Cap 82. La storia di Castiel e Crowley - prima parte

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"Avevi detto che era grazie ad Anna." Disse Dean, ricordando bene quando Castiel disse loro che Anna si era schierata dalla sua parte contro gli angeli e per questo era caduta insieme a lui.

"Ed è vero. Non vi ho mentito...ho solo omesso qualcosa." disse Castiel imbarazzato. " I miei genitori riuscirono a nascondersi fino alla mia nascita, ma poi furono catturati. Li uccisero e... dopo una specie di processo, gettarono me all'inferno, insieme ad Anna."

Dean, Sam, Charlie, John e Bobby, rimasero sconvolti.

"Madre di dio..." disse Bobby.

"Io però avevo già dei poteri. Riuscìì ad usarli per non sfraccellarci al suolo, ma a rallentare la caduta. Mentre stavo cadendo molto più lentamente, Crowley ci vide e con i suoi poteri da demone, ci fece atterrare, poi volle sapere cosa avevamo fatto."



"È un neonato. Non avevo mai visto un angelo neonato." Disse Crowley sorpreso.

"La prego. non ci faccia del male." Singhiozzava Anna.

"Parla." Gli intimò Crowley.

"Lui è...il frutto dell'amore tra un umano e un angelo. Gli angeli non l'hanno accettato. Hanno ucciso i genitori e hanno buttato lui e me quaggiù, per averlo protetto."

"Protetto?" chiese Crowley.

"Scappai con lui. Mi sono sempre sentita sola in Paradiso. Senza un amico. Finalmente avevo qualcuno da proteggere. Gli ho voluto bene sin dal primo momento."

"Proteggere. Che strana parola." Disse Crowley, incuriosito.




"Potevo sentire la loro grazia irradiare da tutti i pori. Mi chiedevo cosa avessero fatto di così tanto terribile degli angeli, per farsi buttare giù all'inferno. Immaginate la mia incredulità quando venni a scoprire che il peccato che avevano commesso, era amarsi. Proprio io, che ero stato generato dall'amore e finito all'inferno per questo, mi ritrovavo davanti come a un dejavu. Potevo farmi prendere dall'empatia o odiarli per questo, e quindi ucciderli. Mi fermò solo quel battito che sentivo come un piccolo tamburo nel corpicino di quell'essere. Tum tum tum. Tum tum tum. Un piccolo cuore che batteva. "

"Li hai salvati?" chiese Bobby incredulo.

"Un demone non salva mai nessuno. Sarebbe una vergogna inaccettabile. Li ho.....fatti cadere." Concluse Crowley.

Rimasero tutti a bocca aperta.

"Gli angeli li avrebbero uccisi se fossero tornati in Paradiso e all'inferno sarebbero diventati demoni! Non potevo fare di più!" si giustificò Crowley.

"Ed è stato tantissimo. Grazie a te ho conosciuto Dean e Sam e ho potuto aiutarli. Tutti noi abbiamo avuto un ruolo molto importante nel distruggere la Profezia!" disse Castiel, poi si girò verso i ragazzi. "Perdonatemi se vi ho mentito, ma avrei dovuto parlarvi di Crowley e non ero ancora pronto a questo, come d'altrocanto a parlare dell'uccisione dei miei genitori."

"Come hanno potuto degli angeli...voler uccidere un bambino innocente? Un neonato?" chiese Sam, orripilato.

"Gli angeli odiano gli uomini, Dean. È una cosa che ho imparato durante la mia esperienza di nephilim." Sospirò Castiel.

"E questo cosa significherebbe?" chiese Dean.

"Tante cose che non sapevo...che non potevo immaginare...e di cui Crowley mi ha informato." Disse, preparandosi a raccontare un'altra storia.

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