Da quando Jimmy aveva scoperto della relazione tra Sam e Dean, aveva pensato che forse sarebbe stato meglio se si allontanasse un po' da loro, ma Sam e Dean non la pensavano come lui...anzi, lo cercavano più di prima, restando ovviamente all'oscuro che lui fosse al corrente della loro relazione.
Capitava che dovesse andare in chiesa, e lo diceva a loro, e loro rispondevano, gettandosi occhiate nervose, che avrebbero fatto qualcos'altro....Jimmy capiva e diceva : "sapete che c'è? Niente chiesa anche per me, per oggi.... Oggi pensiamo a divertirci...." E loro gli sorridevano grati. E jimmy scopri che gli piacevano quei sorrisi di ringraziamento, senza parole.
"Perché non andate a infastidire qualcun altro?" diceva loro Jimmy, mentre Sam e Dean lo strattonavano un giorno, ridendo, portandolo a vedere delle bancarelle in città.
Ovviamente Jimmy sapeva perché....Gabe e Lucio sarebbero rimasti a tubare tutto il tempo, Anna e Charlie uguale...e Jessica non faceva ormai più parte della loro comitiva...e loro di certo non volevano passare il loro tempo a vedere sbaciucchiamenti, senza poter fare altrettanto; eppure....... Jimmy non potè fare a meno di sentirsi felice....per questa inaspettata nuova amicizia a scatola chiusa....
"Sapete, stavo pensando....nel nostro gruppo ci sono quattro coppie....una volta ce n'erano cinque, ma andata via jessica....siamo rimasti con quattro coppie..." disse lanciando un'occhiata a Sam. " "immaginatevi le due coppie che spettegolano sugli unici single rimasti, e scommettono su me e te " disse riferendosi a Sam "o su me e Dean "
Com'era prevedibile Sam e Dean lo guardarono simultaneamente sbigottiti, senza riuscire ad articolare un discorso coerente, per troppi preziosi secondi....
Jimmy aveva intuito che avrebbe scatenato questa reazione, perché Sam e Dean avevano chiaramente colto l'esclusione alla coppia Sam- Dean, perché ritenuta impossibile, e si sarebbero sentiti in imbarazzo più per quello, che per un possibile accoppiamento con Jimmy stesso.
Jimmy vide il rossore e l'imbarazzo crescere nelle facce dei ragazzi, e si sbrigò a dire: "Ragazzi, take it easy , take it easy, stavo scherzando "
"Sei un coglione" disse Sam ridacchiando, senza guardarlo
Jimmy pensò sommessamente che Sam avesse ragione...era uno stupido coglione doppiogiochista crudele, pensò sentendosi un po' in colpa, ma subito dopo pensò che visto che stava tenendo un segreto di quella portata per loro, forse poteva permettersi di essere un poco coglione.
"E comunque non sei il nostro tipo" disse Sam ridendo , lanciandogli un filo di erba, sul parco dove erano seduti
"Parla per te, lui è il mio tipo " disse Dean strizzandogli l'occhio.
"Come?" Sam si era voltato a rifilargli un'occhiata nauseata non da – Jimmy ne era convinto - Jimmy in sé per sé, ma piuttosto da quello che aveva detto.
Dean rimediò alla gaffe, -mentre Jimmy stava cercando di nascondere la faccia per non farsi vedere ridere davanti all'evidente gelosia di Sam – dicendo : "Voglio dire, sicuramente saremmo belli esteticamente insieme, un sacco di ragazzine non omofobe ci troverebbero sicuramente belli, caldi "
Jimmy pensò che Dean stesse passando un po' il segno, e guardò Sam in una silenziosa richiesta di fermarlo.
"Adesso stai esagerando" disse Sam, con mezza faccia rigida e la mascella che gli stava cadendo quasi per terra. "Non vedi che lo stai mettendo a disagio?"
Jimmy aveva come l'impressione che a Sam non importava un fico secco del suo disagio, ma poteva anche sbagliarsi.
Dean sembrò sorridere e riscaldarsi in un sorriso radioso notando la gelosia di Sam, subito sostituita da irritazione, appena terminò la frase.
"Perché diavolo dovrebbe sentirsi a disagio? Sei per caso un po' omofobo, Jim?"
"Cosa? No!" mormorò Jimmy, costernato. Subito dopo, aggiunse: "Non so cos'abbiate voi due, ma non mettetemi in mezzo!"
"Hai sentito , Sammy? Non siamo poi cosi pieni di omofobi come pensi, a questo mondo " gli disse Dean sarcastico.
Sam lo guardò con uno sguardo feroce.
"Si può sapere qual è il tuo problema? Perché mi tratti cosi?" gli disse Sam fuori di sé
"Ehi, calmati, Sammy, mi sembri una moglie gelosa " lo prese in giro Dean.
Sam lo guardò sbalordito e atterito senza proferire parola. Un'immagine gli sovvenne in testa....... Dean che si inginocchiava sul pavimento di un ristorante , donando a Sam una scatolina aperta, contenente un anello luccichiante.
Senti bruciare gli occhi , per la vergogna e l'umiliazione.
"Se è cosi che la pensi, noi due abbiamo chiuso " gli sibilò, con le lacrime agli occhi
Sembrò che a Dean gli fosse mancata d'un tratto l'aria nei polmoni, e avesse smesso di respirare.
"Come hai detto?"
"Mi hai sentito " disse Sam , voltandosi .
"No!Aspetta!" disse Dean, rincorrendolo, senza più preoccuparsi della figura di Jimmy dietro di lui.
Dean si parò davanti a Sam, bloccandolo per le spalle. Si sentiva patetico, accidenti.
"Non intendevo offenderti" gli disse mentre Sam aveva lo sguardo a terra. "è solo che..."
"CHE COSA?" gli urlò Sam con gli occhi brucianti di lacrime.
"Io....mi dispiace se andiamo in giro, ti abbraccio, e tu volgi lo sguardo subito per vedere se ci stanno guardando....mi dà fastidio, Sam, lo fai anche per dei gesti innocui, e questa cosa mi frustra"
Sam continuava a scuotere la testa come per dire "ma cosa stai dicendo "
"Lo fai, Sam..."
"Dean, tu non capisci, se qualcuno che ci conosce, ci vede, e va a dirlo a nostra madre...."
"Io non voglio rovinare la vita a mio fratello, se tu...."
"Io ti perderei...."
Dean lo guardò stranito. Aveva creduto che Sam si preoccupasse per sé stesso, e invece la sua più grande paura era ancora quello di perdere lui, nonostante suo fratello dimostrasse una volta di più di essere un emerito cazzone.
" te ne andresti via, scapperesti da me, e io non ti rivedrei più"
"Sam...."
"Non potrei sopportarlo!"
"Schhhh vieni qui, vieni qui, abbracciami "gli disse Dean abbracciandolo
"No, Dean"
"Si, invece.....schhhh va tutto bene, è colpa mia. È solo colpa mia."
"Mi dispiace per...."
"No no no, non ti devi scusare....è tutto a posto, tu hai il cuore al posto giusto, sono io che sono uno stronzo egoista....perdonami "
"Dean...?"
"Mhh?"
"io....voglio stare con te, ma non voglio più stare con te con quest'ansia...cerchiamo di viverla con più leggerezza, ok? Per favore..."
"Ehi, a me lo dici? Se fosse per me ti bacerei sotto il ponte, per strada, sotto la pioggia, sotto i portici, in piazza...dappertutto.....l'unico che cerco di tutelare sei tu" gli disse Dean mettendogli una mano sotto il mento.
"Lo so, non sto dicendo che voglio raccontare a tutti quanti che stiamo insieme, solo.....voglio che stiamo più tranquilli"
"Lo so, e hai ragione, è stata colpa mia stavolta...."
"anche colpa mia...."
"Ehi, mi sembra la replica di quei fidanzatini che si dicono a vicenda *dai metti giù , no metti giù te * disse Dean ridacchiando.
"senti, ma dov'è Jimmy?" lo interruppe Sam.
Dean lo guardò un po' storto, come a dirgli che stava ricominciando, ma Sam insistette. "Dimmi dov'è."
"è laggiù in fondo, non può sentirci " gli sorrise intenerito Dean.
"Bene" disse Sam , e cosi facendo trascinò Dean dietro un cespuglio, e lo baciò con un impeto da lasciarlo senza fiato.
"accidenti, Sammy " disse Dean , sorridendo, ancora a occhi chiusi. "Non dirmi mai più una cosa come quella che ho sentito prima, non so se potrei sopportarlo" aggiunse poi, ancora mezzo ferito.
Sam capi a cosa si riferiva e disse "te lo sei meritato stavolta, per il "moglie gelosa..." gli fece notare Sam, omettendo di parlargli dell'immagine che gli era sovvenuta subito dopo.
"ehi, chi ti dice che non mi piacciono le mogli gelose?" lo provocò Dean.
"Non sono tua moglie " gli fece presente piccato Sam
"mmm saresti una bella moglie " gli disse Dean baciandolo.
"Coglione" disse Sam ridendo, lasciandosi baciare.
Jimmy era ancora a diversi metri da loro, ascoltando ogni singola parola, anche se loro credevano di no....con una mano sugli occhi...
Di norma non avrebbe potuto sentire a quella distanza, ma invece poteva.
*
Più passava il tempo, più Sam e Dean si sentivano coinvolti...erano passati solo 3 giorni da quello screzio, e le cose andavano sempre di più per il meglio, anche se entrambi sentivano che mancava ancora qualcosa.... La dichiarazione d'amore ufficiale, non si erano ancora detti "ti amo", cosi come il sesso.... Pur desiderando entrambi di essere un tutt'uno con l'altro, avevano entrambi molta paura....
Era stato Sam il primo a chiedere a Dean di farlo suo, ma Dean aveva rifiutato.....Sam si era sentito ferito, e Dean l'aveva prontamente abbracciato, dicendogli che non era perché non lo desiderasse, ma doveva pensarci bene....un conto era qualche bacio, qualche contatto un po' intimo...ma il sesso con suo fratello......non potevi tornare indietro....doveva essere sicuro....
Sam aveva storto il naso, ma aveva acconsentito ad aspettare.
Un giorno, mentre erano a casa di Charlie , per una caccia al tesoro, che si svolgeva in cortile, e stavano in quel momento facendo uno spuntino, Sam vide che Dean gli diede un panino diverso rispetto a quello che la mamma gli preparava di solito.
"Dean, ma questo è con l'hamburger, lo sai che io preferisco l'insalata...dov'è l'altro?"
"Spiacente, Sammy, mamma deve essersi confusa stavolta, non fare capricci e mangia "
Sam aveva sbuffato e aveva chiesto dov'era il suo panino, Dean gli aveva risposto che non aveva fame e che l'avrebbe mangiato più tardi, dopodiché si allontanò dal cortile, con la scusa di aiutare Charlie con la caccia al tesoro.
Caso voleva che Charlie si rivolse proprio a Sam, due minuti dopo, per chiedergli di andare a prendere la torta in cucina.
Sam andò e trovò proprio Dean in cucina, che, spiazzato dell'arrivo di Sam, cercò di nascondere in tutta fretta quello che stava mangiando, dietro la schiena.
"Dean? Che diavolo stai facendo? Che cosa nascondi dietro la schiena?"
"N- non è niente, Sammy"
"Fammi vedere, stronzo" disse Sam, bloccandogli il braccio con sorprendente forza
"Sam, no"
Sam rimase più stranito che mai, a trovarsi tra le mani proprio il suo panino.
"Hai....avevi detto che la mamma non l'aveva portato....."
"Sammy, lascia che ti spieghi..."
"ma che hanno questi pomodori? E queste mozzarelle? Hanno un cattivo odore...sembra che....puzzino...." disse Sam annusandole.
"Si..." disse Dean sconfitto.
"Diosanto, anche i pomodori; è tutto andato a male!" disse Sam sconvolto, buttando il panino nella spazzatura.
"Che cosa ti era saltato in testa eh? Perché non me l'hai detto, invece di mangiarlo di nascosto?" disse Sam sorpreso
"Io...non volevo che ci restassi male, e che lo mangiassi comunque, avrebbe potuto procurarti mal di pancia...." Disse dean abbattuto
"Però eri disposto a mangiartelo te...."
"avevo una gran fame " disse Dean vergognandosi
"aspetta, mi hai dato il tuo panino e tu avresti mangiato questo, con tutte queste robe scadute dentro?"
Dean guardò a terra senza dire niente
"Promettimi che non rifarai una cosa del genere, il pensiero che mangiassi una simile porcheria per colpa mia...."
"prometto...."
"Bene, e allora adesso baciami...."
"??"
Dean non fece in tempo a dire niente, che Sam gli afferrò il colletto della maglietta e lo trascinò a sé, baciandolo con furia
"Mmm, se è questo l'effetto che ti provoca, un panino andato a male, cercherò di mangiarne più spesso". Disse Dean
Sam gli diede una pacca sulla bocca, e poi riprese a baciarlo.
"Ehi " disse Dean
Sam gemette nel bacio, quando Dean lo sollevò e lo fece sedere sul tavolo della cucina
"Non riesco – ad esprimere – appieno – il sentimento che provo per te" diceva Sam tra un bacio e l'altro
"Perché non ci provi?" lo spingeva Dean, mettendogli una mano sotto la maglietta e sollevandogliela
"Ti voglio tanto bene " gli disse Sam accorato, guardandolo negli occhi.
"Dean lo guardò negli occhi, intenerito, e poi gli diede un bacio.
"Ti adoro"
Un altro bacio.
"Ti....ti......"
Adesso Sam sembrava in crisi, i suoi occhi velati, quasi sull'orlo delle lacrime. Dean se ne accorse, e prese con la mano, la bocca ancora semi aperta di Sam, attirandolo in un altro bacio, più appassionato.
"Sam, Charlie mi ha chiesto di vedere se ti sei pers...."
BOM. Se ci fosse stata un'esplosione, forse avrebbe fatto meno rumore. Sam e Dean si staccarono frettolosamente alla comparsa di Jimmy, e Sam scese frettolosamente dal tavolo.
"Io....io forse era meglio che mi facevo gli affari miei...." Disse Jimmy in trance
"Jimmy, aspetta!" disse Sam, cercando di fermarlo, mentre Jimmy scappava via.
"Maledizione" disse Sam ,mettendosi la testa tra le mani
"Sam, vado io!" disse pronto Dean, inseguendolo.
Jimmy si era fermato in salotto....non si era precipitato fuori, come temeva, o forse sperava Dean. Rimaneva fermo, senza dire una parola.
"Jimmy, ti prego, aspetta "
"Non mi sto muovendo, Dean"
"So che sei scioccato, adesso, e hai ragione di esserlo, ma ti prego, ti prego, non devi dirlo a nessuno "
"Dean, io non voglio essere pregato ...."
"Ti supplico, pensa a Sam!" disse Dean ormai fuori controllo e terrorizzato
Jimmy non fece in tempo a ribattere, che si precipitò Sam in salotto, e si inginocchiò davanti a Jimmy. Era in lacrime.
"Ti prego, Jimmy, non andarlo a dire a nostra madre...."
A Jimmy si spezzò il cuore a vedere Sam ridotto cosi, e Dean terrorizzato a sua volta. Si chinò a dare un bacio sulla fronte a Sam, che sospirò di sollievo, mentre le lacrime gli cadevano giù. Poi gli prese le mani e lo aiutò ad alzarsi.
"Sam, tu sei mio amico, non ti farei mai una cosa del genere" disse, abbracciandolo, mentre Sam gli sussurrava "Grazie...."
Dean sospirò di sollievo, per riflesso.
"Grazie, Jimmy."
"anche tu sei mio amico, Dean...."
"......" Dean non riusciva a trovare le parole giuste per ringraziare Jimmy. Si era affezionato anche lui al ragazzo, ultimamente, e a quanto pareva era migliore anche di quanto pensasse.
"Devo innanzitutto tranquillizzarvi....sono meno scioccato di quanto pensiate, perché so della vostra relazione da tempo...."
Sam e Dean rimasero scioccati.
"Da quanto?" sussurrò Dean
"Mi scuso per la mia scorrettezza...."
"Jimmy, maledizione, da quanto?" disse Dean
"Una settimana....."
"Dio mio...." Fece Sam.
"Mi....mi dispiace, volevo dirvelo, ma non sapevo come trovare il modo, senza mettervi profondamente a disagio..." disse Jimmy.
Una ragazza entrò a sorpresa nel salone, facendo spaventare tutti, e dicendo che aspettavano la torta.
"Prendila tu, Susan, per favore. . Stiamo discutendo di una cosa importante" disse Jimmy.
"o- ok...." Disse la biondina, vedendo tutte quelle facce serie, e se ne andò.
"andiamo in soffitta, staremo più tranquilli" disse Jimmy, preoccupandosi
Una volta arrivati in soffitta, Sam chiese: "Come....come...?"
"Come l'ho scoperto? Non vorreste saperlo" disse Jimmy abbassando lo sguardo.
"Jimmy, per favore "lo supplicò Sam
"Il bagno dei professori, il giorno dello sciopero." Disse Jimmy.
Sam e Dean sbiancarono, poi fecero delle facce come se avessero inghiottito un limone.
"Ti prego, non pensare male di noi...." Disse Sam.
"Io....non penso male di voi...ma vorrei solo....capire come è potuto succedere....siete...fratelli..." disse Jimmy sperando di non dare l'impressione di giudicare nessuno.
Sam ricordò la sua prima volta di sesso orale con Dean....Erano entrambi sul letto, a baciarsi, e Sam gli sussurrava: "Mi fai impazzire quando mi tocchi..." diceva, mentre Dean lo accarezzava.
"A me fa impazzire il tuo profumo " diceva Dean annusandogli il collo.
"Voglio farlo, Dean....davvero...non voglio più aspettare..."
"Sam, no....non ancora...."
"Dean,vaffanculo, sei un maledetto torturatore...."
"vedo che ti stai eccitando di nuovo..." sogghignò Dean
"vaffanculo, lasciami, voglio andare in bagno a......"
"Fermo li" aveva detto Dean bloccandolo con il suo peso, e bloccandogli le braccia.
"Guarda che cosi peggiori solo la situazione" aveva detto Sam, facendo frizione per cercare di levarselo di dosso.
"Stai fermo li, avevo intenzione di provare qualcosa di diverso..." disse Dean guardandolo malizioso....
"Intendi...?" disse Sam, senza finire la frase.
Dean si limitò a guardarlo malizioso.
"Sempre se non ti piace...."
Sam boccheggiò, ma non disse di no.
Dean lo prese allora come un invito a proseguire. Gli slacciò il bottone dei jeans e la cerniera, e si fermò solo per baciargli sommessamente il petto.
"Voglio farti stare bene , voglio farti SEMPRE stare bene" gli diceva
"Dean....mi fa star bene il tuo tocco....mi piace che mi tocchi....voglio che mi tocchi...." Sospirava Sam.
E li Dean aveva proprio il cervello annebbiato. Partito via. E cominciò a lasciare una scia di baci roventi sul petto di Sam, scendendo sempre più in basso.
Quando vide che né Dean, né Sam rispondevano, disse:
"e fate....voglio dire, state insieme completamente?" Jimmy era molto imbarazzato a fare questo genere di domande.
"No...." disse Dean
"Non ancora..." aggiunse Sam, guardando Dean, che gli sorrise, per poi sentirsi di nuovo colpevole guardando Jimmy.
"è amore?" chiese Jimmy serio.
"Jimmy..." dissero sam e Dean all'unisono, scossi.
"Vi ho sentiti, quel giorno, e oltre ai gemiti, e agli ansimi pre orgasmo dietro quella porta, ho sentito anche loro, le parole...parole che uscivano dalla vostra bocca, parole sussurrate, parole d'amore, parole dolci, parole di conforto, parole che trasudavano amore, e avevo voglia di piangere, davanti a cotanta bellezza" li interuppe Jimmy, con la voce rotta.
Sam e Dean cominciarono a piangere silenziosamente.
"Non vi chiederò se siete innamorati, se è questo che pensate. Non vi costringerò a dirlo, prima che siate pronti a dichiararvelo voi stessi. Voglio solo dirvi che io....ho capito...." Disse Jimmy emozionato
"Non far finta che la cosa non ti ha scosso "disse Dean cercando di parlare, tra i singhiozzi.
"Oh, mi scuote eccome. Succede sempre cosi, quando l'Amore fa crollare tutte le tue convinzioni, e ti costringe a rivederle, mentre non rimangono che vetri "
"Da quando sei cosi saggio?" disse sam asciugandosi gli occhi col dorso della mano.
"Lo sono sempre stato, ma ora tu mi vedi con occhi diversi, perché accetto quello che tu ami di più al mondo " gli sorrise Jimmy.
"Quindi è tutto a posto? Finisce tutto a tarallucci e vino? Possibile che sia cosi facile?" disse Dean tentando un debole sorriso.
Jimmy si avvicinò a loro, li strinse in un abbraccio doppio, e diede un bacio sulla testa a ognuno, sussurrando: "No, che non è facile. La nobiltà non è nata per essere semplice." E poi se ne andò.
Verso sera tardi arrivò un messaggio uguale al cellulare di Dean e a quello di Sam. Recitava: " Vi voglio bene – Jimmy. "
Sam e Jimmy si sorrisero, guardando i cellulari vicini, mentre erano seduti vicino sul dondolo in giardino.
"Ragazzi, non è l'ora di rientare? È piuttosto tardi e sta scendendo il freddo." Li chiamò Mary dalla porta.
"si, mamma. Ancora un altro po'." Disse di rimando, Sam.
Finchè avevano l'un l'altro, non avrebbero mai sofferto il freddo.
Jimmy è sempre più amico dei ragazzi. vedremo che parte avrà anche lui in tutto questo. :D
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Profezia
FanfictionQuesta storia parla di personaggi di Supernatural, ma in una sorta di universo alternativo, dove Mary non è morta nell'incendio, e Sam e Dean vengono separati da bambini per poi incontrarsi da ragazzi :)