"Che cosa volete fare? State fermi!" intervenne Sam.
"Quel bastardo ha rovinato la nostra vita! Ha maledetto il genere umano per sempre!" disse Caino.
"Deve pagare!" disse Abele.
"Non credo alle mie orecchie! Siete o non siete i più grandi esseri trascendenti dai tempi della Creazione del mondo?? Non potete credere veramente che questo ragazzino sia Lucifero!!" urlò Charlie.
" È LUI, ti dico!" Disse Caino.
"Potreste sbagliarvi! Quelle visioni non c'entrano niente....Cas, diglielo tu." Disse Dean, ma Castiel abbassò lo sguardo, triste.
"Tutto questo non può essere vero. Non vi permetteremo di fargli del male!" disse Gabe.
Caino rise sprezzante. "Tu, Gabriele, non hai diritto di parola in questa questione."
Caino e Abele si fecero avanti, ma Gabriel si piazzò davanti a Lucio.
"Levati di mezzo, Gabriele, non costringerci a colpirti." Disse Abele.
Gabe per tutta risposta, strinse forte a sé Lucio.
"Stai proteggendo il male puro! Te ne rendi conto??" gridò Caino.
"No! No!" pregò Gabe, appena vide Caino e Abele chinarsi davanti a loro, ma all'improvviso i due si bloccarono.
Il rumore di due clic li bloccarono.
Due pistole puntate alla testa di Caino e Abele.
"E voi due siete sotto il mirino di un proiettile." Disse Dean, tenendo ferma la sua pistola sul cranio di Caino, mentre Sam faceva lo stesso con quello di Abele.
"Siete così ridicoli. Siamo delle divinità, questi proiettili non ci faranno niente!" disse Caino.
"No, lo sappiamo. Sono sicuro che bene non vi farebbero comunque e nel frattempo che vi rimetterete a posto, creeeranno comunque tanto rumore e tanto casino....potrebbero servire a crearci un bel vantaggio qualora volessimo scappare e di sicuro Cas ci darà una mano a scomparire, prima che possiate accorgervene." Disse Sam.
"Si può sapere che cazzo vi prende? Non siamo noi i cattivi qui!!" disse Caino.
"Questo mostro ha maledetto l'umanità!" disse Abele.
"Tecnicamente siete stati voi due a maledire l'umanità." Disse Crowley.
"Questo non cambia niente! Non capite che l'origine di ogni male è causata da quel mostro? La Terra era un paradiso prima che lui gettasse l'orrore e l'odio e la violenza sul vostro mondo! Se esiste la sofferenza è merito suo!" disse Caino!"
"Guardalo, Caino, guardalo e dimmi quello che vedi." Disse Dean, indicando Lucio.
Caino, così come Abele, si voltarono verso i due sul pavimento.
Lucio e Gabe stavano piangendo stretti l'uno all'altro.
"È il male puro quello che vedi?" chiese Sam.
Gli occhi di Caino e Abele vacillarono.
"Loro...non ricordano...ma questo...non li rende meno colpevoli..." disse Abele.
"Non è questo che dovrebbero dire degli esseri così superiori." osservò Charlie.
"Se non sbaglio, i demoni dissero che Lucifero era scomparso da tantissimo tempo. Ho sentito diverse leggende, secondo cui Dio decise di perdonare finalmente Lucifero, ma redimere una natura fatta ormai interamente di odio, era impossibile. L'unica soluzione era risanarla del tutto. Una volta fatto questo però, non sarebbe rimasto niente di Lucifero e un'anima spogliata completamente di tutto quello che la alimenta, non può sopravvivere nell'oblio a lungo. Necessita di un'incarnazione." Disse Castiel.
"Per tutto questo tempo credevamo che Lucifero fosse morto e invece era solo scomparso...in attesa di essere trasformato in un essere umano.." disse Crowley costernato.
"Questo...non ha alcuna importanza! Deve pagare per tutto il male che ha causato! Che ci ha causato!!" disse Caino, spingendo indietro Sam e Dean e afferrando Lucio per la collottola.
"Caino!!" gridò Sam.
"Tu....volevi farmi uccidere mio fratello!!" disse Caino, che, malgrado fossero passati secoli, non aveva dimenticato quell'antico dolore.
"Caino...io non credo che...." disse la voce di Abele, che stava cominciando ad avere dei ripensamenti.
Lucio singhiozzò.
"Ti eri messo d'accordo con quella zoccola per farmelo ammazzare! Sai cosa sarebbe successo se foste riusciti con il vostro piano? Io sarei convissuto per sempre con questo senso di colpa! Senza la mia anima, il mio respiro, il mio nutrimento!! IL MIO AMORE!" Disse quell'ultima parola con struggimento e dolore, mentre Abele aveva chiuso gli occhi a sentire tutti quegli aggettivi struggenti etichettati a lui. Sentire il dolore di Caino, sentire l'amore struggente che sentiva per lui e il suo dolore se l'avesse perso, faceva quasi del male fisico
"Mi dispiace...io non...io non me lo ricordo!" singhiozzò Lucio.
Caino guardò Lucio con gli occhi pieni di lacrime. Sembrava sincero e la cosa faceva terribilmente male. Lucio continuò.
"Quello che dici che io ho fatto...è orrore per me...è come una cosa a cui faccio fatica a credere...perché io non lo farei mai...davvero..."
"L'hai sentito, Caino? Lascialo. Lascialo andare." Lo pregò Gabe.
"Se cerchi vendetta, non è uccidendolo, che la troverai, Caino, perché Lucio non è la persona che cerchi." Disse Dean.
"No...no...lui è..."
"Non è più Lucifero." Disse Sam, avvicinandosi. "L'essenza di Lucifero è stata annientata chissà quanti secoli fa. Probabilmente questa non sarà neanche la sua prima reincarnazione, ma questo non ha importanza. Lucifero vi ha fatto quel grandissimo torto. Lucio è innocente. Guardalo."
Gli occhi di Caino brillarono di lacrime. La sua presa si fece meno salda e Gabe ne approfittò per spingere indietro Caino e tornare a proteggere Lucio.
"Guardateli, sono dei ragazzini. Volete davvero fargli del male, in nome di un antico rancore nato secoli e secoli fa?" chiese Sam, indicando i ragazzi accucciati sul pavimento, in lacrime, stretti tra loro.
"Fratello..." disse Abele, stringendolo da dietro. "Noi non facciamo del male ai ragazzini." Gli disse, sussurrandogli sul suo collo.
Lo sguardo di Caino si perse nel buio.
"Fatemi controllare il suo cuore." Disse Caino.
Lucio e Gabe lo fissarono terrorizzati e tutti si strinsero attorno a loro.
"Non vogliamo fargli del male. Vogliamo solo dare un'occhiata. Fidatevi. Non gi faremo alcun male." Disse Abele.
Seppur terrorizzati, decisero di fidarsi. Caino e Abele misero una mano sul petto di Lucio. Il tutto durò solo pochi secondi.
Quando Caino e Abele riaprirono gli occhi, Caino disse:
"Ci sono molti pensieri oscuri lì dentro. Molta angoscia."
D'improvviso tutti si fecero guardinghi contro le due divinità, pronti a proteggere di nuovo i due ragazzi.
"Ma, questa è una cosa comune a tutti gli esseri umani. Se fossimo catalogati tutti come dei demoni per quello che pensiamo, non ci sarebbero più brave persone sulla Terra." Disse Abele.
"State dicendo che...." disse Sam.
"Non c'è traccia di malvagità nel suo cuore, pensieri brutti sì, come tutti gli esseri umani, ma fondamentalmente c'è bontà dentro di lui. Non farebbe del male neanche a una mosca." Disse Caino.
Chiusero tutti gli occhi per il sollievo.
Caino e Abele prima di andarsene però, chiamarono Dean e Sam per parlargli.
"Adesso che sa che è stato Lucifero, la sua mente potrebbe faticare a sopportarlo." Disse Abele.
"Scivolerebbe attraverso una brutta depressione e potrebbe avere anche istinti suicidi." Disse Caino.
"Oh mio dio, che cosa possiamo fare?" disse Sam.
"Lasciate fare a noi." Disse Caino.
Caino e Abele si avvicinarono ancora a Lucio.
"Anche se non puoi ricordarlo, ci hai distrutto la vita e ci hai ridato un'altra esistenza. È grazie a te se noi non siamo scomparsi o morti, grazie a te se non siamo mai stati dimenticati e viviamo ancora adesso, in tutti i sensi. Ci hai maledetti e allo stesso tempo ci hai regalato qualcosa di prezioso che dura fino adesso. Noi due e il nostro amore." Gli disse Abele.
"Ci hai dato un regalo e ora anche noi vogliamo dartene uno." Disse Caino, dandogli un piccolo bacio sulla fronte.
Gli toccarono poi quella stessa fronte e un fascio luminoso sprigionò dalle loro mani.
Quando Lucio riaprì gli occhi sembrava un po' più calmo e rilassato.
"Che cosa gli avete fatto? Gli avete fatto ricordare?" chiese Gabe sconvolto.
"No, assolutamente, ma non abbiamo fatto neanche il contrario. " disse Caino.
"La consapevolezza di essere Lucifero può essere devastante per un essere umano. Senza il nostro intervento, il vostro amico avrebbe vissuto i prossimi giorni come un martirio devastante. Avrebbe anche potuto tentare il suicidio. Noi abbiamo solo adoperato sulla sua mente e sulla sua coscienza per limitarne la...realizzazione. " disse Abele.
"Non gli abbiamo cancellato i ricordi." Disse Caino, rispondendo a una muta domanda. "Abbiamo solo fatto in modo che pur sapendolo, fatichi a realizzarlo o a rendersene conto appieno. Ogni volta che cercherà di andare lì con il pensiero, la sua mente non gli permetterà di addentrarsi troppo nei pensieri. È come una specie di blocco che gli impedirà di pensarci troppo." Disse Caino.
"Ti farà vivere più tranquillo, diciamo." Sorrise Abele.
"Grazie..." disse Lucio, toccandosi appena la testa e sentendosi di colpo più rilassato.
"Non avrà delle conseguenze?" chiese Sam.
"No, potete stare tranquilli." Dissero i due.
"E non cercherete più di ottenere vendetta? Davvero?" chiese Gabe.
"La persona che cercavamo non esiste più. Non ha senso accanirsi su un innocente." Disse Abele, senza voltarsi.
"E per quanto riguarda me?" chiese Gabe.
"Vuoi che lo facciamo anche per te?" chiese Caino.
Gabe annuì silenziosamente.
"Perché?" chiese Abele.
"Non voglio rischiare di mandare a monte l'amore che ho per lui, facendomi distrarre da regole di morale e motivi etici. Voglio concentrarmi solo sul mio amore per lui."
Caino e Abele capivano come doveva sentirsi Gabe e lui in fondo era un umano, soggetto a debolezze e sensi di colpa.
I fratelli lo fecero anche con Gabriel, che respirò meglio, dopo che gli ebbero toccato la fronte.
"Sai, Gabe, tu non stai commettendo nessun crimine. Da umani non siete fratelli, non avete vincoli di sangue, ma comunque capiamo perché non vuoi che i tuoi pensieri tornino lì." Disse poi Caino.
"Grazie." Disse Gabe, con gli occhi che luccicavano di lacrime, per poi fiondarsi ad abbracciare il suo amato Lucio.
"Aspettate!" disse Lucio, prima che i due andassero via.
Caino e Abele si voltarono.
"Vi chiedo....perdono...per quello che vi ho fatto..." disse.
Caino e Abele lo guardarono colpiti.
"Non devi chiedere perdono, perchè tu non hai fatto niente, Lucio." disse Abele.
"Ma grazie per averlo detto." disse Caino sorridendo. I due fratelli avevano atteso da secoli delle scuse che sapevano che non sarebbero mai arrivate.
"State loro vicini." Dissero Caino e Abele ai ragazzi, prima di scomparire, tenendosi per mano, avvinti non solo dall'amore che li legava, ma da qualcosa di ancora più potente, che era il PERDONO.
*
"Non posso credere a quello che è appena successo." Disse Castiel. "Caino e Abele hanno appena perdonato Lucifero e lui ha chiesto loro scusa per averli traditi!!"
"Lucifero è stato appena difeso da un gruppo di ragazzini." Disse Crowley, dando all'angelo altre patatine.
"Crowley non è più l'unico re dell'inferno!" disse Lucio, facendo a Crowley una linguaccia.
Sam diede a Lucio uno scappellotto sulla testa.
"Ahia. Non voglio reclamare niente, lo giuro. Ho fatto solo una battuta."
"Fanne un'altra e ti spezziamo le gambine." Disse Dean.
Lucio si strinse di più contro Gabriel, nascondendo la testa. Gabriel li guardò male e Sam e Dean sorrisero soddisfatti.
"Dei sudici umani che minacciano Lucifero. Non esiste più religione e neanche ateismo." Disse Crowley all'orecchio di Castiel, con una smorfia scioccata e buffa.
"Lucifero intimorito da dei ragazzini umani." Disse Castiel di rimando, ingurgitando dell'altra birra.
"Un angelo e un demone amanti!!! Che scandalo!!" gridò Gabe, fingendosi scioccato.
"Noi siamo i numeri uno, almeno, voi i numeri due, poppanti!" disse Crowley.
"Tecnicamente, noi saremmo più fratelli incestuosi." Obiettò Lucio.
"Siamo come voi?" chiese Gabe, incuriosito.
"Tecnicamente no." disse Sam, imboccando Dean che a bocca aperta esigeva altre patatine.
"Già, noi siamo angeli." Riflettè Gabe. "Quindi mi dispiace, ma abbiamo anche noi il nostro primato."
"Eravate angeli...." Precisò Dean. "Ora siete normali esseri umani, non siete fratelli e non date nessuno scandalo, mi dispiace." Aggiunse sorridendo.
Gabriel e Lucio misero il broncio, sentendosi un po' esclusi. Poi tutti, compresi loro, scoppiarono a ridere.
Quando smisero, Charlie, come risvegliata da un sonno, disse:
"Ehi, qualcuno sa che fine ha fatto Anna?"
Tutti restarono basiti. Si erano dimenticati di lei.
![](https://img.wattpad.com/cover/113214200-288-k389051.jpg)
STAI LEGGENDO
Profezia
FanfictionQuesta storia parla di personaggi di Supernatural, ma in una sorta di universo alternativo, dove Mary non è morta nell'incendio, e Sam e Dean vengono separati da bambini per poi incontrarsi da ragazzi :)