincerlo.
"Io so solo quello che ho visto."
"Non farti incantare dalla sua faccia da vittima....sono io la tua ragazza...tu devi stare dalla mia parte...noi ci amiamo...."
Sam stette un po' zitto, prima di dire lentamente: "Non sono sicuro di amare una persona che gode nel veder ridicolizzare le sue compagne di scuola. "
Jessica lo guardò atterrita, Sam non disse altro e se ne andò , lasciandola sola.
Intanto Sam, che non era mai stato tipo da canzoni retrò , si ritrovò a ripensare al ritornello della canzone "Piccolo Grande Amore ."
Non sono sicuro.....se ti amo davvero.....non sono, non sono sicuro......
"Sam"
Sam si voltò stupito. Era Ruby.
"So che non mi sopporti...ma volevo dirti che ho apprezzato tanto che mi hai difeso in quel modo ieri. Non potevo non dirtelo."
Sam la fissò stupito. Ruby che ringraziava?
"Ohh...beh, direi che sono contento che mi ringrazi..." disse Sam
Ruby fece un piccolo inchino e stava per andarsene, quando Sam la fermò.
"Se hai bisogno ancora di quelle ripetizioni di matematica....io sarei disponibile..."
Ruby sembrò contenta, ma poi si oscurò. "E che dirà Jessica?"
"Non mi importa quello che dice" ammise Sam semplicemente.
"Ohh...beh...devo pensarci....però se mi dai il tuo numero, ti manderò un messaggio per farti sapere..."
Sam stava per aprire bocca, ma poi si ricordò qualcosa
"Non darai il tuo numero ad altri pazzi psicopatici con manie pseudo ossessive di stalkeraggio "
Era ridicolo....Ruby non era una stalker...e poi perché dava tanta importanza a quello che diceva suo fratello?
"Vedi, purtroppo ci sarebbe un problema....ho tolto la mia scheda vecchia e devo ancor mettere quella nuova....ma appena la metto, ti farò sapere comunque qualcosa. Ok?"
Ruby lo guardò sospettosa, ma acconsenti facilmente senza polemiche; dopodiché entrò nel bagno, dove vide Jessica piangere, tenendosi un fazzolettino sull'occhio. Stava quasi per andarsene, quando Jessica accortasi di lei, la fermò.
"Ora è tutto tuo, sei contenta adesso?" le gridò
"Di che diavolo stai parlando?"
"Non fare finta di non saperlo. È sempre stato il tuo scopo, quello di spingere Sam a lasciarmi, se ne sono accorti tutti. Perfino Alistair!"
Ruby la guardò sgomenta. Quindi era dovuto a questo lo sguardo maligno lanciatole ieri pomeriggio? Alistair l'aveva spinta contro di lei?
"Non so come fai a non provare un po' di vergogna" le disse Jessica uscendo dal bagno.
Ruby la guardò allontanarsi. Non provava vergogna, forse dei sentimenti confusi che potevano assomigliare vagamente al dispiacere e un vago senso di rimorso...ma lievi, sempre molto lievi. Niente che le lacerasse il cuore.
Ormai niente di questo mondo poteva più ferirla mortalmente, perché ci era già passata, e lo scopo per cui era mossa era più importante, più importante di tutto.
Anche di Sam.
*
Era passata una settimana da quando Sam e Jessica avevano rotto...o almeno, avevano messo una pausa al loro rapporto....Sam e Ruby avevano cominciato a vedersi più spesso in questi giorni...anche al di fuori della scuola.
Ruby ricordava un giorno particolare in cui lei e Sam stavano passeggiando vicini e la mano di Sam sfiorò con la sua. Entrambi si guardarono imbarazzati. Sam mormorò una scusa, impacciato e lei ridacchiò.
In quel momento erano sdraiati sull'erba, al solito parco, con un libro in mano, mentre leggevano insieme.
"Sei una vera rompiballe...non dovresti studiare?"
Ruby ridacchiò. "Mi interessano le storie di Barbablu."
"Trovi interessante un uomo che faceva fuori tutte le sue mogli?" chiese Sam mezzo schifato.
"Beh , è affascinante..sa il fatto suo. " disse Ruby.
"Tu sei tutta strana...." Disse Sam guardandola.
"Ehi, hai acconsentito anche tu a prenderlo in prestito dalla biblioteca, o sbaglio?" lo stuzzicò Ruby.
"Solo perché tu mi hai fatto una testa tanta! Ma sai che ti dico? Questo libro è repellente!" disse Sam buttandolo sull'erba e dandogli un calcio.
"Ehi, ricordati che dobbiamo riportarglielo indietro! Se l'hai macchiato, glielo ricomprerai tu uno nuovo!" disse Ruby riprendendolo.
"Io non tratterei mai cosi una donna..." disse Sam.
"Le uccidi nel sonno?" ridacchiò Ruby.
"Perché con te si finisce sempre col parlare di omicidi'?"
Ruby appoggiò la testa più vicina a dove era sdraiato Sam.
"In realtà sono una killer , che aspetta il momento buono per colpirti a tradimento."
Sam la guardò. Ruby aveva degli occhi dolci, ma NERI. Come la morte, come la....voragine....
Non erano verde – azzurro come gli occhi di Jessica.......e neanche come quelli di Dean....
"Sam, stavo scherzando!" gli disse seria Ruby.
"Lo so...." Disse Sam...in realtà non aveva dato molta importanza a quello che Ruby aveva detto.
Si guardò intorno....era una bella giornata di sole e c'erano mamme che portavano a spasso bambini tenendoli per mano, alcuni che spingevano carrozzine, altri ancora erano innamorati che si scambiavano baci abbracciati, o davano da mangiare alle paperelle.
Ruby sembrò leggergli nella mente e farsi più vicina, con un sorriso malizioso.
Sam la guardò ancora, avrebbe voluto perdersi in quegli occhi....affogarci....
Ma non ci riusciva....
Non aveva mai ritenuto crudele Ruby, ma c'era qualcosa in lei che un po' lo spaventava....spesso si mostrava indifferente alle notizie degli omicidi in tivù, non diceva mai la sua su stupratori, pazzi psicopatici che facevano a pezzi le famiglie, sui ladri, sugli aguzzini..... sembrava....
Senza cuore.....
Non era ancora riuscito a vederla in uno slancio di compassione genuina....mostrare un vago accenno di pietà....
E quello di cui aveva bisogno Sam in quel momento, non era un'altra persona che fosse votata al lato oscuro, che la spingesse in quella direzione....già lui si sentiva sporco per il fatto di desiderare suo fratello....lui voleva solo.....
Purezza......
Per questo quando Ruby cercò di avvicinare le labbra alle sue, lui si scansò.
"Non sei galante " rispose Ruby.
"Non ho mai voluto esserlo" gli disse Sam incupendosi.
"Sai, non è....non c'è niente di male se pensi ancora alla tua ex. " disse Ruby
"Non è quello che pensi tu, però...."
"Ma....."
"Si sta mettendo a piovere, andiamo, Ruby. "
3 Febbraio 2005
Due giorni dopo, Ruby era a casa di Sam, a studiare matematica. Era la seconda volta che arrivava a casa sua...la prima volta Dean l'aveva guardata stupito, come se fosse uno strano essere che si era presentato a casa loro, questa volta invece aveva deciso di ignorarla completamente.
"Prendo un succo d'arancia, aspetta qui" disse Sam, andando in cucina, ma Ruby non lo ascoltò per niente e decise di uscire in fretta in cortile.
Lì vide Dean che stava giocando a basket, tirando un centro perfetto , aveva una tuta arancione, e folti capelli biondi....Ruby lo guardava incuriosita.
il fratello di Sam.....
qualcosa di quel Dean lo metteva a disagio...non sapeva spiegare perché...forse perché a pelle sembrava che lei a lui non piacesse.
Dean si accorse che lei lo stava guardando e sembrò colpire il pallone con più rabbia nel canestro;
poi si dissetò con una bottiglia di Gatorade e bisognava ammettere che era davvero sexy.
Nel mentre arrivò anche Sam in giardino, che sembrava avere l'aria persa, o forse ipnotizzata da quanto fosse bravo suo fratello a giocare a basket.
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Profezia
FanfictionQuesta storia parla di personaggi di Supernatural, ma in una sorta di universo alternativo, dove Mary non è morta nell'incendio, e Sam e Dean vengono separati da bambini per poi incontrarsi da ragazzi :)