Sam si fermò al centro della stanza per ammirare suo fratello che dormiva immerso nel piumone. Era ottobre ormai, ma Sam era convinto che quel piumone fosse un po' troppo pesante e poi bastavano i loro corpi per scaldarsi a vicenda.
Si avvicinò ancora, guardandolo dormire, poi non resistette più e salì a gattoni sul letto per poi salire sopra di lui, abbracciandolo.
Dean mugolò nel sonno e Sam gli diede dei baci sul collo come buongiorno. Dean non disse niente, semplicemente lo prese per le spalle tirandolo giù e stringendolo di più contro di lui e contro il suo petto.
Sam lo stava ancora coccolando, quando Dean gli disse: "Il tempo che impieghi a guardarmi dormire, potresti spenderlo meglio, abbracciandomi."
"Ok, lo farò." Sussurrò Sam.
Una voce interruppe quelle carinerie.
"Sam, Dean, volete scendere per la colazione? Oh!!" fu la sorpresa di John quando entrò nella stanza.
"Papà!!" lo chiamò Dean, ma John era già sceso frettolosamente per le scale.
Dean si mise le mani nei capelli, ma Sam lo rassicurò con un bacio sulla testa. "Stà tranquillo, è normale. Si abituerà, vedrai."
"Non lo so, Sam." fu la risposta preoccupata di Dean.
*
John fu taciturno e di pessimo umore nelle prossime ore. A colazione e a pranzo non disse una parola e trovava sempre una scusa per non stare vicino ai suoi figli. Aveva sempre qualcos'altro da fare. Doveva tagliare il prato, pulire le armi e cose del genere. Dean e Sam si allarmarono soprattutto perché non dava ordini come al solito, di aiutarlo.
"Sam, papà non ce l'ha con noi! Perché dovrebbe? Non stavamo facendo niente di male. Eravamo solo nel letto insieme. Abbiamo già chiarito questa situazione." Cercava di rassicurarlo Dean.
"Sì, ma forse papà cercava di dimenticare che ci fosse stata alcuna situazione da chiarire." Gli fece presente Sam.
"Se vuole fingere che non sia mai successo, sai come si chiama allora? Negazione. E sai cosa sarebbe ancora peggio? Assecondare questa cosa. Se facciamo finta anche noi che non sia mai successo, finirà per dimenticarsene del tutto e se dovesse poi scoprirci un'altra volta, sarà come se fosse la prima volta e non sarebbe piacevole ricominciare tutto da capo" rise Dean.
"Lo so, Dean, ma neanche sbattergli in faccia tutti i giorni che stiamo insieme, credo aiuti." Disse Sam scoraggiato.
*
Verso le quattro del pomeriggio, Charlie era ancora al bunker e Dean e Sam scesero in cucina per fare merenda, ma si bloccarono di colpo quando sentirono delle voci provenire dalla stanza.
"Che cosa devo fare, Bobby? Io non so più che cosa fare!" diceva John esausto.
"Hai provato a parlare con loro?" gli chiese Bobby.
"Ma sì, ma sì. Te lo dissi. Abbiamo discusso ma alla fine ho detto loro che...accetto questo...rapporto."
"Davvero?" chiese Bobby stranito.
"Ma certo che no, che diamine! Ma cos'altro potevo dire loro? Li avevo appena ritrovati, non potevo perderli di nuovo! E stava succedendo! Li stavo perdendo, Bobby! Mi hanno fatto capire chiaramente che se ne sarebbero andati, se non avessi accettato tutto e dopo aver perso Mary, non potevo perdere anche loro! Inoltre, perché avevano paura della mia collera, stavano quasi per morire, cadendo da quella montagna! Ho rischiato di ucciderli, Bobby! Se fosse successo, non me lo sarei mai perdonato!!" disse John, disperato.
"John, ascolta...so che deve essere molto difficile per te. Per qualunque genitore. Hai provato a far capire loro che...non è una cosa che possono continuare? Lasciando stare la parte morale, che comunque è molto importante, rischiano seriamente il carcere!"
"Che Dio li perdoni, Bobby. Dicono di amarsi."
"Questo non è...possibile. Quei due ragazzi confondono l'amore fraterno con quello romantico. So perché succede. Perché sono stati separati da bambini. Se fossero cresciuti insieme non sarebbe mai successo. Devi farglielo capire. Se vuoi, posso parlarci io."
"Bobby, non credo che riuscirai a convincerli. Sono così....testardi! Prima li ho visti insieme, abbracciati nel letto. Dovevi vederli, Bobby. Si comportavano proprio come se fosse una cosa giusta! E io avrei voluto gridare, allontanarli, anche ferendoli se necessario, ma non potevo! E per un attimo, solo per un attimo, il mio cuore mi ha tradito. Per un solo attimo, ho anche pensato che erano così belli e teneri!"
"Perché lo sono. Lo sono davvero. Ma non può continuare. Più avanti andrà e più tutto ciò causerà dolore in seguito."
"Io spero...spero davvero che vivendo insieme, loro prima o poi si stanchino, ecco. In fondo succede a tutte le coppie, no? Convivendo sfuma l'amore, la passione. Con il tempo non...non faranno più sesso e torneranno ad essere due fratelli normali. Devo solo aspettare!"
"Ma bene! Nostro padre e nostro zio che cospirano alle nostre spalle!" disse duramente Sam, malgrado Dean cercò di fermarlo.
Bobby e John si girarono paralizzati.
"Non ti ho mai insegnato che non si fa la spia, Sammy?" chiese John.
"STA ZITTO. SOLO LUI PUò CHIAMARMI COSì!" gridò Sam.
"SAM!" cercò di trattenerlo Dean.
"E TU, Bobby. Complimenti! Ti consideravamo come un secondo padre, io e Dean. Gran bella facciata!" disse Sam, indicandolo.
"Sam, non stavamo dicendo nulla di male!" disse Bobby.
"Ah no? Non stavate parlando di noi come se fossimo spazzatura??" chiese allora Dean.
"SMETTETELA SUBITO." gridò John. "Non vi permetterò di fare le vittime adesso! Prendetevi la responsabilità delle vostre azioni!!!"
Dean lo guardò in cagnesco. "Noi ce la siamo presa, eccome. Ma tu, papà? Tu sapevi a cosa andavi incontro. Ci hai fatto un gran bel discorso, per poi infangarci alla prima occasione solo per due coccole che hai visto?'"
"ADESSO BASTA. Vi ho detto che vi avrei lasciati continuare, ma non potete pretendere che...che accetti questa cosa!"
"Non chiamarla così!!" gridò Sam.
"Come dovrei chiamarla, allora? Io non so come altro chiamarla! "
"John, ascolta, forse..." disse Bobby.
"Si stanno mettendo contro loro padre, ti rendi conto, Bobby?? Per un capriccio che rimpiangeranno loro stessi quando si accorgeranno..."
Sam perse il controllo e gli gettò addosso un barattolo di marmellata che si schiantò contro il muro.
"NON CHIAMARE IL MIO AMORE PER DEAN, UN CAPRICCIO. TU NON SAI QUELLO CHE PROVO. CHE PROVIAMO! "
"Io so solo che qualunque cosa sia, finirà!" esalò John. "E tu, Dean, guarda cosa hai fatto a mio figlio. Lo hai rivoltato contro di me. l'hai rovinato, gli hai tolto la sua innocenza. L'hai rovinato per sempre. Forse non era neanche maggiorenne, quando tu...."
Non potè finire la frase che Dean gli sferrò un pugno in pieno viso.
John si lamentò, ma subito dopo reagì ricambiando con un pugno sul viso e uno sullo stomaco.
"JOHN, NO, FERMATI, FERMATI!" gridava Bobby, cercando di tirarlo indiietro.
"DEAN, DEAN! LASCIALO, BASTARDO, LASCIALO!" gridava Sam.
*
Dean si stava passando il ghiaccio sulla pancia e sull'occhio, mentre camminava verso Sam che era seduto sull'erba del giardino, piangendo. Arrivò davanti a lui e gli accarezzò i capelli. Sam abbracciò le sue ginocchia, singhiozzando contro di esse, surrando:
"Perdonami."
Qualcosa ribollì dentro lo stomaco di Dean e non era dolore per il pugno, stavolta, ma dolore per quelle parole.
"Non chiedere più perdono. Non per gli sbagli che fa papà."gli disse.
"Papà?? È nostro padre, quello? No, è un mostro! Ti ha picchiato...e anche io sono un mostro. Se non l'avessi provocato, non se la sarebbe presa con te e non ti avrebbe picchiato."
"Sam." disse Dean, abbracciandolo.
"Ero davvero convinto che l'avrebbe accettato. Dean, sono stato uno stupido. Uno stupido." Disse Sam, piangendo.
"Basta. Basta." Disse Dean, abbracciandolo stretto.
"No, Dean. Senti dolore. Io non posso..." disse Sam, alludendo al pugno che aveva ricevuto, cercando di farlo allontanare da lui.
"Ehi, Sammy, piantala. Nessun dolore che possa sentire, può separarmi da te." Lo rassicurò Dean.
Sam stette in silenzio, lasciando che il fratello lo cullasse e poi teneramente gli disse:
"Mi ami davvero, Dean? Non come...un fratello?"
"Ti amo più di un fratello e più di una persona innamorata, Sam. provo tutte queste cose, ma anche di più. Tu non sei solo un fratello e non sei solo una persona che amo, sei molto di più. Non so spiegarlo."
"Sono la tua anima gemella?"
"Sì." Rispose Dean, poi fissò Sam, come se stesse prendendo una decisione e gli disse:
"Non prendere per il verso sbagliato quello che ti sto dicendo, Sammy, ma sappi che...che se anche non dovessimo più fare sesso, io continuerei ad amarti, Sammy, non ti lascerei. Quindi non devi avere questa paura."
Sam come previsto si allarmò. "Perché mi stai dicendo questo? Vuoi lasciarmi? Non mi ami più??"
"No! Sto solo cercando di darti una possibilità di scelta. Papà non accetterà mai questo e tu sei ancora molto giovane, Sammy. Non voglio che tu debba vivere un inferno. Sto solo cercando di dirti che non è il sesso a tenerci uniti. Se tu decidessi che hai cambiato idea e vuoi che torniamo ad essere fratelli normali, sappi che io continuerò ad amarti. Non ti lascerò."
Sam lo fissò, commosso, poi gli disse:
"Sarebbe solo un farci del male di più, non trovi? E poi che succederà? Faresti l'amore con qualcun altro??" gli chiese Sam, tenendogli le mani sul viso.
"NO. Lo prometto. Non ti tradirei mai." Disse Dean, baciandogli il collo.
Sam rise. "Castità a vita, allora?" chiese, guardandolo sospettoso e con un sorriso malizioso. Dean gli aveva già proposto una volta, di tornare ad essere fratelli. Neanche dieci secondi erano passati dalla proposta, che si era ributtato sulle sue labbra.
"Che c'è? Non mi credi capace?" lo sfidò Dean.
"Ami troppo fare l'amore con me." lo sfidò Sam.
"Posso... resistere! Sì!" disse Dean.
Sam scoppiò a ridere.
"Ti ho detto...che posso resistere!" disse Dean, strofinando la testa sul suo collo.
"O-ok, ho capito."
"Non mi piace non essere...creduto..." disse Dean, baciandogli il collo.
"Dean!" rise Sam. "Che fine ha fatto la tua promessa?"
"Quale promessa? Tu non hai accettato!" disse Dean, succhiandogli il mento.
"E se lo facessi?" lo sfidò ancora Sam.
"In quel caso...devo darti un ultimo bacio d'addio." Disse Dean atterrandolo sull'erba con il suo corpo.
"Dean!!" lo richiamò Sam tutt'altro che scontento. Quella prepotenza passionale aveva eccitato tutto il suo corpo.
"Anzi, per essere sicuri di fare le cose per bene, dovremmo anche fare l'amore!" disse Dean con voce roca.
Sam sentì una contrazione fortissima al basso ventre, poi le labbra di Dean appiccicate alle sue.
" Lo so perché non vuoi accettare. Perché non puoi sopportare che io sia di qualcun altro, perché sono solo tuo. Vuoi che sia solo tuo." disse Dean.
"Io non l'ho detto!" rise Sam.
"Stà zitto, non interrompermi. Stavo per dire che anche tu sei mio, solo mio."
"Interessante. E c'è altro che vorresti dirmi?" chiese Sam, divertito.
"Sì! Chiaramente tu sai quanto io ami il sesso, però sono in grado di rinunciarci facilmente per amor tuo!"
"C'è un altro ma in arrivo?"
"MA, sono anche il fratello maggiore e non posso permettermi di essere egoista. Devo pensare al mio fratellino, che sicuramente ha delle esigenze!" disse Dean, accarezzandogli la guancia.
"E poi?"
"E poi basta!!" disse infine Dean, dandogli un bacio infuocato, mentre Sam accettava il bacio con entusiasmo.
"Ehm...ragazzi..." disse Charlie a disagio.
"Non è il momento, Charlie." Disse Dean, che stava baciando appassionatamente Sam, spettinandogli tutti i capelli.
"È una cosa importante. " disse lei.
"Aspetterà."
"Ehm- ehm. Crediamo invece che non può aspettare." Disse un'altra voce. Caino.
Dean e Sam si girarono alla velocità della luce, guardando i due fratelli leggendari accanto a Charlie, che era molto nervosa e a disagio.
"Li ho incontrati mentre stavo tornando." Disse lei.
"È successo qualcosa a Cas o Crowley??" chiese Dean, impegnato come Sam, a darsi un'aggiustata.
"No. no. Niente del genere. Non abbiamo potuto fare a meno di sentire il piccolo dramma che è scoppiato e..."
"Queste sono cose di famiglia. Vi prego, statene fuori." Disse Sam.
"Non possiamo." Disse Abele. "È molto più di famiglia. È destino. Non spetta però a noi farvelo capire."
"E allora a chi?" chiese Dean.
Nostradamus apparve magicamente in quel momento.
"A me." disse.
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Profezia
FanfictionQuesta storia parla di personaggi di Supernatural, ma in una sorta di universo alternativo, dove Mary non è morta nell'incendio, e Sam e Dean vengono separati da bambini per poi incontrarsi da ragazzi :)