"Ragazzi. Che diavolo ci fate qui? Vi avevo detto di restare fuori!" disse John.
"Bobby, dicci che Crowley stava parlando di un altro figlio. Perché non può essere lui tuo figlio, vero? È un demone!" disse Dean scioccato.
Bobby sospirò. "Non posso più mentire!"
"Bobby!" lo riprese John.
"I ragazzi hanno diritto di sapere, John...e io sono stanco di nascondere questa verità. Davvero stanco."
"Qualcuno si decide a spiegarci? Sapete com'è...questo ragazzo sta assieme ad un nostro carissimo amico, un angelo potente, che quando lo verrà a sapere, sarà furioso!" disse Sam.
Bobby e John rimasero scioccati e Crowley fece un sorriso trionfante.
"Va bene...suppongo che voi vi ricordiate l'apocalisse di zombies che c'è stata qui qualche mese fa. C'eravate anche voi." Disse Bobby.
"Come dimenticare. Papà ci ha scaricati da te senza neanche una parola su uno strano caso di epidemia di morti viventi." Sorrise Dean. John guardò da un'altra parte imbarazzato.
"Beh, suppongo che voi tutti vi siate accorti che poi ho avuto una lotta con vostro padre, perché voleva...uccidere lui." Disse Bobby.
"Certo. Hai mormorato delle parole sconnesse a proposito del fatto che ti aveva già fatto abbastanza del male, ma poi arrivò nostra madre e siamo...stati distratti da altre cose!" disse Sam.
Bobby si sedette meglio sulla sedia.
"Quando vi ho raccontato la mia storia e come ci siamo conosciuti io e vostro padre, non vi ho....detto tutto!" ammise Bobby.
"Ma va? Questo l'avevamo capito. E non da adesso." Disse sarcastico Dean.
"Dean! Bobby sta cercando di essere sincero!" lo riprese John.
"Va tutto bene, John. È normale che siano risentiti. Dunque, vi avevo parlato ai tempi di un luogo, in cui ci eravamo conosciuti io e vostro padre. Una biblioteca."
"Sì." Risposero Sam e Dean.
"Non era una biblioteca."
"Lo sospettavamo." Risposero loro.
"È un Bunker. Una biblioteca bunker che custodisce tutto il sapere sul mondo magico e soprannaturale. I segreti più nascosti, gli incantesimi più oscuri, come la magia nera. Questa biblioteca era gestita dai membri, chiamati gli uomini di Lettere. Una volta era aperta al pubblico dei cacciatori o aspiranti cacciatori, gratis. Poi è stata chiusa quando hanno cominciato a rendersi conto che era troppo pericoloso che un sapere magico così potente fosse alla portata di tutti. I membri dovevano proteggersi dai loro nemici. "
"È lì che tu e mio padre vi siete conosciuti?" chiese Sam.
"Ho conosciuto Bobby quando ho scoperto che Mary era una cacciatrice, sì. Un luogo affascinante." Disse John, ricordandolo con un sorriso.
"Tutto questo che cos'ha a che fare con Crowley?" chiese Dean.
Bobby sospirò. "Nel 1984 nascesti tu, Dean."
Anno 1984. 2 mesi dopo la nascita....
"Mai avrei creduto che potesse dare una simile gioia....io sono stato...sono stato uno stupido...."Bobby credeva che avere dei figli fosse come entrare in una gabbia, ma in quel momento, con il piccolo Dean tra le mani, avvolto in una copertina gialla, sembrava somigliasse di più al Paradiso.
"Saluta lo zio Bobby, Dean" gli disse Mary con la mano .
"Ngheeee" disse Dean, ridendo con voce cristallina, toccandogli una guancia con la manina delicata.
"Fu in quel momento che desiderai profondamente anch'io crearmi una famiglia, con dei figli. Amavo Karen, ma fino a quel momento avevo troppa paura che un cacciatore non potesse anelare a quella felicità e avevo il terrore di non essere all'altezza come padre. Quando nascesti tu, però, misi da parte ogni dubbio. Karen desiderava dei figli e da quel momento diventò anche il mio desiderio."
Sam e Dean erano rapiti dal racconto.
"Purtroppo però Karen non riusciva a rimanere incinta. Andammo da un medico e ci svelò la triste verità. Era sterile. Non avrebbe mai avuto figli. Non avremmo mai conosciuto quella felicità."
"Bobby. Ci dispiace tanto." Disse Dean.
Bobby aveva gli occhi lucidi ora. "Karen era disperata. Così disperata che andò in depressione. Io l'avrei amata anche se non avessimo mai potuto avere dei figli, ma lei era così depressa che temetti che potesse togliersi la vita. Persi il senno e andai alla biblioteca cercando un modo magico che mi aiutasse a ingannare la natura."
"Bobby...no!" esalarono Sam e Dean.
"Ero ancora giovane...ero ancora inesperto! Non sapevo che la magia aveva sempre un prezzo. Quello che era successo a Mary e John avrebbe dovuto mettermi in allarme ma non capìì. Invocai un demone e feci un patto con lui. Lui non mi disse cosa voleva in cambio e io accettai."
"Papà, tu sapevi?" chiese Sam.
"Io sapevo, ma anch'io ero giovane e stupido e troppo, troppo orgoglioso. Invece di stargli vicino e capire il mio migliore amico, me la presi con lui. Non riuscivo a credere che avesse fatto un dannato patto, dopo quello che io e Mary avevamo passato con Occhigialli. Dopo che quell'essere spregevole disse che sarebbe tornato e avrebbe voluto qualcosa da Mary. Litigammo piuttosto in maniera brutta, ma oramai quello che era fatto, era fatto." Disse John.
"Karen restò incinta, ma più tardi, un altro demone, prese possesso del corpo di Karen. Io e John stavamo facendo una battuta di caccia nei boschi. Lei comparve all'improvviso, con gli occhi iniettati di sangue. Gli occhi neri. Non sapevamo quello che gli era accaduto. Io l'avevo lasciata a casa nostra, convinto che sarebbe stata al sicuro e mi ritrovavo mia moglie che in quel momento era...posseduta! Aggredì subito John, che stava soffocando sotto le sue mani e io ero lì a guardare." Disse Bobby chiudendo gli occhi.
"No, Karen. Lascialo andare. Lascialo andare, ti prego. sono bobby. È john, non lo riconosci?" gridavo. Karen non mi dava retta. Continuava a stringere e a stringere sollevando John con una forza inaudita. Restavo a guardare quello che era il mio migliore amico strabuzzare gli occhi e lacrimare dal dolore e dalla paura, la paura di morire. Era terrorizzato a morte e anch'io ero terrorizzato. Quella non era più la mia Karen, era un mostro. Tentai di recitare un esorcismo ma non ricordavo le parole.
Sparai. La colpii in pieno petto. Lei cadde a terra, lasciandolo andare. Dopo pochi istanti il demone lasciò il suo corpo, lasciandomi lì con il mio dolore.
"Karen, Karen, dio, perdonami!" dissi disperato, tenendole la testa tra le mie mani. Lei rantolava contro di me. piansi anche per il bambino, quel bambino che non avrebbe mai visto la luce.
All'improvviso qualcun altro apparve a infierire sul nostro dolore.
"Quindi questo suppone che non avrò più il mio pagamento!" disse il demone malvagio.
Non risposi. Continuavo a guardare Karen. Il demone si rivolse allora a John.
"Tutto questo per salvarti la vita. Non è commovente? Una vita per una vita. Un vero amico è così difficile da trovare, oggigiorno. Non sei d'accordo, John?"
John non si diede neanche la pena di rispondere. Imbracciò il fucile e sparò.
Il demone restò a guardare con curiosità il proiettile che faceva un buco nel suo stomaco e si richiudeva dopo poco. Rise sguaiatamente.
"Voi umani siete così...patetici..."
Dicendo così, mise una mano sul ventre di Karen e ne fuoriuscì una luce gialla.
"Lasciala stare, mostro!" gridai io.
"Stà zitto, essere patetico, se non vuoi che muoia anche il figlio che porta in grembo." Mi intimò.
Restai sbalordito.
"È ancora vivo? Le ho sparato in pieno petto...stai mentendo!"
"Sento ancora il battito dell'esserino dentro di lei. Un battito debolissimo, il respiro irregolare, ma è ancora vivo." Mi rispose lui.
La luce gialla si fece più intensa e ne scaturì una sfera di luce dentro la quale brillava qualcosa all'interno.
"È..." dissi scioccato.
"L'anima del bambino, sì."
"Ridammela, ti prego!"
Il demone scosse la testa. "Cosa te ne faresti di un'anima senza un corpo? È del tutto inutile. Noi ne faremo un uso più degno!"
"MA QUELLO È MIO FIGLIO!" gridai, mentre John cercava di impedirmi di saltare addosso al demone.
Il demone rise.
"Tuo?'Non è MAI stato tuo figlio! Esiste grazie al NOSTRO volere, non di certo grazie alla tua donna e al suo corpo difettoso, inadatto e non progettato per una gravidanza!"
"Bastardo..."
"Ora che la tua donna è morta, non può più pagarci e quindi prenderemo tuo figlio, che a ben vedere non è un vero e proprio sequestro, visto che esistendo grazie a noi, è come se tornasse alla sua vera famiglia."
"NO! VI PREGO. NON PORTATEMELO VIA."
"Alistair vuole il bambino. Tu non puoi fare niente, uomo! Questo bambino sarà la rappresentazione di un nuovo tipo di male oscuro. Il male generato dall'amore. Un male in grado di amare! Grazie a lui, dopo la scomparsa di Lucifero, avremo di nuovo ancora un sovrano!" disse, sparendo con il bambino.
"Bobby...è terribile..." dissero Dean e Sam.
"Vi ho raccontato della telefonata tra me e vostro padre quando mi informò che Mary era incinta di Sam. Ebbene, erano già passati due anni. il rapporto tra me e vostro padre stava subendo degli alti e bassi, a causa di quello che era successo, perché io non gli perdonai facilmente la morte di Karen." Disse Bobby.
Anno 1987. Giugno.
"John, ascolta, ti ho chiamato per sapere se sei riuscito a mettere quelle trappole del diavolo, ti ricordi che non funzionavano bene?"
STAI LEGGENDO
Profezia
FanfictionQuesta storia parla di personaggi di Supernatural, ma in una sorta di universo alternativo, dove Mary non è morta nell'incendio, e Sam e Dean vengono separati da bambini per poi incontrarsi da ragazzi :)