Cap 9. Debiti

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 "E quindi, come ti stavo dicendo, non avresti dovuto scappare via in quel modo, lasciandomi li come un cretino a preoccuparmi per te....Sam, mi stai ascoltando?" gli chiese Jimmy


"Credi che le persone stiano comode a dormire nella stanza degli ospiti?" gli chiese d'un tratto Sam

"Sam, hai ascoltato anche solo una frase di quello che ti ho detto?" gli chiese jimmy irritato.

"Voglio dire...se si chiama "stanza degli ospiti" è perché è fatta apposta per un ospite, ma l'ospite che cosa ne pensa? Nessuno gliel'hai mai chiesto?"

"Ma di che diavolo stai parlando?" chiese Jimmy gesticolando.

"Voglio dire...può darsi che l'ospite trovi le luci del lampadario troppo scarse o troppo riflettenti, la stanza troppo piccola, troppo piena di scatoloni, troppo buia o troppo fredda, troppo impersonale...."

Jimmy si era fermato alla parola riflettenti

"Adesso basta, piantala...si può sapere che cosa ti prende?"

"Voglio dire...se tu avessi un fratello, non preferiresti condividere la stanza con lui piuttosto che in una scomoda, triste e desolata stanza degli ospiti?" chiese Sam gesticolando con fare teatrale con aria di grande concentrazione.

"Ahhh ecco di cosa stiamo parlando, di tuo fratello....come al solito...

"Smettila di cambiare discorso e rispondi alla domanda " disse Sam succhiando la cerniera della sua felpa e puntandogli una matita contro

"Io....sono figlio unico...quindi non lo so! Ma perché questa cosa ha tutta questa importanza?"

Sam stava per ribattere nuovamente, quando arrivò Jessica e si sedette nel banco di fianco al loro.

"Grazie al cielo! Ti prego, toglimelo da davanti ai piedi!" disse Jimmy scandendo le parole. esasperato, alzandosi per andare in bagno

Quella mattina Jessica indossava una lunga gonna scozzese molto carina e una camicetta viola a maniche corte, ma Sam a malapena se ne accorse.
"Che cos'ha?" gli chiese Jessica indicando Jimmy.
"Non preoccuparti per lui....sta bene...piuttosto , che cosa ne pensi delle camere per gli ospiti?"




Dean stava facendo compere al supermercato con la madre Mary.

"Guarda qui, guarda qui che prezzi....sono dei ladri, non mi stupisco che la gente si mette a rubare..." disse Dean guardando il prezzo di certi vestiti.

Mary rise. "Se ti piace qualcosa, posso comprartela io.....ma non voglio sentire certi discorsi..."

"Stavo scherzando, mà "

Mary sorrise.

"Però....sarebbe bello poter comprare qualsiasi cosa tu voglia, senza doverti preoccupare dei soldi...."

"Ma che discorsi fai, Dean, che hai, 10 anni? Sai che non è possibile" disse Mary, rimproverandolo, e Dean si vergognò un poco. A dire la verità, lui e suo padre vivevano fabbricando carte di credito false....ma non aveva il coraggio di dirlo a Mary....avrebbe potuto prenderlo per un criminale

"Lo so, mamma, era solo per parlare...sai che sono un idealista...."

"No, veramente non lo so" disse Mary guardandolo con uno strano sguardo.

Dean ricambiò l'occhiata e e si rese conto ancora di più di quanto lui e sua madre erano due mondi distanti.... Lei sembrava cosi....concreta, cosi distaccata....cosi lontana dal modello di madre che avrebbe voluto....che aveva immaginato....

Eppure solo pochi giorni fa si era ritrovato a criticare suo padre....a dargli del pazzo, del folle....
Ora però quasi sorrideva nell'immagine che aveva di lui....john era strano, vero, ma tenero nel suo continuo errare, vivere sempre alla giornata, senza preoccuparsi mai del futuro....senza fare mai progetti a lungo termine....non si poteva dire che la vita con lui era noiosa....
D'un tratto si ritrovò a desiderare ardentemente che quello che diceva suo padre sui mostri fosse vero.... In fondo poteva esserlo.... Dean non gli aveva lasciato neanche il minimo margine di dubbio....ma non si era neanche arrischiato a indagare un po' di più sulla faccenda...

Poteva darsi che ci fosse del vero nelle sue parole...anche solo una minima parte...insomma dove andava quando spariva per settimane intere? Perché dovevano sempre cambiare città? Perché john tornava spesso con lunghi tagli e ferite di abrasione e non riusciva a spiegare come se le fosse fatte? Se avesse mentito sui mostri, o si fosse immaginato tutto, rimaneva ancora da spiegare come se li era davvero procurati....


Dean passò davanti a uno di quei televisori che trasmettevano programmi a caso...ne beccò uno che, mandava in visione degli zombies che attaccavano un povero uomo


"DEAN!"

Dean sussultò, spaventandosi moltissimo

"Mamma! Mi hai fatto prendere un colpo!"

"Non devi guardare quelle cose. Te lo proibisco!" disse Mary con aria dura

"Perché? Al giorno d'oggi le trasmettono su tutti i canali, continuamente...non fa neanche più effetto...." Borbottò Dean ancora risentito, e stupito. Sua madre, che non vedeva da quando aveva 4 anni, gli stava proibendo qualcosa?

"Non mi interessa, fanno fare brutti sogni...."

A Dean suonò un campanello d'allarme a quella frase

"E poi....fanno venire strane idee. Vieni, Dean , andiamo prima che si formi la fila alle casse"
"Mamma.....sono solo film....fantasie..."

Mary annui distrattamente

"non ci crederai veramente, vero?" chiese Dean cercando di capire se lei e papà erano davvero fatti l'uno per l'altra

"A cosa? Ai mostri? Non dire sciocchezze, Dean, sono cose che non esistono" disse Mary





Ruby stava camminando nel corridoio della scuola, ancora rimuginando su Sam e su quello che avrebbe dovuto fare per avvicinarlo a lei....quando all'improvviso qualcuno gli fece uno sgambetto

"AH" urlò Ruby spaventata, andando a sbattere contro la schiena di un altro ragazzo davanti di lei. "uhhh " mormorò per via della botta, e cadde a terra
La testa ancora gli girava, ma non fece in tempo a riprendersi che il ragazzo che era davanti di lei , la prese per la colottola, sollevandola da terra

"Perché non guardi dove cammini, sfigata?"

"Ti prego!" squitti spaventata Ruby, " non volevo...qualcuno mi ha fatto lo sgambetto...non volevo caderti addosso " disse Ruby a occhi chiusi

"Ma davvero!" disse il ragazzo cicciottello facendola cadere a terra e strappandole un altro gemito di dolore

Gli amichetti del ragazzo cicciottello presero a ridere forte. Il ragazzo infieri: "non ti reggi in piedi, eh? D'ora in poi ti chiamerò Ruby piedi di merda, che ne dici?"

Gli amichetti del ciccione presero a ridere più forte e a cantilenare : "Ruby piedi di merda, ruby piedi di merda , ruby piedi di merda "

Ruby cercò di sforzarsi per non piangere...in mezzo alla combriccola, vide lontano, in un angolo, Jessica Moore che sorrideva maligna a braccia incrociate

Ruby era sorpresa....altro che angioletto...quella ragazza era la serpe in seno...e Sam se la portava anche a letto....

Anche a Sam che passava di li proprio in quel momento, non sfuggi la scena, e non sfuggi neanche il ghigno malevolo della sua fidanzata. Era impietrito.
"ADESSO BASTA"

I ragazzi smisero all'istante di canticchiare

A Sam ci volle qualche secondo prima di riuscire a tirare fuori qualcos'altro...anche lui era rimasto sbalordito da quello che aveva appena fatto...stava difendendo RUBY

Si voltò in modo impercettibile...stava cominciando a radunarsi un discreto gruppetto che si era fermato a guardare..... e tra gli altri, spiccava Matt Metron , un ragazzo che aveva una folle passione per le storie, che scriveva per il giornalino della scuola e non chiedeva di meglio che nuovi pettegolezzi da poter pubblicare...poteva immaginarsi la sua mente galoppare in merito a quello che stava vedendo ora...


Okay Sammy...diamo il via allo spettacolo.... Pensò mentalmente Sam


"Non vi vergognate a prendervela con i più deboli, grandi e grossi come siete?" chiese Sam. Questa frase l'aveva già sentita parecchie volte nei film, ma faceva sempre effetto

L'effetto di un bel pugno sul naso....cercò di non pensare Sam


"Questa sgualdrinella è amica tua?" chiese il ciccione beffardo

C'era qualcosa che non andava...a quest'ora sarebbe già dovuto partire il pugno....pensò Sam

Il ciccione si voltò a guardare Jessica

"Ehi Jesse, il tuo fidanzatino ha delle sgualdrine come amiche, che ne pensi?"

Sam si voltò a guardare Jessica, che con aria seria e un po' spaventata, sospirò solamente, senza esporsi


"La tua fidanzatina ha perso le parole...Sam...quindi perché non passiamo ai fatti?"

"fossi in te starei più tranquillo Rupert...sei appena tornato da una sospensione......ne vuoi un'altra? sai, esistono tanti modi per non venire a scuola, che non comprende per forza farsi espellere........"

Rupert reagi con rabbia, sferrandogli un pugno, che colpi Sam solo di striscio....Sam reagi rifilandogliene un altro, con tutta la sua forza

La folla gridò...qualcuno disse di chiamare i professori

Rupert e sam furono coinvolti in un corpo a corpo che durò circa 5 minuti, prima che arrivarono i professori a separarli


"Rifallo un'altra volta, Grint , e questa volta la sospensione durerà DUE MESI , e se continui cosi, sarai espulso!" gli intimò un professore

"E tu hai poco da ridere, Campbell! Non è la prima volta che ci causi problemi....quando avrà finito Grint, ci vai anche tu dritto dal preside!" lo redargui Alastair facendolo alzare

Sam non riusci a non lasciare che un pensiero si infilò dritto nel suo subconscio...il pensiero che Alastair non chiedeva di meglio che una scusa, per mettergli le mani addosso...

Subito dopo pensò di star diventando paranoico...








Casa Campbell......
*

SCIAFF

"NO, NON PICCHIARLO!" aveva urlato Dean.

Lo schiaffo che aveva dato Mary a Sam, gli aveva girato la faccia, e si era quasi accasciato al muro, tenendosi la guancia e lo sguardo per terra, gli occhi coperti dalla lunga frangia. Dean sospettò che Sam stava per piangere e che non si scostava apposta la frangia dagli occhi per non farsi vedere


"SEI IMPAZZITA? UNA MADRE DOVREBBE PORTARE DEL GHIACCIO AL FIGLIO CHE TORNA A CASA CON LA FACCIA GONFIA, NON CONTRIBUIRE A GONFIARGLIELA DI Più!" urlò ancora Dean a sua madre, mentre si inginocchiava davanti a Sam, che sembrava non riuscire a stare in piedi da solo. Sam appena senti Dean avvicinarsi, cercò di spingerlo via, ma Dean non se ne andò

"Calmo, Sam, calmo, va tutto bene..." cercò di tranquillizzarlo

Sam proruppe in piccoli singhiozzi

"Guarda che cosa gli hai fatto" disse Dean rimproverandola, alzandosi in piedi. "toccalo ancora una volta e porterò via Sam con me e non lo vedrai più"

Sam sussultò dalla sorpresa, e mary sbiancò, ma si riprese quasi subito.

"Non è più un bambino! Deve capire le conseguenze delle sue azioni! E ora che ha fatto questa bravata.....il professor Alastair vorrebbe contrattare la sua punizione.....delle lezioni private!!"

"Lezioni private?" chiese Dean basito

Sam smise per un attimo di respirare e di muoversi

"HO VISTO I MESSAGGI CHE TI MANDA SUL TELEFONINO, SAM. PER QUANTO TEMPO PENSAVI DI TENERMELO NASCOSTO?"

Dean era più stranito a ogni frase che seguiva e aveva l'impressione di essersi perso dei passaggi

"Messaggi? Quali messaggi?" era già pronto ad andare ad aspettare Alastair sotto casa. Ma prima avrebbe avuto bisogno di un fucile...e forse papà poteva procurargliene uno....

"Da quanto lo sai?" chiese sam con voce rotta senza alzare lo sguardo

"HA IMPORTANZA? ME L'HAI TENUTO NASCOSTO!" URLò Mary sempre più fuori di sé

"Si può sapere questo che cosa ha a che fare con...." Tentò Dean

"NON PERMETTERò CHE SI VENGA A SAPERE CHE MIO FIGLIO HA BISOGNO DI RIPETIZIONI DA UN PROFESSORE, è UNA VERGOGNA. TU NON LE FARAI. PUNTO." Disse Mary interrompendo Dean. Prese il giubbotto in tutta fretta, la borsa e usci sbattendo la porta. Dean aveva quasi la netta impressione che stesse andando a trattare con Alastair.





*




"Cosi...piano....cosi" diceva Dean mentre seduto sul divano a fianco del fratello, gli passava il ghiaccio sulla faccia e sull'occhio

"Fa male, Dean..."

"Lo so, Sammy, lo so"

"Scusami per non averti detto di Alastair, Dean..."

"Perché non l'hai fatto?" chiese Dean passandogli delicatamente la borsa del ghiaccio in vari punti della mascella e sull'occhio

"Io....non volevo credere che fosse una cosa importante....pensavo che non lo fosse...speravo..."

"schhhh , tranquillo, Sam"

"Dean....non so che cosa vuole da me quell'uomo, ammetto che...a volte mi fa un po' paura..."
Dean lo guardò serio.
"Se ti fa paura, devi starci lontano il più possibile..." disse Dean, anche se non voleva credere che un professore potesse avere strane mire su un ragazzino....perdipiù su suo fratello minore...


Perché, in ogni caso sarebbero tanto diverse dalle tue?


Rabbrividi a sentire quella voce, che veniva dalla sua stessa coscienza, e quasi chiuse gli occhi per l'orrore....


"Dean....?"
"Si, Sammy?" chiese Dean, facendosi forza per tenerli aperti
"La mamma mi odia "
"Non dire sciocchezze; Sammy...come potrebbe odiarti....tu..."

Si bloccò appena in tempo...avrebbe voluto dire sei meraviglioso, ma si corresse con

"Sei suo figlio, ecco....i genitori non capiscono sovente i figli, ma non potrebbero mai odiarli " disse Dean.

"Dico sul serio....lei vorrebbe che non fossi mai nato...ne sono sicuro...hai visto come ha fatto prima...ti prego, Dean, non lasciarmi solo con lei..."
"......."
" portami con te, posso stare con te e papà., e saremo felici....non importa se papà non mi conosce, mi farò voler bene, posso....può imparare a volermi bene...credo...io..."
"Schhhhh basta, sam, basta....."

"sono cosi patetico...." Disse Sam riprendendo a piangere

"non è vero..." disse Dean accarezzandogli le spalle e la schiena

"Dean....perchè sei cosi buono con me?" gli chiese Sam con la testa appoggiata alla sua, sollevando gli occhi per guardarlo

"Io...ti voglio bene, Sammy " disse Dean a fatica

Sam non disse niente, ma gli accarezzò la guancia piano con le dita...Dean voltò lo sguardo e lo guardò a quel gesto......Den era un po' a disagio, probabilmente Sam non si rendeva conto del gesto intimo che stava facendo....era un po' come i bambini piccoli quando accarezzano i grandi, trattandoli come fossero loro i piccoli...in genere colti da un improvviso moto di tenerezza e naturalezza che hanno solo i più piccoli....

Sam aveva la testa appiccicata a quella di Dean, e continuava ad accarezzarlo....e Dean era davvero a disagio , tant'è che teneva la testa di lato perchè aveva paura di guardarlo



*



SCIAFF
Alastair non se l'aspettava , e barcollò fino a cozzare contro la scrivania e cadere di traverso sul pavimento

Mary aveva l'aria spaventata, il fiato corto e le guance rosse....stava sudando...ma non voleva mostrare la sua paura

"HAI PROMESSO" disse adirata e accusatoria

"Stupida donna" disse Alastaiar minaccioso. "TUUUUU...... HAI PROMESSO!!!" gridò lui. Alastair aveva la faccia trasfigurata dalla rabbia

Mary lo guardò , questa volta davvero spaventata dalla sua ira

Indietreggiò


Devo forse ricordarti il prezzo di questa bella vita, accanto a tuo figlio minore??? Continuò Alastair alzandosi

"ti prego, Sam no....farò tutto quello che vuoi...tutto quello che mi chiedi....Sam no, ti prego...."


"LO FAI Già " urlò Alastair
"No, io....."

"Sciocca donna......" disse Alastair, prima di alzare la mano con il palmo rivolto verso Mary, e sollevarla da terra, solo con quel gesto


"tuuuu credi di poter minacciare ME?? ME??

Mary si teneva il collo, cercando di non soffocare, stava diventando cianotica....

"ti prego, sono disperata...." Mormorò Mary

"Ohh...la disperazione....sei sicuro di ricordarla, Mary? " disse Alastair e in quel momento uno degli occhi di Alistair mandò un bagliore giallo

Mary cercò di aprire gli occhi, tenendosi ancora il collo con una mano e il petto con l'altra


"la disperazione è la vita..... un'inarrestabile tapis roulant disse Alastair
Lasciò libera Mary dalla sua morsa
Mary cadde al pavimento, e tossi

Subito dopo il pavimento prese a roteare e a sprofondare. Mary gridò e cercò di scappare, ma cadde di nuovo...il pavimento stava per essere inghiottire da una voragine nera

Che corre verso l'orrore....

"NOOO" gridò Mary cercando di restare aggrappata alle mattonelle

"e in tutto questo sai chi....che cosa sono io?

Io sono un appiglio ....una speranza

Alastair le tese un bastone

Mary allungò la mano


"Una speranza che va pagata però. ...." disse Alastair,scansando il bastone impedendole di prenderglielo, e in quel momento il pavimento smise di crollare. Si Fermò. Mary afferrò il bastone, e il pavimento ritornò intatto come se non fosse mai crollato






10 minuti dopo.....

Mary usci dal negozio di orologi di Alastair....
Si asciugò un occhio con le dita della mano affranta

Jimmy vide la scena, riconobbe la mamma del suo migliore amico e la chiamò

"Signora....." disse Jimmy

"Jimmy? C- che cosa vuoi?" chiese Mary. Aveva i capelli metà dentro e metà fuori dal giubbotto....e il viso sconsolato...sembrava proprio una bambina in quel momento, triste e sola, e Jimmy ebbe pietà di lei


"Io....non ho mai visto una persona piangere, uscendo da un orologiaio"

"Non sono cose che ti riguardino!"

"E invece si, Sam è mio amico, e dopo quello che è successo oggi, desidero solo assicurarmi che stia bene....vede, signora....chiunque si aspetterebbe che dopo il casino di oggi la madre andrebbe a parlare con il preside per la quasi rissa avvenuta a scuola, e invece lei va da Alistair a parlargli, e non a scuola, bensi nel suo negozio, e ne esce piangendo....deve ammettere che è un po' strano"

"Non sapevo che fossi cosi pieno di deduzioni, Jimmy, vuoi entrare in polizia?"

"senta, signora, mi rendo conto di essere inopportuno, ma è parecchio tempo che quel professore sta dietro a Sam...e la cosa non mi piace....vi ricatta per caso? È una questione di soldi? Di vecchi debiti?"

Mary rabbrividi.

"Ho centrato il punto, vero? Perché volete proteggerlo? Quello è un uomo pericoloso, vi prego, state attenti..."


"Io non so di che cosa tu stai parlando, Jimmy, sono venuta qui perché dovevo far aggiustare un vecchio orologio...caso vuole che il proprietario del negozio è anche un professore di Sam, e che sempre per caso è stato uno di quelli che hanno assistito alla rissa di mio figlio, cosi ne ho approfittato per parlarne..... davvero non c'è altro. Voi ragazzini vedete complotti e ricatti ovunque....guardate troppi vecchi film.... E adesso lasciami passare. È stata una giornata pesante"


Mary prima di andarsene definitivamente, si fermò, e voltandosi disse a Jimmy: "Sei un amico caro, Jimmy, Sam è fortunato ad averti. "

Jimmy annui, prima che Mary girò i tacchi e se ne andò
*


Mary tornò che Sam era ancora sul divano abbracciato a Dean , semi dormiente....Dean vide Mary, che guardò Sam ancora con la testa appoggiata sulla spalla del fratello, rannicchiarsi di più. Mary aveva uno sguardo sconsolato, e Dean era in imbarazzo, ma strinse più vicino Sam a sé, che nel dormiveglia sorrise e sembrò apprezzare la stretta più vicina di Dean

Dean cercò di mantenere il contatto visivo con gli occhi della madre

"Era a pezzi, ho dovuto calmarlo. Tu dove sei stata?"

"Non con Sam qui davanti, ti prego Dean" disse Mary alzando le mani

"d'accordo, d'accordo" asseri Dean. "lo porto di sopra, ma torno subito " concluse Dean

"posso...." Iniziò Mary allargando le braccia

"No! " disse Dean con fare possessivo, stringendo Sam più a sé. "tu non lo tocchi"

Mary lo guardò con sguardo truce, e Dean immaginò di aver un po' esagerato. Era sempre sua madre dopotutto, ma non poteva dimenticare che meno di due ore fa aveva picchiato Sam

Dean si caricò il fratello in braccio. "andiamo a nanna, fratellino....ufff quanto pesi..." Sam ancora semi dormiente allungò le braccia al collo del fratello, e Dean lo portò di sopra


Quando Dean tornò, Mary gli raccontò una serie di storie confuse su un corpo insegnanti che era d'accordo sul fatto che sam fosse sempre stato uno studente modello....che meritava il college....che per una bravata non meritava di essere sospeso, e tantomeno punito.... E che Alastair aveva cambiato idea sulle maledette lezioni private

"Come? Non gli hai chiesto niente dei messaggi?" scattò Dean

"No, Dean! È un insegnante! Vuoi che mi metta nei casini?"

Dean la guardò sgranando gli occhi
"come fai a pensare a te stessa in un momento del genere?"

"Senti....la stiamo facendo un po' troppo grossa....sono dei semplici messaggi contenenti richieste di partecipazioni a dei corsi....niente di grave, ridimensioniamoci..."

"RIDIMENSIONIAMOCI? RIDIMENSIONIAMOCI? TU hai dato uno schiaffo a Sam per questi fottuti messaggi, e dici a ME di ridimensionarmi? Ma tu non stai bene!"

"Dean, per favore, calmati, e abbassa la voce"

"Non dirmi di calmarmi! Lui....ti ha detto qualcosa che non vuoi dirmi, vero? Dimmelo!"

"Dean, ora che ho potuto vedere Alastair di persona, posso dirti che avevo un'opinione sbagliata di lui, è davvero una brava persona e....."

"FANCULO" si alterò Dean andandosene

"Dean" Mary era basita

"Scopatelo! Sempre se non lo fai già....."

"DEAN!" Mary spalancò la bocca , scioccata

"Io non resterò qui per sempre....e Sam viene con me!!" sottolineò Dean , alzando la voce sull'ultima frase, affacciandosi dal pianerottolo sulle scale

Mary seduta sul divano, voltò la faccia facendo un sospiro misto tra l''esasperazione e la tristezza











Note dell'autrice: 

  considerazioni random..... Mary è diventata la schiaffeggiatutti ahhahahha

Alistair è psicopatico ma anche intelligente....li tiene in scacco tutrti....e ancora non sapete altre cose xd

il piccolo Sammy...mi dispiace averlo fatto soffrire in questo episodio T_T

se può servirvi di consolazione, ci saranno un pò di turni per le sofferenze qui xd

  baciiiiiiiiiiiiiiii ultima cosa....mi sono immaginata tipo che mentre leggevate, pensavate: Alastair vende orologi? O____O e sono scoppiata a ridere aaahhahhaha  











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