Cap 33. Avresti dovuto dircelo!

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  Sam era riuscito ad uscire con una scusa, senza farsi seguire da Dean.


Era tornato a casa di Jimmy, e questa volta Jimmy era in casa.

Nessuna traccia dei suoi genitori.

Bene, avrebbe reso le cose più facili....


"Sam!!! Amico! Sei tornato!" disse Jimmy, allegro.

"Mi sei mancato!" gli disse sempre Jimmy, abbracciandolo.

Sembrava cosi sincero che quasi a Sam venne da piangere.

Considerò quasi l'idea di fare finta di nulla, ma non poteva. Non poteva!


"Sam, che cos'hai? Sembri sconvolto!" disse Jimmy, impressionato, guardando la faccia pallida di Sam e sull'orlo delle lacrime.

"Dimmelo tu, Jimmy, c'è qualcosa che devo sapere?" gli chiese Sam.

"Io..io non lo so, Sam. È successo qualcosa? c'entro qualcosa?" gli chiese d'un tratto, inarcando le sopracciglia.


Sam gli mostrò la bottiglietta di cloroformio nascosta nella giacca.

"Dove l'hai presa?" gli chiese Jimmy, trattenendo il respiro.

"è lo stesso odore che ricordo di aver sentito quando quasi stavamo collassando dal sonno sul tuo divano, quando venemmo da te a fare quei maledetti tatuaggi quel giorno"

"Sam...."

"e questa bottiglietta, dall'identico odore, era nel tuo stramaledetto armadio!!" disse Sam.

"Sam, posso spiegarti..."

"Fallo allora....dimmi come mai, il mio migliore amico, ha pensato che fosse una buona idea, addormentare me e mio fratello, sul fottuto divano di casa sua, e tenermelo nascosto!!!"


"Hai ragione, l'ho fatto, ma è stato solo per il vostro bene, credimi, Sam...io vi voglio bene.."

"Ed è cosi che dimostri il tuo affetto? Narcotizzandoci???"

"Sono stato costretto! Dovevo...dovevo marchiarvi le costole!!!"

"Tu dovevi cosa??? Chiese Sam, spalancando la bocca, incredulo, e terrorizzato.

"è una cosa che possono fare gli angeli...loro...."

"E da quando in qua tu ti documenti di cosa fanno gli angeli?? Che razza di libri leggi? Tu non hai mai...."

"No, Sam, io non ho letto nessun libro...."


Sam spalancò ancora di più la bocca.

"No......"

"Ascolta, Sam, io te l'avrei detto...."

"Quando?? Il giorno dell'apocalisse? Quando pensavi di dirmelo, Jimmy?" lo canzonò, ferito, Sam.

"E non mi chiamo Jimmy. Il mio vero nome è Castiel.


Sam fu ancora più sconvolto.


"mi sono fidato di te...ti ho voluto bene...io ti ho...ho messo l'amore di Dean nelle tue mani, chiedendo di proteggerlo, di proteggerci...." Disse Sam, arretrando.

"E l'ho fatto, Sam, credimi..." cercava di avvicinarlo, Castiel.


"No! come puoi farlo? La nostra stessa relazione è contro...contro Dio...e io mi sono confidato con un......un angelo......" disse Sam dicendo l'ultima parola con una specie di terrore misto a riverenza.


"Sam, quei marchi che vi ho fatto, è proprio per nascondervi a...."


"BUGIARDO!!" Gridò Sam, sconvolto. "Se veramente avessi voluto proteggerci, ce l'avresti detto...." Disse Sam ora, con la voce spezzata, fuggendo poi via.

"Sam. SAM!" lo chiamò Castiel.


"Maledizione!" disse infine, vedendo Sam correre con l'impala, e apprestarsi a seguirlo, prendendo la seconda macchina del padre parcheggiata in garage. Le chiavi sul volante.









*

Sam ancora sconvolto, chiamò Dean al cellulare, piangendo.

Non voleva spaventare Dean, ma non riusciva a trattenersi.

"Dean, senti dobbiamo andarcene da qui...no, senti, fammi parlare, per favore, Castiel...no...Jimmy, è Castiel....ci ha ingannati, lui è...un angelo..."

"No, Dean, non ho bevuto. È la verità...dobbiamo andarcene, non possiamo più restare, dobbiamo nasconderci...oh, Dean, se sanno di noi...." Continuava Sam sempre più in panico


"No!!!" gridò all'improvviso, vedendo la sagoma di Jessica spuntargli proprio a pochi metri dalla macchina, come un fantasma.


Sterzò bruscamente e perse il controllo del volante e della macchina.

Non vide più niente, perché sommerso dalla forza con cui la macchina aveva preso a girare su sé stessa.

E poi senti, più che vederlo, il contraccolpo causato dall'incidente contro la macchina con cui Castiel lo stava seguendo.


Senti un dolore lancinante. Dappertutto. Un liquido caldo e bruciante che usciva da lui e un forte male alla testa.

"Dei feriti! Ci sono dei feriti! Chiamate l'ambulanza!" gridava qualcuno.


Qualcun altro stava tirando fuori dalla macchina Castiel, che era già privo di conoscenza.


"Dean...." Gemette Sam, mentre una lacrima gli cadeva giù da un occhio, prima di scivolare nell'oblio.

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