Jimmy si era svegliato e lo stava fissando.
Anzi, no. non Jimmy. Castiel.
Dean non avrebbe voluto scappare. Era da codardi. Ma lui era solo un ragazzino.
"Aspetta. Ti prego. Non....te ne andare." Gli disse Castiel, e fu forse convincente, nella sua supplica, perché Dean si fermò e si voltò piano verso di lui.
Lo guardò con pena e un'infinita tristezza. Era ancora loro amico, dopotutto. Lo era stato fino adesso e aveva rischiato la vita in un incidente stradale. Come Sam.
Sam.
"Sono...felice che tu stia bene." Disse Dean, ed era sincero, anche se un groppo nello stomaco lo stava divorando.
"Grazie..." disse Castiel.
"dovrei andare a chiamare un'infermiera...."
"Aspetta, ti prego....aspetta un altro po'...."
Dean si morse il labbro, e poi disse: "i medici sostengono la tua guarigione quasi miracolosa...eri conciato peggio di Sam, lo sai?"
"A proposito, come sta Sam?"
Dean avrebbe voluto aggredirlo in quel momento.
"Dean? Come sta Sam?" chiese Castiel, preoccupato.
"Sta bene!! Non certo grazie a te!!" sbottò alla fine.
"Mi dispiace..."
"Ti dispiace?" marcò Dean, poi avvicinandosi a Castiel, ma non con aria minacciosa.
"Sam ha fatto in tempo a telefonarmi prima dello schianto...lo sai?"
"Oddio..." disse Castiel.
"Hai paura di quello che può avermi detto?"
"Hai sentito....lo schianto." Mormorò Castiel, aprendo la bocca, orripilato.
Non era quello che Dean si aspettava, e lo guardò sorpreso. Castiel si stava preoccupando per lui. Non per tutta la questione dell'angelo.
Gli occhi minacciarono di pizzicargli, ricordando lo schianto.
"Dean..è cosi? Mi dispiace cosi tanto!"
"Basta con queste manfrine. Parliamo di cose più importanti." Disse Dean.
"Dean..."
Dean si avvicinò all'orecchio di Castiel e disse piano:
"A quanto pare Sam è convinto che tu sia un angelo."
Castiel rabbrividi.
"è stata l'ultima cosa che mi ha detto prima di...."
"Dean...."
"è vero?" chiese Dean turbato e rancoroso.
"Si..."
"Perché non ce l'hai detto?"
"Ho...avuto paura...ma non sono contro di voi, credimi. Io...vi voglio bene."
"Se è cosi, perché ora sam si trova su quel letto d'ospedale?" chiese Dean puntando un dito fuori dalla stanza di Castiel, gli occhi che bruciavano. "Perché lo stavi seguendo???"
"Era sconvolto...e aveva frainteso tutto...dovevo seguirlo. Spiegargli bene come stavano le cose. Dean, se ti è sfuggito per caso, ci sono anch'io su questo dannato letto!" aggiunse Castiel scorbutico.
"Sei in contatto con LUI ?"
"Chi??"
"Lui! Dio!" sbottò Dean. "Gli hai detto di noi???"
"Cos...NO! come puoi pensare che possa essere cosi meschino? Davvero pensi che farei una cosa del genere? Pensi questo di me?" chiese Castiel offeso.
"Io non so più a che cosa o a chi devo credere, Jimmy, o Castiel che sia...finora non credevo neanche che esistessero gli angeli, e ora scopro che il mio migliore amico lo è. Quindi perdonami se sono un po' sconvolto!!" disse Dean , ruggendo a bassa voce, per non farsi sentire.
Era un miracolo che nella stanza con Castiel ci fosse solo una vecchia signora sorda.
"Pensi che io sia il tuo migliore amico?" si illuminò Jimmy.
"Non darti subito delle arie. Non saresti ancora vivo, se Sam...non voglio neanche dirlo. Possono morire gli angeli?" chiese Dean tra il serio e il faceto.
"Dean...ci sono delle cose che devo spiegarti di me. Io non sono un angelo...puro..."
"Bene, perché neanche io e Sam siamo esseri umani puri...te lo rimarco nel caso ti fosse sfuggito ed è per questo che non siamo ancora passati all'in...."
"Ascoltami! Sai cosa sono i nephilim??"
"Cos...i figli di un essere umano ed un angelo??"
Castiel lo guardò stupito.
"Che c'è? Guarda che anche io ho studiato! O almeno lo ha fatto Sam! E quando hai un fratello secchione...."
"Ok..ok...ora stai a sentire, perché devo raccontarti di me ed Anna..."
"Tua sorella?? È un angelo anche lei??"
"Si, ma non è come me...ascolta..."
Castiel però non potè dire altro che entrò un'infermiera e vedendo che era sveglio, cominciò a tempestarlo di cure e a mandare fuori della stanza Dean, che dovette trattenersi per non insultarla, o bestemmiare, in presenza di Castiel.
*
Dean si stava allontanando dalla stanza di Castiel, passando per il corridoio, sconsolato, quando si scontrò niente popò di meno che con Jessica!
Gli venne praticamente addosso, facendolo cadere. Stava correndo.
"Jessica?? Ma cosa???"
"No! No! No!" mormorava lei, impazzita.
"Jessica, che ti prende? Che ci fai qui?" chiese Dean , stringendole le spalle. Sembrava in preda a una crisi di nervi.
"Sam, Sam!"
"Sam?? Sei venuta a vedere lui? Che è successo?? Gli è successo qualcosa???"
"No no no...Sam Sam Sam...io dovevo dovevo...dovevo prot....proteggerlo." disse Jessica scoppiando a piangere.
"Tu proteggere Sam??"
"La Morte...credevo fosse qui per lui, ma mi ha guardato. Aveva un'aria minacciosa. Minacciosa." Disse Jessica, piangendo.
"La morte? Ma che stai dicendo, Jessica?"
"Minacciosa...si..." disse Jessica, andandosene via, sconsolata.
Dean provò solo per un attimo pena per lei, poi tutti i suoi pensieri erano concentrati su Sam.
Corse all'impazzata nella sua stanza con il cuore che gli batteva forte.
Sam. Stava bene. Non stava morendo. Appoggiò la testa al suo petto, triste, pregando che si risvegliasse presto.
I suoi genitori erano andati a prendere un caffè alla macchinetta dell'ospedale...finalmente poteva stare un po' da solo con lui.
*
Sam era perso nel suo sonno, devastato da incubi atroci, e quelli ricorrenti sembravano essere proprio quelli più terrificanti.
Sam si guardava allo specchio di un bagno e si vedeva con il viso deforme...gli occhi neri...come quelli di un demone...dallo specchio gocciolava sangue nero...Dean era appoggiato al muro, poco distante, facendosi quasi forza per sostenersi, davanti a quella visione.
A Sam spezzò il cuore vederlo cosi...ma era niente paragonabile all'immagine di Dean disteso su un letto, che sembrava morto. Dei filamenti di ferro gli uscivano dal petto rosso di sangue...la carne rossa, forse bruciata.
Sam piangeva sul suo petto, straziato.
*
"Cosi non va bene, Dean." Gli disse Castiel, facendolo alzare.
Dean senti un pesante cerchio alla testa, quando Castiel lo costrinse ad alzarsi, e quasi barcollò, tanto che Castiel dovette sostenerlo. Erano passati due giorni da quando era andato a trovare Casiel. Non era riuscito più a entrare nella sua stanza perché era assediata dai parenti di Castiel.
"Non stai bene...devi avere la febbre."
"Non importa...io non posso abbandonare Sam."
"mmm...Sam...sembra aver acquisito discreto calore. Diosanto Dean, sei stato tu?"" chiese Castiel, poggiando una mano sul petto di Sam.
"Di fare cosa???" chiese Dean, tenendosi la testa.
"gli stai donando la tua...essenza vitale.... Dove hai imparato a farlo???" chiese Castiel.
"Io...io non ho fatto un bel niente!! Aspetta...se funziona...fammi riprovare!" disse Dean, cercando di tornare da Sam, ma Castiel glielo impedi.
"Fermo li. È una pratica molto pericolosa...che sono in grado di fare pochi eletti...e solo se c'è un profondo e sincero legame di appartenenza l'uno con l'altro. È molto pericoloso, soprattutto perché può portare l'altro alla morte"
"Diosanto, io...cioè voglio dire...non ho fatto niente, credimi!"
"Va bene...va bene...a volte è inconsapevole. Ora lascia fare a me." Disse Castiel mettendogli una mano sulla fronte.
"Cosa gli stai facendo?"
"Lo sto guarendo. Ora che il mio corpo è guarito, posso guarire gli altri." Disse Castiel.
"mmmm"
"A questo proposito, Dean...devi dire a Sam, quando si sarà risvegliato, che non era mia intenzione farvi del male, quando vi ho marchiato le costole..."
"Tu hai fatto cosa'??"
"Parla a bassa voce!! È il rimedio più sicuro per nascondervi dagli angeli. Volevo proteggervi, ma non ero nel pieno della mia forma e ho dovuto usare per addormentarvi, il cloroformio..."
"Il...il...." Mormorò Dean, scioccato.
"Digli solo che gli voglio bene, e che mi rifarò vivo presto." Disse Castiel, facendo per andarsene.
"Aspetta. Si risveglierà, non è vero?"
"Ovvio." Disse Castiel.
"Ma...il dottore ha detto che non è in coma...allora perché non si è ancora risvegliato?"
Castiel sospirò.
"Tuo fratello soffre di incubi, Dean...ha una psiche molto combattuta e fragile. Stagli vicino." Disse solo prima di andarsene via.
Dean era più preoccupato che mai, e prese la mano di sam, sussurrandogli:
"starai bene, fratellino...te lo prometto. Staremo bene".
*
"Dean...."
Dean senti una mano delicata toccargli i capelli, e asciugargli una lacrima, mentre dormiva.
Doveva aver pianto. Lui...
"Sam!!" gridò.
Sam fece appena in tempo a sorridere, che Dean lo abbracciò forte.
"Ehi, piano, sono ancora convalescente!" disse lui sorridendo.
I genitori erano anch'essi nella stanza e sospirarono dal sollievo, andando ad unirsi anche loro.
Nel giro di pochi secondi, sommersero Dean e Sam, e Dean fini tagliato fuori, con suo grande disappunto.
Comunque non durò molto, visto che arrivò praticamente subito l'infermiera, avvisata dal fracasso, e intimò di non disturbare il paziente!
*
Sam restò all'ospedale ancora quattro giorni. Ovviamente Castiel arrivò a fargli visita, e anche se Sam lo guardava ancora un po' in tralice, Castiel capi che era passato lo stato d'allarme.
Dean si allontanò solo per prendere due sprite per tutti e tre, e quando tornò vide un commovente abbraccio silenzioso tra Sam e Castiel.
Sorrise.
Ovviamente non mancarono le domande su cosa era successo, e Dean cercò di evitare almeno a Sammy l'incombenza di dover ripetere sempre le stesse cose.
Dovettero inventarsi che la strada era scivolosa, perdettero il controllo dell'auto...- tutti e due - ? fecero a entrambi anche il controllo del tasso alcolico. Nessuno credeva alla loro versione, ma non potevano costringerli a parlare...né i poliziotti, né i medici dell'ospeale, né tantomeno le loro famiglie.
Passati i quattro giorni, non c'era più bisogno che Sam stette ancora li. Era ora di lasciare l'ospedale.
Si alzò dal letto, e abbracciò il padre, che ricambiò felice.
Mary si alzò per andare da Sam, ma Sam non la guardò neanche, buttandosi deciso tra le braccia di Dean.
Dean lo strinse contento, ma poi gettò un'occhiata quasi di scuse a sua madre. Ci era rimasta male. Era ovvio.
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Profezia
FanfictionQuesta storia parla di personaggi di Supernatural, ma in una sorta di universo alternativo, dove Mary non è morta nell'incendio, e Sam e Dean vengono separati da bambini per poi incontrarsi da ragazzi :)