Dean e Sam erano tornati a casa di Mary, con John, ma la situazione non era delle migliori...anzi, era una vera tragedia. John era scosso dalla morte di Mary e scelse di prendersela con i figli.
"Come vi siete permessi di chiamare Alistair senza consultarmi????"
"papà...ti prego..." cominciò Dean.
"AVRESTE DOVUTO DIRMELO! Avete venduto mia moglie e vostra madre al demone che ci ha rovinati l'intera vita e ha distrutto la nostra famiglia! Che cos'ho sbagliato con voi???"
"Stiamo soffrendo anche noi!" gridò Dean in lacrime.
"Papà, ti prego...non avercela con noi...la mamma era spacciata...non c'era più niente che potessimo fare...non potevamo lasciare che soffrisse ancora" pianse Sam.
"NON LO SAPETE! QUESTO NON LO SAPETE! Potevamo ancora fare qualcosa, potevamo salvarla!!" disse John, testardo.
"Papà, non potevamo fare niente!!" continuò Sam.
"Se non avessimo dovuto proteggere la tua amica, non saremmo mai entrati in quella casa e tutto questo non sarebbe mai successo, è colpa tua!" disse John contro il figlio minore, che rimase scioccato.
"Non osare incolpare Sam di questa storia...non osare..." lo minacciò Dean, furioso.
"Perché, se no cosa fai?" chiese John.
"Se proprio vuoi saperlo, crescere in questa famiglia maledetta è la cosa peggiore che mi sia mai capitata, e NIENTE, niente di bello ho mai avuto da questa famiglia, TRANNE SAM!!" gridò Dean.
Lo schiaffo arrivò puntuale, sulla guancia di Dean, cosi come lo sgomento sul viso di Sam.
Dean si sentiva di essersi meritato quello schiaffo. Ci aveva messo dentro anche i sentimenti che provava per Sam in quello sfogo. Non credeva che John l'avesse capito, ma sapeva di essersi meritato quello schiaffo, in un certo senso, da parte di suo padre.
Anche la reazione di Sam arrivò puntuale. Dean era caduto a terra e Sam mormorò : "No!" e si inginocchiò subito ad abbracciarlo, piangendo anche lui.
Appena John, sgomento per quello che aveva fatto, fece per avvicinarsi, Sam reagi, spingendolo con uno scatto rabbioso.
"Ti odio! Ti odio!" gli disse.
John rimase li, immobile, serio, e poi dopo alcuni istanti se ne andò.
*
Dio, perché ho reagito in quella maniera? Perché li ho trattati cosi...ma ero cosi esasperato...e loro...mi..mi rendono le cose cosi difficili....non mi ascoltano...non riesco a gestirli....Mary...Mary...perché te ne sei andata? Non ci riesco..non ci riesco da solo...Mary...perché mi hai abbandonato? Perché mi hai lasciato solo?
Erano questi i pensieri di John, mentre camminava per strada.
*
Dean e Sam avevano già fatto un bel pezzo di strada con l'impala di Dean, che Castiel scopri di poter riparare con la sua magia, visto che il meccanico ci avrebbe messo il quadruplo del tempo.
Era una cosa che si era rivelata molto utile, perché altrimenti adesso non avrebbero potuto scappare da John, da tutto...visto che Castiel si era ripreso la macchina dei proprietari della villa.
Quando erano usciti di gran fretta quel giorno dalla villa, per andare ad aiutare Jessica, si erano accorti troppo tardi di aver dimenticato il nastro registrato con le loro confessioni di fratelli amanti clandestini, nella tenda, e avevano chiesto a Castiel di controllare e di nasconderlo...anzi, di buttarlo via o cancellarlo, poi c'era stata la morte di Mary e non gli avevano più chiesto che fine avesse fatto il nastro.
Ora però non importava più...niente importava tranne il fatto che loro padre li odiava e loro dovevano mettere miglia e miglia lontano da lui il più presto possibile e andare subito a trovare Alistair.
*
Quando John tornò a casa e non trovò i suoi figli, tentò di chiamarli ai cellulari ma erano irraggiungibili. Chiamò subito Castiel.
Quando Castiel però arrivò, se la prese con John.
"Non posso credere che li hai fatti andare via!" disse, scioccato.
"Mi dispiace, mi dispiace...io ero cosi disperato...Mary non c'è più, e io....aiutami a ritovarli, ti prego."
"D'accordo, d'accordo...ma sarà meglio che tu resti qui...se vieni con me non credo che saranno molto propensi al dialogo!"
*
Castiel entrò in un grande magazzino, buio e sporco.
"Crowley! Fatti vedere! È tutto buio, qui!"
Crowley emerse dall'ombra con una torcia in mano.
"Te li sei fatti scappare sotto il naso." Gli disse.
"Li ritroverò...sono miei amici..non voglio che finiscano per farsi del male." Disse.
"Il mio Cas..cosi gentile e premuroso" disse, accarezzandogli i capelli.
Castiel stava per avvicinare le sue labbra a quelle di Crowley, ma lui lo fermò.
"Ah-ah....non farmi passare per uno che se la fa con i ragazzini." Lo redargui Crowley.
Castiel roteò gli occhi e con un rotamento di indice e pollice, la sua forma cambiò.
Adesso sembrava sempre lo stesso, ma più grande.
"Cosi va meglio?" chiese.
"Molto meglio." Sorrise Crowley, e i due si baciarono.
*
Dean e Sam intanto, si erano fermati ad un motel, dopo aver viaggiato per diverse ore.
Erano esausti. Dean avrebbe voluto subito mettersi a letto, ma Sam aveva altre intenzioni. Sali sul letto di Dean, e gli sali a cavalcioni.
"Sam, che cosa fai?" gli chiese.
"Voglio che facciamo l'amore, Dean...ti prego.."
"Non mi hai mai...pregato, finora...che succede, piccolo?"
"Ti prego...aiutami a...dimenticare...tutto questo orrore...ti prego...ti prego..." gli disse Sam, cercando di togliergli la maglietta.
"Sam, no!"
"Si, ti prego, ti prego..." continuò Sam, ostinato, cercando di slacciarsi i jeans.
"Sam, ho detto di no!" gli disse, tenendogli i polsi.
"Non mi vuoi" disse lui, prendendo a piangere.
"Penso che questa reazione sia la dimostrazione di quanto male stai, e che mostro sarei se approfittassi di mio fratello minore proprio quando è più vulnerabile?" gli chiese, tenendogli una mano sul viso.
Sam si lasciò scappare un altro singhiozzo.
"Su, vieni qui, piccolo. Dormi abbracciato a me." Gli disse, facendogli poggiare la testa sul suo petto e abbracciandolo.
Gli diede poi dei baci sulla testa e Sam sospirava, accarezzandogli il petto con l'indice.
"Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo..." . un sussurro poco udibile, che comunque non sfuggi all'orecchio di Dean.
"Io di più, e niente mi porterà via da te, qualunque cosa accada...siamo io e te Sammy, io e te contro il mondo..." Dean ricambiava con queste frasi e tante altre, sussurrate all'orecchio di Sammy, che avevano come il potere di calmarlo, come se fosse stata una dolce e lenta ninnananna.
Note dell'autrice:
Non c'è niente da fare...finisco alla fine per mettere sempre Crowley/Cas ahhah non si può ç_ç
ciao ciao xd
La questione della trasformazione di Cas verrà affrontata xd
STAI LEGGENDO
Profezia
FanfictionQuesta storia parla di personaggi di Supernatural, ma in una sorta di universo alternativo, dove Mary non è morta nell'incendio, e Sam e Dean vengono separati da bambini per poi incontrarsi da ragazzi :)