Cap 22. I materassi lo sanno

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"Sveglia, ragazzi" disse una voce tonante.
Dean muggi qualcosa e cercò di ritornare nel mondo dei sogni, dal quale era stato bruscamente portato via. Senti una palla di pelo buttata a peso morto sul suo collo. Dopo pochi istanti di nebbia totale, capi che la palla era la testa di Sam.

Dean ancora con gli occhi lucidi di sonno, accarezzò piano i capelli di Sam. Sapeva che probabilmente per Sam era difficile stargli lontano durante il sonno, abituati com'erano a dormire abbracciati, ma davanti a loro padre forse non era proprio il caso.

"Dean? Sveglia Sam, dai...dobbiamo iniziare l'addestramento." Disse John.
Dean stava ancora accarezzando piano i capelli di Sam, chiedendosi se doveva mandarlo via, o svegliarlo. Era già un miracolo se svegliandosi non lo avrebbe chiamato amore o bestiola.

"penso che dovremmo lasciarlo dormire. Stanotte ha avuto un incubo." Azzardò Dean, cercando di spostarlo gentilmente, e poi accorgendosi con orrore che Sam gli stringeva il braccio.

"Dici? Ma è cosi una bella giornata " disse John perplesso, guardando la finestra illuminata.

"Papà , aiutami " disse Dean, annaspando tra le braccia di Sam e intrappolandosi nelle pieghe del sacco a pelo.

"Come dici, figliolo?" chiese John mentre stava tentando di vedere meglio fuori, attraverso il sole accecante.

Un rumore attutito fu quello che fece voltare John. I suoi due figli rotolati per terra e intrappolati nei sacchi a peli.
"Numi santissimi, ragazzi, vi siete fatti male?" disse andando a soccorrerli.

"Cos'è successo. Il terremoto?" disse Sam svegliandosi e massaggiandosi la testa.

"non oso immaginare come sono ridotte le ragazze che ti porti a letto " disse Dean, spostandosi da Sam e fingendo irritazione, recitando la parte del fratello strafottente.

"Che....che cosa? Io...io non ho fatto niente..." disse Sam avvampando, mente John scoppiava a ridere, scompigliando i capelli di Sam, e dicendo : "Questa casa era un vero mortorio da solo...per fortuna che siete arrivati voi a scuoterla. "

Sam e Dean fecero colazione e si vestirono, dopodiché John li condusse in una specie di palestra con delle travi appese al soffitto, che era piuttosto basso.

"Che cos'è questa roba?" chiese Dean terrorizzato.

"L'allenamento" rispose raggiante John.

"Sei impazzito? Finiremo per farci male "
"Dean, sei un mollaccione. Guardate vostro padre come fa."

E cosi facendo si aggrappò alle travi e le passò tutte a una a una.

Quando fu dall'altra parte urlò loro: "Fate finta che il pavimento sia lava incandescente"

"Hai visto troppi vecchi film" gli urlò di rimando Dean.

"Dai Dean, proviamo , magari è divertente, e poi ci sono i materassi sotto, se dovessimo cadere " disse Sam indicando i materassi sul pavimento.
Dean acconsenti, non fosse altro per non farsi vedere fifone agli occhi di suo fratello.

Riusci a rimanere aggrappato a una sola trave, e poi cadde bruscamente.

"Sei un pesce lesso, Dean!" gli gridò John.

Fu il turno di Sam, che riusci a passare due travi, ed era già entusiasta, con John che stava già facendo complimenti, ma alla terza cadde anche lui. Ponf.

John scuoteva la testa, perplesso.

"Coraggio. Ricominciate!"

L'allenamento durò un'ora e i ragazzi migliorarono un po' di riflessi, ma allo scadere dell'ora non riuscirono più ad alzarsi dai materassi.

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